Inside
The Fire.
Qualunque sia
il peso che ti stai portando lascia che ti aiuti almeno un
po’.
“-Chiedi a tuo
fratello cosa si ricorda dell’inferno!-”
Sam non faceva che pensare alle
parole di Uriel.
Cosa diavolo significa chiedi a tuo fratello cosa si ricorda
dell’inferno?
Glielo aveva già chiesto e Dean per tutta risposta gli aveva
detto di aver
rimosso tutto, di non ricordare assolutamente nulla di quei 4 mesi
passati in
quel posto. Continuava a ripetere che era un bene non ricordare nulla,
voleva
ricominciare da capo, aveva ricevuto una seconda opportunità
e non voleva
sprecarla per nulla al mondo.
Aveva passato 4 mesi nel buio
più totale. Senza
Dean la sua non si poteva chiamare vita. Passava ogni giornata alla
ricerca di
qualcuno o qualcosa che lo aiutasse a riportare il fratello in vita, ma
niente.
Nessuno voleva fare patti con un Winchester, visto i precedenti, ma Sam
continuava a provare e riprovare… senza risultato.
E ora era li, a rigirarsi nel letto
pensando alle
parole di quell’angelo che voleva distruggere una
città per purificarla, lo
stesso angelo che lo aveva minacciato di smettere di usare i suoi
poteri o
avrebbe pagato con la morte. Uriel,
pensò Sam, sapeva quel che diceva, loro sanno tutto, quindi
Dean mentiva
riguardo l’inferno.
Si girò di un lato e
vide suo fratello muoversi
sotto le coperte, lo sentì mugugnare, così Sam si
distese un po’ di più verso
di lui per capire quello che diceva. Farfugliava parole sconnesse.
-No… No…
No… Sam…-
Sam mosse un braccio verso quello
del fratello e
lo svegliò. Dopodiché accese la luce.
-Eh? Si? Che
c’è? È già
l’alba?- farfugliò Dean.
-No.- rispose l’altro.
-E allora perché diavolo
mi hai svegliato?- disse
controllando l’ora. –Dannazione Sam sono le 4 del
mattino. Dormi e non rompere.
Buonanotte.-
-No… No…
Sam…- ripeté. -Mi dici tu cosa ti succede
o devo tirare ad indovinare?- chiese.
Dean rimase un attimo interdetto ma
si riscosse
poco dopo.
-Non so di cosa tua stia parlando
Sam. Faresti
meglio a dormire. Domani dobbiamo partire presto.- Spense la luce e si
girò
dall’altra parte portandosi le coperte con se.
Sam la riaccese irritato dal fatto
che Dean
continuasse a mentirgli così spudoratamente.
-Senti, amico, non sono stupido.
Che diavolo ti
succede? E non dirmi nulla. Bevi più del solito, hai incubi
tutte le notti e
farfugli frasi sconnesse nel sonno pronunciando il mio nome. Dean cosa
è
successo quando eri laggiù? Dimmelo.-
Dean si rigirò verso il
fratello e si sedette nel
letto, si mise le mani sul viso e si sfregò gli occhi.
-Senti Sam, te l’ho
già detto, non mi ricordo
nulla di quando ero laggiù, e mai possibile che tu non possa
crederci? Quello
che so lo sai anche tu.-
-Se fosse la verità
Uriel non mi avrebbe detto di
chiederti cosa ti ricordi.-
-Di cosa stai parlando? Cosa centra
quell’angelo?-
-Centra, Dean, centra. Mi ha detto
di chiederti
cosa ti ricordi dell’inferno. E ora vorrei una risposta.
Quindi?-
-Quindi cosa? Sam cosa vuoi da me?
Cosa vuoi che
ti dica?-
-Sono tuo fratello, voglio solo che
tu sia sincero
con me, vorrei che mi dicessi cosa ti turba, vorrei che mi dicessi la
verità,
Dean.-
- Quindi ora saresti mio fratello?
Solo quando
pensi che ti nasconda qualcosa siamo fratelli? Attento a quello che
dici. Tu
non sei la persona più sincera a questo mondo. Vogliamo
parlare di quando un angelo
è venuto a dirmi di fermarti o ti avrebbe fermato lui, e poi
scopro che usi la
mente per esorcizzare i demoni? Chi deve essere sincero con chi Sam?-
-No no no no no no…
Stiamo parlando di te e anche
se sono le 4 del mattino, non andremo a letto fino a che non
saprò cosa
succede.-
-Sam…- disse spazientito
Dean. -Non ricordo nulla
di quei mesi passati laggiù, ti ho già detto
tutto quello che so e che mi
ricordo. Come posso dirti cose che non mi ricordo?-
-E allora mi spieghi perche Uriel
mi ha detto quella
frase?-
-Perché è un
cazzone Sam, è molto semplice. Uriel
e solo un fottutissimo cazzone.- disse quasi urlando. -E ora se vuoi
scusarmi
io avrei sonno. Buonanotte.- e si ricoricò.
Sam rimase li fermo a guardare il
fratello qualche
altro secondo prima di spegnere la luce e coricarsi.
-Buonanotte un corno.-
farfugliò prima di chiudere
gli occhi e riaddormentarsi.
Erano e 2 del pomeriggio, Dean
aveva dormito
pochissimo dopo la chiacchierata avuta con il fratello la notte prima.
Non
sapeva che fare. Quando uscì dal bagno trovò Sam
seduto alla scrivania con il
pc in mano.
-Sam? Sei pronto?-
-Si, un minuto ed arrivo.-
Dean lo guardò per poi
prendere la sua sacca e
portarla verso la macchina. Sam lo seguì pochi secondi dopo,
chiudendosi la
porta alle spalle.
Erano diretti ad Austin, Texas. Nuovo caso, nuovi pericoli.
Non se ne curavano più di tanto, erano persi nei propri
pensieri quando Sam
parlò.
-Pensi davvero che non lo veda?-
Dean già sapeva che
piega avrebbe preso quella
conversazione, ma rimase impassibile. Guardava la strada,
alzò il volume della
radio cominciò a canticchiare il motivetto che veniva
proposto.
-Dean. Dean. Vuoi per lo meno
ascoltarmi?- disse
Sam spegnendo la radio. -Coso, stiamo insieme tutto il giorno, riesco a
capire
quando sta succedendo qualcosa.-
-Sam per l’ultima volta,
non c’è nulla di diverso
da prima. Io non ho nulla da dire, tu non hai nulla da chiedere e Uriel
dice
solo stronzate. Discussione chiusa.-
-Non puoi chiudere una discussione
se nemmeno
l’abbiamo iniziata. Tu mi stai mentendo, Uriel aveva ragione,
non stava
mentendo. Tu ricordi qualcosa che non vuoi che io sappia. Io vorrei
solo che
parlassi con me, siamo fratelli dopotutto.-
-Non idea del perché
Uriel ti abbia detto quelle
cose, e se ora non ti dispiace vorrei guidare in santa pace. Grazie.-
-Ok… Bene…
Allora non sarà un problema guardarmi
negli occhi e dirmi che non ricordi niente di niente.-
Dean lo guardò. Poco
distante da loro c’era uno
spiazzale. Il ragazzo si fermò li con la macchina.
Uscì e lo stesso fece Sam.
si guardarono negli occhi.
-Non ricordo nulla di quando ero
all’inferno Sam.
Niente di niente. Vuoto totale.-
-Perché non riesco a
crederti? Dean ormai ti
conosco come le mie tasche, ti ho sempre osservato e preso come
modello, non mi
prendi in giro con queste cazzate. Tu sai qualcosa. Qualunque sia il
peso che
ti stai portando lascia che ti aiuti almeno un po’.-
-E come? Eh? Come vorresti aiutami?
Sentiamo! Sam
sai tutto quello che so io, capito?- disse alzando il tono di voce.
-Ok. Bene.-
-Bene.-
Risalirono in macchina e ripresero
il loro viaggio
in silenzio. Dean guardava la strada, e
cantava tutto quello che passavano alla radio, mentre Sam
si diede ad
una sana dormita.
L’arrivo a Austin fu una
salvezza per Dean, meglio
occuparsi di qualche altro bastardo, piuttosto che sentirsi messo sotto
torchio
dal fratello. Non sopportava più questa situazione, tutto
questo perché
quell’angelo non sa tenere la bocca chiusa.
-Vediamo di occuparci in fretta di
questa cosa,
vorrei riposare un po’.-
Sam annuì, senza
proferir parola. Sapeva che non
qualcosa andava, gli sembrò di ritornare a pochi anni prima,
vedeva se stesso
dopo la morte di Jessica, dormiva poco e per quel poco aveva solo
incubi,
ricordi di quei momenti tormentati, visioni.
-Bene e anche oggi abbiamo fatto la
nostra buona
azione.- disse Dean dopo aver bevuto un sorso di birra.
-Già. Possiamo anche
andarcene allora.- Sam si
voltò dalla parte opposta e iniziò a camminare
verso la macchina.
Dean lo seguì.
Camminavano uno di fianco all’altro
in silenzio. Un silenzio snervante che non piaceva a nessuno dei due.
-Ehi aspetta.- il maggiore dei
Winchester bloccò
l’latro per un braccio, facendolo voltare verso di lui.
-Avevi ragione.-
-Riguardo a cosa?-
-Lo sai.-
-Lo
so?- ripeté.
-Senti mi dispiace di averti
mentito.- fece una
pausa. -Ricordo cosa mi è successo durante quei mesi.
Ricordo tutto,
perfettamente.-
Sam rimase spiazzato, sapeva che
Dean gli stava
mentendo, ma non immaginava fosse così straziante sentirselo
dire.
-Ogni cosa Sam.-
-Parlamene
allora.-
Che dire!?
L’episodio 4x09 mi ha fato
la dritta su cosa poteva essere successo a Dean durante il suo
“soggiorno”
all’inferno…
Spero di aver
più o meno azzeccato i personaggi e non essere andata
OOC…
Il giorno ero
particolarmente ispirata, durerà si e no un altro
capitoletto…
Una cosa breve ma spero intensa che vi possa piacere…
Non so davvero
più che dire… quindi con un grosso bacio vi
lascio la parola…
Sita...