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Autore: _Margh8_    24/02/2009    2 recensioni
ATTENZIONE: Spoiler 4° stagione... non consigliabile leggerla se questa serie non è stata vista...
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Inside The Fire.

Qualunque sia il peso che ti stai portando lascia che ti aiuti almeno un po’.

 “-Chiedi a tuo fratello cosa si ricorda dell’inferno!-”

Sam non faceva che pensare alle parole di Uriel. Cosa diavolo significa chiedi a tuo fratello cosa si ricorda dell’inferno? Glielo aveva già chiesto e Dean per tutta risposta gli aveva detto di aver rimosso tutto, di non ricordare assolutamente nulla di quei 4 mesi passati in quel posto. Continuava a ripetere che era un bene non ricordare nulla, voleva ricominciare da capo, aveva ricevuto una seconda opportunità e non voleva sprecarla per nulla al mondo.

Aveva passato 4 mesi nel buio più totale. Senza Dean la sua non si poteva chiamare vita. Passava ogni giornata alla ricerca di qualcuno o qualcosa che lo aiutasse a riportare il fratello in vita, ma niente. Nessuno voleva fare patti con un Winchester, visto i precedenti, ma Sam continuava a provare e riprovare… senza risultato.

E ora era li, a rigirarsi nel letto pensando alle parole di quell’angelo che voleva distruggere una città per purificarla, lo stesso angelo che lo aveva minacciato di smettere di usare i suoi poteri o avrebbe pagato con la morte.  Uriel, pensò Sam, sapeva quel che diceva, loro sanno tutto, quindi Dean mentiva riguardo l’inferno.

Si girò di un lato e vide suo fratello muoversi sotto le coperte, lo sentì mugugnare, così Sam si distese un po’ di più verso di lui per capire quello che diceva. Farfugliava parole sconnesse.

-No… No… No… Sam…-

Sam mosse un braccio verso quello del fratello e lo svegliò. Dopodiché accese la luce.

-Eh? Si? Che c’è? È già l’alba?- farfugliò Dean.

-No.- rispose l’altro.

-E allora perché diavolo mi hai svegliato?- disse controllando l’ora. –Dannazione Sam sono le 4 del mattino. Dormi e non rompere. Buonanotte.-

-No… No… Sam…- ripeté. -Mi dici tu cosa ti succede o devo tirare ad indovinare?- chiese.

Dean rimase un attimo interdetto ma si riscosse poco dopo.

-Non so di cosa tua stia parlando Sam. Faresti meglio a dormire. Domani dobbiamo partire presto.- Spense la luce e si girò dall’altra parte portandosi le coperte con se.

Sam la riaccese irritato dal fatto che Dean continuasse a mentirgli così spudoratamente.

-Senti, amico, non sono stupido. Che diavolo ti succede? E non dirmi nulla. Bevi più del solito, hai incubi tutte le notti e farfugli frasi sconnesse nel sonno pronunciando il mio nome. Dean cosa è successo quando eri laggiù? Dimmelo.-

Dean si rigirò verso il fratello e si sedette nel letto, si mise le mani sul viso e si sfregò gli occhi.

-Senti Sam, te l’ho già detto, non mi ricordo nulla di quando ero laggiù, e mai possibile che tu non possa crederci? Quello che so lo sai anche tu.-

-Se fosse la verità Uriel non mi avrebbe detto di chiederti cosa ti ricordi.-

-Di cosa stai parlando? Cosa centra quell’angelo?-

-Centra, Dean, centra. Mi ha detto di chiederti cosa ti ricordi dell’inferno. E ora vorrei una risposta. Quindi?-

-Quindi cosa? Sam cosa vuoi da me? Cosa vuoi che ti dica?-

-Sono tuo fratello, voglio solo che tu sia sincero con me, vorrei che mi dicessi cosa ti turba, vorrei che mi dicessi la verità, Dean.-

- Quindi ora saresti mio fratello? Solo quando pensi che ti nasconda qualcosa siamo fratelli? Attento a quello che dici. Tu non sei la persona più sincera a questo mondo. Vogliamo parlare di quando un angelo è venuto a dirmi di fermarti o ti avrebbe fermato lui, e poi scopro che usi la mente per esorcizzare i demoni? Chi deve essere sincero con chi Sam?-

-No no no no no no… Stiamo parlando di te e anche se sono le 4 del mattino, non andremo a letto fino a che non saprò cosa succede.-

-Sam…- disse spazientito Dean. -Non ricordo nulla di quei mesi passati laggiù, ti ho già detto tutto quello che so e che mi ricordo. Come posso dirti cose che non mi ricordo?-

-E allora mi spieghi perche Uriel mi ha detto quella frase?-

-Perché è un cazzone Sam, è molto semplice. Uriel e solo un fottutissimo cazzone.- disse quasi urlando. -E ora se vuoi scusarmi io avrei sonno. Buonanotte.- e si ricoricò.

Sam rimase li fermo a guardare il fratello qualche altro secondo prima di spegnere la luce e coricarsi.

-Buonanotte un corno.- farfugliò prima di chiudere gli occhi e riaddormentarsi.

Erano e 2 del pomeriggio, Dean aveva dormito pochissimo dopo la chiacchierata avuta con il fratello la notte prima. Non sapeva che fare. Quando uscì dal bagno trovò Sam seduto alla scrivania con il pc in mano.

-Sam? Sei pronto?-

-Si, un minuto ed arrivo.-

Dean lo guardò per poi prendere la sua sacca e portarla verso la macchina. Sam lo seguì pochi secondi dopo, chiudendosi la porta alle spalle.
Erano diretti ad Austin, Texas. Nuovo caso, nuovi pericoli.
Non se ne curavano più di tanto, erano persi nei propri pensieri quando Sam parlò.

-Pensi davvero che non lo veda?-

Dean già sapeva che piega avrebbe preso quella conversazione, ma rimase impassibile. Guardava la strada, alzò il volume della radio cominciò a canticchiare il motivetto che veniva proposto.

-Dean. Dean. Vuoi per lo meno ascoltarmi?- disse Sam spegnendo la radio. -Coso, stiamo insieme tutto il giorno, riesco a capire quando sta succedendo qualcosa.-

-Sam per l’ultima volta, non c’è nulla di diverso da prima. Io non ho nulla da dire, tu non hai nulla da chiedere e Uriel dice solo stronzate. Discussione chiusa.-

-Non puoi chiudere una discussione se nemmeno l’abbiamo iniziata. Tu mi stai mentendo, Uriel aveva ragione, non stava mentendo. Tu ricordi qualcosa che non vuoi che io sappia. Io vorrei solo che parlassi con me, siamo fratelli dopotutto.-

-Non idea del perché Uriel ti abbia detto quelle cose, e se ora non ti dispiace vorrei guidare in santa pace. Grazie.-

-Ok… Bene… Allora non sarà un problema guardarmi negli occhi e dirmi che non ricordi niente di niente.-

Dean lo guardò. Poco distante da loro c’era uno spiazzale. Il ragazzo si fermò li con la macchina. Uscì e lo stesso fece Sam.
si guardarono negli occhi.

-Non ricordo nulla di quando ero all’inferno Sam. Niente di niente. Vuoto totale.-

-Perché non riesco a crederti? Dean ormai ti conosco come le mie tasche, ti ho sempre osservato e preso come modello, non mi prendi in giro con queste cazzate. Tu sai qualcosa. Qualunque sia il peso che ti stai portando lascia che ti aiuti almeno un po’.-

-E come? Eh? Come vorresti aiutami? Sentiamo! Sam sai tutto quello che so io, capito?- disse alzando il tono di voce.

-Ok. Bene.-

-Bene.-

Risalirono in macchina e ripresero il loro viaggio in silenzio. Dean guardava la strada, e  cantava tutto quello che passavano alla radio, mentre Sam si diede ad una sana dormita.

L’arrivo a Austin fu una salvezza per Dean, meglio occuparsi di qualche altro bastardo, piuttosto che sentirsi messo sotto torchio dal fratello. Non sopportava più questa situazione, tutto questo perché quell’angelo non sa tenere la bocca chiusa.

-Vediamo di occuparci in fretta di questa cosa, vorrei riposare un po’.-

Sam annuì, senza proferir parola. Sapeva che non qualcosa andava, gli sembrò di ritornare a pochi anni prima, vedeva se stesso dopo la morte di Jessica, dormiva poco e per quel poco aveva solo incubi, ricordi di quei momenti tormentati, visioni.

-Bene e anche oggi abbiamo fatto la nostra buona azione.- disse Dean dopo aver bevuto un sorso di birra.

-Già. Possiamo anche andarcene allora.- Sam si voltò dalla parte opposta e iniziò a camminare verso la macchina.

Dean lo seguì. Camminavano uno di fianco all’altro in silenzio. Un silenzio snervante che non piaceva a nessuno dei due.

-Ehi aspetta.- il maggiore dei Winchester bloccò l’latro per un braccio, facendolo voltare verso di lui. -Avevi ragione.-

-Riguardo a cosa?-

-Lo sai.-

-Lo so?- ripeté. 

 

-Senti mi dispiace di averti mentito.- fece una pausa. -Ricordo cosa mi è successo durante quei mesi. Ricordo tutto, perfettamente.-

Sam rimase spiazzato, sapeva che Dean gli stava mentendo, ma non immaginava fosse così straziante sentirselo dire.

-Ogni cosa Sam.-

-Parlamene allora.-

Che dire!? L’episodio 4x09 mi ha fato la dritta su cosa poteva essere successo a Dean durante il suo “soggiorno” all’inferno…
Spero di aver più o meno azzeccato i personaggi e non essere andata OOC…
Il giorno ero particolarmente ispirata, durerà si e no un altro capitoletto… Una cosa breve ma spero intensa che vi possa piacere…
Non so davvero più che dire… quindi con un grosso bacio vi lascio la parola…
Sita...

 

 

  
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