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Autore: addict_with_a_pen    07/11/2015    2 recensioni
Ho sempre amato il corpo di Gerard, penso che "cosa" più bella di lui non esista al mondo, penso che visione migliore di lui che dorme illuminato dalla luce pallida dell’alba non ci sia e lo penserò per sempre.
Svegliarmi al mattino e vedere che lui è lì, vicino a me, che ho davvero l’onore di poterlo accarezzare mi fa sorridere dolcemente.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho sempre amato il corpo di Gerard, penso che "cosa" più bella di lui non esista al mondo, penso che visione migliore di lui che dorme illuminato dalla luce pallida dell’alba non ci sia e lo penserò per sempre.
Svegliarmi al mattino e vedere che lui è lì, vicino a me, che ho davvero l’onore di poterlo accarezzare mi fa sorridere dolcemente.
Faccio scorrere lentamente le dita sul suo braccio e lo vedo ritirarlo e mettersi sul fianco, dandomi la schiena, per sfuggire al solletico che le mie dita gli stanno provocando. Sorrido ancora di più e prendo ad accarezzare la sua schiena liscia e pallida; adoro la pelle di Gerard, adoro accarezzarla e sentirne il profumo, mi ricorda “casa”.
Lo vedo raggomitolarsi su se stesso e lo sento sussurrare qualcosa come “...ettila Fran...” e invece di smettere non posso che avvicinarmi sempre più a lui e accarezzargli lentamente il fianco. Sì, so di essere noioso, ma come posso fermarmi avendo davanti a me la visione meravigliosa di un Gerard nudo e mezzo addormentato?
Gli scosto i capelli e gli do un piccolo bacio sul retro del collo, per poi strusciarvici piano il naso e inebriarmi col suo profumo delizioso.
“...ank.” Rido, rido contro la sua spalla per poi riempirla di bacini poichè cosa più dolce, adorabile e divertente di Gee che parla quando è mezzo addormentato non esiste.
Faccio aderire il mio corpo al suo, godendomi la sensazione meravigliosa delle nostre pelli a contatto e continuo a dargli piccoli baci sul collo e sulle spalle, non smettendo di accarezzarlo neanche per un istante. Lo sento ridacchiare, so che i baci nello spazio tra il collo e la spalla lo hanno sempre fatto ridere, poichè Gee è una persona che può sopportare tutto meno che il solletico.
“Ti odio, lo sai?” Sentite quelle parole mi sollevo sul gomito e gli do un bacio sulla guancia, ammirando per qualche secondo il profilo del suo volto, con quel nasino che mai mi stancherò di guardare e baciare.
“Ah sì? E perchè mai dovresti odiarmi?” Gli sussurro all’orecchio.
“Fammi girare e ti faccio vedere io perchè.” Gli do un ultimo bacio sulla guancia e mi “scollo” da lui, aspettando che si giri. Si volta verso me col sorriso e gli occhi ancora appesantiti dal sonno e immediatamente mi da un piccolo bacio a stampo che significa tutto meno che odio.
Amo questo momento della mattina, anzi, della giornata. È il risveglio assieme alle coccole e i baci assonati il mio ideale di gioia e pace.
“Non ho capito bene...” Dico col sorriso, a cui lui risponde accarezzandomi piano le labbra e ridacchiando, con quella sua risata infantile e stupida che amo con tutto me stesso. Lo bacio, non riesco a trattenermi. Poggio una mano sulla sua guancia mentre l’altra cerca la sua e la stringe forte e intanto faccio unire le nostre labbra, le nostre lingue.
Che cos’è la musica paragonata ai sospiri e ai suoni che fa ogni volta che lo bacio?
“Anche tu mi odi proprio tanto, non è vero?” Mi sussurra sulle labbra, stringendomi forte tra le sue braccia, tenendomi al sicuro. Annuisco e gli do un ultimo piccolo bacio sulle labbra sottili e sempre screpolate, per poi vederlo sedersi sul letto e stiracchiarsi come solo lui sa fare.
“Stai ancora po’ con me, ti preeego!” Dico abbracciandolo in vita, così che non possa alzarsi. Ride.
“Frankie devo andare al lavoro, lo sai...” Mi dice accarezzandomi dolcemente i capelli e tracciando i contorni del mio viso con le dita, facendomi venire la pelle d’oca.
“Fai il barista Gee, puoi benissimo saltare un giorno.” Mugugno nascondendo il viso nella sua pancia. Ride nuovamente.
“E siccome sono un barista allora posso saltare il lavoro? Che ragionamento è?” dice ridacchiando e continuando a far affondare le dita fra i miei capelli “E comunque anche tu devi alzarti, hai scuola piccolino.” So che usa il nomignolo per mettere in risalto il fatto che ancora sono solo un ragazzino, per prendermi in giro, ma non posso evitare di arrossire e sorridere nel sentire quel soprannome che mai smetterà di farmi battere il cuore a mille e farmi sentire importante, amato.
“Se mi lasci andare prometto che stasera starò con te tutto il tempo e avrai doppia razione di coccole.” Sentite quelle parole alzo la testa di scatto, con un sorriso enorme sulle labbra. Ride ancora, ormai non può che fare solo quello.
“Tripla.” Dico poggiando la testa sulle sue gambe e guardando in alto verso lui.
“Prometto Frankie.” Risponde accarezzandomi piano le labbra come poco fa. Ha sempre adorato le mie labbra, non so perchè, ma me l’ha sempre detto. Penso abbia un debole per il piercing, per quell’apparentemente insulso anellino che ho al labbro, ma non lo ammetterà mai. Quando sono nervoso lo mordo, ci gioco, lo torturo, senza nemmeno accorgermene, e ogni volta lo becco a fissarmi rapito e con le guance rosa, mentre ammira quel minuscolo anellino torturato dalla mia bocca.
Lui ha un debole per le mie labbra, io ho un debole per il suo corpo in generale, per la pancetta, le piccole smagliature sulle sue cosce, la cicatrice sbiadita sul suo ginocchio e ogni piccola cosa che lui odia e che invece io amo. Gee si odia e non riesco davvero a capire come, dato che è semplicemente meraviglioso.
Si alza e io rimango a letto, tra le coperte disfatte e la quantità industriale di cuscini che ogni sera si porta e letto con sè perchè “sono così morbidosi! Mi fanno dormire bene... Tu come fai a dormire solo con uno?” ;in genere rispondo sempre facendo spallucce e tenendo per me il fatto che il mio cuscino è lui, che anche lui è morbidoso e amo questa cosa, amo addormentarmi abbracciato a lui, accarezzando lentamente la sua pancia e poggiando la testa sul suo petto.
Raccoglie i suoi vestiti e io mi perdo ad osservarlo, mi perdo nell’ammirarlo mentre si china, mentre si scosta i capelli dietro l’orecchio o mentre si riveste. Mi perdo e basta.
“Mi stai fissando per caso?” Chiede voltandosi verso me con le guance rosse e ridacchiando.
“Sei meraviglioso.” Rispondo io serio, senza ironia, risate o una delle mie classiche risposte con il “doppio senso”, poichè è davvero meraviglioso, non trovo altre parole per descriverlo.
Si avvicina nuovamente al letto col sorriso e lasciando cadere a terra tutti i vestiti appena raccolti. Sale sul letto gattonando e si posiziona su di me, sorridendomi di gioia e fissando, come sempre, le mie labbra.
“E io ti amo.” Sussurra abbassandosi verso me, così che la sua fronte si poggia sulla mia e i suoi capelli mi solleticano il viso. Mi bacia, un bacio lento, dolce e perfetto che risveglia le farfalle nel mio stomaco e fa battere il mio cuore all’impazzata. Si solleva e mi riempie il viso di piccoli baci, facendomi scoppiare a ridere.
“Mi farai arrivare tardi al lavoro così, lo sai? Devi diminuire la tua adorabilità.” Mi da un ultimo bacio (neanche a dirlo apposta sul piercing) e si alza, raccogliendo nuovamente i vestiti e dirigendosi verso la porta. Prima di uscire però si gira un’ultima volta verso me, con un’espressione quasi sofferente.
“Devi smetterla di essere così bello Frank!” mi dice ridendo “Se quando torno di qui ti trovo ancora sotto le coperte dovrò per forza passare tutto il giorno a letto con te.” Ed esce.
Non c’è bisogno di dire che farò tutto meno che lasciare il letto, perchè l’dea di passare una giornata intera con Gee, abbracciato a lui, con quel suo profumo meraviglioso, è irresistibile.
Oh, sono totalmente senza speranze!
Mi riaddormento dopo poco col sorriso, avvolto dal profumo di Gerard e dalle coperte tirate fin sopra la testa, in attesa che ritorni nella stanza e mi trovi ancora lì.
“L’hai voluto tu...” Sorrido nel sentire quelle parole, perchè so di aver vinto.
Sento le coperte alzarsi e il vuoto accanto a me riempirsi con il corpo caldo e morbidoso di Gee. Mi spingo contro lui, facendomi piccolo piccolo e sorridendo come un idiota.
“Sei senza speranze Frankie...” E non posso che dargli ragione.
  
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