Ciao, sono Annabeth Chase... Una volta ero una ragazza normale Una volta Una volta...dopo aver scoperto la mia vera natura, una natura da semidea.I semidei sono i figli degli dei con dei mortali...non è molto bello perché i mostri SENTONO il nostro odore e dobbiamo sempre scappare...l' unico posto in cui sono al sicuro è qui al campo mezzosangue...un campo per soli semidei dove si impara a combattere e a proteggersi dagli attacchi nemici. Sono qui al campo da una settimana e trovo tutto fantastico meglio di qualunque altra cosa...ma...non ho amici...non ho mai avuto amici...quando vedo le combriccole di ragazzini che passeggiano insieme mi sale un groppo al cuore perché io non ho la loro fortuna...non ho la fortuna di avere degli amico essendo cresciuta in un paesino sperduto.Non so cosa si prova ad avere qualcuno sempre accanto a te che ti protegga sempre e comunque, qualunque cosa succeda."Bene" penso tra me e me."È ora che vada a fare colazione, sono quasi le 10". Andando verso la sala comune del campo scorgo una ragazza...avrà avuto almeno la mia età, stava tutta sola ad un tavolo, cosi' decido di avvicinarmi a lei."Ciao!" Le dico...era una ragazza bellissima, i capelli neri , lisci e lunghi fino alla vita, il fisico magro e atletico ...ma non troppo.Indossava una maglietta scollata azzurra in tinta con quegli occhi meravigliosi color del mare , un jeans scuro attillato e delle converse azzurre. "Ciao!" Dice la ragazza."Come ti chiami?" "Mi chiamo Talia Grace e tu?" "Io mi chiamo Annabeth Chase felice di conoscerti!" Dico in tono allegro e lei sorride ... aveva un sorriso confortevole. ..quello che non aveva mai ricevuto."Vieni a mangiare con me Talia?" Le chiedo."Ma certo , in questi tempi non ho molti amici.Scommetto che sei simpatica Annabeth e poi volevo sapere come fai ad avere i capelli così belli" dice Talia mentre andiamo a mangiare."oh beh non è che abbia usato un qualche prodotto alieno ...sono cosi e basta" " naaah non ci credo ... parlami di te" dice Talia mentre si ingozzava di pane e nutella."Ah beh questa è una lunga storia..."