Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Redalert    07/11/2015    2 recensioni
"Come si può appartenere a due persone distinte, completamente diverse l'una dall'altra, allo stesso tempo?"
[Xiuyeol + Chanbaek]
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Xiumin, Xiumin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

S.O.L. (when you are with me)

 

“Stavo pensando...”. La sua voce gentile rimbombò in quel piccolo spazio privato. Sbatté forte contro le pareti del cranio di Chanyeol provocandogli un intenso mal di testa. “... per il nostro anniversario potremmo organizzare un week end solo noi due. In un posto romantico magari...”. Qualcosa dentro di sé gli suggerì che la cosa migliore da fare era annuire. Distolse lo sguardo e mosse attentamente il capo su e giù. “Ci sono tanti posti che potremmo visitare. Niente di troppo lontano ovviamente. Lo sai... quello che voglio è passare tutto il mio tempo con te, non dormire su uno stupido e scomodo aereo”. Il tono meditabondo del compagno e l'accento delicato di quella frase così naturale lo fecero sentire a disagio. Le scarpe gli stringevano i piedi improvvisamente gonfi e bollenti. Dannazione. “Tu cosa ne pensi Yeol? Qualche proposta?”. Alza la testa, alza la testa. Sorriso.

“Scegli tu. Come hai detto, basta stare insieme...”. Ma queste parole sulla lingua lasciarono uno sgradevole retrogusto di dubbio e bugia. Il compagno sembrò non accorgersene e gli rivolse un sorriso sincero. Tante piccole luci negli occhi da sognatore. Chanyeol bevve un sorso del suo caffè nero, nascondendo un sospiro nervoso dietro al vapore che saliva dalla tazza.

 

Baekhyun era bellissimo. Chanyeol se n'era accorto dal primo istante. Ed era suo; in qualche strana maniera lo era diventato. Prima all'interno delle confortanti pareti del suo cervello e poi nella realtà, nascosto negli anfratti più oscuri della sua quotidianità. Aveva conquistato le sue giornate, aggiudicandosi il privilegio di avere Chanyeol quando nessun altro avrebbe potuto, quando tutti, Minseok compreso, credevano dormisse. Poi, di giorno Chanyeol apparteneva a Minseok; tornava ad essere l'allegro ragazzo che una fredda mattina d'inverno si era imbattuto in un paio d'occhi enormi e due gote arrossate dal freddo.

Era il messaggio del buongiorno a riportarlo indietro, a farlo scappare via, ogni dannata mattina, e a farlo pentire, salvo poi ricadere vittima dei soavi gemiti di Baekhyun appena il sole calava dietro ai grigi edifici della città. Come si può, si domandava costantemente, appartenere a due persone distinte, completamente diverse l'una dall'altra, allo stesso tempo? Chanyeol sapeva che la risposta a questa domanda era un doloroso e categorico: non è possibile. Il suo stesso cuore gridava un solo nome. Perlomeno in quel senso. E quel nome non era più Minseok.

 

Se si sforzava di ricordare a quando risalisse l'ultima volta che aveva seriamente fatto l'amore con il suo fidanzato, i ricordi sbiadivano e riusciva a riportare alla mente solo immagini statiche dell'incontro di due corpi ormai estranei. Si chiedeva se anche Minseok lo avvertisse, se percepisse quel netto cambiamento, quella distanza incolmabile che lo separava dal suo cuore, se avesse dubbi, se soffrisse. Perché lui soffriva eccome. Amava la risata di Minseok, il suo modo buffo di indirizzargli un occhiolino quando si trovavano con amici e non potevano toccarsi, il leggero passaggio delle sue mani tra i capelli e quel canticchiare distratto che lo accompagnava ovunque. Chanyeol sapeva di amare tutto questo, ma poi chiudeva gli occhi e Baekhyun era lì, con il sorriso affettato, lo sguardo sottile e malizioso, i gesti apparentemente studiati, e le dita perfettamente affusolate che graffivano via la presenza palpabile di Minseok dalle sue membra incostanti. Dava sempre la colpa al suo gatto quando Minseok scopriva un nuovo segno del passaggio dell'amante sul suo corpo. E Minseok, forse, fingeva di credergli.

 

“Non mi stai ascoltando”. La voce familiare del suo compagno lo strappò dalle sue elucubrazioni, trascinandolo nuovamente nel bel mezzo del locale. Rumore di stoviglie, odore pungente di bevande calde e stridio di sedie sul pavimento. Qualche risata confusa tra le troppe parole; solo lui fra tutti gli avventori ne era sprovvisto. Fissò il suo interlocutore; con la solita pazienza aspettava una risposta con le braccia incrociate sul bordo del tavolo. Davanti a lui giaceva praticamente intonsa una fetta di torta ai mirtilli. E Minseok odiava sprecare il cibo. Chanyeol lo scrutò cauto, il bel corpo nascosto sotto abiti molli che da tanto tempo non aveva più osato sfilargli. Per la prima volta da mesi desiderò farlo per accertarsi che stesse bene. Ricacciò indietro la preoccupazione che non aveva diritto di provare. Un altro sorso di caffé quasi freddo.

“Minseok, andiamo a casa” e si alzò senza aspettare una risposta. L'altro lo seguì senza obbiettare. Chanyeol sobbalzò appena quando le dita di Minseok raggiunsero le sue e le sfiorarono esitanti. Con la paura ad attanagliargli le viscere, le strinse senza voltarsi.

 

Chanyeol non si era mai considerato una persona in grado di tradire veramente. Faceva parte della schiera di persone a modo convinte che se si ama non si tradisce. E questo pensiero fisso non lo lasciava dormire. Non avrebbe mai immaginato che in un futuro l'errore di una sera si sarebbe trasformato in ciò che gli mancava per sentirsi completo. Considerando che stare con Minseok era immensamente più semplice che passare anche solo cinque minuti in compagnia di Baekhyun, la cosa aveva del ridicolo.
 

Il fine settimana, quando Minseok si trasferiva temporaneamente da Chanyeol, era fonte di infinita ansia per quest'ultimo. Quelle erano le uniche sere in cui dormiva nel suo letto e aveva il terrore che Minseok si accorgesse di quanto poco utilizzate fossero le lenzuola per ragionare a mente lucida. Pensava a Baekhyun lontano, nel suo appartamento, e al suo piccolo corpo attorcigliato nella stessa coperta che era stata testimone del loro amore la notte precedente. Chissà se il loro odore gli tenesse compagnia.

 

Ad un solo mese dal loro primo anniversario, dopo una sabato sera trascorso a ridere attorno al solito tavolo del bar del quartiere con Jongdae, Kai e Sehun, Minseok si sistemò nel letto di Chanyeol, attese che il compagno lo avvolgesse in un tiepido abbraccio e disse: “Io lo so che non mi ami più”. E in quel momento qualcosa esplose nel bel mezzo del petto di Chanyeol rischiando di ucciderlo. Perché quelle parole, uscite dalla bocca del suo Minseok acquistarono un senso di definitiva verità.

 

Fu così che si ritrovò, varie inutili negazioni, lacrime disperate, spintoni e baci roventi, taglienti, avvelenati, dopo, sulla soglia di casa di Baekhyun. Bussò a testa bassa, vagamente consapevole che l'orologio al suo polso segnasse già le tre del mattino. Gli aprì un assonnato Baekhyun, gli occhiali storti sul naso, gli occhi gonfi di sonno e i minuscoli piedi nudi a contatto con il pavimento lucido. Chanyeol sorrise nel notare la netta differenza tra quei piedini e i suoi, grandi e fasciati in ingombranti scarpe bianche. Sulla bocca di Baekhyun si formò il nome di Chanyeol, ma non ci fu bisogno di parole quando lui avanzò di un passo levandosi le scarpe facendo leva l'una sull'altra. In un attimo era tra le sue braccia.

Chanyeol si lasciò afferrare dalle seriche mani di Baekhyun che gli accarezzavano i fianchi, che lo spogliavano dei vestiti e anche dei sensi di colpa. Assaporò con calma ogni anfratto della bocca del compagno scoprendo di essere sempre il benvenuto e sorrise sulle sue labbra sottili pregustando l'arrivo dell'alba che averebbero visto insieme. Gettò in un angolo della sua coscienza il pensiero doloroso di un cellulare muto poggiato sul comodino e si lasciò cullare dal presente.

Beakhyun indietreggiava ad occhi chiusi. Chanyeol lo osservava orgoglioso. Gli levò gli occhiali abbandonandoli sul mobile del corridoio. Quando le palpebre stanche di Baekhyun si schiusero, Chanyeol seppe riconoscervi la giusta via.

 

Il sole fiacco del mattino non era mai apparso così bello che visto da quella nuova prospettiva, mano nella mano di Baekhyun.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Redalert