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Autore: Roy4ever    24/02/2009    2 recensioni
Una piccola ma forte ricongiunzione famigliare post-ffX fra Tidus e Jecht, nell'Oltremondo e con tanti lunioli (*me cominicia a toccarli come bolle di sapone*). Commovente anche se con le solite frecciatine di Tidus verso il padre.. che mondo sarebbe senza Tid??
Genere: Generale, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jecht, Tidus
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Cry

 

 

Ti odio!

-Non è il momento per questo. Dovete sconfiggere Yu Yevon adesso.

Ci rivedremo dopo.

Ti odio!

 

Tutte le anime intrappolate nel corpo di Sin stanno volando via, verso l’Oltremondo.

Sono una miriade. In dieci anni mio padre si è proprio dato da fare.

Nonostante tutto i Lunioli sono bellissimi, una moltitudine di piccoli arcobaleni che si librano nel cielo diretti tutti in uno stesso luogo in cui riposare.

Mi viene l’istinto di guardarmi le mani.

Oddio. Stanno scomparendo

Alzo gli occhi. Yuna.

Sei ancora più sconvolta di me. Cominci subito a scuotere la testa, ripetendo fermamente un silenzioso no.

Yuna, dolce Yuna, io... devo proprio andare mi dispiace.

Scusa se non te l’ho detto. Ma non volevo farti soffrire prima del previsto.

-Yuna, io devo andare.

Ribatti fermamente, anche se sai che è tutto inutile.

-Scusa se non ti ho portato a Zanarkand.

Non è la cosa più importante adesso, ma... Yevon, non so come riesco ancora a non piangere vedendo quel viso che mi implora di rimanere con te.

Io vorrei restare, certo, ma non dipende da me. Io sono solo un sogno.

Sento bruciare gli occhi. È meglio che faccia in fretta. Comincio ad incamminarmi verso il ciglio dell’aeronave.

-Addio!

Rikku, come gli altri, è confusa ma riesce lo stesso a chiedermi se ci rivedremo ancora.

Non lo so, Rikku, non lo so. Non riesco più a pensare a niente. Non vi rivedrò più ragazzi.

Mi mancherete.

Continuo a camminare imperterrito finchè non sento Kimahri chiamare Yuna a gran voce.

Veloci passi dietro di me. Mi volto per accoglierla fra le mie braccia, ma mi trapassa completamente.

Ormai sono completamente sparito. Rimane solo l’immagine del mio corpo.

Yuna è caduta a terra, stesa sul terreno.

Altri lunioli passano.

Ma questa volta fuoriescono da me.

Sento che Yuna dietro di me si è rialzata.

-Ti amo.

Mi giro immediatamente, ma lei continua a darmi le spalle. Vorrei dirle anch’io i miei veri sentimenti, non le ho mai detto di amarla. Però so che se apro bocca comincerò subito a piangere.

Quanto vorrei non darle questo addio, rimanere per sempre con lei...

Mi avvicino a lei e vedendola così fragile, piccola, erta come un fiore in boccio, non posso fare a meno di abbracciarla, nonostante sia un abbraccio invisibile.

Dopo averle dato quest’ultimo addio, le passo letteralmente attraverso, come volendole lasciare una parte di me.

Spero ti ricorderai sempre di me, Yuna. Ma vivi la tua vita, non darti pena per un sogno svanito...

Mi lancio di sotto, dove le nebbie dell’Oltremondo mi accolgono.

Tre personaggi mi si parano davanti.

Braska, l’invocatore padre di Yuna.

Auron, ci rivediamo di già? avrei voluto chiedergli, ma stavo ancora cadendo.

Infine, Jecht, mio padre, mi tende la mano e io gli batto un cinque.

 

***************

 

Riapro gli occhi.

Ah, sono nell’Oltremondo suppongo. Ancora Lunioli.

Non mi ricordo più cos’è successo dopo che mi sono lanciato dalla nave.

Sembra che abbia ancora il mio corpo, e tutte le mie capacità intellettive.

Sono diventato anche più intelligente!

Mi metto a sedere per cercare di veder meglio tra la nebbia fitta.

Niente. Oggi è proprio fitta.

Provo qualche passo, ma finiscono subito contro qualcosa.

Qualcosa che sembra molto, davvero molto una persona.

-Ahaha, ragazzo, guarda dove cammini!

Facile a dirsi!

-Se non avessi visto siamo circondati da una nebbia piuttosto fitta!

Solo in seguito realizzo a chi appartenesse la voce che mi aveva parlato.

-Papà? – chiedo incredulo.

-Ti avevo promesso che ci saremmo visti dopo la fine. Ma non metterti a piangere per la commozione, eh?

Mi trattengo a stento dal tirarti un pugno, quali lacrime! Ma qualcuno mi ferma prima.

-Ragazzo, non sta bene picchiare un genitore.

Mi sforzo di guardare attraverso la nebbia e riconosco un’ampia tunica, e lunghi capelli blu.

-Sir Braska?- tento.

-Esatto, figliolo. Tu devi essere il figlio di Jecht, il famoso Tidus. Jecht ci parlava di te tutto il tempo.- accompagna il tutto con un caloroso sorriso.

Mi volto sorpreso verso mio padre, ma lui sta apparentemente guardando da un’altra parte.

Mi scappa un ghigno e mi viene voglia di stuzzicarlo, ma un’altra figura appare davanti a me.

Questa è rossa.

-Auron, togliti! Devo andare a pestare mio padre!- gli dico cercando di spostarlo da davanti a me. Dannata la mia testardaggine, non posso semplicemente passargli di fianco?! Si sa che sono molto più veloce di lui, lo sorpasserei in un attimo, e invece... preso.

Ah, quell’odiosa presa che mi faceva sempre Wakka...

- Dai non cominciare subito con le tue acrobazie, testa calda!

... Mi faceva... ne parlo già al passato, eppure non è passato molto...

-Ehi, che hai adesso?- mi chiede il guardiano, lasciando la presa.

-Io... non li rivedrò più, vero? Mi sembra sia un secondo sia anni che non li vedo.

-Tidus... – comincia Auron, fermandosi poi.

Sir Braska mi poggia una mano sulla spalla:-Non disperare figliuolo, la speranza è l’ultima a morire: potresti sempre tornare su Spira, un giorno...

-Non illuderlo! – dichiara Jecht, senza voltarsi.

-Braska, non vorrai farlo diventare un non-morto? Non è una bella esperienza... – pronuncia in tono triste il non-morto del gruppo.

-No, certo. Ma tu, Tidus, hai conosciuto un Intercessore, vero?

-Sì, quello da cui prelevare l’Eone Bahamut.

-Cercalo, parlaci e cerca di convincerlo a farti tornare su Spira.- finisce la frase con un consueto sorriso.

-Po.. potrei davvero tornare? – chiedo speranzoso.

-Sei sicuro che possa davvero funzionare? – chiede scettico Auron.

-Non tutto quello che ho imparato della dottrina di Yevon è falso. Gli Intercessori hanno una grande forza. Nonostante adesso non stiano più sognando, potresti fare un accordo con l’Intercessore di Bahamut e ritornare in vita.- spiega tranquillamente l’Invocatore.

Animato da nuova speranza, faccio un grande respiro e mi viene voglia di partire subito, di sfogare la forza che sento nei muscoli.

-Va bene, signor Braska, ci proverò, e sono sicuro che ci riuscirò!

-Questo è lo spirito giusto, ragazzo. – ribadisce pacatamente.

Sorprendo Auron a riflettere e gli do un pugno sulla spalla, esclamando: - Che hai da far quella faccia, vecchio?

-Oh, niente. Arrivederci. Tidus, Jecht, vi lasciamo soli.

-Ehi, c-cosa?! Perché io dovrei stare da solo con lui?! Non ho niente da dirgli!- esclamo irritato e imbarazzato. Io non ho proprio niente da spartire con quel dannato bastardo!

Lo odio e basta. Mi fa sempre sentire inferiore, uno stupido, il figlio che non riuscirà mai a eguagliare il padre, il frignone, l’inutile stupido ragazzo che ha appena salvato il mondo...

-Ehi, ragazzo. Non hai salutato Braska, devi portargli rispetto.

Mi risveglio dalle mie elucubrazioni e ritrovo solo mio padre, in mezzo al grande giardino fiorito che è l’Oltremondo.

-Come? Se ne sono già andati?- domando spaesato. Probabilmente sono sfumati nella nebbia, come spiriti.

Jecht scuote la testa scoraggiato. Poi comincia a mettere un passo avanti ad un altro, raggiungendomi lentamente.

-Cosa vuoi? – lo fulmino con lo sguardo, irritato dalla vicinanza.

-Non vuoi neanche parlarmi un attimo? – chiede con sguardo sinceramente triste.

Mi sciolgo un pò e intreccio le braccia davanti a me.

Se ricordo bene, proprio in questo luogo avevo detto a Yuna che in realtà non odiavo mio padre, che era un stupido sentimento infantile... ma rimangiarsi le parole urlate mille volte di fronte all’interessato non è facile..

-Di cosa vorresti parlare? – chiedo infine.

-Beh, di cosa hai fatto in questi dieci anni, del Blitz, quello che vuoi tu.

Rimugino un po’.

-Sono diventato l’AS degli Zanarkand Abes a sedici anni. E nell’ultima stagione ci mancava una partita per vincere il campionato, ma qualcuno mi ha portato via prima e ha distrutto tutto.

-Ehi, non darmi la colpa! Mi servivi in quel momento. – Jecht si gratta la testa.

Mi giro e faccio qualche passo.

-Com’era essere Sin? – chiedo infine.

Mio padre rimane a lungo in silenzio.

-Orribile. – dichiara infine, per poi continuare-Ero conscio di star uccidendo della gente ma non potevo fermarmi perché io ero solo la corazza di Yu Yevon. Vedevo tutta la gente morire per colpa mia, e non potevo fare assolutamente niente.

Mi giro per guardare la sua espressione corrucciata e i pugni stretti.

Mi avvicino un pò di più a lui.

-Non era... colpa tua. – esordisco incerto.

-Si, invece, aveva ragione Auron. Se avessimo continuato a cercare un’altra possibilità non avremmo sacrificato la nostra vita per permettere a quel mostro di uccidere ancora e ancora! – la sua voce avanza di volume fino ad urlare.

Avanzo una mano verso di lui, ma la fermo a mezz’aria.

Dovrei consolarlo, ma non... ci riesco.

Anni e anni di stupido odio, mi hanno atrofizzato la possibilità di avere rapporti pacifici con mio padre; ma, insomma, perché non riesco a mandare via quella parte di me?!

-Papà...- non so cosa dire, ma mi sfugge lo stesso.

Lui si gira, piazzandosi davanti a me.

-È da tanto che non mi sentivo chiamare così, in tono da bambino piagnucoloso.- ride a fior di labbra.

Io, irritato, ritraggo totalmente la mano, ancora alzata verso di lui.

-Sempre a deridere tu, eh?

Ride forte, buttando la testa all’indietro. I grandi muscoli dei pettorali si muovono, contraendosi e stirandosi. Una domanda mi sorge improvvisa nella mente: come fa ad avere dei muscoli del genere?! Sono sconvolto. Chiusa parentesi.

Io lo guardo sempre seccato. Tutto ciò che faccio è così divertente?!

-Ma perché devi sempre ridere di me!- sbraito infine.

Jecht si ricompone.

-Non è che rido di te, è che sono... felice.- mi guarda, grattandosi la nuca impacciato. – Finalmente non sono più Sin, ho rivisto i miei compagni e ho ritrovato mio figlio, anche se naturalmente lui mi odia.

Storco il naso, guardando da un’altra parte.

Mossa errata.

Senza che me ne accorga due braccia mi circondano senza lasciarmi via di fuga.

-Ma cosa...?!- cerco di parlare, ma senza fiato rinuncio.

Quando la morsa si fa meno stretta, sussurro, completamente imbarazzato:-Io.. in realtà non ti odio, papà...

Sul mio collo sento delle piccole gocce.                 

Una, due..

La risata roca di mio padre si diffonde nelle mie orecchie.

Sorrido e mi abbandono all’abbraccio.

 

 

****.:#°^Owari^°#:.****

 

Ih, che bello, l’ho finita! Mi è venuta in mente mentre uccidevo Jecht-Sin *_*

(Che liberazione!) E vedendo i lucciconi di Tidus mentre paparino moriva, ho pensato poi a una ricongiunzione dei due nell’Oltremondo.

Poi la parte del modo per tornare da Yuna è stata una cosa improvvisa, infatti mi sono trovata in un dilemma... farla continuare o farla restare one shot?

“Ma va la, una long??? Ma neanche per sogno!” mi sono detta.

E il risultato è questo.

Plz you enjoy!

EsSe-chan

   
 
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