Uno strano incontro…
Stavano camminando guardando
a testa bassa entrambi, perciò quando si incrociano,
sfortunatamente caddero l’uno addosso all’altro.
Reno guardò furente l’essere
che aveva osato farlo cadere, che non doveva conoscere la sua fama per averlo
fatto finire a terra; l’altro si tirò su spolverandosi il lungo cappotto nero.
Capelli
rossi abbastanza lunghi, occhi verdi smeraldo, due tatuaggi uno per ogni
occhio, una “divisa” completamente nera ed uno sguardo seccato.
Quella era la SUA
descrizione!
Dio, quel tizio era uguale a
lui!
Non era
possibile, lui era inimitabile! Uno dei suoi riconoscimenti era l’essere
diverso da tutti, la mosca bianca nello sciame, il
superbo Turk della ex-Shinra!
-Ma tu, chi diavolo sei?- chiese titubante e sull’orlo di
una crisi d’identità, a quello che sembrava il suo riflesso in uno specchio.
L’altro rosso lo guardò
incerto.
-E che diavolo te ne frega?- rispondere ad una domanda
con un’altra domanda, gli avevano insegnato, era sgarbato. LUI era quello
sgarbato.
-Senti, ti ho fatto una
domanda semplice, riesci a rispondere oppure no, zo to?!- quasi urlò.
-Mi stai facendo perdere
tempo, ho un sacco di gente da rapire e da uccidere, sai?- buttò
sullo scherzoso l’altro.
Arghh, anche lo stesso lavoro!!!
-Ti prego,
dimmi chi diavolo sei.- chiese più calmo.
La copia di Reno, sospirando,
pronunciò sfiancato:- Axel, got it memorized?
Non vorrete dire che aveva anche un modo di parlare simile al SUO?!
-E tu, curiosone?- chiese “Axel”, più disteso.
-Io sono
Reno, zo to!- gridò istericamente. Lui era Reno, nessun’altro
poteva essere lui, lui era unico, non poteva avere copie… a meno che… durante i
prelievi di sangue dal dottor Hojo…
-Ok, Reno, piacere di averti
conosciuto ma come ho detto non ho…
-Ma chi diavolo sei?- ripetè come un disco incantato. “Perché non ho ascoltato Rude! Mi diceva sempre di andare
dalla dottoressa Yumei!”
-Te l’ho appena detto!- urlò irritato Axel.
-M-ma… sei identico a me!!
Che dolore pronunciare quelle
parole..
L’altro rise leggermente, poi
esclamò:-No, io sono più bello!
…
-NO! Il più bel ragazzo con i
capelli rossi della città sono io!- esclamò furente
Reno, punto nel vivo. Lui doveva rimanere Master in tutto quello in cui lo era
già.
E comunque
poteva fermare chiunque, e gli avrebbe detto che lui era più bello.
-Sì, ok, fa come vuoi.- Axel agitò una mano mentre si allontanava. Poi continuò:- Tanto io non sono di qua, got it memorized?
Dopo aver sentito
quell’affronto, Reno si girò per pestarlo a sangue, ma di Axel
non c’era più traccia.
Rimase fermo imbambolato come
un pesce lesso per qualche minuto, poi si mise una mano davanti alla bocca e si
annusò l’alito.
Forse era ubriaco e aveva
avuto una visione, una stupidissima visione…
No, era sobrio.
Ma che cazzo, anche i miraggi di stupide copie di se
stesso che lo sfottevano, doveva vedere mentre era sobrio?!
Ricominciò ad andare,
calciando una lattina giù dal marciapiede.
Dall’alto di una casa, Axel
se la rideva di gusto.
Che strano incontro. Quel tizio gli assomigliava davvero.
Che fosse il fratello del suo Somebody?
Allora è molto senza
senso sta fic… perché è solo un “incontro” veloce tra
due persone, non ci può essere molto, ma qualcosina c’è lo stesso… visto che se continuo mi perdo, lascio stare.
C’è solo un ultimo
quesito*SUSPENCE*: Chi vi piace di più fra Reno e Axel?? *-*
Io, personalmente, non
saprei scegliere…
Il fuoco trascinante di Axel o il menefreghismo di Reno?_?Che dilemma…
See ya
EsSe-chan