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Autore: Marta_N    09/11/2015    3 recensioni
Cosa succede nella vita di Camilla e Gaetano negli anni dopo la nascita di Camilla e Lorenzo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Scusate la mia assenza ma sono stata malata. Eccovi il 6 capitolo, il 7 è già pronto, ma ve lo metto solo stasera così vi lascio un po’ di suspance!
Vale sempre la regola del “corsivo”, spero che la lettura scorra senza intoppi
Buona lettura
 
***
Una donna davanti al commissariato di Torino; una donna che un milione di altre volte ha varcato quella porta.
Una donna che mai come ora sa quello che vuole; una donna che mai come ora sa che quello che vuole non è mai stato così distante.
Un uomo che esce e che se la ritrova davanti.
“Camilla!”
“Ciao.”
“Che ci fai qui? È successo qualcosa?” Sapevo che saresti venuta
“Dipende da cosa intendi … ” Sguardi che si scontrano; occhi negli occhi;
“Ah …” lieve imbarazzo sul volto di Gaetano. Non ce la fai proprio ad essere chiara eh?
“Ti leverò subito dal imbarazzo dicendoti che sono venuta qui per scusarmi per ieri sera, non avevo nessun diritto di scaricarti addosso le cose che ti ho detto”
Tu e il tuo stupido orgoglio, non ti sono bastati tutti questi anni? Adesso ti sistemo io: “Non ti preoccupare, neanche io mi sono comportato bene; non dovevo farmi coinvolgere in quella maniera, soprattutto dopo che mi avevi detto … insomma … che sei innamorata di me; ma vedi per un attimo mi è sembrato di tornare indietro nel tempo; un tempo che però è trascorso, nel quale io mi sono innamorato di Lara, che ha saputo rimettere insieme i pezzi della mia esistenza  distrutta; se ieri sera non mi fossi fermato, oltre che non essere affatto giusto nei suoi confronti , avrei mancato di rispetto anche a te, perché è vero che l’elettricità che abbiamo sempre avuto non si è mai spenta con gli anni, ma non sarebbe stato nient’altro che questo, e  … ”
“Basta Gaetano, sei stato più che chiaro, non aggiungere altro; del resto lo avevo capito anche ieri sera quando mi hai lasciato … in quello stato; non c’è più posto per me nella tua vita, non in quel senso lì.”
“Sono sollevato che tu abbia capito. Quindi amici come prima?”
“Amici come prima!”
“Adesso scusami ma sono già in ritardo per un rilievo”
“Certo, anche io devo scappare al consiglio di classe”
E si lasciano così, come due vecchi amici.
*
Amici come prima. Aveva davvero detto amici? E quando mai lo sono stati loro? Sicuramente non quando, appena conosciuti, era scattata subito quella complicità che sentiva di non aver avuto mai con nessun altro, né con Renzo, né con la sua migliore amica; e neanche quando si erano ritrovati a Torino, lei aveva scoperto di viverci di fronte, e il suo cuore, prima della sua testa, aveva già capito che al destino non si scappa; e dopo, quando tutto era cominciato sul serio, quando di amici era rimasto poco davvero, se non la base del loro rapporto, proprio lei lo andava definendo “il mio amico commissario”.
 Che scema, si era fregata da sola e non poteva che incolpare se stessa.
Ma oltre a questa consapevolezza, quello che più le faceva male era stato sentire le parole di Gaetano, che con una bella dose di distacco, le aveva detto che quello che era successo la sera prima, altro non era che uno sbaglio conseguente alla forte attrazione che da sempre c’era fra di loro, ma che di amore non ne era rimasto più.
Un macigno sulla bocca dello stomaco, probabilmente uno schiaffo in pieno viso avrebbe fatto meno male. Davvero il destino li aveva messi così tanto alla prova, facendo incrociare più volte le loro strade, e ora che poteva vedere compiersi il suo disegno aveva deciso di abbandonarli?       
*
In una macchina che percorre il viale alberato, un uomo non riesce a levarsi dalla faccia quel sorriso soddisfatto: aveva accettato di vederla scappare per 10 anni, aveva accettato la decisione di lasciarlo dopo che erano stati insieme, ma che adesso lei venisse a cospargersi la testa di cenere e a dirsi innamorata, e sperare pure che lui ricadesse ai suoi piedi come se nulla fosse, no, questo non lo poteva proprio accettare.
Non era stata un’egoista, lo era tutt’ora.
Ma stavolta era lui ad averla in pugno, e avrebbe finalmente condotto il gioco come voleva lui.
*
Ore 18.00_ “Istituto Tecnico Nelson Mandela” _
Una donna entra nella sua Jeap senza accorgersi che poco distante, al interno di un’altra macchina, una persona la osserva; rimanendone a debita distanza, la macchina sconosciuta segue meticolosamente la Jeap, fino a che questa non si ferma nel cortile di un condominio e la donna alla giuda ne scende trafelata.
 Camilla varca la soglia del androne delle scale, borsa a tracolla, braccia conserte e sguardo assente.
 Il consiglio di classe è andato per le lunghe per i pallosi rimproveri del Preside,ma a lei oggi questo non interessa, non vede l’ora di farsi una doccia rigenerante per scrollarsi di dosso il fallimento che sente di aver ottenuto con Gaetano.
La persona uscita dalla macchina la segue, entrata pure lei nel androne del condominio, si dirige verso il contatore della luce e … leva la corrente.
 
   
 
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