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Autore: Rosalia100689    24/02/2009    2 recensioni
Li avevamo lasciati felici per la nascita di Lukas, volete vedere come continua la storia? In questa nuova fic, Tom Bill e il piccolo Lukas vi stupiranno per la loro dolcezza. E non dimentichiamo Franz! Chi è? Leggete e scopritelo.. (seguito di "Missione: Teddy"!)
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'MISSIONE: TEDDY... LA TRILOGIA!'
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Capitolo 1
MANNHEIM, 15.12.2008
Stanza 483
Un anno.. sei mesi.. Veronica.. Lukas.. lui.. Svegliandosi di soprassalto alle 08:00 del mattino, Tom realizzò di colpo la realtà dei fatti: giusto un anno prima aveva confessato alla sua ragazza di averla tradita durante un soggiorno in Russia, mentre pochi mesi dopo era nato il loro bambino, che in quei giorni compiva sei mesi! Affrettandosi a svegliarla, le sussurrò una canzone in un orecchio: “Irgendwie weiss ich genau, du bist eine wunderbare Frau.. Immer wenn ich an dich denk, ist es wie Musik im Ohr..” Sorridendogli mentre lo guardava negli occhi, Veronica capì immediatamente che Tom stava tramando qualcosa: “Stamattina non me la racconti giusta.. mi hai sussurrato “Sex”! ah, ecco..forse ho capito: ti vuoi ancora far perdonare per la storia di Anya, vero?” Baciandola, non potè far a meno di pensare a quanto l’avesse ferita 12 mesi addietro: “Hai colto nel segno.. a volte mi spaventi, sai? Leggi la mia anima come nessuno, amore mio! Mi odio ancora per quella storia.. l’altro giorno ne ho parlato a Lukas, mi sono sentito un mostro!” Carezzandogli una guancia, lei fece per replicare, ma il vibracall del cellulare di Tom ruppe la magia..: “Bill? Si, sono sveglio.. cosa? E’ vero, è oggi! Si, si, scendo subito, 10.. anzi, no.. 20 minuti e scendiamo, ok? Siamo in due a doverci preparare!!!” Alzandosi all’istante dal letto, i due ragazzi risero come pazzi guardandosi negli occhi :“Che imbranati che siamo, Tom! Oggi devi partire per Monaco, e noi stavamo rivangando il passato.. forza, su, preparati, così vesto anche Lukas!”

Stanza 482
Nonostante la felicità che provava all’idea di dover partire, Bill avrebbe dato un braccio pur di non dover lasciare Ira: “Quante volte devo dirtelo, amore? Starò bene con gli altri! E poi, tra una settimana ci rivedremo, no, Campione? Forza, ora, dammi un bacio e scendi nella hall.. a Saki non piace aspettare!” Baciandola, non potè non ricordare tutti i bellissimi mesi trascorsi insieme a lei: “Ti amo, cucciola! Pensami ogni tanto, ok? Io lo farò tutte le notti.. Adios, mi sangre!” Una volta sola, Ira ripensò alle ultime parole del cantante, e non potè evitare di commuoversi: “Addio, sangue mio!”.. : “Arrivederci, angelo mio.. che il Cielo ti protegga!”

Hall dell’hotel, ore 08:30
Arrivato nella hall, Bill dovette attendere solo un minuto, prima di veder comparire suo fratello con in braccio Lukas. Correndogli incontro, il cantante ricevette precise istruzioni: “Tieni, zio Bill, prendilo in braccio! Io torno subito, ho scordato una cosa in camera.. portalo da Saki, poi ti aiuto a portare la borsa e lo Zaino!” Stordito dalle parole che suo fratello aveva pronunciato tutte d’un fiato, Bill non potè far altro che obbedire. Mentre si dirigeva verso il parcheggio dell’hotel, ne approfittò per fare 4 “chiacchiere” col suo nipotino: “Ciao bello, come va? Lo sai dove andiamo oggi? A trovare il nonno! Si, si, il nonno..Lukas, fermo, dai! Ecco, ora vediamo dove Saki ha messo..oh, cavolo!!!” Mentre il cantante cercava di tenere a bada il bimbo che giocherellava col suo piercing sul sopracciglio destro, si accorse che Saki lo stava salutando.. dal finestrino dell’autobus, non da quello del SUV come previsto! Affrettando allora il passo, il ragazzo chiese immediatamente il perchè di quel cambiamento, ma il bodyguard-pilota non sembrò far caso alle sue parole, limitandosi solo a scendere per prendere in braccio il bimbo e permettere così a Bill di tornare in hotel a prendere i bagagli.. Tornato di nuovo nella hall, il cantante vide il suo gemello carico di borse. Cercando di aiutarlo, ricevette come risposta un “no” molto deciso: “Tu porta le Gibson, al resto penso io!” Furioso più che mai della risposta, Bill inveì violentemente contro suo fratello, che nel frattempo era già uscito : “IO porto COSA? Ma sei pazzo??? Ti stai portando dietro 4 chitarre, brutto disgraziato.. mica andiamo a un concerto!!! Tanto è inutile, non cambierà mai.. povero Lukas! Una settimana con suo padre lo rovinerà..”

Stanza 483, stessi minuti
Una volta che Tom, Lukas e Bill furono usciti dall’ hotel, Veronica e Ira non avevano perso tempo ed avevano invitato gli altri a raggiungerle.. Per un improvvisato pigiama-party mattutino! La prima a prendere la parola fu proprio la ragazza di Tom, alla quale i due amori della sua vita mancavano già moltissimo: “Bè, che dire? Una settimana senza di loro sarà lunghissima, ma anche “nonno Kaulitz” ha diritto a conoscere il suo nipotino, no?” Ridendo, Georg si preparò a replicare: “Nonno Kaulitz è bella.. ma da dove le tiri fuori certe battute?” ridendo a sua volta, Veronica gli rispose sinceramente: “ Non era una battuta! Il fatto è che.. non conosco il nome del padre di Tom! Visto che sei così bravo, perchè nn me lo dici tu?” : “Non conosci il nome del padre del tuo ragazzo??? Ti rendi conto che state insieme da.. più di un anno e mezzo? E in tutto questo tempo non gliel’hai mai chiesto?” Sorpreso più che mai, Gustav non aveva tardato a far sapere la sua alla ragazza, che per tutta risposta rise nervosamente prima di parlare: “Non te ne fossi reso conto, ho avuto cose più importanti cui pensare! E poi, visto che non mi sembrate intenzionati a dirmi il suo nome, direi di chiudere la questione e di divertirci un po’, che ne dite? Dai, Fifi, metti un po’ di musica.. al nome ci penseremo in seguito!!”

Autobus, h 08:45
Dopo aver sistemato alla meno peggio i bagagli, i gemelli avevano finalmente dato a Saki l’autorizzazione a partire. Tom sembrava il più agitato della compagnia, visto che non aveva mai viaggiato da solo con suo figlio: “E’ stata la scelta giusta, secondo voi? Voglio dire, Bill: perchè non abbiamo invitato papà ad Amburgo invece di andare noi a Monaco? E se il mio bimbo si sente male, se gli prendesse la febbre alta in viaggio? Aiuto..” Guardando prima suo nipote dormire tranquillamente, e successivamente sorridendo a suo fratello, il cantante gli parlò pacatamente: “hey, calmati! E’ un Kaulitz a tutti gli effetti, se la saprà sempre cavare, ok? Guardalo, Tom: è qui grazie a te, piccolo mio! Siine orgoglioso e rilassati, starà benissimo..” decidendo all’improvviso di non iniziare una discussione sull’argomento, il chitarrista portò suo figlio su uno dei letti al piano di sopra; Voleva stendersi un po’ anche lui, ma Bill si offrì di vegliare su Lukas al suo posto.. Scendendo di nuovo dopo aver dato un piccolo bacio al suo “Kaulitzino”, il ragazzo andò a sedersi di fianco a Saki: “Allora, Tomi: è tanto che non parliamo a quattr’occhi, io te.. come ti senti?” :“Domanda da un milione di dollari, Saki! E’ speciale avere un bimbo, ma è molto stancante.. se non ci foste voi ad aiutarmi, sarei già crollato da un pezzo! Lei poi è bellissima, gli vuole un bene dell’anima..” Guardando ostinatamente la strada, al bodyguard spuntò una lacrima sul volto. Quando ripese a parlare, lo fece con voce triste: “Sai, anch’io ho un figlio.. non ve ne ho mai parlato, ma è sempre nei miei pensieri.. no, per favore, non interrompermi, altrimenti non ce la faccio a continuare! Dicevo: si chiama Jonas, ha 12 anni ed è bellissimo, come sua madre. Non l’ho voluto, Tom: ero giovane, troppo giovane, quando Tanja rimase incinta.. la pregai di tenerlo, di non abortire, ma me ne andai via da lei senza guardarmi indietro! Quando nacque, lei mi telefonò ed io corsi a vederlo, ma decisi comunque di non cambiare idea.. capisci? Ho rifiutato il mio bimbo, ed ora non porta neanche il mio cognome! Lo vedo poche volte l’anno, mi chiama Saki come se fossi un suo conoscente..” a quel punto, l’uomo dovette interrompersi per asciugarsi gli occhi, e Tom non perse tempo: “Gli errori fanno parte della natura umana, amico.. sono sicuro ke Jonas lo sa: non l’hai voluto, è vero, ma non hai permesso a Tanja di abortire, e di questo te ne sarà per sempre grato, credimi! Bill mi dice sempre che se Lukas ora è con noi lo dovrà per sempre a me, ma io credo che i fin dei conti, Veronica non avrebbe mai abortito! Ho sbagliato anch’io con loro, siamo sulla stessa barca, a quanto pare!”

Stanza 483, h 10:00
Dopo aver riso riso e scherzato per più di un’ora, l’atmosfera gioiosa nella stanza sembrò diradarsi per un attimo: Ira aveva infatti commesso il grave errore di nominare Anya! Scusandosi immediatamente, aspettava la risposta di Veronica: “Non preoccuparti, ok? Il passato non si può cancellare, quella storia resterà per sempre in me.. non dimenticherò mai che a causa sua ho rischiato di non far nascere il mio bimbo, ma guardandomi indietro, non mi pentirò mai della scelta che ho fatto: Tom è tutto per me, e Lukas rappresenta il giusto coronamento del nostro amore! Ti prego, non pensiamoci più.. piuttosto, dimmi: ti manca Bill?”

Autobus, stessi minuti
“Parlando” con Lukas, che si era appena svegliato dopo una lunga dormita, Bill ripensò a tutti i suoi amici lontani: “Mi mancano tanto, sai? Ira in primo luogo: non l’ho mai lasciata da quando stiamo insieme.. e poi Gustav, Georg, Fifi, la tua mamma: gli voglio un bene dell’anima! Vieni piccolo, scendiamo di sotto.. il tuo pazzo papà ti aspetta!” Scendendo, Bill trovò suo fratello e Saki immersi in una divertente conversazione.. dopo aver aiutato Tom a cambiare e nutrire il bimbo, decise di unirsi ai due anche lui, e così il tempo passò veloce in quella splendida mattinata invernale.. Alle 12:00 precise, Saki parkeggiò l’immenso autobus fuori dell’appartamento del padre dei ragazzi: suonando il campanello un minuto più tardi, però, i gemelli si accorsero di non sapere bene come affrontare la situazione: “Finalmente ci si rivede.. mio Dio, come siete cresciuti! Entrate, dai.. Saki, vieni anche tu!” Entrando nell’appartamento, i ragazzi si guardarono intorno curiosi: non erano mai stati lì, ma si resero subito che c’era qualcosa che non funzionava.. il primo a parlare fu Bill: “Papà, dov’è Rebekka? Non dirmi ke l’hai mandata a fare shopping, ci tenevamo a rivederla!” sorridendogli, l’uomo si apprestò a spiegare la situazione ai suoi figli, mentre Saki saliva al piano superiore a riposare un po’: “Rebekka è partita per alcuni giorni.. tornerà a Natale! Voleva lasciarmi un po’ da solo con voi, e sinceramente non mi dispiace questa cosa! Allora, forza, presentatemi ufficialmente al mio nipotino..” Dopo che Lukas e suo nonno si furono studiati per un po’, Tom, distrutto, decise di seguire Saki al piano di sopra.. lasciando a Bill il delicato compito di spiegare a suo padre come avesse fatto il più biondo dei suoi figli a ritrovarsi con un bimbo a 19 anni!

Stanza 483, h 12:15
Dopo aver saldato il conto dell’hotel, i ragazzi si apprestarono a salire su un mini-bus che il direttore del grande albergo aveva prestato loro, per raggiungere Stoccarda, da dove sarebbero saliti sull’aereo per tornare ad Amburgo.. Ridendo e skerzando, il tempo passò in fretta per tutti, e fu cn dispiacere che i ragazzi, poco più di un’ora dopo, salutarono il giovane autista del mini-bus.. dirigendosi al check-in, Veronica non potè non pensare al suo bimbo lontano, e una strana malinconia si impadronì di lei per tutto il volo: amava Tom e amava Lukas, la prospettiva di non dover dividere il letto con i suoi amori, per le prossime notti, le risultò di colpo una cosa impensabile!

Casa Kaulitz, stessi minuti
Aver appreso così tante novità in poco tempo, risultò una pratica molto destabilizzante per “Franz” Kaulitz, che lo diede molto a vedere : “Accidenti, Bill.. non vi si può lasciare soli un attimo, che subito fate casino,eh? In 2 anni siete cambiati del tutto, non vi riconosco quasi più!” Abbracciando suo padre, il cantante volle immediatamente replicare alle sue parole: “ non è vero che siamo cambiati, papà.. guardaci: siamo sempre noi, Tomi e Billi! Di questo non dovrai mai dubitare, ok? Per te e la mamma resteremo sempre uguali,promesso.. dì la verità: avresti preferito diventare nonno tra qualche anno, vero?” passando un braccio sulle spalle del figlio, Franz gli rispose in maniera insolita: “Se Lukas nn fosse qui, ora, significherebbe che Veronica avesse abortito.. e non voglio essere così idiota da augurarmi una cosa del genere! sono contento della realtà dei fatti, credimi.. a proposito, Simone come sta? Mi chiama ancora Franz?” : “La mamma sta bene, così come Gordon.. purtroppo sì, alle volte ti chiama ancora Franz! Credo che nn le passerà mai..” ridendo, Franz replicò gioioso: “Franz.. quando stavamo insieme, non c’era giorno in cui non nominassi Beckenbauer! Chi lo sa perchè, odiavo il calcio, ma quello in un modo o nell’altro rientrava sempre nei miei discorsi! E così lei prese a chiamarmi Franz.. credimi, alle volte mi firmo Franz anche nei documenti ufficiali!” Ridendo come pazzi, padre e figlio continuarono a scherzare per un po’, ripensando al passato, mentre Tom, al piano superiore, era sull’orlo delle lacrime, consolato da Saki : “Lo vedi? Non mi considera nemmeno, mi preferisce sempre Bill, fin da quando eravamo piccoli! Io non gli ho fatto nulla di male, allora perchè mi rifiuta? IO sono il padre di suo nipote, IO avrei dovuto spiegargli la storia del tradimento, quelle parole sul fatto di essere contento di fare il nonno avrebbe dovuto dirle A ME.. allora perchè non lo fa?” Non sapendo che dire, l’uomo si limitò allora a guardare nei suoi occhioni tristi, asciugandogli una lacrima di dolore solitaria.. capendo di avere la sua approvazione, il ragazzo scese di corsa al piano inferiore, mise suo figlio nel passeggino, prese una delle sue chitarre.. ed uscì, ignorando suo padre e suo fratello che gli chiedevano dove stesse andando così di fretta!

FanClub ufficiale della band, h 13:00
Andreas rispose al secondo squillo.. Tom e Bill erano prioritari per lui!: “ciao, Tomi! Come va, tutto ok??” piangendo disperato, Tom non riusciva quasi a parlare: “Papà.. l’ha.. l’ha.. fatto di nuovo! Non.. non.. mi.. non mi vuole.. tra.. tra i piedi! Ho.. preso.. Lukas.. ce ..ce ..ne siamo andati. Ora sto sull’autobus..” shockato da quella rivelazione, il ragazzo prese tempo prima di parlare: “Ascolta.. so che è dura, ma ti ho detto tante volte il motivo delle vostre liti: siete uguali Tom! Vi volete un bene dell’anima, ma non sapete dimostrarvelo..” : “Peccato che stavolta non c’è stato nemmeno bisogno di litigare: mi ha proprio ignorato! Ha giocato con Lukas, scherzato cn Bill e non mi ha filato, capisci? Voglio tornare ad Amburgo, è stata una pessima idea venire qui!! Scusami, ora devo lasciarti: Bill sta bussando.. grazie per aver raccolto il mio sfogo!” una volta che Bill fu salito a bordo, il chitarrista ricominciò a piangere come poco prima.. stavolta, però, c’era suo fratello a consolarlo: “Basta, ti prego.. possibile che deve sempre finire così? Perchè non vi chiarite, una buona volta?” Fissando il suo gemello negli occhi, Tom prese a parlare nello stesso istante in cui Franz entrava nel bus senza far rumore.. : “E’ inutile, Billi..e poi, che dovrei dirgli? “Cos’ho fatto di male per meritarmi il tuo dispezzo a vita? Pensavo che con Lukas sarebbe cambiato qualcosa..e invece niente! A quanto pare, gli vai a genio solo tu..” : “ non è vero, Tom, e lo sai.. vi amo entrambi più della mia vita!” Rivelando la sua presenza in quel momento, l’uomo temette di dover ricevere parole piene d’odio da suo figlio, ma il ragazzo si limitò solo a chiedere a suo fratello di portare fuori il bimbo, prima di parlargli in tono pacato: “Cosa c’è che non va in me, papà? Perchè non mi vuoi più bene come un tempo? Ora sono padre a mia volta, e questa situazione mi sta uccidendo..” Passandogli un braccio sulle spalle e tracciandogli il profilo del naso come quando era bambino, Franz lasciò rispondere il suo cuore:“ non c’è niente che non va in te, ok? Il fatto è che sono stato un imbecille, anni fa: quando mi parlasti della tua prima esperienza in fatto di sesso, mi resi conto che eri cresciuto troppo in fretta.. e te ne diedi la colpa! Col tempo, appresi dai giornali che nel tuo letto circolavano sempre troppe donne: mi sono lasciato risukkiare da un circolo vizioso fatto di gossip inutili, senza mai veramente chiedertene conto.. e così ho perso di vista la realtà, fino ad oggi. Quando ho saputo di te e Veronica, mi sono sentito un imbecille: avevi finalmente messo la testa a posto, ma sono stato così ottuso da ignorare i fatti.. so che ti sto chiedendo troppo, ma se col tempo riuscirai a perdonare la mia stoltezza, per me sarà già una grande conquista! Ho perso la tua fiducia, e me ne pentirò per sempre..” stringendo una mano al padre, Tom non riusciva a credere alle sue orecchie: “Tu non hai perso la mia fiducia, papà: in questi anni ti ho sempre voluto un bene dell’anima, lo sai! Ho passato notti insonni per capire cos’avessi fatto di sbagliato per meritarmi il tuo disprezzo, ma non sono mai venuto a capo di niente.. ora che finalmente so la verità, mi sento molto meglio: ti prego, ricominciamo daccapo, ricominciamo da Lukas: ha bisogno di un nonno super, lo sai? Ti voglio nella nosta vita, non mi rifiutare ancora..” commuovendosi, Franz non sapeva cosa dire : “no che non ti rifiuto, piccolo mio! Dammi la mano..credimi, solo ora mi rendo conto di aver sprecato molte occasioni con te in questi anni: in questi giorni vorrei provare a rimediare almeno in parte, che ne dici?” Scendendo dal bus e dirigendosi di nuovo in casa, i due si misero all’opera per preparare il pranzo, mentre Bill, che aveva sempre odiato quel genere di attività, si divertiva cantando “Reden” al suo amato nipotino..

Amburgo, h 14:30
Dopo essersi sistemata a casa di Andreas, Veronica decise di andare a trovare David.. in quel giorno, il tempo sembrava essersi fermato: le emozioni che aveva provato un anno prima, infatti, le tornarono di colpo in mente facendola riflettere.. Senza Tom e Lukas si sentiva svuotata e triste, come un anno prima, quando si era presentata a casa di David incinta e disperata! Suonando il campanello del produttore, però, lei si rese improvvisamente conto che era passato un anno da quei fatti, e se ne rallegrò immediatamente!: “Veronica, ciao.. che ci fai qui?” abbracciandolo, la ragazza realizzò di colpo che nn parlava veramente col suo amico da più di 6 mesi: “Che dire? Mi mancavi! Dai fammi entrare, così parliamo un po’..”

Monaco, stessi minuti
Una volta pranzato, Franz, Tom e Bill, decisero di uscire a fare una passeggiata.. adagiando Lukas nel passeggino ed afferrando al volo una Gibson, il chitarrista chiese di andare in un posto tranquillo.. arrivati nel grande parco cittadino, Bill volle sapere il perchè di quella stranezza, ma Tom lo ignorò: estraendo la Gibson dalla custodia e girandosi il passeggino di fronte, iniziò a strimpellare “In die Nacht” per far addormentare il piccolo. Intuendo la sua intenzione, Bill chiese di poter cantare.. il risultato fu a dir poco perfetto! Lukas si addormentò in pochi minuti, ma i ragazzi non avevano ancora voglia di smettere, così Franz decise di continuare la camminata insieme al suo nipotino. Rimasti soli, i gemelli cantarono ancora “Rette mich”, “Monsoon” e “Schwarz” prima di iniziare a parlare del più e del meno: “Sei geniale, alle volte! Come ti è venuto in mente di suonare per farlo dormire?” compiaciuto di sé stesso, Tom rispose con un enorme sorriso stampato in faccia: “Carino, vero? L’ho visto fare in un telefilm.. visto che, modestamente, la chitarra la so suonare, ho voluto provare: a quanto pare, FUNZIONA!!!” Ridendo a sua volta, il cantante dovette dare ragione a suo fratello, prima di aggiungere: “Non ce lo abituare, però.. altrimenti, quando sarai via per i concerti Veronica non saprà come fare! In ogni caso, sono contento che ti sei chiarito con papà: ora potremo finalmente goderci la nostra bella settimana di riposo tra uomini! Dai, andiamo: ho voglia di fare un po’ di shopping insieme a mio nipote, oggi!”

Appartamento della sala di registrazione, h 15:00
Non volendo disturbare Simone e Gordon nella loro quotidianità, i ragazzi, tranne Veronica, avevano deciso di sistemarsi lì.. divertendosi come pazzi per spartirsi le camere! Come al solito in quei casi, il letto matrimoniale di Bill toccò all’unica coppia del gruppo lì presente, formata da Federica e Gustav, a Ira toccò il letto di Gustav, mentre Georg potè giustamente mantenere la sua camera da letto : “Benissimo! ora che ci siamo sistemati tutti, che ne direste di andare a fare un po’ di shopping.. offro io!!!” : “GRAZIE, GEORG..ACCETTIAMO TUTTI VOLENTIERI!!!

Casa Jost, stessi minuti
: “E così Tom e Bill se ne sono andati a Monaco.. bene, bene! Franz sarà pazzo di gioia, non li vede da quasi 2 anni! Ti mancano?” parlando del più e del meno col suo amico, la ragazza apprese molte cose interessanti sul conto del nonno di suo figlio: “E così si chiama Franz.. non lo sapevo, sai? Comunque, sì: Tomi e Kiko mi mancano di brutto! Dimmi, però: che tipo è? Simone dice che è una brava persona..” : “ Tranquilla, è una brava persona.. altrimenti Simone non ci avrebbe fatto due gemelli, non credi? Scherzi a parte, Franz è il suo soprannome: il vero nome lo conoscono in poki, lo reputa brutto! Io sono uno di quei poki, ma non posso parlare..” Scettica più che mai, la ragazza decise di saperne di più: “A volte i nomi tedeschi non si possono sopportare, è vero, ma tutta questa repulsione mi sembra esagerata.. ti prego, dimmi come si chiama, per favore!!! Non lo dirò a nessuno, promesso!” Ridendo, David ribattè ancora una volta la sua tesi, così Veronica decise di lasciar perdere e lo invitò a fare una passeggiata nel parco che l’aveva vista disperata nell’abbraccio di Bill 12 mesi addietro..

Monaco, h 21:00
Salendo sull’autobus con in mano 3 buste del fast food, Bill notò Saki mezzo addormentato. Offrendogli un hamburger, il ragazzo volle conversare un po’ con lui: “ Ciao, che fai? Mangia, dai: ti sentirai meglio, dopo!” accettando di bun grado il panino, l’uomo decise di essere franco con il suo giovane amico: “Scusami se vi ho evitato per tutto il giorno, ma sono triste oggi! Mentre tu eri di sopra con Lukas, durante il viaggio, ho parlato di una cosa non proprio felice con Tom, e..” : “..E ti sei un po’ depresso! Capita di avere dei momenti “no”, credimi! Bè, non sforzarti a parlare se non vuoi, Saki: capisco la tua voglia di solitudine.. tra poco arriveranno anche gli altri, ma tu vai pure in casa a riposare o fare un giro! Ci vediamo domani, bello!” Ammettendo tra sé che il ragazzo aveva ragione, il bodyguard decise di prendersi la serata libera.. Scendendo dal bus, lasciò decidere il cuore: componendo d’istinto il numero di cellulare della sua ex, attese speranzoso risposta!: “Saki, sei tu?” : “Si, Tanja, sono io.. Lui come sta?” sentire dopo mesi la voce di quella donna, fu per lui un’emozione fortissima: nonostante tutto, il suo cuore non aveva smesso di desiderarla : “Jonas sta alla grande, grazie! Io un po’ meno, ma sto bene, sul serio..” sorridendo della risposta di lei, sempre la stessa da anni, l’uomo non potè però far a meno di notare un tremore sconosciuto nella sua voce: “Hey, che succede? Non mi hai risposto con la solita spensieratezza, tutto a posto??” trattenendo a stento le lacrime, la donna gli parlò con un filo di voce: “Sì.. cioè, no! Io e Dieter ci siamo lasciati 3 giorni fa e ancora non me ne faccio una ragione.. Jonas cerca di farmi sorridere, ma sta fallendo miseramente, poverino! Scusami se ti infastidisco, non dovrei neanche dirti queste cose..” : “ Sei la madre di mio figlio, potrai sempre contare su di me, ok? Sai, oggi per la prima volta ho parlato a Tom di noi, e per la prima volta da anni ho guardato nel mio cuore: sono stato un imbecille 11 anni fa a rifiutarvi.. inizio a pensare che Jonas abbia quasi ragione ad odiarmi!” Continuando per un po’ a conversare cn Tanja, Saki si rese conto che durante tutti quegli 11 anni, non aveva smesso di amarla: chiudendo la comunicazione, fece un ultimo tentativo di rincociliazione con lei: “Sarò a casa per Natale, mi farebbe davvero piacere potervi vedere.. ti prego, venite! Salutami il piccolo, buonanotte!”

Innsbruck, stessi minuti
La voce di Saki non smetteva di parlarle in qualche parte del suo cervello, così Tanja decise di lasciare libero il corso dei suoi pensieri: l’aveva amato.. lui aveva rifiutato il loro bimbo.. Ora sembrava essersene pentito, grazie a Tom.. Tom, che da sei mesi era padre di Lukas.. Jonas, il solo legame che ancora le restava con l’unico amore possibile della sua vita.. Dieter, il suo compagno che l’aveva lasciata dopo 3 anni di convivenza.. Cadendo in un sonno profondo, la donna si rese conto di non aver ancora dimenticato tutto l’amore che Saki era stato in grado di darle.. e sorrise di quell’idea!

Autobus, h 22: 13
Dopo aver cenato, Tom non perse tempo a far addormentare Lukas, perfettamente lavato e cambiato, a ritmo di “1000 Meere”.. stavolta senza l’ausilio di suo fratello! Osservando poi il suo bimbo dormire, pochi minuti più tardi, il ragazzo gli prese una manina con le sue e gli parlò dolcemente : “ Il mio Kaulitzino moro romano-barbarico.. strana la vita, eh? Ho rischiato di non vederti nascere a causa di una russa che neanche mi piaceva, ed ora eccomi qui a parlarti: sei la mia rivincita, lo sai? Ti amo, Kiko: le assomigli tanto, angelo mio.. Danke zu existieren! Chissà cosa penserai di me, quando saprai la verità, tra qualche anno.. Spero solo che mi capirai.. lei c’ha provato e c’è riuscita, non la ringrazierò mai abbastanza: non ti avrei mai rifiutato, in ogni caso, sappilo.. sei importante per il mio cuore, cucciolo mio e non le avrei mai permesso di buttarti via!” a quel punto, il chitarrista dovette interrompersi: la commozione gli impediva di continuare. Allontanandosi da suo figlio senza far rumore, cozzò contro suo fratello tre passi dopo!: “Ho ascoltato tutto, Tomi: a quanto pare, mio nipote t’ha proprio fatto perdere la testa!” asciugandosi in fretta gli occhi, il ragazzo giocherellò un po’ col piercing del gemello prima di rispondere: “Sono padre, Bill: certe cose vanno messe in chiaro subito! E’ l’unico segno tangibile del mio amore con Veronica, lo DEVO amare, capisci? E poi ammettilo: anche tu hai perso la testa per lui.. A proposito: buonanotte, vado a stendermi anch’io! A domani, zio Bill!!!

Note: Avrei voluto aspettare ancora qualche giorno prima di tornare con una nuova storia, ma ho ricevuto dei commenti troppo belli che mi chiedevano di postare subito il seguito di “Missione: Teddy!”. Visto che questa storia era già pronta, vi accontento! Spero che chi ha amato la mia precedente FF accolga con entusiasmo anche questo mio secondo lavoro. Grazie in anticipo a tutti i lettori. Devilgirl89. PS. I Tokio Hotel non mi appartengono e con questo scritto non intendo dare una rappresentazione veritiera del loro carattere.. Tutto ciò che leggete è frutto della fantasia dell’autrice.
  
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