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Autore: SofiFlo    10/11/2015    1 recensioni
SPOILER! Per chi non ha visto l'episodio 5x02. Questa storia (scritta di getto) ripercorre il momento i cui Emma, nel secondo episodio della quinta stagione, si presenta sul molo quando Henry la chiama e Regina interviene. Ho ripreso la scena e ho modificato il finale in chiave SwanQueen.
•Sofia
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’ arrivo di Regina non aveva affatto sorpreso Emma. Il nuovo Signore Oscuro sapeva che la madre adottiva di suo figlio non si sarebbe lasciata scappare un’occasione per essere iperprotettiva. Detestava quel tratto del carattere di Regina, detestava il modo in cui la donna lanciava sguardi disprezzanti ogni volta che il figlio faceva qualcosa di stupido. In fondo sapeva che a disturbarla non era tanto la critica che arrivava al figlio, ma quella che indirettamente colpiva lei, giudicando il suo carattere, con la voglia di divertirsi che la aveva sempre caratterizzata. Era qualcosa che aveva in comune con Neal e che poteva rivedere in ogni fase della propria vita. Almeno fino a qualche mese prima. Sul viso del Signore Oscuro si riconoscevano ben poche emozioni, era persino difficile vedere quel desiderio di amore mai colmato che non aveva mai lasciato sola la ragazza.
 E a questo l’arrivo della Regina Cattiva, causa delle sue sofferenze, non poteva certo contribuire positivamente. Quasi era sembrata un’accusa, quel grido “Stai lontana da mio figlio!” che la mora aveva pronunciato nel momento stesso in cui era comparsa sul pontile. Eppure si poteva vedere, negli occhi della un tempo tanto temuta sovrana, una sora di timore nei confronti del nuovo Signore Oscuro, nei confronti della madre di suo figlio, della quale era quasi diventata amica, da quando era arrivata a Storybrooke fino alla loro partenza per Camelot.
“Sei preoccupata che Henry scopra la verità riguardo quanto è successo in Camelot?” quella donna non poteva certo pensare di fermarla con la stessa facilità con cui aveva controllato tutti i cittadini fino al suo arrivo in Storybrooke.
“Se la verità è così importante per te, perché ci hai tolto i nostri ricordi?” quella donna sapeva essere terribilmente irritante, ma nulla che Emma non potesse affrontare.
“È una maledizione.” Così ovvio. Lo fece uscire da quelle labbra rosse come una mela matura in un sibilo quasi divertito.
“Lo so, ma non riesco a spiegarmi perché.” Povera, ingenua, Regina, non riusciva neanche a reggere un combattimento di sole parole. Ora che la sua magia non era abbastanza forte da batterla, in cosa avrebbe superato Emma per abilità?
“Se volessi che lo sapeste non avrei cancellato i vostri ricordi.”  Quante cose non si potevano dare per scontato parlando con questi ‘smemorati’.
“Sai che non ci fermeremo fino a quando non li riavremo.”
“Ho creato una maledizione senza l’unica cosa che può romperlo: una Salvatrice.” Senza abbandonare il sorrisetto compiaciuto, Emma si era sporta in avanti dalla ringhiera a cui si era appoggiata dal momento in cui Henry l’aveva chiamata.
“Troviamo sempre un modo.” Era la prima frase che Regina diceva con convinzione, sporgendosi anche lei in avanti, lasciando quei capelli perfetti muoversi insieme al suo volto.
“Sì, ma con me. Ora, siete soli.” Era così strano: Emma si era esclusa da sola dalla famiglia di cui aveva sempre desiderato far parte.
E fu in quel momento in cui le sue certezze la facevano divertire, pur spaventandola con la consapevolezza che l’aver salvato Regina dall’Oscurità, quella sera di più di sei mesi prima, che Regina la colse impreparata. “Noi possiamo proteggere questa città” Il tocco della mora sui suoi fianchi la sorprese, ma non ebbe il tempo, e, dopo pochi secondi, nemmeno l’intenzione, di fermare le labbra di Regina, lanciate sulle sue a creare un legame tra i loro cuori. E in quel momento, contro una ringhiera  in quel porto di una piccola città del Maine, tutto sembrò chiaro. Una Salvatrice, quella città, l’aveva sempre avuta, e una bacio del vero amore sarebbe sempre stato capace di spezzare anche il più potente dei sortilegi. Eppure quelle due anime che avevano scelto di stare al fianco dei buoni, in quel momento ricordarono insieme tutta l’Oscurità che mai sarebbe stata cancellata dalle loro anime e che unita a quella dell’altra era tanto potente da poter permettere loro di essere qualunque cosa volessero.
[N.d.A.: Grazie a tutti quelli che hanno letto fino a qui. È una stori scritta di getto, nonostante l’avessi in mente da un po’. Spero che tutti abbiano chiaro il momento che ho voluto inquadrare ( io ho dovuto riguardare la scena in You Tube per ricordarmi i dettagli) perché mi è sembrato veramente significativo, nonostante nel telefilm sia lasciato cadere senza molta importanza. “Noi possiamo proteggere questa città” era nella serie tv al singolare e dopo questa frase Regina ed Henry se ne andavano. Io ho fatto scomparire il ragazzo (perché onestamente non mi piace molto già dalla seconda stagione) e ho modificato in chiave SwanQueen. Ora smetto di sprecare il vostro tempo. Opinioni/ critiche/ insulti sono sempre apprezzati. A presto
• Sofia
."Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà della ABC che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione appartengono solo a me.”]
 
   
 
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