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Autore: fefi97    11/11/2015    7 recensioni
Non importa cosa dica Derek, Isaac è sicuro che tra lui e il ragazzo dalla felpa rossa con cui è andato a sbattere sia scoccato il colpo di fulmine ed è fermamente intenzionato a trovare lo sconosciuto.
Anche a costo di tappezzare Beacon Hills di volantini decisamente imbarazzanti.
Dove Isaac ha sempre piani tremendi, Scott non riesce proprio a dirgli di no, Derek e Stiles sono due sconosciuti che non hanno ancora capito di essere anime gemelle. Per fortuna c'è Isaac.
DAL TESTO:
AAA anima gemella cercasi!!!
Ragazzo ventitreenne, moro, alto, con occhi verdi e pessimo carattere cerca disperatamente ragazzo magrolino sui diciannove anni, pieno di nei, occhi nocciola, sorriso gentile e felpa rossa con cui é andato a sbattere lunedì.
Se ti ritrovi nella descrizione non essere egoista, chiama al numero qui sotto e contatta Derek, strappalo dal suo vortice di solitudine e autocommiserazione e rendilo un uomo felice! Perché i colpi di fulmine esistono!
Sterek + accenni Scisaac!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Isaac Lahey, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~~HO CERCATO IL TUO NOME
(O anche "Isaac e i suoi piani geniali")

 

 

-SCOTT! Tu ed Isaac siete morti, morti!-
Scott gemette, scambiandosi uno sguardo colpevole con Kira, che sembrava terrorizzata quanto lui.
-Lo ha scoperto! Come ha fatto a scoprirlo? Credevo di essere stata abbastanza discreta! - sussurrò la ragazza a mezza bocca, gli occhi castani spalancati.
-Okay, stiamo calmi, non perdiamo ... -
Scott si trovò improvvisamente spiaccicato al muro della biblioteca, sotto gli sguardi sbigottiti e intimoriti di molti studenti.
Kira aveva saggiamente optato per nascondersi il viso tra le mani, intanto. Non ci teneva a vedere il suo migliore amico ridotto a un ammasso di poltiglia rosa, grazie.
-Come ti é venuto in mente di fare una cosa del genere, emerita testa di cazzo?! - strepitò Derek, tenendo Scott inchiodato al muro e facendo lampeggiare i furiosi occhi verdi in quelli buoni e ingenui di Scott, decisamente troppo ingenui, se ancora dava retta ai folli piani con tendenze suicide di quell'idiota del suo ragazzo, meglio conosciuto come Isaac Lahey.
-Non so di che stai parlando Derek! - cominciò Scott, ma l'occhiata per niente rassicurante che gli lanciò Derek  lo spinse ad ammutolirsi e a deglutire nervosamente.
-Sai benissimo di cosa sto parlando e non provare a negare che siete stati tu ed Isaac, nessun altro può essere tanto idiota da fare una cosa del genere! -
-Ehi!- protestò Scott, tanto indignato da dimenticarsi per un momento che c'era la sua vita in ballo in quel momento - Non abbiamo mica agito da soli! -
Derek strabuzzò gli occhi e poi rivolse uno sguardo incredulo a Kira, che guardò a sua volta male Scott, sbuffando.
-Grazie Scott, sei proprio un amico! -
-Kira, non ci posso credere!! - esclamò Derek, guardando l'amica con una faccia comicamente tradita - Da Scott e Isaac me l'aspetto una bambinata del genere, forse anche da Cora,ma da te, Kira... -
-Lo abbiamo fatto per te Derek! - ribatté Kira, allargando le braccia e guardandolo con convinzione.
-Lo abbiamo fatto per... per renderti felice! - aggiunse Scott, poco convincente nell'ultima parte, perché nessuno del loro gruppo aveva mai visto Derek felice, anche se lo conoscevano da una vita.
Derek al massimo poteva essere di umore accettabile, ed era già molto.
-E' una cosa stupida! - mugugnò Derek, mollando la presa su Scott con uno scatto nervoso e guardandolo male - Siete... siete dei deficienti, ecco cosa siete! -
Con uno sguardo truce che avrebbe potuto incenerire Scott sul posto e senza staccare gli occhi dai suoi, Derek estrasse lentamente uno spiegazzato foglio di carta scritto al computer dalla tasca dei jeans, sbatacchiandolo con poca delicatezza contro la faccia dell'altro e recitando le parole del foglio a memoria, con voce bassa e stizzosa.
-AAA  anima gemella cercasi!!!
Ragazzo ventitreenne,moro, alto, con occhi verdi e pessimo carattere cerca disperatamente ragazzo magrolino sui diciannove anni, pieno di nei, occhi nocciola, sorriso gentile e felpa rossa con cui é andato a sbattere lunedì.
Se ti ritrovi nella descrizione non essere egoista, chiama al numero qui sotto e contatta Derek, strappalo dal suo vortice di solitudine e autocommiserazione e rendilo un uomo felice! Perché i colpi di fulmine esistono!
-
Quando Derek tacque, inspirando profondamente, sia Scott che Kira erano profondamente inorriditi.
-Non ci posso credere. - sussurrò Kira, nascondendo nuovamente il viso nelle mani.
-Non erano queste le parole che avevamo concordato di scrivere! Quell'idiota di Isaac me la pagherà! - ringhiò Scott, mentre gli occhi verdi di Derek si incupivano pericolosamente e stringeva la presa sul colletto della sua camicia.
-Dovete far sparire questi volantini immediatamente, mi hai capito?! O me lo sbrano, quel deficiente del tuo ragazzo! -
-Oh... ehm... ecco, a tal proposito potrebbe esserci un problema... - pigolò Scott, lanciando un'occhiata disperata a Kira che produsse una smorfia impotente.
Gli occhi di Derek baluginarono assassini.
-Che. Cosa. Avete. Fatto. -
Isaac, ti amo, pensò disperatamente Scott, prima di andare incontro al suo destino di morte prematura e urlare tutto d'un fiato: - Abbiamo tappezzato tutta la città con quei volantini! -
Disarmante, inquietante, sconfortante silenzio.
Per un secondo.
-SCOTT!!! -

 

 

§

 

Dopo tre anni, cinque mesi e due giorni che stavano insieme, Scott avrebbe dovuto capire che i piani di Isaac  non funzionavano mai, eppure finiva sempre per dargli retta, chissà il perché.
Kira diceva che fosse amore, Scott cominciava a sospettare che si trattasse di masochismo.
Tutto era cominciato lunedì pomeriggio, quando Isaac si era precipitato come un pazzo nell'appartamento che lui e Scott condividevano con la loro migliore amica Kira urlando a squarcia gola : "Ho trovato l'anima gemella di Derek, ragazzi!"
Kira e Scott si erano scambiati uno sguardo, già prevedendo un'imminente catastrofe, poi avevano chiesto a quel disastro di Isaac di spiegarsi meglio.
Non l'avessero mai fatto.
-Allora ero con Derek a questa noia mortale di fiera del libro, no? Lui era tutto concentrato su un librone ammuffito e polveroso che aveva appena comprato, mentre io cercavo di fare conversazione. A un certo punto un tipo, un ragazzino con un sacco di fogli in mano che stava correndo, gli viene addosso, i fogli volano, il libro cade in una pozza di fango ed io ero già pronto ad andare a recuperare il cadavere del ragazzino dal fondo del fiume. E invece sapete che é successo?! - qui aveva fatto una pausa enfatica, perché Isaac adorava le pause enfatiche - Derek solleva il viso, guarda il ragazzino tutto ossa sporgenti e occhioni spalancati e, ve lo giuro ragazzi, rimane imbambolato. Derek Hale imbambolato, ce ne rendiamo conto?! Poi il ragazzino ha cominciato a straparlare, sperticandosi in scuse su scuse e chinandosi a raccogliere i fogli e lo sapete Derek che ha fatto?! - altra pausa enfatica, e aumento del desiderio di Scott di uccidere il suo ragazzo a mani nude - Si é chinato ad aiutarlo! Cioè Derek Hale, il misantropo per eccellenza, si é abbassato ad aiutare un ragazzino carino dalla lingua lunga e le ossa sporgenti! E sapete la cosa più sconvolgente?! Quando Derek si é alzato, tutto rosso in viso, rosso in viso ragazzi! , e gli ha allungato i fogli, il ragazzino si é alzato in punta di piedi, gli ha baciato una guancia come se niente fosse, ha cinguettato "grazie mille!", e poi é scappato via! Derek si é strofinato la barba nel punto in cui il ragazzo lo ha  baciato per le successive due ore, con uno sguardo trasognato che é tutto un programma! -
Isaac poi aveva taciuto, incrociando le braccia al petto magro e guardando i due amici profondamente orgoglioso di sé, come se avesse fatto chissà quale importante scoperta scientifica.
Era stato Scott a spezzare per primo il silenzio.
-E... quindi? -
Isaac gli aveva lanciato un'occhiataccia, profondamente scandalizzato.
-Come sarebbe " e quindi"?! E ' chiaro che il nostro Derek ha avuto un colpo di fulmine bello potente ed é nostro preciso dovere di  amici non fargli sprecare questa occasione solo perché é un misantropo asociale e inabile alle genuine interazioni umane! -
-Io invece credo che dovremmo farci gli affari nostri. - aveva obiettato Kira, mettendo le mani avanti e ricevendo immediatamente l'approvazione di Scott.
Isaac aveva spalancato la bocca, incredulo e oltraggiato.
-Non ci posso credere! Come fate ad essere così egoisti?! Vi sto dicendo che Derek, il nostro Derek Non Mi Fido Mai Di Nessuno Hale, ha mostrato sincero interesse per un ragazzino carino, dall'aria innocua e gentile, e voi vorreste non fare niente?! -
Scott e Kira si erano scambiati uno sguardo affranto, prima che Scott gli chiedesse, con la morte nel cuore: - E cosa vorresti fare? -
Mai il sorriso di Isaac era sembrato così inquietante.
Venti minuti dopo, erano tutti e tre davanti al computer di Kira, fermo su una pagina bianca di Word, insieme a Cora, la sorella minore di Derek che avevano coinvolto nel piano assurdo di Isaac, che il ragazzo aveva denominato "Missione fai mettere Derek con Felpa Rossa".
-Siamo sicuri che questo ragazzo non sia un pazzo? - aveva polemizzato Cora inarcando un sopracciglio perfetto - Insomma, chi é che va in giro a dare baci sulla guancia agli sconosciuti? Dopo Kate vorrei evitare che mio fratello si metta con altre pazze psicopatiche, grazie. -
Isaac aveva sbuffato, alzando gli occhi azzurri al cielo dalla sua postazione centrale davanti al computer, Kira e Scott ai suoi lati e Cora seduta con grazia sulla scrivania davanti a lui. 
-E' solo espansivo e, credimi, a tuo fratello serve decisamente qualcuno che lo sciolga un po'! -
-Va bene ma se non fosse interessato?- aveva obiettato Kira, la fronte aggrottata - Voglio dire Derek é bisessuale, ma cosa ci da la certezza che lo sconosciuto sia gay? -
Isaac alzò di nuovo gli occhi al cielo, decisamente esasperato.
-Pronto Kira?! Ha baciato Derek su una guancia, non ti sembra abbastanza gay questo?! E poi io ho il radar per i gay, come credi che lo abbia scovato Scott? - aggiunse, dando con nonchalance un colpo sulla nuca del fidanzato, che lo guardò male.
Avevano passato tutta la serata davanti al computer, cercando di trovare parole adatte e abbastanza delicate per ridestare l'attenzione dello sconosciuto.
Alla fine era stata approvata la bozza di Kira.  Isaac aveva detto loro che oltre ai fogli di appunti,  che avvalevano la tesi che fosse uno studente universitario, il ragazzo aveva con sé una consunta edizione de "1984" di Orwell, così Kira aveva suggerito di utilizzare l'informazione a loro vantaggio:


"Giovedì, alle ore 15.00, appuntamento nella biblioteca dell'università per una lettura critica della "Fattoria degli Animali" di George Orwell.
Partecipate numerosi!"

 

Il piano era affiggere il volantino per tutta Beacon Hills, sperare che il ragazzo abboccasse,  convincere con una scusa Derek a prendersi una pausa dal laboratorio di testi antichi dove lavorava come tirocinante e trascinarlo in biblioteca, per farlo incontrare, in modo più o meno casuale, con il bel sconosciuto che sembrava aver destato la sua attenzione.
Peccato che il piano fosse andato letteralmente a rotoli grazie ad Isaac, che aveva modificato senza dire niente a nessuno il volantino perché "andiamo ragazzi, dobbiamo essere più espliciti".
Davvero, Scott era fermamente convinto che ci stesse insieme per puro masochismo.

 

 

§

 


-Siete gli amici più idioti del mondo! Giuro che vi odio! -
Derek non aveva smesso un minuto di ringhiare addosso a Kira, Scott e Isaac, ad intervalli regolari.
Dopo il teatrino in biblioteca, Derek era andato a recuperare a forza Isaac dall'ospedale dove prestava tirocinio e aveva costretto lui Kira e Scott a setacciare la città insieme a lui, per rimuovere quegli stupidi volantini.
-Stai sbagliando Derek! - si lamentò Isaac, guardandolo male mentre Derek strappava senza pietà un volantino, uno dei 180 che avevano stampato, da un palo della luce - Ti stai deliberatamente privando della felicità! Quel ragazzo é la tua anima gemella, parola mia! -
-Isaac, per l'amor del cielo, non lo conosco nemmeno! - esclamò Derek, esasperato.
-Non importa! Funziona così un colpo di fulmine, accade con persone che non conosci! -
-Non ho avuto nessuno colpo di fulmine. - ringhiò Derek, cominciando a perdere la sua già poca calma.
-Si invece! - ribatté testardamente Isaac e prima che Derek gli riuscisse a saltare alla giugulare, Scott intervenne.
-Derek, abbiamo appeso questi volantini due giorni fa e finora ne abbiamo recuperati solo venti! Sai che non ce la faremo mai, vero? -
-Invece sarà meglio per te se li recuperiamo tutti McCall, e alla svelta! - sibilò Derek, fulminandolo.
Nessuno aveva più osato contestarlo e, afflitti, Scott, Kira e Isaac avevano continuato a staccare volantini, affissi nei luoghi più disparati e improbabili.
Derek aveva appena fatto a pezzi, con estrema soddisfazione, un volantino staccato da una cassetta della posta, quando il cellulare nella sua tasca vibrò, avvisandolo dell'arrivo di un nuovo messaggio.
Aggrottò le sopracciglia, notando il mittente del messaggio.
Numero sconosciuto.
Lesse rapidamente il messaggio, lo stomaco spiacevolmente contratto, poi sospirò e puntò gli occhi verdi sugli altri tre, che stavano litigando su chi fosse il responsabile di un volantino affisso sul ramo di un albero.
-Fermi. -
Kira si girò verso di lui, a sopracciglia inarcate.
-Hai detto qualcosa, Derek? -
-Fermi, non c'è più bisogno di recuperare quegli stupidi fogli. -
Allo sguardo perplesso dei tre amici, Derek sospirò di nuovo e mostrò loro il messaggio.
-Aw, lo sapevo che eravate anime gemelle! - esclamò Isaac entusiasta e ci vollero gli sforzi combinati di Scott e Kira per impedire a Derek di staccargli la testa.

 

 

§

 


Ciao Derek! Sono il ragazzo " magrolino sui diciannove anni, pieno di nei, occhi nocciola, sorriso gentile e felpa rossa" ( ti prego, dimmi che non l'hai scritta tu questa roba) che ti é venuto addosso lunedì, alla fiera del libro.
Devo ammettere che, quando la mia migliore amica mi ha parlato di questo pazzo che aveva tappezzato la città con un volantino idiota per cercare l'anima gemella di un certo Derek, non avevo proprio pensato a te. Poi Lydia me l'ha fatto leggere e wow, non ci volevo credere!
Devo ammettere che sono piuttosto lusingato, anche se ho il forte sospetto che tutto questo non sia opera tua e che tu sia solo una povera vittima di qualche amico sicuramente preoccupato della tua felicità, diciamo così.

Ad ogni modo, anche se probabilmente di me non ti importerà niente, volevo ringraziarti, o meglio, ringraziare l'autore del volantino.
E' stato bello per un attimo credere di poter essere il colpo di fulmine di qualcuno, e quel qualcuno sei per giunta tu che sei, beh che sei decisamente bellissimo! E' una cosa molto alla Romeo e Giulietta, anche se spero di evitare la parte del doppio suicidio.

Tranquillo, l'ho capito che ti hanno fatto uno scherzo, ma mi sono comunque sentito in dovere di rispondere all'appello, perché, se fossi io quello alla ricerca di una potenziale anima gemella, vorrei che il mio colpo di fulmine mi rispondesse.
Bene, Derek Quasi Mia Anima Gemella, questo é tutto, mi scuso per la mia logorrea telefonica, ti auguro una buona giornata e spero che tu non abbia strapazzato troppo il tuo amico responsabile di tutto questo ( sul foglio c'è scritto che hai un pessimo carattere. Strano, quando ci siamo venuti addosso, i tuoi occhi mi sono sembrati quelli di un uomo gentile e buono, nulla di più).

Cordiali saluti,
Stiles Quasi Tua Anima Gemella Stilinski, o se preferisci Stiles.

 


Derek aveva letto quel messaggio circa una ventina di volte, almeno cinque a Isaac, Kira e Scott, due a sua sorella Cora, una a suo zio Peter ( quell'idiota impiccione) e le restanti dodici a se stesso, con una tale intensità da bucare lo schermo con gli occhi.
Il ragazzo della fiera, Stiles, gli aveva scritto.
Aveva letto quello stupido volantino di quell'idiota di Isaac e gli aveva scritto.
La cosa sorprendente era che tutti i suoi amici, persino Cora e suo zio Peter, avessero trovato Stiles inequivocabilmente, assolutamente e irrimediabilmente simpatico e adorabile.
Cora era morta dal ridere nella parte di Romeo e Giulietta e suo zio aveva ghignato e suggerito che forse Isaac quella volta ci aveva visto lungo.
Kira aveva strillato "ma é tenerissimo" e Scott aveva esclamato "questo Stiles é un grande!".
Insomma, tutti adoravano Stiles, anche se nessuno, in fin dei conti, lo conosceva.
Derek lo trovava decisamente bizzarro.
Per quanto riguardava lui, non poteva negare di aver sorriso un paio di volte ( diciamo pure una ventina, di volte) nel leggere il messaggio del ragazzo.
Tuttavia aveva fermamente rifiutato di rispondergli perché, dai, era troppo imbarazzante.
Cosa avrebbe dovuto scrivergli?
Ciao sono Derek, il tizio che i suoi amici credono incapace di una sana relazione e che quindi stanno cercando di far accoppiare clandestinamente con sconosciuti incontrati per caso in strada?
No, decisamente no.
Ad ogni modo, ora si trovava nella propria camera buia, sdraiato sul letto con le braccia incrociate dietro la testa e lo sguardo rivolto al soffitto, a rimuginare sul messaggio che aveva ricevuto quel pomeriggio.
Cora e Peter dormivano già da un pezzo, quindi Derek si sentiva piuttosto libero di lasciarsi andare ai propri pensieri, senza due impiccioni che cercavano di fargli scucire informazioni su Stiles.
Stiles.
Che nome bizzarro, aveva pensato subito Derek, quando l'aveva letto.
Quasi senza accorgersene, Derek allungò una mano verso il suo comodino, cercando a tentoni il suo iphone e scorrendo i messaggi per trovare quello di Stiles.

E' stato bello per un attimo credere di poter essere il colpo di fulmine di qualcuno, e quel qualcuno eri per giunta tu che sei, beh che sei decisamente bellissimo!, quella frase era quella che indubbiamente aveva colpito Derek di più.
Derek non era una persona affabile, molti lo definivano "un insopportabile e scontroso taciturno", non era mai stato tipo di grandi parole, e il suo carattere si era notevolmente fatto ancora più chiuso dopo l'incendio accidentale che, quando era piccolo, aveva bruciato la sua casa e ucciso i suoi genitori e sua sorella Laura. Lui e Cora, che all'epoca aveva appena un anno, si erano salvati perché erano andati al parco con lo zio Peter, il fratello della madre. Da allora lo zio Peter aveva allevato lui e Cora con amore, come se fossero stati figli suoi, ma Derek non si era mai più liberato delle cicatrici che quella tragedia gli aveva lasciato addosso. Per Cora era stato più facile, era poco più che una neonata all'epoca, non aveva alcun ricordo dei genitori e della loro vita precedente.
Per Derek, invece, non un singolo giorno era passato senza che le fiamme che avevano bruciato gli Hale gli danzassero nelle iridi.
Derek si era chiuso in se stesso, aveva disdegnato il contatto con gli altri bambini e si era rifugiato nei libri, la sua passione.
Le cose erano andate meglio al liceo, dove aveva incontrato Scott, Isaac e Kira. Scott e Kira avevano entrambi perso il padre, mentre Isaac non aveva più la madre e viveva con un padre violento. Le loro difficili situazioni familiari li aveva portati ad avvicinarsi, dapprima diffidenti, poi a fare amicizia, senza remore.
Da allora non si erano mai più separati.
Poi c'era stato il periodo Kate o, come diceva sua sorella, "la pazza sociopatica".
Inutile dire che quella relazione, durata all'incirca sei mesi, non era andata a buon fine.
Dopo di lei Derek non aveva avuto nessun'altra relazione e si era isolato, cosa che evidentemente aveva fatto preoccupare quegli idioti dei suoi amici.
E questo riportava la questione su Stiles.
Lo aveva colpito subito Stiles, con quell'aria da cucciolo smarrito, la felpa grande due volte lui, il sorriso gentile sulle labbra piene, la parlantina fluente e la pelle nivea cosparsa di nei. Rappresentava tutto ciò che Derek non aveva mai avuto in tutta la sua vita, candore e innocenza.
Sicuramente ne era rimasto colpito, ma parlare di colpo di fulmine era decisamente un'esagerazione.
Decisamente.
Derek rilesse ancora una volta il messaggio.
Sorrise.
Cora aveva ragione, la parte di Romeo e Giulietta era divertente.
Combattuto con se stesso, guardò l'ora sullo schermo.
Erano le 23.56.
Si morse un labbro.

Ti stai deliberatamente privando della felicità! Quel ragazzo é la tua anima gemella, parola mia!

Derek sospirò, cominciando a digitare.
Maledetto Isaac.

 

 

§

 

 Ehi.
Sono Derek Mi Vergogno a Morte Hale. C'è una vaga possibilità che tu possa dimenticare la figura di merda che mi hanno fatto fare i miei amici?

Derek aveva inviato il messaggio con il cuore in gola, a mezzanotte precisa. Non erano passati neanche cinque minuti che l'altro gli aveva già risposto.


 Ciao Derek Hale!
Derek Hale.
 E' un bel nome, mi piace, ti dona :)
Ti vergogni? E perché? E' stata una cosa molto tenera. Okay, forse un po' pazza, ma l'ho trovata comunque molto tenera. Sei fortunato, i tuoi amici devono volerti molto bene.
E comunque non preoccuparti, la mia memoria fa schifo, se va bene domani non mi ricorderò nemmeno il tuo nome.


Derek storse le labbra, mentre digitava la risposta senza pensare, inspiegabilmente infastidito.
 

Hai detto che era un bel nome.


Stiles gli rispose subito.

 

Sto scherzando Derek Hale, sarcasmo, do you know?

 

Derek questa volte sorrise, nel digitare la risposta.
Si scrissero per tutta la notte, parlando degli argomenti più disparati.
 A Derek non sembrava quasi vero che fosse così facile parlare con Stiles, anche se non faccia a faccia. Il ragazzo gli rispondeva immediatamente, come se non aspettasse altro che i messaggi di Derek ed era decisamente logorroico anche per messaggio. Derek scoprì parecchie cose su Stiles, come per esempio che sua madre era mancata e lui viveva con suo padre, lo sceriffo, che la sua migliore amica era anche la sua prima cotta storica ( a quel punto Derek si era sentito pervaso da un incontenibile fastidio, ma aveva preferito non farci troppo caso) e che aveva un rapporto al limite del morboso con la sua jeep.
Dal canto suo Derek aveva parlato un po' di Cora e Peter, senza sbilanciarsi troppo e Stiles, con molto tatto, non gli aveva chiesto nulla e aveva cambiato argomento, sproloquiando sulla Marvel e facendo, inaspettatamente, ridacchiare Derek.
Stava andando tutto bene, fino all'uscita tremendamente sbagliata di Derek, circa cinquanta messaggi dopo.

 

Comunque volevo chiederti scusa , spero di non averti messo in imbarazzo, con quegli stupidi volantini. E' stata un'idea di un mio amico deficiente, che si é messo in testa questa cosa assurda delle anime gemelle e dei colpi di fulmine, come se fosse vero che cose del genere accadono.

 


Questa  volta Stiles ci mise dieci minuti, un'eternità per Derek, a rispondere e nel leggere il suo messaggio Derek ebbe la netta impressione di aver detto qualcosa di profondamente sbagliato prima.

 

Nessun problema, anzi mi dispiace molto averti fatto perdere tempo per una scemenza del genere.
Buonanotte Derek Quasi Mia Anima Gemella,
Stiles  Quasi Tua Anima Gemella Stilinski.

 

Derek provò una strana sensazione di stretta allo stomaco quando capì che Stiles lo aveva appena liquidato. Quando, un minuto dopo, gli arrivò un altro stringato messaggio di Stiles, il cuore di Derek finì definitivamente spappolato sotto un carro armato.

 

Chiamami romantico o idiota, ma una parte di me avrebbe davvero voluto essere il tuo colpo di fulmine, Derek Hale.

 

 

E Derek non gli aveva più risposto, spegnendo di scatto il cellulare e girandosi su un fianco, terrorizzato dai suoi stessi sentimenti e dall'assurdità della situazione perché, dai, non lo conosceva neppure!
E allora perché provava quella sensazione di nodo allo stomaco ripensando a lui, al bacio sulla guancia che gli aveva dato?
Stiles era veramente adorabile e carino come tutti dicevano, ma lui proprio non riusciva a fidarsi di nessuno, nemmeno del sorriso gentile e della faccia piena di nei di Stiles Stilinski.

 

 

§

 

Era passato un mese, dieci giorni e chissà quante ore  dalla prima, e anche ultima, volta che si era scritto con Stiles, e tutti non facevano che ripetere a Derek quanto fosse cretino.
-Ti avevo trovato l'anima gemella e mandi tutto a rotoli, sei proprio un idiota! - era stato il commento di Isaac, gentilissimo rispetto agli epiteti dategli da suo zio e Cora.
Derek aveva passato un mese in agonia, ancora più irritabile del solito.
Poi, alla fine, era successo.
Aveva rivisto Stiles a uno stupido mercatino dell'usato, dove sua sorella Cora lo aveva voluto trascinare a tutti i costi.
Mentre Cora esaminava con occhio critico un piccolo specchio rotondo, Derek aveva intercettato i capelli castani di Stiles, imbacuccato in una maglietta enorme, intento a esaminare con aria concentrata una pila di fumetti, sotto lo sguardo spazientito e annoiato di una ragazza dai capelli rossi, che Derek sospettava essere la sua amica Lydia.
E poi Derek, il controllato e razionale Derek, fece la cosa più priva di senso, irrazionale, e così schifosamente da Isaac di tutta la sua vita.
Mollò sua sorella alla bancarella ignorando le sue proteste, si fece largo a spallate attraverso la folla che lo separava dal ragazzo, ignorò lo sguardo perplesso e vagamente interessato di Lydia, afferrò Stiles per le spalle senza badare al suo squittio sorpreso, lo voltò con forza e gli schiacciò le labbra sulla bocca.
Gli occhi dorati di Stiles si spalancarono graziosamente a quel contatto lieve ma imprevisto, e Derek pensò che non aveva mai visto una persona più carina di Stiles.
Quando lo lasciò andare, poco dopo, rosso in viso,  Stiles aveva le guance deliziosamente arrossate, gli occhi lucidi, la bocca aperta e l'aria di uno che ha preso una mazzata in testa.
Derek lo fissò, a disagio, dicendosi che quella era la cosa più difficile che avesse mai fatto in vita sua.
Derek non era uno che si fidava, non credeva a stupidaggini come i colpi di fulmine e aveva davvero, davvero, un pessimo carattere, ma in quel momento il suo cervello non riusciva a connettere altro se non il fatto che Stiles fosse carino con quell'aria stravolta e che avrebbe voluto vederlo in quelle stesse condizioni ancora  e ancora.
-Togli quel quasi, la prossima volta che ti firmi.-
E no, Derek non era una cima neanche quando si trattava di fare goffe dichiarazioni a un perfetto sconosciuto con cui si era avuto, a quanto pareva, un inatteso colpo di fulmine, ma ci provava, almeno.
E a giudicare dal sorriso enorme di Stiles e dal luccichio divertito dei suoi occhi castani, grandi e innocenti, il suo tentativo bastava.
Bastava decisamente.

 

 

FINE

 

 

 

ANGOLINO


Ciao! Eccomi con una piccola OS sterek, che spero vi abbia strappato un piccolo sorriso:) E' una cosa un po' folle e impossibile, ma sarebbe decisamente romantico innamorarsi per strada, così, solo per un incrocio di sguardi.
Come ho detto, é altamente improbabile, ma questa é una fan fiction quindi mi sono presa qualche licenza poetica, diciamo così ^^
Non ho abbandonato la mia long, Anchor, presto aggiornerò anche quella ma intanto mi era venuta l'ispirazione per questa storia, che spero abbiate apprezzato.
Se ne avete voglia lasciatemi un opinione!
Un bacio, Fede <3

 

 

 

  
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