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Autore: KiraShane93    13/11/2015    3 recensioni
ATTENZIONE: spoiler per chi non ha letto il manga di Bleach!
"Non può essere vero! La testa mi sta per scoppiare. Ho riletto la lettera almeno dieci volte, ma ogni volta sembra che un coltello mi trafigga lo stomaco da parte a parte."
Storia breve e intensa. Una lettera per spiegare il perchè del suo gesto. Per dire addio a chi più di tutti è stata sempre una compagna fedele e un'amica sincera. Mi piace molto come coppia la Isa/Unoha, ma in questo caso i sentimenti sono più profondi e tristi. Buona lettura e spero di emozionare il lettore come io mi sono emozionata nello scrivere queste parole.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Isane Kotetsu, Retsu Unohana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Per Isane. Dal tuo Capitano”
 
“Mia piccola Isane,
se stai leggendo questa lettera è perché io stessa non ho avuto il coraggio necessario a parlarti faccia a faccia. E a dirti addio di persona. Sono stata troppo vigliacca per fare questo.
So per certo che leggendo queste mie parole ti stia già venendo un’ansia indescrivibile. Conosco anche troppo bene le tue reazioni ed i tuoi gesti. In questo momento starai tormentando la tua treccina come fai sempre quando sei spaventata e non capisci cosa succede. So che ora nei tuoi occhi c’è il panico più totale e la confusione sta già offuscando il tuo pensiero.
Ora però devi ascoltarmi e calmarti o non capirai fino in fondo il perché del mio gesto.
L’intera Soul Society è in pericolo. Sono le sue stesse fondamenta ad essere minate dalle azioni degli Sternritter. Abbiamo a che fare con la peggior minaccia che ci si sia mai parata davanti e non saremo in grado di fronteggiarla se non giocando tutte le nostre carte. Abbiamo bisogno di guerrieri, non di vecchi Shinigami cui ormai non sono rimaste che antiche conoscenze.
E io di certo sono da catalogare fra quest’ultimi non fra i guerrieri. L’unico supporto che posso dare è quello di passare al mio successore la conoscenza necessaria per difendere il Seireitei poiché io non posso più farlo. Sono cambiate troppe cose. Io sono cambiata.
Tu sei il mio Vicecapitano da molto tempo, ma non abbastanza da conoscere com’ero in passato e soprattutto chi ero. Sono stata fra le prime a veder sorgere le Gotei 13. Sono stata fra i primi Capitani e ho avuto l’onore di conoscere e apprendere da Shinigami straordinari fino ad essere annoverata anch’io fra i più dotati. Inutile dire che chi mi considera così eccezionale non sa quanto in realtà sia riuscita a fare poco finora se non vedere amici e compagni perire in battaglia.
Mi resta solo una cosa da fare per cercare di dare un contributo. È una cosa di cui purtroppo non posso parlare neanche con te mia piccola Isane. L’unica cosa che posso dirti è che è una missione dalla quale non farò ritorno. Di questo ne sono certa. Morirò durante questa mia ultima battaglia ed è l’unico modo per portarla a termine.
Sono felice di come sono trascorsi i miei numerosi anni come Shinigami e come Capitano, soprattutto da quando ho avuto te al mio fianco.
Questo, infatti, è il mio unico rammarico. Sapere che ti sto abbandonando e che sto gettando sulle tue spalle la responsabilità di guidare la 4° brigata. Tutto ciò mi ferisce profondamente. Mi si dilania l’anima al pensiero di te che piangi disperatamente leggendo questa lettera. Ma non c’è altro modo e spero che un giorno capirai questa mia decisione. E spero anche che magari un giorno potrai perdonarmi.
Sei stata il Vicecapitano migliore che potessi sperare di avere al mio fianco. Ti ho vista crescere nel corpo e nell’anima. Sei stata mia Vice, mia sorella, mia figlia, mia amica e mia compagna allo stesso tempo. Ho sempre nutrito nei tuoi confronti un profondo affetto.
Ti ho rimproverata quando sbagliavi sperando così ti farti crescere e ti ho lodata quando avevi successo per invogliarti a migliorare visti i tuoi successi. Lasciarti è per me straziante e per te so che sarà anche peggio poiché conosco bene i sentimenti che nutri nei miei confronti.
Chissà, se le cose fossero andate diversamente, magari avremmo potuto vivere serenamente la nostra vita l’una accanto all’altra, ma purtroppo il fato ha deciso diversamente.
È con la morte nel cuore che ti dico addio Isane. Ti ho voluto bene più di quanto immagini ed è con l’immagine del tuo volto che mi sorride che ora vado ad affrontare il mio destino. Non lasciarti prendere dallo sconforto. Reagisci come ti ho vista fare tante volte. Non lasciare che rabbia, disperazione o dolore eclissino la tua volontà.
Vivi Isane. Vivi per te e per me. Serba nel cuore i momenti più felici che abbiamo condiviso come ho deciso di fare anch’io. Io devo andare, ma tu devi restare”.
                                                                                                          Tua per sempre, Unohana
                                                                                                          Capitano della 4°brigata
 
Non può essere vero! La testa mi sta per scoppiare. Ho riletto la lettera almeno dieci volte, ma ogni volta sembra che un coltello mi trafigga lo stomaco da parte a parte.
Il Capitano, il mio Capitano, non c’è più. Se n’è andata. Mi ha lasciata sola. Non la rivedrò mai più.
Il dolore è insopportabile. Come se il cuore mi venisse strappato dal petto e io continuassi a sentire dolore mentre una mano lo stritola. Ora non ci riesco, il dolore è troppo forte. Io proprio non ce la faccio a non lasciarmi andare, a non voler morire con lei. Non riesco a reagire. Mi sento come se stessi precipitando in un pozzo senza fondo, senza pareti. C’è solo il buio, il vuoto. Il mio grido che si fa sempre più acuto dentro di me, ma in realtà non sto gridando. Non ci riesco. La voce non esce dalla mia bocca e non so se lo farà mai più.
Questo è troppo per me. Non posso sopportarlo. Non posso accettarlo. Non lei. Lei non mi può aver abbandonato così. Ci deve essere una spiegazione. Presto la vedrò entrare nella stanza, dicendo che va tutto bene, che non c’è stato bisogno del suo sacrificio e che resterà con me.
Ma non succederà. Non andrà così. Se ci fosse stata anche solo una possibilità di sopravvivere, non mi avrebbe lasciato questa lettera. Non mi avrebbe preparata a tutto questo per nulla. Non mi avrebbe fatto soffrire così.
Voglio morire. Voglio seguirla. Raggiungere il mio Capitano ovunque sia. Lei è il mio Tutto. Voglio che lei torni da me. Voglio…
 
Solo in quel momento Isane riesce a dare sfogo a tutto il suo dolore e un grido echeggia in tutto il Seireitei. Tutti lo odono in ogni dove e capiscono che è un grido di morte e dolore mescolati assieme. È il grido di chi in un istante ha perso tutto. Di chi ha perso la sua ragione di vita e ora non ha più nulla. Neanche se stesso.                                                                  
  
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