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Autore: PaperHero    13/11/2015    1 recensioni
Molti dicono che il buio è solo l’assenza di luce ma il noto conduttore Chris McLean non la pensava cosi.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
- Questa storia fa parte della serie 'Cieco'
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Cieco Molti dicono che il buio è solo l’assenza di luce ma il noto conduttore Chris McLean non la pensava cosi.
                                                                        
Steso sul suo letto d’ospedale per via di un incidente stradale, la celebrità vedeva intorno a sé solo nero. Le uniche cose che riconosceva erano il forte odore di disinfettante e il rumore di una porta che veniva chiusa. Poteva essere un’infermeria ma i suoi dubbi caddero quando senti la voce di Chef.
– Andiamo, Chris. Puoi tornare a casa-                                                                                                                 
Menomale, odiava gli ospedali e quel senso di morte e di malattie che sembravano penetrare le pareti. Non vedeva l’ora di tornare a casa e riposarsi, senza aver altre brutte notizie e preoccupazioni.
Ne aveva già abbastanza: la scoperta di esser diventato cieco aveva fatto crollare il suo mondo, tutto ciò per cui aveva lavorato per una vita, i suoi sogni e desideri. Tutto era andato a farsi benedire: cosa gli restava adesso? Niente…

-Cosa? D’accordo, come volete. Addio- chiuse la chiamata Chris, sospirando. Bene, ci mancavano solo i produttori.
Era tornato a casa da appena due giorni e sperava di non dover pensare a niente. Ma il destino sembrava avercela con lui. Forse era la punizione per tutte le cattive azioni che aveva fatto e per il modo in cui si era comportato con gli altri. Doveva ancora accettare la cosa ed ecco che subito arrivano altri pessime notizie.                                             
Vedendo l’espressione di pura rabbia sul volto di Chris, Chef si avvicinò con cautela alla sedia su cui era seduto e chiese:-Pessime notizie?-
Il conduttore ringhiò e sbottò:-Più che pessime, direi orribili! Non bastava la cecità adesso anche i produttori. Mi hanno sbattuto fuori dai giochi ed è tutta colpa di quel cavolo d’incidente!-
In un impeto di rabbia, lanciò il telefono contro il muro e prese in mano il suo fedele bastone, con cui si diresse verso le scale.
– Chris, vuoi una mano?-                                                                                                                                  
-No. Ho bisogno di fare da solo-                                                                                                           

Chef lo guardò salire le scale in modo incerto finchè non lo vide scomparire. Era preoccupato e, guardando i resti del telefono che l’amico aveva lanciato, ripensò a quanti scatti rabbiosi avesse avuto in quei pochi giorni. Erano stati davvero tanti. Sapeva che probabilmente l’altro non avrebbe gradito, ma doveva fare qualcosa e convincerlo ad accettare la cosa.
Deciso di quello che stava per fare, il cuoco corse al telefono e compose un numero. Se lo portò all’orecchio e attese. Al quarto squillo, finalmente dall’altra parte rispose la persona che voleva.                                      
– Pronto? Sono Chef… sì, ho bisogno del tuo aiuto. Si tratta di Chris… ecco, sta passando un momento difficile e ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino… sì, lo so che è testardo ma ne ha bisogno. Ok, grazie. Ti aspetto-

Chris si trovava steso sul suo letto. Era tutto rannicchiato su se stesso sotto le comode lenzuola di seta e, appoggiato al letto, a portata di mano, si trovava il suo bastone. L’oscurità regnava sovrana nella stanza: dopotutto, a cosa serviva accendere la luce se intorno a lui tutto rimaneva avvolto nelle tenebre?
Aveva anche rinunciato a tutti gli specchi e agli altri oggetti inutili che si trovavano per casa. Non poteva più fare nulla: osservare e curare i suoi Gemmy Awards, specchiarsi per ore e adesso si ritrovava anche senza lavoro. Non poteva andare peggio di cosi…
Senti un nodo alla gola e gli occhi pizzicargli ma da essi non scese nemmeno una lacrima. Aveva perso la vista ma non il suo orgoglio

– Ciao, fratellone. Come va?- non aveva bisogno della vista per riconoscere la proprietaria di quella voce. Solo una persona lo chiamava in quel modo e in quel momento aveva accesso anche la luce. L’aveva capito dal suono dell’interruttore.
– Honey! Che cosa ci fai qui?-                                                                                                                               
-Sono venuta a trovarti. Chef mi ha chiamato e…-                                                                                                                         
-Bene, adesso che mi hai visto, puoi anche andare. Ah, informa Chef che poi io e lui faremo in conti. Più tardi - esclamò Chris, coprendosi fin sopra la testa e lasciando fuori solo i capelli.                                                                                                                                             
Sperava che la sorella uscisse ma, se la conosceva bene, era certo che sarebbe rimasta li. Quando ci si metteva, era testarda tanto quanto lui.
– Christian “Chris” McLean ti sembra questo il modo di trattare qualcuno che è venuto a trovarti?-
Proprio come immaginava. – Sì. Non voglio che tu mi veda in questo stato-
-Quale stato?- chiese Honey, alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto -E non mentirmi, Chris-
Il conduttore sospirò: non aveva altra scelta. Avrebbe voluto evitare di farlo ma la sorella non gli lasciato altra scelta.
Spostò le coperte di lato e lentamente si mise seduto. Alzò la testa nella direzione in cui immaginava trovarsi la sorella e attese una sua reazione.
– Oh, mio dio- mormorò quest’ultima, portandosi le mani alla bocca – Tu sei…-                                                                       
 -Si, sono cieco- confermò Chris, annuendo.                                                                                              

Le parole del fratello la colpirono come un macigno e trattene il fiato. Quando Chef l’aveva chiamata, non si aspettava una cosa del genere. Certo, gli aveva detto che era un momento difficile ma non credeva cosi tanto. Non era pronta a vedere il fratello in quelle condizioni.
Con il cuore in gola, si sedette sul letto e chiese:- Scusa, Chris. Non immaginavo una cosa del genere. Com’è successo? Io e la mamma non ne abbiamo sentito parlare e…-
-E’ successo cinque giorni fa in un incidente stradale. Quando mi sono risvegliato, ero su un letto d’ospedale ed è stato Chef a informarmi della situazione e a convincere la stampa a non diffondere la notizia. Non volevo che la gente venisse a scoprire che Chris McLean è diventato cieco- la voce del conduttore era priva di emozioni e fu questa a colpire la ragazza.
– Non dev’essere facile, vero?- commentò Honey, guardando il fratello.                                                                                                             
– No, per niente. Quando ricevi una notizia del genere, senti il mondo crollarti addosso in un attimo e non ti rimane più niente. Ti ritrovi a dover rinunciare a cose indispensabili per te e senza lavoro. Non sai cosa darei per ritornare a vedere. Pagherei qualsiasi cifra perché se penso che per il resto della mia vita rimarrò cieco, mi sento male. Ho sopportato di tutto prima di arrivare dove sono ed ecco che adesso tutto va a farsi benedire. Non sai quanta rabbia provo per questo-
Lacrime di rabbia rigarono il suo viso e, vedendolo in quello stato, Honey l’abbracciò forte a sé, accarezzandogli la schiena.
Il corpo del conduttore era scosso da singhiozzi e la ragazza si sentì male. Non aveva mai visto il fratello in quelle condizioni. E dire che avevano affrontato non poche difficoltà nella loro vita.                           
Ma diventare ciechi, è tutt’altra cosa, Honey… senti una vocina interiore parlargli e la donna non poté far altro che dargli ragione.
Chris continuò a piangere e, quando si calmò, le gote gli diventarono rosse e mormorò:- Scusa, Honey. Io… io…-
-Tranquillo, fratellone. Non ti devi vergognare di aver pianto. Capita a tutti anche a persone come te. Stai affrontando un momento difficile e ne avevi bisogno. Ma sappi che non sei da solo e che io e Chef ti staremo vicino
- cercò di rassicuralo Honey, passandogli una mano tra i capelli.
– Grazie, Honey-              
                                                                                                                                                                          
   
 
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