È una calda lacrima ribelle, quella che le riga silenziosa il volto, quella che scivola celere lungo la sua gota, quella che sfodera schegge di melanconia.
È una tristezza immensa, quella che le corrode il tenero animo, quella che la incita ad un pianto solitario, quella che fa sfumare ogni tinta di auspicio.
È una gioia oramai lontana e labile, quella che impregnava gli attimi del passato, quella che s'accentuava con le gentilezze dell'amato, quella che la faceva sorridere serena.
È un destino ingiusto e crudele, quello che non merita di essere scritto, quello che adesso segna la grande distanza tra loro, quello che rende il cuore traboccante di mestizia.
È un dolore atroce e duro, quello percepito realizzando la grigia realtà, quello impossibile da sopportare, quello in grado di abbattere le sue illusioni.
È un male incredibile, quello procurato dalla morte del ranocchio verde, quello che scava tra le sue viscere, quello che le tormenta l'animo con forza.
È un abbraccio caloroso, quello con cui gli angeli celesti avvolgono Keroro, quello che lo scalda con premura, quello che gli regala conforto, lassù.
È l'amore covato a lungo, quello che le fa versare tante stille, quello che si vive pur morendo, quello indelebile che si custodisce gelosamente.
È la speranza, quella che l'aveva spinta a sfoggiare sorrisi, quella che di colpo l'ha abbandonata, quella fatua, tra le gocce limpide.
È un desiderio romantico, quello perduto per l'eternità, quello costretto a non avverarsi, quello che mai però è sbiadito.
È un rimpianto, quello che timidamente l'accompagna, quello concepito dalle certezze, quello di un bacio mai dato...
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~ In un gabinetto ~
Ho volutamente deciso di non esprimere la causa della morte del ranocchio, per dare spazio all'immaginazione di chi legge. Spero non sia un problema.
Inizialmente doveva essere una one-shot, presentare un contesto e una dinamica differenti e avere come protagonisti Giroro e Natsumi, poi però ho preferito apportare modifiche a questa poesia dai toni estremamente angst, scritta in un momento di ispirazione acuta e improvvisa.