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Autore: Dante Vail 1911    15/11/2015    6 recensioni
SIGNORI!!! ACCENDETE I MOTORI E SCALDATE LE GOMME!!! OGGI SI CORRE NELLA PIù PERICOLOSA CORSA ESISTENTE!!! FATE CORRERE IL VOSTRO PERSONAGGIO PERSONALE!!! POTREBBE ANCHE VINCERE QUALCOSA!!! o uscirne con tutte le ossa rotte, ma non è importante... CHE CORRIATE PER IL GUSTO DI FARLO O PER IL PREMIO FINALE NON HA IMPORTANZA!!! L'IMPORTANTE è COME CORRIATE!!!
non ci sono possibilità, gli intro odio farli e non li so fare, voi leggete la storia che è meglio, e poi abbiamo i biscotti
Genere: Azione, Comico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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My little Pony: Nep-class extra special speed racer
N.C.E.S.S.R.
Ad una distanza non definita nel sottosuolo, all’interno di quella che sembrava una immensa caverna…
“No”. Un immenso palazzo si stagliava in mezzo a quella landa desolata di terreno nero e morto. “No”. Il palazzo era una gigantesca struttura di ossidiana nera come la pece. Un’impressionante portone composto da legno marcio, ferro arrugginito e ossa ostacolava l’entrata dell’edificio. “No”. All’interno, un lunghissimo corridoio, con due file di colonne nere ai lati di esso. Decine di bracieri stavano attaccati al soffitto tramite quelle che a prima vista sembravano delle catene contorte, ma che solo da vicino si riconoscevano come ossa legate insieme tramite spessi fili di ferro che reggevano quei pesanti contenitori di ghisa ricolmi di pece data alle fiamme. “No”. In mezzo al corridoio vi era una lunga serie di persone, ma erano tutte strane, con la pelle praticamente bianca, il corpo quasi scheletrico e gli occhi completamente bianchi. “NO”. La lunga fila terminava davanti ad’un'alzata di gradini di ossidiana, che terminavano sormontati da un trono con la seduta di ossidiana e lo schienale e i braccioli fatti di ossa legate insieme. “È COME PARLARE AD UN MURO!!!”. Seduta sul trono si trovava una persona. Indossava un lungo spolverino nero pece foderato internamente di velluto rosso che toccava quasi in terra. In testa portava un cappello da cow boy a tesa larga sempre di colore nero foderato di rosso. Portava i capelli lunghi fino alle spalle e neri. L’uomo si stava passando una mano in faccia e sembrava tremendamente infastidito e annoiato. Poi alzò lo sguardo puntando i penetranti occhi rosso sangue sulla prima figura davanti a se della lunga fila. Lo puntò con un dito e disse “tu”. Lui sembrò tremendamente intimorito da quell’uomo, “s-si” disse facendosi avanti, “avanti. Parlami. Cosa dovrei fare?” chiese l’uomo sul trono. “Emh… ecco io… avevo pensato… a… ad un torneo di… di Tennis” disse molto titubante l’uomo mettendosi poi in protezione come se si aspettasse di essere colpito da un momento all’altro. Ma dopo alcuni secondi in cui non avvenne niente alzò lo sguardo verso l’uomo sul trono che sembrava pensieroso. “Umh… potrei prenderlo in considerazione…” disse l’uomo vestito di nero massaggiandosi il mento. “D-davvero?” chiese l’altro uomo uscendo dalla posizione di guardia. “Assolutamente NO!!!” urlò di colpo l’uomo vestito di nero. L’altro cadde a terra a causa dell’improvviso scatto d’ira dell’uomo in nero. “COSA CREDI CHE IO SIA??? UN VENTENNE FACCIA DI CAZZO CON UN MAGLIONE LEGATO AL COLLO E UNO LEGATO ALLA VITA CHE TIENE IN MANO UNA RACCHETTA PERCHÉ L’UNICA ALTERNATIVA PER LUI SAREBBE DI TENERSI IN MANO LA MINCHIA?!?!? CON CHI CAZZO CREDI DI PARLARE!?!?! IO SONO DWANE VAIL!!! SIGNORE DEGLI INFERI E RE DELLE OSSA!!! E TU ESIGUA ANIMA CORROTTA MI PROPONI IL TENNIS???” urlò totalmente infuriato l’uomo alzandosi in piedi. Tutti i componenti della fila fecero un passo indietro intimoriti. La mano destra di Dwane iniziò ad emettere fumo, poi prese istantaneamente fuoco generando delle vampe di un accesissimo giallo intenso che si trasformavano quasi istantaneamente in dense nuvole di fumo nero e maleodorante. Dwane alzò la mano in direzione dell’uomo davanti a se e fece come per afferrare qualcosa con molta forza. L’uomo di colpo si ritrovò schiacciato da un'immensa forza che lo sollevò da terra e lo portò a pochi centimetri da Dwane costringendolo ad osservarlo negli occhi, completamente iniettati di sangue. “Credi che me ne importi qualcosa di te? Sei un'anima dannata, e se sei finita così in fondo da incontrarmi, allora sono più che sicuro che nessuno sentirà la tua mancanza” disse l’uomo per poi scostare la mano infuocata di lato bruscamente. L’anima fu scaraventata di peso contro uno dei giganteschi bracieri di ghisa rovesciandosene il contenuto addosso. L’uomo iniziò a contorcersi a terra ricoperto dalla pece ancora ardente urlando disperatamente nel vano tentativo di levarsi di dosso la sostanza viscosa. Dwane sputò per terra, poi si sedette pesantemente sul trono. “Il prossimo” disse, e subito un'altra anima si fece avanti, aprì la bocca per parlare ma Dwane si alzò di scatto dal trono spingendo in avanti la mano infuocata. Una devastante forza invisibile e istantanea colpì l’anima strappando di netto pelle, carne, muscoli, organi, tutto ciò che non fosse molto solido si separò dallo scheletro e si ammassò in un cumulo informe di sangue e tessuti. Lo scheletro senza sostegni cadde sulle ginocchia, poi cadde di faccia a terra rimanendo immobile. Dwane si sedette sul trono mentre la sua mano tornava normale. “Non mi piaceva la tua faccia” disse appoggiandosi con il gomito sul bracciolo. “Prossimo” disse svogliatamente. Davanti a lui si fece avanti una figura, diversamente dalle altre anime in fila non indossava una tonaca stracciata. Indossava invece una tuta ignifuga da corsa nera con due strisce rosse parallele verticali sulla parte frontale della giacca. Forse più distintivo era il casco integrale sharck vancore che indossava, sul lato sinistro vi erano tre graffi rossi stilizzati, sul lato destro invece presentava tre veri solchi molto marcati che graffiavano tutto il lato fino quasi ad arrivare alla maschera. Dwane lo squadrò da testa ai piedi, “tsk, Phantom. Che ci fai qui? Non mi risultava che tu fossi morto” disse Dwane prendendo un taccuino dalla tasca e dandoci una veloce occhiata. “Bhe… non ha importanza… che ci fai qui?” chiese poi chiudendo di colpo il taccuino. In risposta l’uomo vestito da pilota si portò una mano al petto strappando dalla giacca una piccola spilla difficile da notare, quindi la lanciò a Dwane. Lui la afferrò al volo e la osservò. Su di essa palesavano alcune lettere: N.C.E.S.S.R. Dwane osservò silenziosamente la spilla, poi la chiuse nel pugno. “Ah. Ah ah. Ahahahahahaha” Dwane iniziò a ridere lentamente. “Sai quando è stata fatta l’ultima di queste? È passato talmente tanto che non me lo ricordo nemmeno io. Complimenti Fantasma. Questa è un'idea che mi piace” disse Dwane sdraiandosi malamente sul trono, “ad una condizione…”disse il pilota. La sua voce era rotta, roca e cavernosa, come se avesse avuto dei gravi problemi alle corde vocali. Dwane fece spallucce, “parla, tanto non ho niente da perdere” disse, “io devo partecipare” disse l’altro. “Oh bhe. Se è solo questo d’accordo” disse Dwane, “e chissà perché ma credo che tu voglia che anche qualcun altro partecipi, non è vero?” continuò poi.
“FULL!!!” urlò una puledra dal manto color gommagutta ed i crini biondi tenuti in una coda da un elastico rosso. Buttò le carte sul tavolo e si risistemò il cappello da cow boy sulla testa per poi sorridere. “Mi dispiace Applejack” disse un'altra puledra dal manto celeste con una particolare criniera color arcobaleno. Si stiracchiò le ali mostrando le carte che aveva, “5 assi??? Ma è impossibile!!!” disse Applejack guardando le carte, “la fortuna gira” disse la pegaso allungandosi e prendendo la montagna di fiches e avvicinandosela, ma prima che potesse completare l’opera un coltello Bowie si piantò nel tavolo facendola sobbalzare. La mano che teneva il coltello strinse il manico facendo stridere la pelle del guanto che la ricopriva. “Non così in fretta Rainbow Dash” disse una voce rauca e aggressiva. Un uomo vestito con uno spolverino beige che toccava quasi in terra, con in testa un cappello a tesa larga da cow boy estrasse il coltello dal tavolo. “Non tutti hanno ancora mostrato le loro carte” disse poi poggiando le carte sul tavolo. Le due puledre le guardarono e rimasero shoccate nel vedere che erano tutte degli assi di picche. “Tutte uguali…” disse Rainbow Dash spiazzata. L’uomo si allungò sul tavolo recuperando il cumolo di fiches, “queste le prendo io” disse. Rainbow Dash si sedette sulla sedia guardando il nulla. “Non mi sembrava che a poker si giocasse così” disse un unicorno dal manto viola e la criniera blu zaffiro con due meiche violetto e rosa brillante. “Non giocavamo a scacchi?” chiese una pony rosa con una vaporosa chioma rosa shocching tenendo fra i denti un cavallo degli scacchi. “Io mi sono un po’ persa…” disse timidamente una pegaso color paglierino con una voluminosa criniera rosa. “Non dirlo a me” disse un altro unicorno, questa volta bianco e con la criniera viola che formava un ricciolo. “Ragazze diamoci una calmata. L’importante è che adesso io ho vinto” disse l’uomo facendo roteare in aria una fiche. Improvvisamente si generò sopra al tavolo un turbinio di fumo fiamme che si estinsero quasi istantaneamente facendo palesare in piedi sopra al tavolo Dwane. Per lo spavento Rainbow Dash si ribaltò sulla sedia e la pegaso paglierino spiccò un salto finendo tra le zampe di Applejack. “SIGNORI HO AVUTO UN IDEA GENIALE!!!” urlò Dwane poi fece un gesto con la mano e un turbine di fumo nero avvolse il tavolo e i suoi occupanti svanendo poco dopo. Quasi istantaneamente il gruppo si ritrovò in una stanza diversa, con muri in cemento grigio e un pavimento in piastrellato bianco. “Ma che cosa…” disse l’unicorno viola non capendo cosa stesse accadendo. “Dwane, che diamine ti prende?” chiese l’uomo guardandolo. “Tsk, sono settimane che non so minimamente che cosa fare e mi annoiavo. Così ho cercato delle idee e sono arrivato ad una conclusione” disse. “E sarebbe?” chiese l’altro uomo. Dwane infilò una mano nella tasca e fece cadere la spilla sul tavolo. L’uomo vestito di beige si allungò e la prese per poi rigirarsela fra le mani, poi sorrise. “Mi prendi in giro?” chiese alzando lo sguardo, “cos’è, Dante?” chiese l’unicorno viola. Dante le allungò la spilla e lei la prese usando la levitazione ed iniziò a squadrarla. “No, non ti prendo in giro, sai quanto adoro queste cose” disse Dwane appoggiandosi su di un ginocchio per poter guardare negli occhi Dante. “Ho come l’impressione che tu non lo stia organizzando solo per diletto” disse Dante. “Ma certamente. Sarà un bagno di sangue. E sai quanto adoro queste cose” disse Dwane alzandosi in piedi. La puledra viola alzò una zampa. “Si Twiligth?” disse Dante guardandola, “che cosa sarebbe questo N.C.E.S.S.R.?” chiese la puledra, “è l’acronimo di nep-class extra special speed racer” disse Dante, “e sarebbe?” chiese ancora lei, “una gara automobilistica” concluse Dante. “Automobilistica?” chiese perplessa l’altra unicorno, “una gara di velocità fra macchine. Capirete quando le vedrete” disse Dante, poi si alzò dal tavolo. “Allora, come faccio a partecipare?” chiese guardando Dwane. “Devi compilare il modulo” disse facendo un gesto con la mano nella quale comparve un plico di fogli di carta. “Questo non è un modulo, è un enciclopedia” disse Dante afferrando il plico e sfogliandolo velocemente. “Il produttore è molto fiscale” disse Dwane facendo spallucce. Dante ruotò gli occhi, quindi prese una stilografica dalla tasca ed iniziò a compilare il modulo. “Specificare altezza, peso, corporatura, aspetto fisico, carattere e storia personale del pilota? Dwane credo che queste cose non siano essenziali da specificare” disse Dante guardando il foglio che aveva davanti. “Era un pre-formato meramente scaricato da internet. Ma è comunque un documento effettivo. Compilalo” spiegò Dwane. Dante sbuffò ed iniziò a compilare il modulo. “Caratteristiche dell’auto: Rolls Royce Phantom III modificata. Armamenti…” disse Dante mentre compilava, “armamenti?” chiese Rainbow Dash, “è una gara creata dai nep-class, credi che abbiano mai montato sulle auto fucili mitragliatori e mitragliatrici gatling?” disse Dante alzando lo sguardo sulla puledra. Dopo una decina di minuti Dante mise sul tavolo la penna. “Finito” disse passando i fogli a Dwane. “Scommetto che questa sarà una delle edizioni migliori” disse Dwane sorridendo. “Fammi indovinare. Sarà più difficile del previsto?” disse Dante, “bhe, non sarebbe divertente senza un po’ di competizione”, “chi altro hai chiamato per partecipare”, “vecchie conoscenze, e nuove”, “vedi di non fare stronzate”, “potrei provare, ma non ti prometto niente”, “come al solito, potrei dire”. La pegaso paglierino si avvicinò all’unicorno bianco. “Rarity, io non ci ho capito molto…” disse sottovoce. “Nemmeno io Fluttershy, ma credo che sia così per tutte” disse lei, “IO HO CAPITO TUTTO!!!” urlò la puledra rosa saltando in mezzo alle due. “Chissà perché, ma me lo aspettavo, Pinkie”
 
 
 
 

 
-Regole base-
  • 3 gare; la 1° gara è per la griglia di partenza della 3°; la 2° è praticamente un demolition derby; la 3° è una gara "normale";
  • massimo 2 macchine per scuderia, e di modello diverso, (chi prima arriva meglio alloggia);
  • le macchine devono essere esistenti e ad uso civile;
  • servono 1 macchina veloce e 1 macchina da combattimento;
  • se non scegliete una macchina ve ne sarà affidata una/due d'ufficio, il che potrebbe comprendere dai maggiolini "wolkswagen" al furgoncino dell'ennesima scuderia;
  • serve un copilota a scelta o inventato, senno ve ne sarà dato un altro d'ufficio;
  • permessa qualunque modifica all'auto, purché sia seria (non voglio vedere dei propulsori a doubstep), (siate previdenti ma non esagerati);
  • permessa qualunque tipo di arma a munizioni o anche a laser (meglio di no);
  • si muore, e 1 solo vince;
  • questa è una gara seria ci si fa male e anche tanto;
  • mandare caratteristiche dell'auto: concessionario, modello, colore, modifiche (se non sapete cosa aggiungere, aggiungo io), peso che aumenterà in base all'attrezzatura e all'armamento e influenzerà le caratteristiche;
  • caratteristiche tecniche dell'auto: velocità (massima influenzata dal peso), accelerazione, maneggevolezza (influenzata dalla velocità), frenata, corazzatura (non fate i bambini non esistono materiali indistruttibili, e più è corazzata più lenta andrà), si hanno 35 punti a disposizione da ripartire tra le 5 caratteristiche, ricordando che se si danno ad esempio 20 punti a velocità e niente a maneggevolezza vi ritroverete ad andare dritti e nient'altro.
  • Rolls-Royce Phantom III (Dante Vail)
Velocità: ++++++++++(10)
Accelerazione: ++++++++++(10)
Maneggevolezza: +++++(5)
Corazzatura: ++++++(6)
Frenata: ++++(4)
  • il numero di giri varierà in base al numero di partecipanti;
  • il numero di partecipanti alla 3° gara varierà dal numero di quest'ultimi;
  • potete avere un team di meccanici a scelta o uno d'ufficio, ma ciò non varierà di molto le vostre prestazioni;
  • potete scegliere voi quale macchina usare in quale corsa (si consiglia la veloce nella 1° e nella 3° e la corazzata nella 2°, se la macchina rimane distrutta dovrete usare l'altra, se le perdete entrambe siete fuori);
  • Avvertimenti: linguaggio scurrile violenza e gore;
  • i danni alle auto e alle persone sono realistici;
  • potete disporre di aiuti durante la gara mandati dall'esterno ma solo se prefissati prima del secondo capitolo;
  • si può interagire con l'ambiente, non è un cartonato attaccato al fondo dello schermo;
  • il vostro copilota dovrà farvi da navigatore, quindi pensateci bene prima di prendere in squadra Deadpool;
  • mandatemi la descrizione della macchina, del personaggio e quant'altro per messaggio personale dopo avermi recensito, così da non spoilerare agli altri;
  • se il copilota muore si va avanti da soli, non si può cambiare copilota;
  • caratteristiche non modificabili dopo il 2° capitolo;
  • ci saranno personaggi aggiunti da me e non solo il mio;
  • non lamentarsi in caso di morte o perdita di qualunque tipo;
  • chi chiede di vincere avrà molte più possibilità di perdere;
  • RECENSITE NUMEROSI, ABBIAMO I BISCOTTI!!!
   
 
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