Il Gioco del Cielo
- Poesie –
Impeto del vento
che trascina con sé
il presente nella notte.
Indifferente scuote le vite
che impotenti s’inchinano
al suo passaggio.
Tutto si confonde
in un lamento selvaggio
che trafigge
gli animi impauriti.
***
Pensieri attraversano la
mente
lanciati a folle velocità
tra corsie di una strada che
porta all’infinito viaggio
Pensieri che ignorano la via
e si fermano sperduti in una
valle
ove risuona solo il silenzio
Pensieri atterriti dalla
certezza del domani
senza ritorno e
Pensieri confortanti quanto
un viso caro
Pensieri che disegnano
immagini irreali
che fuggono da un incalzante
presente
Pensieri che donano la vita
a coloro che li sanno
afferrare
nella loro sfrenata ed
incessante corsa.
***
Grilli cantano nella notte…
quali divini strumenti lunari
accarezzano
in frementi battiti d’ali!
Supernova
Preziosa gemma
risplendente nell’oscurità
degli abissi celesti nasconde
il tempo
il tuo volto luminoso
immagine di un passato che
non è più.
I nostri sguardi
carichi di sogni e speranze
si rivolgono a te, riflesso
di luce
che nell’attimo fatale si è
dissolto
- nel silenzio dell’infinito
cielo –
Senza lamento tu sei
scomparsa
certa di rivivere ancora a
lungo
negli occhi incantati dei
sognatori.
***
Dove mai si rifugia la notte
al sorgere del sole?
Dove la luna si nasconde
quando i caldi raggi
illuminano la terra?
E dove ancora le stelle
trovano riparo
al chiarore del giorno?
Forse tra le parole del poeta
che attinge alla fonte delle
ombre oscure
cercando risposte
al proprio vagare.
E sua diviene
l’intera volta celeste
che egli pone al riparo
dell’imminente giorno
tra le righe di un foglio
bianco
nell’attesa di
un prossimo tramonto
di una nuova poesia
***
sono stella che risplende
nella notte
sono nuvola che attraversa il
cielo
sono sole che sorge al
mattino
sono luce che spegne
l’oscurità
sono vento che soffia
nell’azzurro
sono tempesta che scoppia
all’improvviso
sono saetta che scuote la
terra
sono onda che sovrasta gli
abissi del mare
sono sabbia che si arena tra
gli scogli
sono foresta che ricopre le
vallate
sono albero che dona fresco
riparo
sono fiera che attende
silenziosa la preda
sono uccellino dalle ali
spezzate
sono
sono il silenzio che invade
questa stanza
sono parole che scrivo su un
foglio bianco
sono pensiero che vaga nella
mente
sono il tempo che scandisce
gli istanti
sono anima che cerca la
libertà
sono Vita che attraversa un
destino.
***
Nel rimpianto del passato
l’anima prigioniera dei
ricordi;
nella speranza di un futuro
luminoso
l’anima libera di sognare.
Riflessi
La tua immagine mi sorride
ed il tuo sguardo si perde
nel mio
Cosa pensi di me?
Sono solo un riflesso di luce
al di là dello specchio.
***
Tempo che immobile attende
la luce del nuovo sole
si nasconde
nella pallida aura lunare.
Brezza leggera
che distende la sua coltre
d’ombre
sulle colline addormentate.
Notte di Natale
E’ Natale
il passato ritorna
rivestito di gelo
in una notte
simile a tante altre
così distante dal presente
che regala un sorriso
dischiuso nella fredda
tenebra.
Le luci sfolgoranti accendono
speranze
la musica lontana dipinge
sogni
in bianco e nero
in questa notte di Natale.
***
Trascorre la notte
nell’attesa del nuovo giorno
e le luci si assopiscono
in turbinii di sogni.
***
Non conosco il tuo mondo
il cielo il destino che ti
sorregge
la libertà la via sulla quale
procedi
spirito di fiamma che
illumini i pensieri
di coloro che alla tua luce
si riscaldano.
Un tuo sorriso allontana la
notte
sguardi in cui brillano
stelle lontane
le tue parole custodiscono il
giorno che non muore
e negli infiniti del tuo
cuore
risiede la bellezza di una
vita
che sorride.
***
Voli illusori gli amori
che trascorsero in silenzio
e travolsero con fiumi di
piena
gli animi di fiamme arsi
tragitti perduti nell’ignoto
trovarono la stella
sulla quale assopire i
tumultuosi sogni
zingari del cielo;
cercarono riparo negli
sguardi
custodi nella notte
di istanti che sfuggono il
tempo;
irruenti lacerarono la realtà
fragile prigione di anime
che ne corrose le sbarre
con impeto di luce;
nei cuori dei mortali
stabilirono gli amori sicura
dimora
apparenza eterea di emozioni
vaganti
in cieli sconosciuti.
***
Parole sussurrate al vento
tra le luci dell’alba
si nasconde il tuo nome
sospiri che vorrei sulle tue
labbra potessero riposare.
Parole che veloci
attraversano la notte
sospinte da sogni dalle ali
argentate
che nei tuoi occhi vorrei si
andassero a specchiare.
Haiku per gioco
Grano maturo
le nuvole celesti
l’aurora sorge
Veglia la notte
sulla terra silente
sboccia la rosa
***
La bambina sull’altalena
col vento giocava a nascondino
ingannando il tempo
che la legava ad un ombroso
destino.
La ragazza sull’altalena
cantava di terre lontane
le nuvole attente spettatrici
via dalla realtà delle cose
vane.
La donna sull’altalena
volava sopra il mondo
divenuto più piccolo del suo
cuore vibrante
in cerca della musica che
l’infinito suona.
un’altalena vuota dondola nel
vento
uno spirito nuovo
vola ora con le proprie ali
varcando la soglia dei so
***
Questo cielo
la via sulla quale procedo
a passo sicuro
poiché tra le nuvole
impossibile è perdersi
se la strada delle stelle il
cuore comprende.
Spesso tra i raggi dorati
ed il sussurro dei venti
più facile è intendere
ciò che sulla Terra
trascorre;
lacrime di roccia che
inondano pensieri
sognatori che sorridono alla
luna
incapaci di raggiungerne le
vette
ed ancora sorrisi di bimbi
dagli sguardi perdi in magici
mondi
collera divampante
in sterili fuochi di
vendetta.
Quassù tutto è pace
e nel divino silenzio
è possibile ascoltare
l’infinito
in melodie di arcobaleni
perso
Voli
La libertà della farfalla
impossibile violare;
della creazione sospende
l’attimo
nel colore di un volo
leggero.
***
Dolore stanco
dipinto in maschere di uomini
riflessi ai confini del
silenzio
pellegrini della sola via
che conduce alla dimora delle
ombre.
***
Contare le stelle
e divinarne i disegni
è compito degli angeli;
spetta all’uomo viverne le
sorti
sigilli di creta
la cui esistenza i cieli
ignorano.
***
Era la luna
fronteggiava l’alba dell’est
e purpurea stagliava la
regale figura
di bagliori dipinta
nella notte morente
Senza timore era giunta
all’ora tarda
per ammirare colui che mai le
aveva perdonato
la sfrontata bellezza di
diamante.
L’alba spargeva di sanguigni
frutti l’intorno
come di rubini inondato.
Era la luna
si schermiva del suo strale
di stelle
al bagliore del fiore di
fuoco
che all’orizzonte sbocciava.
Si ritirava in rispettoso
silenzio
la luna
esule da un mondo di luce
che non le apparteneva.
***
Nel grigiore di voci
soffocate
si perde la città
sulle strade di polveri
malinconiche
feroce l’asfalto opprime il
grido
follia di turbine negli
sguardi vitrei.
Persone rendono vana la
libertà
soffocandola nel nulla
vanità da tutti bramata per
voluttà d’apparenza.
Umanità che si scontra, che
mai si avvicina
diversità accomunano lo
spazio
tradito dal livido palazzo
mendico della prossima
menzogna
consunta tra le volte di una
stanza.
Frenesia nel cammino di
questo popolo
senza meta il viaggio da esso
intrapreso.
Illusione che muta i pensieri
le menti torte all’unico
ideale raggiungibile
per la brama del cieco
viandante.
Povertà trasuda dai falsi
sorrisi, dalla finezza d’acciaio
stridio di lamiera
sulla pelle dei tanti
nessuno.
Orrore di piccoli uomini
groviglio dia anime
gettate in un baratro di seta
turchina
spettro rarefatto di un cielo
ormai perduto
in spirali di fumo denso
quanto il limbo
che qui si respira.
Anche il tempo attende che
qualcosa accada
è un continuo rimanere di
istanti
che uccidono la speranza.
Ma uomini riprendono il
cammino
confrontando i mutevoli
pensieri
danno vita alla creazione del
nuovo che dà colore;
la parola
l’antico rimedio al male che
corrode
respiro di vita che spazza la
via.