Cambierebbe qualcosa se?




Il suo camerino assomigliava come sempre a quello di un divo del cinema, pieno zeppo di fiori, regali e biglietti inviati dai suoi fan, uno specchio enorme in cui poter rimirare per ore la propria immagine prima di salire sul palco, e un guazzabuglio di costumi, trucchi e oggetti di scena come chitarre, occhiali da sole e tutto ciò che una star possa desiderare. Finalmente, infatti aveva coronato il suo sogno più grande: diventare un musicista famoso in tutto il continente di Fiore ed essere acclamato dalle folle, certo per seguire questa strada aveva dovuto sacrificare molte cose, d’altronde aveva dovuto abbandonare la gilda di maghi di cui faceva parte, la migliore di tutte, la grande e celebre Fairy Tail. Ricordava ancora che quando aveva annunciato che avrebbe mollato tutto per dedicarsi alla musica l’aveva detto soltanto al master e alla barista, perché non voleva che gli altri cercassero di trattenerlo, dopotutto sapeva bene che sotto sotto loro gli volevano bene, e per questo era partito come un codardo fuggendo, senza dire nulla a nessuno, eppure non gli avevano portato rancore, anzi appena era diventato abbastanza famoso molti di loro erano addirittura venuti ai suoi concerti, acclamandolo, e poi gli avevano fatto i complimenti, nessuno gli aveva chiesto di tornare, nessuno gli aveva detto che il suo posto a Magnolia sarebbe sempre rimasto lì nel caso in cui avesse cambiato idea, e lui non ci aveva mai neanche pensato a ritornare indietro, era felice così. Questo era quello che si ripeteva ogni giorno l’ormai famosissimo Gajeel Redfox, ex dragon slayer ed ex membro di Fairy Tail, perché, in realtà non era affatto felice, nonostante amasse alla follia il suo lavoro, nonostante fosse affascinato dalla nuova vita che stava ormai conducendo da bene tre anni, sentiva che qualcosa gli mancava, qualcosa di importante, qualcosa di vitale per lui. All’inizio, aveva creduto fosse il fatto che Panther Lily, il suo adorato exeed, fosse rimasto a Magnolia, d’altronde era il suo migliore amico, eppure infondo, in fondo sapeva benissimo che non era così, a mancargli era un’altra cosa, o meglio dire, un’altra persona, ormai non aveva nemmeno più la forza di pronunciare il suo nome, gli faceva troppo male, e così ogni sera saliva sul palco e fingeva che lei se ne fosse andata via o addirittura che non ci fosse mai stata, dopotutto non l’aveva più rivista dal giorno in cui era scappato senza neanche dirle una parola, senza neanche dirle quelle tre parole, ma ormai era tardi ed era già ora di iniziare a suonare, così Gajeel con la sua chitarra si avviò verso il palco pronto a dimostrare quanto il suo talento valesse. Tuttavia fu un attimo, appena raggiunse il centro del palco percepì nettamente un profumo familiare, sapeva di libri e inchiostro, sapeva di lei, alzò lo sguardo e la vide, il mega schermo la stava inquadrando proprio in quell’istante, era splendida, i capelli azzurri come il cielo estivo le erano cresciuti e ora li portava lunghi fino quasi al sedere, l’immancabile fascetta fra i capelli era rossa con delle striature nere, gli occhi nocciola erano profondi come li ricordava solo che ora erano anche valorizzati da un po’ di eyeliner e mascara, il viso perfetto corrugato in un’espressione di pura impazienza, indossava un abitino corto dello stesso colore della fascetta per i capelli, con una cintura stretta in vita, era più bella di quanto non ricordasse, e oltre alla consapevolezza di quanto avesse aspettato il momento in cui avrebbe potuto dimostrarle che era in grado di coronare il suo sogno di diventare un cantante in lui si insinuò una strana quanto piacevole sensazione di nostalgia e forse anche un pizzico di paura, perché si, temeva di fare brutta figura davanti ai suoi occhi. Dopo aver salutato calorosamente il pubblico e aver ricevuto le urla e gli applausi dei suoi fan fece un cenno alla band e iniziò quello che sarebbe stato il suo concerto più grande, quello che sarebbe stato il più acclamato e lo iniziò con il suo inedito, che si intitolava:
Would it metter ( cambierebbe qualcosa )


If I wasn't here tomorrow would
anybody care
If my time was up I'd wanna know
You were happy I was there


Quella canzone l’aveva scritta poco tempo prima pensando a lei, a quando era scappato lasciandola sola, dopotutto sapeva che lei aveva bisogno di lui e lo sapeva, sapeva che era piccola e fragile, che dal punto di vista fisico era debole e indifesa eppure l’aveva lasciata alle mani del suo gatto come un codardo egoista.


If I wasn't here tomorrow would anyone
lose sleep
If i wasn't hard and hollow
Then maybe you would miss me


Sapeva benissimo che era stato un errore andarsene fin dal primo passo che aveva fatto quella sera, si era chiesto più volte se lei fosse rimasta spesso sveglia durante la notte per vedere se sarebbe tornato, se avrebbe cambiato idea, e sapeva benissimo che lei lo aveva fatto, magari lo stava addirittura facendo tuttora, sapeva che non si sarebbe mai arresa e che lo avrebbe aspettato sempre, sapeva che lei sarebbe sempre rimasta li, e allora perchè non era tornato?


I know I'm a mess and I wanna
be someone
Someone that I'd like better
I can never forget so I don't remind me
of it forever



non era tornato per codardia, si vergognava troppo, non avrebbe avuto parole per potersi scusare, e in realtà si, aveva paura che lei non sarebbe stata li ad aspettarlo, che qualcuno se la fosse presa prima del suo ritorno, non sarebbe stato in grado di accettare una cosa simile, sarebbe morto di dolore, già perché lui provava qualcosa per lei.


What if I just tried not to remember
Would it matter at all

What if I just tried not to remember
Would it matter at all

All the chances that have passed me by
Would it matter if I gave it one more try
Would it matter at all


Aveva anche cercato di dimenticarla, aveva provato ad avere alter donne ma nessuna di loro era abbastanza, non erano mai abbastanza basse, abbastanza secchione, abbastanza permalose, non erano mai abbastanza simili a lei, lei era unica, e lo sapeva dannatamente bene, nessun’altra donna avrebbe mai potuto corrugare il viso nello stesso modo in cui lo faceva lei mentre leggeva un libro, nessuno sarebbe mai stato in grado di pronunciare il suo nome, così rude e forte in maniera dolce, piena di quel qualcosa che non aveva nome, ma , lui lo sapeva, solo lei aveva.


If i wasn't here tomorrow would
anybody care
Sill stuck inside this sorrow
I got nothin and going nowhere

I know I'm a mess and I wanna be someone
Someone that I'd like better
Can you help me forget don't wanna
feel like this forever
 
ormai la canzone stava per finire, i suoi sentimenti erano usciti come un fiume in piena tramite la sua voce graffiante, chissà se l’aveva raggiunta, e mentre era li a chiedersi queste cose la telecamera la inquadrò di nuovo, fu solo un istante ma lui vide quelle bellissime gocce che le imperlavano gli occhi e che le scendevano giù per le guance, era bellissima anche mentre piangeva, aveva capito di cosa parlasse la sua canzone. Così preso da un moto di coraggio, mentre la musica scemava Gajeel aveva afferrato saldamente il microfono, lo aveva portato alle labbra e aveva detto: - buona sera magnolia! Dopo aver suonato il mio nuovo inedito adesso vorrei fare un annuncio!- subito un’ovazione era salita dal pubblico, mentre tutti si chiedevano cosa avesse da dire,- sta sera è una serata molto speciale, perché tra voi c’è una persona che vorrei presentarvi… vediamo un po’ se riusciamo a trovarla eh?- subito tutti i suoi fan si spensero in un muto silenzio denso di attenzione, erano tutti pronti a sentire chi fosse questa persona misteriosa, - allora gente, è alta circa un metro e sessanta scarso, ha dei bellissimi occhi marroni e i capelli azzurri come il cielo, è una mia vecchia compagna di gilda, o dovrei dire ex compagna di gilda, e sta sera per la prima volta è venuta ad ascoltarmi, la canzone che avete appena sentito l’ho scritta pensando a lei e ora vorrei una risposta da parte sua… allora Levy sarebbe cambiato qualcosa se io non me ne fossi andato quella sera?- per qualche minuto lo stadio fu immerso in un sovrannaturale silenzio, fino a quando un grido si levò squarciando l’aria, era una voce femminile, veniva da uno degli anelli più alti, - Certo che sarebbe cambiato qualcosa scemo!- la giovane maghetta stava ormai piangendo come una fontana, e bastò un attimo perché Gajeel scendesse dal palco buttandosi in mezzo al prato mentre lei correva giù dalle scale a predifiato per raggiungerlo, alla fine i due si incontrarono faccia a faccia in mezzo al prato, mentre le persone presenti creavano una bolla di spazio vuota attorno a loro, dopo aver ripreso fiato Levy fu la prima a prendere parola e disse:- se tu quella sera fossi rimasto, probabilmente sarei riuscita a dirti una cosa che mi tengo dentro da ormai troppi anni, ma tu poi sei scappato e io ho continuato ad aspettarti qui per anni, finchè non ho saputo del concerto e allora mi sono buttata a comprare i biglietti, perché finalmente così avrei potuto dirti quello che penso, quello che provo, avrei potuto dirti che ogni volta che mi guardi in me scatta qualcosa, che sei diventato il mio libro preferito fin da quando mi hai salvata da quel dannatissimo fulmine, che voglio continuare a rileggerti finchè non saprò a memoria ogni parte di te, il tuo passato, il tuo presente e il tuo futuro, perché io ti amo Gajeel Redfox!- il ragazzo rimase spiazzato dalla dichiarazione così diretta della ragazza, lei era stata sempre molto timida e impacciata, tuttavia , senza sapere bene cosa stesse dicendo, o facendo le si avvicinò, la abbracciò stretta e poi le disse:- Anche io ti amo Gamberetto, e scusami se me ne sono andato, è stato l’errore più grande che avrei mai potuto fare!- non passò un attimo che i due maghi si baciarono dolcemente accompagnati dallo scrosciare degli applausi, e dalle urla dei fan i delirio. Dopodichè salirono entrambi sul palco e finirono il concerto in grande stile, facendone parlare anche a distanza di anni, quel concerto fu memorabile, e fu anche l’ultimo di Gajeel, perché dopo neanche un mese decise di tornare a Fairy Tail, e di riprendere a fare quello che sapeva fare meglio di ogni altra cosa: spaccare il culo a chiunque avrebbe mai osato ferire la sua, si finalmente poteva dire sua, donna, Levy Mcgarden, il gamberetto azzurro che gli aveva ribaltato letteralmente la vita e che gli aveva insegnato che se se ne sarebbe andato di nuovo a lei sarebbe importato sempre e per sempre.











* Angolo del manicomio*

Ciao a te che stai leggendo questa cosa! Ammetto che non è uno dei miei lavori migliori però l'ho scritta di getto una sera e non ho avuto la forza di modificarla... un po' perchè mi piaceva così, e un po' perchè grazie alla mia amata scuola non ho tempo neanche per fare merenda ( cosa fondamentale)  figuriamoci per avere crisi esistenziali e scrivere queste cose indegne hahahahahahahahahahahah.
Spero davvero che questa "cosa" ti sia piaciuta e che non decida di prendermi ad ombrellate sulla testa.

grazie di aver letto e al mio prossimo sclero!                                                             
                                                                                                            Re_chan