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Autore: Immahia94    17/11/2015    0 recensioni
Siamo a Torino un anno dopo la decisione che ha presa in ospedale, ha ottenuto il divorzio da Renzo il quale pur non mando Carmen ha iniziato cuna vita insieme a lei per il bene del piccolo Lorenzo, Livietta vive la sua maternità e il suo matrimonio con George. E Gaetano che fine avrà fatto?? come reagirà al fidanzamento tra Camilla e Michele ma soprattutto come prenderà Camilla il fidanzamento tra Gaetano e la sua collega Silvia Rocca. Buona lettura spero vi piaccia quest è la mia fanfiction e vi chiedo scusa in anticipo se non vi piacerà
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati sul pianerottolo l’atmosfera che si era creata scomparì con il suono di un cellulare quello di Gaetano. Prese il cellulare e lesse Torre, sapeva che lo stava chiamando perché era successo qualcosa di grave, ma era titubante infondo voleva continuare quella serata e non aveva intenzione di rovinarla a causa del lavoro stava per rifiutare la chiamata quando sente la mano di Camilla poggiarsi sul suo braccio. Alza la testa e guardandola capisce che la cosa giusta è rispondere.
-Pronto Torre dimmi – era leggermente alterato
-Mi scusi dottò se l’ho disturbata ma è stato rinvenuto un cadavere al valentino – sperava di non aver interrotto niente sapeva che il dottore era impegnato con una certa prof – Dottò io l’avrei chiamata domani mattina, ma credo che sia meglio che voi veniate qui adesso perché credo che la cosa non vi piacerà! -
-mm! Ho capito allora arrivo subito – sbuffò e roteò gli occhi
- va bene vi aspetto qui! –
Gaetano si affretta a chiudere la chiamata, sa che dove dare una spiegazione a Camilla ma non ha nemmeno il tempo di aprire bocca che lei gli posa un bacio sulle labbra e gli fa una carezza.
–Non preoccuparti! -
-Mi dispiace tanto Camilla – le si avvicina e la stringe a se sa che lei ha capito la situazione, ma sperava in un finale diverso la fissa negli occhi e vede che gli sorridono
-so che quando il lavoro chiama tu devi correre – fa un sorriso e si avvicina al suo orecchio e sussurra maliziosamente – io ti aspetto dietro quella porta! – gli dà un morso sul lobo e quando si è staccata dalla presa gli indica la porta di casa. Fa un sorriso e si morde il labbro inferiore e con aria compiaciuta lo fissa indietreggiando di qualche passo.
Gaetano percepisce un brivido su tutta la schiena non sa come decifrare la frase appena ascoltata, continua a fissarla in modo compiaciuto e avanzando verso di lei riduce nuovamente le distanze e le da un bacio dolce. Si scosta leggermente dalle labbra e sussurra – se dici così professoressa non rispondo di me – si riavvicina per darle un nuovo bacio ma la vede scomparire dietro la porta di casa con aria soddisfatta e compiaciuta. Resta immobile per qualche secondo fin quando non realizza quello che lei aveva appena fatto, non poteva evitare di sorridere e pensare che donna straordinaria e imprevedibile fosse.
-Aaaaah Camilla, Camilla! Scappa… scappa che tanto prima o poi ti prendo e non ti lascio andare via! – detto questo entra in ascensore e si reca alla macchina per raggiungere Torre.
 
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Entrata in casa, cerca di immaginare la faccia di Gaetano nel rendersi conto di essere stato lasciato lì da solo. Sa che l’avrebbe presa come una provocazione e che dovrà aspettarsi una sua reazione ovviamente positiva che sicuramente non tarderà ad arrivare. Ormai è libera di amarlo con tutta se stessa niente e nessuno le avrebbe impedito di essere felice, o meglio c’era solo un ostacolo Michele ma sa che non sarebbe stato un problema in fondo era un uomo ragionevole e comprensivo o meglio per quello che ricordava. Si versa un bicchiere di vermut e si adagia sul divano, si toglie finalmente quelle scarpe che le stavano distruggendo i piedi e inizia a pensare alla serata appena trascorsa, non si sentiva così viva da tanto tempo sapeva che se non avesse preso quella decisione in ospedale non avrebbe perso ancora tempo con Gaetano. Dieci anni non sono trascorsi solo per lui in fondo, certo se avessi avuto più coraggio ad ammettere a me stessa che amavo lui e non più Renzo, forse a quest’ora avrei una famiglia anche dei figli con lui ma in fondo il nostro amore è diventato profondo e radicato proprio per questi dieci anni di fughe, i vermut, i pranzi, la consapevolezza di ritrovarsi prima o poi anche se davanti ad un cadavere. Ricordo tutto per filo e per segno, non riuscivo ancora a capire come potessi essere stata cosi stupida ed ignorante, per anni ha represso i miei sentimenti anche dopo essere ritornata con Renzo, ero consapevole di non amarlo più, ma c’era Livietta che aveva bisogno di una famiglia ed io sapevo che era la cosa giusta. Ma poi quando ho rivisto Gaetano a Torino tutte le mie certezze tutti i castelli di sabbia sono crollati, non sapevo se il destino godeva nell’averlo rimesso sulla mia strada oppure siamo anime gemelle destinate a ritrovarsi sempre anche in capo al mondo, anche se sta volta tanta distanza non c’era infatti oltre a trovarmelo come vicequestore che coordinava le indagini del caso dove era coinvolta Naima me lo sono ritrovato anche come vicino. Non poté far a meno di sorridere nel pensare invece alla serata appena trascorsa, si sfiorò le labbra con la mano cercando di percepire il suo sapore il suo tocco ma fu distratta dal suo cellulare, lo afferra e vede che è Michele
-Che faccio?? – posò il bicchiere sul tavolino e rispose.
-Hey amore ti ho svegliata? -
-No no non ti preoccupare. Tutto bene?? –
-Si si fortunatamente ho quasi risolto e credo che per domani dovrei rientrare a Torino –
-Ah! – fu l’unica cosa che riuscì a dire
-Che c’è non sei contenta?? –
-Ma certo – la sua voce la stava per tradire era fredda quasi preoccupata
-Meno male!! – fece una risata – ma ti sento strana c’è qualcosa che non va? -
-Vedi Michele devo dirti una cosa importante! – si stava torturando il collo pur di non cedere e dire tutto per telefono sa che non è la cosa giusta da fare – però domani sera a cena se per te va bene?? –
-Ma devo preoccuparmi! Camilla anche sta mattina mi hai detto la stessa cosa –
-Si ma stai tranquillo non è niente di grave domani ti spiego tutto? – cerca di mantenere un tono rilassato
-Va bene! Sono proprio curioso di sapere –
-Certo! Però adesso ti lascio che sono stanca a domani –
-Ciao amore mio! –
-Ciao notte Am….- fa uno sforzo e conclude – more a domani – aggancia in fretta, posa il cellulare e si porta le mani all’altezza delle tempie e inizia a massaggiarle. L’ansia di quella telefonata le ha fatto venire un gran mal di testa. Finito il suo vermut si alza dal divano e si reca in camera da letto e si stende sul letto con l’intenzione di rilassarsi per qualche istante ma finisce con l’addormentarsi.
 
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Gaetano esce dal condominio ancora in credulo su come Camilla l’avesse lasciato li come un ebete, sa che è un gioco per provocarlo e quindi stava pensando a come “vendicarsi”. Si reca verso la macchina alza lo sguardo verso la finestra di Camilla e sorrise dopo di che entra in macchina e parte in direzione del valentino senza accorgersi di un auto che lo stava aspettando. Per tutto il tragitto non si era accorto di una macchina che lo stava seguendo fin da casa, scese dall’auto e si recò verso la scena del crimine.
-Torre cosa abbiamo qui? -
-Dottò donna 26 anni residente a Torino, si chiamava MariaGrazia Ruggiero stava facendo joking quando è stata trascinata via dall’assassino –
-Bene Torre! Ma a telefono hai detto che c’era qualcosa che avrei dovuto vedere –
Torre divenne pallido e fece cenno con una mano di seguirlo – Venite Dottò! –
Lo spettacolo era raccapricciante, la donna era riversa al suolo in una pozza di sangue ma più guardava e più gli sembrava di aver visto già quella scena. Quando vide le innumerevoli ferite sul cadavere capì
-Torre ma è – incredulo spalanca gli occhi incapace di parlare
Torre nota lo stupore di Gaetano e capisce cosa gli stia per dire e lo batte sul tempo -Si dottò! Sembra proprio lo stesso assassino di Maria Sacco –
Gaetano è scettico non sa cosa pensare – Ne siamo proprio sicuri Torre?? –
-Si dottò! Anche il medico legale è quasi sicuro che la ferita mortale sia una sola al cuore ma sarà più preciso dopo l’autopsia – alzò le mani come per dire che ci volete fare
-Va bene Torre c’è altro? –
-Beh dottò qualcosa c’è!! Sulla guancia della vittima l’assassino ha inciso o meglio ci ha provato una C ! –
Gaetano si porta una mano sul mento – una C? -  fissa il suo collega – cosa potrebbe significare?? –
-Dottò non lo so! Sull ‘altra vittima non c’era niente –
Gaetano ha una brutta sensazione che gli riempie la testa, sente un brivido lungo la schiena e non può far a meno di dire ad alta voce –Camilla-
-Come??? scusi dottò ha detto il nome della prof? – torre è stupito non può credere che quell’incisione sia collegata alla prof – Dottò non ci pensate nemmeno sarà una coincidenza! –
-Si una coincidenza strana! – sbuffa Gaetano
-Sarò ma  è pur sempre una coincidenza – Torre non può far a meno di sorridere pensando a quel pensiero così assurdo
- Mmmh va bene Torre grazie! Tieni aggiornato io torno a casa per riposare ci vediamo domani mattina in commissariato –
Torre accenna con la testa in segno di approvazione e guarda il suo amico allontanarsi, non sa cosa pensare quel pensiero era strano certo con il suo lavoro ha imparato che le coincidenze non esistono, però non può far a meno di domandarsi “ Cosa piò centrare questa lettera con la prof? Mah vabbe che ci penso a fa è solo una coincidenza”. Gaetano entrò in macchina non poteva far a meno di associare quella lettera al nome di Camilla, questo pensiero gli suscitava terrore e anche un po’ di nausea, “su Gaetano non essere sciocco quella lettera potrebbe avere migliaia di significati” eppure quel pensiero non lo abbandonava. Guardò l’orario erano quasi le due, accese l’auto e partì in direzione di casa, fu seguito ancora una volta da un auto ma non se ne rese conto. Arrivato sul pianerottolo di casa voleva bussare a Camilla ma sapeva che era tardi così si ricordò che aveva ancora il mazzo di chiavi che lei le aveva dato, così entrò in casa e lo recuperò. Aprì la porta piano in modo da non svegliarla e la richiuse allo stesso modo, era tutto buoi ma sapeva orientarsi si recò in camera da letto e la vide distesa sul letto addormentata ancora vestita con quel fantastico abito che lo faceva impazzire illuminata dalla luna. Davanti a quella vista tutti i pensieri negativi sul caso e su quella strana incisione si dissolsero. Si tolse il soprabito lo appoggiò sulla poltrona e si avvicinò piano piano al letto e si distese sul fianco appoggiando il gomito sul cuscino per sorreggerlo. “È bellissima anche quando dorme” pensava, le sfiorò il braccio con una carezza e sentì il suo nome la guarda e nota un sorriso sul volto. Gli venne una voglia matta di baciarla e senza nemmeno rendersene conto lo fece, senti le labbra di lei sorridere e rispondere al bacio, si staccò come se si sentisse in colpa per quello che aveva fatto, per averla svegliata. Camilla apre gli occhi non sa cosa pensare il sapore di quel bacio era di Gaetano ne era certa e le sembrava così reale così quando recuperò totalmente la vista lo vede steso vicino a lei con un sorriso anche se un po’ dispiaciuto. Non può far a meno di sorridere si alza e cerca di sorreggersi sul gomito lo fissa e poi gli da un altro bacio. Gaetano è spiazzato credeva che lei gli avrebbe chiesto spiegazioni e invece lo bacia, anche se spiazzato risponde al bacio che diventa sempre più passionale. Si staccano per respirare e iniziano a fissarsi tra i due cala un silenzio che viene interrotto da Gaetano.
 
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-Camilla mi dispiace non volevo svegliarti! –
-Ssssh! Questo è il risveglio più bello che io possa desiderare anche se nel cuore della notte – gli fece un sorriso e si avvicinò ancora di più a lui – e poi ti ho detto io che mi avresti trovato qua no? – il suo tono da assonnato è diventato giocoso e malizioso
Gaetano è sicuro che la situazione da li a poco si sarebbe riscaldata, accorciò ancora di più le distanze fino a ritrovarsi faccia a faccia. Le si avvicina all’orecchio e le sussurra – infatti! –
Camilla si mordicchia le labbra in modo concitato, ormai ha gli ormoni a mille chiude gli occhi e con le labbra cerca di dargli un bacio ma non ci riesce. Riapre gli occhi e rimane sbalordita Gaetano non è più vicino a lei, ma in piedi con un ghigno soddisfatto sul viso, scuote il dito e il capo come per dire no. Ha gli occhi spalancati non capisce cosa stia succedendo fin quando Gaetano non apre bocca:
-No no professoressa! Non sarà così facile sta volta – ha sempre quel ghigno stampato in faccia
-come? – si alza e si siede sulle ginocchia con lo sguardo incredulo continua a fissarlo
- credi che mi sia dimenticato di come mi hai lasciato sul pianerottolo? – Lo sguardo sempre più malizioso e quel sorriso soddisfatto che non va più via. Indietreggia arrivando vicino allo stipite della porta la fissa ancora un attimo e con aria soddisfatta la saluta e si gira  – io vado a fare una DOCCIA – calca il tono sull’ultima parola e si allontana con un sorriso perfido, si spoglia man mano buttando i vestiti su tutto il pavimento.
Camilla fa un sorriso e si alza di scatto dal letto – eee va bene, vuoi giocare? E giochiamo – disse tra se e se, con un sorrisetto si incammina guidata solo dalla luce della luna con passo felpato verso la porta del bagno. È tutto buio eccetto per quello spiraglio di luce che illumina la porta, bussa ma non ha alcuna risposta ritenta un paio di volte ma nulla, poi sente qualcuno dietro di lei il suo respiro sul collo, sente la zip del suo vestito abbassarsi lentamente e scivolare via, tenta di voltarsi ma è impedita ha i polsi bloccati. Gaetano si avvicina furtivamente la prende di soppiatto, le abbassa lentamente la zip del vestito e poi con le mani lo fa scivolare giù, la schiaccia contro la porta facendo aderire perfettamente il suo corpo su di lei, il contatto con quella pelle così morbida lo fa eccitare ancora di più, sente il respiro di Camilla rallentare, il corpo farsi rigido sente che fa fatica a deglutire, le afferra i polsi e la immobilizza. Si avvicina al suo orecchio, inevitabilmente respira il profumo dei suoi capelli come se fosse una droga poi con malizia le sussurra
–Sei in arresto professoressa! – le bacia l’orecchio poi scende sulla guancia che tortura con dei piccoli morsetti.
Camilla non può far a meno di sorridere e mostrare piacere al tocco di quelle labbra che sembrano infuocate, porta le sue mani dietro la nuca di Gaetano e lo stringe a se come per dirgli non smettere continua, ormai ha perso completamente la testa ma le va di giocare ancora un po’ a guardia e ladri.
Appena sente la presa di Gaetano rallentare –mtz!!- scuote la testa e mormorando si gira verso di lui –Io credo che tu ti sia sbagliato!! -  in un attimo sguscia via dalla presa e con passo svelto si avvia verso il salotto ridendo.
 – è questo il meglio che sai fare mio caro vicequestore?? – un risata giocosa e maliziosa esce dalla sua bocca si nasconde dietro al divano
Gaetano rimase attonito non poteva ancora crederci si era liberata e si era presa nuovamente gioco di lui, ora era diventata una questione di principio doveva vendicarsi. Aveva gli occhi spalancati la stava cercando nel buoi ma non riusciva a vederla fin quando non sente una risatina perfida
– ridi ridi! Che se ti prendo…- è giunto in salotto ormai sa di essere vicino. Vede una sagoma alzarsi da dietro al divano, con uno scatto si appresta ad avvicinarsi e l’afferra –Presa ora sei mia! – la butta con dolcezza sul divano e si appresta a salire sopra di lei.
Sono entrambi stesi sul divano. Camilla sta sotto di lui, ha ancora quel sorrisetto malizioso lo fissa con lo sguardo soddisfatto era ciò che voleva, Gaetano sopra di lei cerca di sottometterla sa che è una cosa difficile ma ha i mezzi giusti per farcela, la fissa il suo volto è illuminato dalla luna che mette in risalto quei suoi occhi da cerbiatta e quel sorriso compiaciuto che vorrebbe togliere a suon di baci, ma resite non può dargliela vinta deve prima fargliela pagare.
-non puoi fuggire da me! – la fissa cerca di capire la sua prossima mossa
-e chi ti dice che io voglia scappare?? Infondo il divano è così comodo!! –
-Ah no?? Non ti va di scappare?? – alza il sopracciglio e la fissa con aria diffidente
Camilla scuote il capo fa un sorriso e si morde il labbro, si allunga con il collo e lo bacia – vedi non ho intenzione di scappare – sussurra sulle labbra di lui.
Gaetano con quell’affermazione non ci vede più ha resistito fin troppo, inizia a baciarle il collo con la mano destra le stringe la natica così forte da farle sentire un dolore che in quel momento non può essere che piacevole, strazia il suo collo con dei morsi quasi come se volesse mangiarla la stringe di più a se, sente il corpo di Camilla essere alla sua mercè. Scende verso i seni le strappa quasi con forza il reggiseno e inizia a baciarli glieli tortura sa che le sta dando piacere. Camilla ormai ha la mente offuscata non capisce più nulla si abbandona completamente gli cinge la vita con le sue gambe porta le sue mani dietro la sua schiena e fionda le sue unghie facendo scuotere leggermente l’uomo, vuole essere sua non vuole più aspettare. Gaetano sa che sta facendo impazzire Camilla, sa che lei vuole di più oltre le sue labbra ma vuole farla soffrire ancora un po’, scende sempre più fin quando non si trova nel profondo della sua intimità le da piacere ma sa che non è ancora abbastanza per lei. Risale fino ad arrivare al suo collo dove avverte i muscoli irrigidirsi, ad ogni suo bacio o morso corrisponde un sussulto, risale ancora fino ad arrivare all’angolo della bocca sorride e poi la bacia. Si staccano per un momento e poi insieme dicono
-TI AMO! – Non possono far a meno di sorridere ma ecco che la passione ritorna a bruciare. Le loro mani si intrecciano e si scontrano, le mani di lei immerse nei capelli di lui, sente le mani di lui accarezzare e stringere in una presa vigorosa le sue cosce, le mani che dai capelli scendono sulla schiena come per accarezzarla. Ormai Gaetano non può trattenersi sente i seni compressi sul suo petto, i battiti del cuore, sente il suo respiro sempre più affannato, le sue mani che lo scrutano la sua bocca su di lui. La stringe, la bacia sul collo. Si sfila i boxer la stringe ancora di più a se per farle capire cosa fa scatenare in lui, la sente sussultare sente i suoi gemiti farsi sempre più intensi, continua a giocare sul suo collo e con i suoi seni la lecca, la bacia la morde, e ad ogni singola azione sente il suo piacere e in fine le sfila gli slip. Abbandona il suo collo per posarsi finalmente sulle sue labbra la guarda e le sussurra
-dimmi che sei solo mia! - riprende a baciarla e la fa sua, entra in lei, sa come farla godere. Ad ogni spinta Camilla sente il piace invaderle il corpo, continua ad affondare le sue unghie nella schiena di lui, sente le sue mani su di lei che la stringono a lui anche se con fervore le sembrano quasi carezze.
-si sono tua! Solamente Tua – gli sussurra dolcemente.
Gaetano è estasiato da quelle parole, continua fino ad arrivare al piacere dell’amplesso. Si accascia su di lei sfinito, quando si è ripreso si alza e la fissa, vede sul suo volto che è appagata felice, la prende in braccio e lei si aggrappa immediatamente al suo collo e si dirige in camera. La posa delicatamente sul letto e poi si stende accanto a lei, Camilla non può evitare di stringersi a lui ha bisogno di sentire la sua pelle i battiti del suo cuore e poi amava da impazzire giocare con i suoi pettorali, sentiva che lui la stringeva a se come se avesse paura di perderla. Gaetano la guardava giocare con i suoi muscoli non poté far a meno di sorridere le spostò dalla fronte il solito ciuffo ribelle che le copriva il volto mentre pensava che era la donna più bella del mondo e senza rendersi conto sussurrò i suoi pensieri
-Sei bellissima amore mio!! –
Camilla lo sente e si alza di scatto e lo guarda fisso negli occhi –Anche tu sei bellissimo amore mio! TI AMO – con un sorriso si avvicina al suo volto e lo bacia. Gaetano la guardava con gli occhi dolci e innamorati, vede che lei si sdraia nuovamente vicino a lui abbracciandolo, non può far a meno di accarezzarle i capelli poi con la mano scende sul suo braccio con un tocco delicato le fa una carezza e la sente rabbrividire. Nella stanza è calato un silenzio, si godono quel momento tutto per loro fin quando Camilla incuriosita domanda
-Come mai Torre ti ha chiamato prima?? –
-Hanno ritrovato il corpo di una ragazza al valentino – cerca di essere vago ed evasivo
-Ah!! E come è morta??- sempre più incuriosita
-con 24 coltellate solo che una sola è stata fatale! –
-Come fai a sapere con sicurezza che sono 24 coltellate e che solo una è quella fatale??- si alza sempre più curiosa porta il braccio destro sotto la testa per sorreggersi, lo fissa in attesa di risposta
-beh perché abbiamo una prima vittima che riporta le stesse ferite -  la sua mente si riempie di pensieri negativi
-o dio!! Pensate che sia un serial killer??-  Camilla nota la preoccupazione negli occhi dell’uomo
-Non ne siamo sicuri però credo di si!! – cerca di distogliere lo sguardo da lei non vuole farle capire che c’è altro quel pensiero di quell’incisione lo turba e non sa perché
-Ah! – nota che Gaetano distoglie lo sguardo è diventato evasivo di punto in bianco e capisce che c’è dell’altro – non mi hai detto tutto!! Forza spara sono curiosa! – gli accarezza il viso per dargli coraggio
-Camilla non ti sto nascondendo nulla! –
Camilla inarca il sopracciglio sinistro e sul viso si stampa un espressione di qualcuno che non crede nemmeno ad una parola –mmm ma credi di farmi scema così?? Sai che io capisco al volo se c’è qualcosa che non va! Dai Gaetano non fare il prezioso con me! – gli fa gli occhi dolci e il labbruccio nella speranza di convincerlo
-Ma niente Camilla!! È solo un particolare – calcando il finale con un tono irritato
Camilla capisce che lo sta alterando con tutte quelle domande, se avesse voluto dirle qualcosa lo avrebbe già fatto così si limita a chiedergli scusa
-No scusami tu! Ho esagerato – Gaetano sa che prima o poi la donna gli estorcerà fino all’ultimo particolare tanto valeva farle mettere il cuore in pace fin da subito – sulla seconda vittima l’assassino ha inciso una lettera sulla guancia –
-Una lettera?? – è stupita. Non capisce come questo particolare possa turbare così tanto il suo uomo
-Si una lettera per l’esattezza una C! –
-Una C??? -  continuava a non capire così le fu inevitabile domandare – Mi spieghi perché ti turba tanto questo particolare?? –
Gaetano ha paura di dirgli cosa lo turba, ma sa che ha bisogno di essere rassicurato – Beh non lo so!! Quando ho visto quell’incisine mi ha attraversato un brivido lungo la schiena ed ho pensato subito a te. Non so perché di questa reazione ma è come se avessi avuto il presentimento che ciò abbia a che fare con te. Che tu sia in pericolo - spera di non averla inquietata con i suo dubbi chiude gli occhi come se volesse cacciare dalla testa tutti quei pensieri brutti e negativi, senza nemmeno accorgersene scende una lacrima che gli riga il viso
-Hei Hei! Vedrai è solo una coincidenza che l’incisione corrisponda all’iniziale del mio nome – Camilla si alza e lo abbraccia gli da un bacio sulle labbra e con voce rassicurante gli dice – sarà solo una coincidenza vedrai!! E poi potrei anche essere in pericolo ma se sto con te mi sento al sicuro e protetta –
-Sarà ma con il mio lavoro ho imparato che le coincidenze non esistono! – gli sorride di rimando e se la stringe a se
-Vedrai che ho ragione io! Ora dormiamo che ci aspetta una dura giornata – gli diede un bacio appassionato e scivolò tra le sua braccia. Gaetano sembrava leggermente rassicurato anche se quel presentimento era rimasto li nella sua mente. il sonno non è tardato ad arrivare, mentre entrambi dormono placidamente giù in cortile c’è qualcuno che fissa la finestra di Camilla come se la stesse spiando.
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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