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Autore: lolli89    18/11/2015    3 recensioni
James Phelps, attore che interpreta il ruolo di Fred Weasley nella saga di Harry Potter, e la sua fidanzata, una comunissima ragazza italiana, fanno la pace dopo un litigio. E scoprono che litigare non è poi così brutto... se si fa la pace. P.s. dove vedete questo: xxx , aggiungete i vostri nomi, pare che renda tutto più realistico, dicono che funzioni!
Fatemi sapere!
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: James Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Xxx andò a sedersi in braccio a James dopo che lui le fece segno di avvicinarsi.

<< Non ho fatto che pensare al nostro stupido litigio di stamattina >>, cominciò lei.

<< Anche io… oggi ero distratto, non facevo che pensare a quanto fossi stato stupido per quello che ti avevo detto >>, le disse stringendola più forte.

<< Non importa, anche io sono stata una sciocca, non avrei dovuto mandarti a quel paese. L'importante ora è che lo abbiamo ammesso, e abbiamo fatto pace >>, replicò alzando la testa, che era appoggiata nell'incavo tra la spalla e il collo. Gli fissò per qualche secondo il profilo della mascella, mentre una mano, attratta da una forza magnetica, si alzò, e appoggiò il pollice sulle labbra di lui, disegnandone il profilo. A quel contatto, James schiuse appena le labbra, passandoci la lingua tra la piccola fessura creatasi. Anche Xxx si passò la lingua sulle labbra, e cominciò a mordicchiargli il collo, mentre il ragazzo afferrò più saldamente la mano che la ragazza aveva più vicino alle sue labbra, le prese il pollice e cominciò a leccarlo e morderlo piano. Lei, presa da l' improvvisa passione che le montava dentro rapidamente, spostò le gambe in modo da mettersi a cavalcioni sul ragazzo, spingendo verso la sua eccitazione.

<< Mmm.. >>, gemette lui, cercando di controllarsi e rimanere lucido.

Xxx si spostò a baciargli le labbra, intensamente, con forza, giocando con la sua lingua, mentre le sue mani erano ai lati del viso del fidanzato, e lo accarezzavano, godendosi il contatto con il piccolo strato di barba che questi aveva. James aprì gli occhi e la guardò: non c'era niente che gli piaceva guardare di più, non c'era suono che gli piacesse di più che ascoltarla gemere mentre lo baciava, tranne… beh, tranne quando facevano l'amore, e la sentiva tendersi sotto le sue mani, arrivare all'orgasmo per merito suo, sentirla sentiva invocare il suo nome... il suo profumo che lo inebriava… erano decisamente i suoi momenti preferiti. Xxx aveva preso ad accarezzargli le spalle e le braccia, e James si accorse che gli stava togliendo la camicia, quando le sue mani fredde si posarono sul petto. La guardò.

<< Beh… mi sembra piuttosto inutile in questo momento… dovresti togliertela >>, gli disse a mò di spiegazione.

<< Tu credi? >>, le domandò con uno di quei suoi sorrisi timidi che tanto faceva impazzire la sua ragazza, aiutandola a sfilare il polsino.

<< Oh, si… lo credo >>, gli rispose, con uno sguardo malizioso.

Il ragazzo la prese da sotto il sedere e si alzò, mentre lei si aggrappò al suo collo per non sbilanciarsi, e lui la sbattè contro il muro senza troppo delicatezza, senza però farle male. Xxx si tolse la maglietta e la lanciò a terra, andando a raggiungere la camicia del fidanzato. James cominciò a scendere baciandole il collo, le spalle, la clavicola , facendola fremere tra le sue grandi mani: con un braccio la sorreggeva, mentre con la mano libera le massaggiava i fianchi. Xxx passò la lingua sulle sue labbra, mordicchiandogli il labbro superiore, e un secondo dopo lui scese di colpo, mordicchiandole il seno, facendo dei cerchi con la lingua, tirandola con le labbra i capezzoli. Mentre faceva questo la guardò negli occhi, incatenando il suo sguardo a quello di lei, godendosi lo spettacolo di lei che si contorceva, incastrata tra lui e la parete. Per la sorpresa di quel gesto impulsivo, inarcò la schiena respirando bruscamente, e afferrò con una mano un lato della libreria in legno che avevano, facendo cadere alcuni pesanti libri a terra con un tonfo. James alzò di più gli occhi, ghignando soddisfatto a quella reazione, mentre lei alzava un sopracciglio davanti alla sua soddisfazione, stringendo più forte le gambe, allacciate ai sui fianchi, facendo in modo di far strusciare le loro eccitazioni.

<< Ragazaccia… >>, le sussurrò a un orecchio, mordendole poi il lobo, soffiando piano sul suo collo.

<< Sai … è tutta colpa tua… mi stai portando sulla strada della lussuria… >>, le disse lei, avvicinandosi a lui e baciandolo con passione, affondando le labbra nelle sue, spingendo di nuovo il suo bacino verso la sua erezione, come a sottolineare il concetto. Lui gemette e premette la fronte sulla sua, poi la prese più saldamente sotto il sedere con un braccio, mentre con quello libero la strinse a se in un abbraccio che la lasciò senza fiato, andando verso la cucina mentre lei lo baciava con trasporto. Spostò bruscamente un pezzo di tovaglia, facendo cadere rumorosamente alcune bottiglie, fortunatamente in plastica, le posate che tintinnarono a terra e l'insalatiera, che non si ruppe. Sedette Xxx sul bordo del tavolo, si avvolse i suoi capelli in una mano avvicinandola a se, baciandola con forza, cercando di trasmettere tutto quello che provava per lei, e lei capì, percorsa da dei brividi di piacere che la stavano lentamente travolgendo. Lei gli tolse i jeans impaziente, volendo sempre di più, e lui le alzava la gonna, sfilandole le mutandine.

<< Queste non ti serviranno >>, annunciò lanciandole dietro di se.

Lei si morse il labbro e senza quasi accorgersene aprì un po' di più le gambe, un chiaro invito per lui.

<< Oh, no amore. Non così presto >>, le disse, dopo essersi accorto di quel gesto. Lei si abbassò sul tavolo ancora di più, prendendo James per i capelli, trascinandolo giù con lei. I due si baciarono ancora e ancora, non saziandosi mai l'uno dell'altra, mentre i loro respiri si fondevano insieme e diventavano sempre più irregolari, e la loro pelle si infuocava, surriscaldandosi la dove i loro corpi si toccavano. Il ragazzo cominciò a scendere sul suo corpo, fino ad arrivare al punto esatto della sua femminilità, dove prese a tormentarla con la sua lingua esperta e le sue lunghe dita, regalandole ondate di piacere e brividi, torturandola dolcemente, facendole scorrere la passione nelle vene, mentre il corpo ribolliva. Xxx quasi gridava, sussurrando il suo nome e inarcando la schiena sul tavolo, serrando involontariamente le cosce intrappolandolo li, ma lui le portò una mano alla bocca per zittirla.

<< Shh… cosa diranno i vicini? >>, le domandò divertito.

All'improvviso, come rispondendo al richiamo di quello che il fidanzato le diceva, aprì le gambe, si appoggiò al suo bacino, e con i piedi riuscì ad abbassare i suoi boxer. Si alzò con la schiena dal tavolo, spinse un secondo ancora la testa di James verso il basso, ma poi lo fece alzare: lui aveva gli occhi più scuri, accecati dall'eccitazione e dalla lussuria. Gli prese l'eccitazione tra le mani, fissandolo dritto negli occhi, e cominciò ad andare su e giù, girando in tondo, alternando tocchi veloci ad altri lenti, avvicinandosi con la bocca, restituendogli l'orgasmo che anche lui le aveva appena regalato, mentre James affondava le sue mani nelle cosce della ragazza, stringendo forte, gettando la testa all'indietro, finché si lasciò andare a un gemito di passione, e la ragazza lo baciò.

<< I vicini… >>, lo imitò.

Lui sorrise, la prese per le caviglie e la avvicinò ancora un po' al bordo del tavolo, e con una spinta fu dentro di lei, sentendo tutto il corpo caldo della ragazza che si stringeva attorno a lui, mentre xxx spalancò un po' gli occhi per la sorpresa e l'irruenza, gemendo forte, ansimando. James spingeva più forte, colpo dopo colpo, abile, deciso, affondando sempre di più dentro di lei, con il respiro accelerato, e il cuore che batteva, ben udibile, lei gli andava incontro, tirandogli sempre più forte i capelli così come sapeva che gli piaceva, a mano a mano che le spinte aumentavano e andavano a fondo, i corpi sincronizzati.

<< Oh… James… mmh… si… >>, riusciva a malapena a rantolare lei, affondandogli le unghie nel sedere, mentre le mani di lui le carezzavano e stuzzicavano entrambi i seni, regalandogli scariche di piacere e brividi che si irradiavano sempre di più dal suo ventre.

<< Mi… fai… impazzire… xxx >>, era riuscito a dire, tra un gemito e l'altro.

Sentirono i loro corpi tendersi l' uno sotto le mani dell'altra, mentre il secondo orgasmo li travolgeva con la sua potenza e intensità, facendogli provare sensazioni meravigliose, scuotendoli dalla punta dei capelli fino a quella dei piedi, facendoli tremare, sudati, scossi dal piacere.

<< Sai, dovremmo litigare più spesso, se ottengo questo… e la cena che mi hai preparato con i miei piatti preferiti… >>, le disse divertito dandole un bacio a ogni parola. Xxx stava disegnando distratta con la punta delle dita dei cerchi sulle sue spalle e sulla sua schiena, e ridacchiò.

Il mattino seguente stavano facendo colazione, quando qualcuno bussò alla loro porta: i vicini, una coppia sulla cinquantina.

<< Buongiorno, posso aiutarvi? >>, domandò James aprendo la porta, ancora spettinato.

<< Buongiorno, noi effetti si, vorremmo chiedervi una cosa… è piuttosto imbarazzante ma... potreste fare un po' meno rumore? >>, domandò l'uomo, vagamente in imbarazzo.

<< Rumore? >>, James era perplesso, ma poi lo sguardo dell'uomo vagò da lui a xxx e un lampo di comprensione lo attraversò.

<< Oh… più.. più piano >>, disse arrossendo.

<< Sa… ieri sentivamo le vostre… ehm… grida. Di solito non si sente niente di niente, e a noi non importa granchè ma… sa… ieri avevamo ospiti a cena… >>, continuò arrossendo imbarazzato, e James diventò, se possibile, ancora più rosso.

<< Certo, certo… ci scusi... buona ehm… giornata >>, gli disse chiudendo la porta quando se ne andarono.

<< Che voleva? >>, gli domandò xxx al suo fianco: indossava una sua maglietta che usava come pigiama, in modo da poterne sentire sempre il profumo. James le raccontò, e anche lei arrossì violentemente.

<< Ma… tu ti sei accorto che…? >>, iniziò lei.

<< Che abbiamo goduto così forte da urlare? No. Non siamo neanche arrivati alla camera, magari da li si sente di meno >>, fece lui, pensieroso.

<< Forse… ci proveremo la prossima volta che hanno una cena >>, gli disse lei.

I due si guardarono, e in un attimo scoppiarono a ridere.

  
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