Serie TV > Reign
Ricorda la storia  |      
Autore: Reflection2190    18/11/2015    0 recensioni
"I want to be with you completely.
As a woman, but as a girl…
I need more time"
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kenna, Re Enrico II
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Osservare qualcosa che per lei e per le sue amiche sarebbe stato proibito non aveva certo fermato Kenna dall'evitare di assistere alla consumazione reale tra il fratello di Francesco e la sua nuova sposa.
La giovane scozzese dai capelli scuri seguiva il proprio istinto, le proprie passioni. Anche se sapeva qual'era il proprio ruolo e cosa doveva fare per riuscire a sposarsi - cioè mantenere la propria virtù intatta - questo non voleva certo dire che avesse il divieto assoluto di divertirsi.
E, dopo la festa che era seguita al matrimonio, quale momento migliore di quello poteva esserci, per perseguire il divertimento che Kenna amava tanto.
Oltretutto, lei e le altre avrebbero finalmente scoperto cosa sarebbe successo durante le loro prime notti di nozze.
Era anche un modo per non essere del tutto impreparate.
La prima a parlare, rompendo l'atmosfera di silenzio - inframmezzata dai sospiri dei due novelli sposi - tra le quattro ragazze, fu Aylee. La sua voce più lieve del solito. "Ragazze... penso che dovremmo andarcene adesso. Prima di essere scoperte." Insieme, così come avevano raggiunto quel corridoio nascosto ( in cui si trovava la finestrella che avevano usato ), le quattro ragazze si allontanarono da esso, prima di essere scoperte. A quel punto si separarono. Mentre quattro di loro ritornarono alla festa, Kenna decise di recarsi in un altro luogo. Camminò attraverso i corridoi, sollevando di poco il mento quando passò accanto ad un gruppo di nobili, che smisero di parlare e la osservarono con attenzione, quasi con lussuria. E come poteva essere altrimenti? Kenna era giovane, appetibile... e quella sera, dopo ciò che aveva visto poco prima, si sentiva diversa. Doveva trovare un posto sicuro, dove nessuno l'avrebbe vista. Iniziò a salire una rampa di scale, assicurandosi che non ci fosse nessuno nelle sue immediate vicinanze. Si fermò davanti ad una porta, appoggiando la schiena allo stipite in legno e socchiudendo gli occhi, mentre la mano destra trovava la via perché Kenna riuscisse a darsi piacere da sola, senza compromettere la propria virtù.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 

“Sarai felice ora, cara moglie.”
Affermò Henry in tono secco, pur mantenendo il solito sorriso di circostanza in volto. La loro figlia maggiore si era appena sposata, assicurando alla Francia un’alleanza che avrebbe fruttato non poco nel tempo. I festeggiamenti, su esplicito volere di Catherine, erano stati esorbitanti… Così come esorbitanti erano state le spese per sostenerlo. Ma questo, a sua moglie, non importava. “I Valois avrebbero dovuto mostrare il loro sfarzo”, sempre. Henry non disdegnava certo lo spettacolo.. In più, l’alleanza avrebbe ripagato il regno anche di quel dispendio di denaro.
Ciò che non sopportava era quel ghigno soddisfatto di sua moglie, elogiata ora dalle dame che volevano ingraziarsela. Catherine aveva ancora quella fervida bellezza di un tempo, seppur consumata dall’età. Il lampo vivo dei suoi occhi, la furbizia mal celata ed il portamento di una vera regina facevano sì che di tanto in tanto Henry si sentisse fiero di averla al suo fianco.
Ma.. Non era abbastanza.
Fu distolto da quei pensieri dal repentino cambiamento d’atmosfera in sala. Ormai le danze erano terminate, gli ospiti iniziavano a dare cenni di stanchezza e noia e tra i due novelli sposi aleggiava il sentore della loro prima notte di nozze. Henry guardò sua figlia, Elizabeth.. Fiera, nel suo abito bianco, stentava ora a sorridere, forse consapevole di quanto la aspettasse. Chissà quali cose le aveva detto sua madre.. 
Le sue sopracciglia si aggrottarono, cercò di scacciare via la naturale inclinazione dei padri alla gelosia nei confronti delle loro figlie. Lui non poteva permetterselo, ed Elizabeth sapeva benissimo quale  fosse ora il suo dovere.
Levò in alto un calice, facendo calare il silenzio in sala, i volti di tutti rivolti ora a lui. Incrociò lo sguardo di Elizabeth, quasi terrorizzato, e dovette ingoiare un boccone amaro per mantenere la sua fermezza.
“Miei spettabili ospiti, è giunto il momento della consumazione. Brindiamo dunque agli sposi, affinchè questa unione porti i suoi frutti!”
Buttò giù un ampio sorso di vino, attendendo a malapena che il resto degli invitati brindasse a sua volta, e seguì il corteo in formazione dietro la coppia.
 
La stanza era opprimente. I nobili curiosi si accalcavano alle spalle di Henry e Catherine, alcuni con davvero poco senso del pudore. Il re ne era infastidito, in parte. Era pur sempre sua figlia, ed il dover assistere alla sua notte di nozze non lo entusiasmava poi così tanto. Se ci si aggiungevano anche gli appiccicosi sguardi degli altri, poi..
Le braccia dietro la schiena, le mani intrecciate e lo sguardo fisso su un particolare del lenzuolo immacolato, Henry sforzò la sua mente di essere libera da futili sentimenti. Ricordò quando lui era stato da quella parte.. Quando gli occhi della nobiltà erano focalizzati su lui e Catherine, e l’imbarazzo aveva preso possesso di entrambi, anche se solo per un attimo. Era esattamente ciò che stava accadendo in quel momento. Per un altro fugace istante incontrò il volto di Elizabeth, sin quando suo marito non si frappose tra loro.
Si schiarì la voce, sforzandosi di guardare per poter testimoniare la validità del matrimonio, e quando infine i due si unirono, in Henry scattò qualcos’altro. Catherine, al suo fianco, sembrava presa dal suo stesso istinto, tanto che per un attimo nella sua mente balenò l’idea di concedersi a sua moglie come non faceva da tempo. Ma il desiderio svanì immediatamente, quando nella sua mente Catherine iniziò a trasformarsi nel sinuoso corpo della sua amante, Diane.
Inspirò rumorosamente, prima di congedarsi dai nobili. Ormai era piuttosto chiaro a tutti che i due stessero ampiamente consumando le nozze. Piantò sua moglie in asso, muovendosi rapido verso la porta, poi nei corridoi che portavano al piano superiore.
Diane alloggiava in un’ala riservata a lei, piuttosto lontana dal “centro” della corte. Il percorso non era breve, e ciò non fece che aumentare il crescente desiderio del re..
Fu un rumore diverso da quello che regnava di solito nei corridoi ad attirare improvvisamente la sua attenzione. Un lieve frusciare, presumibilmente di una gonna contro il muro, seguito da un sospiro, quasi un gemito. Un ghigno si dipinse sul volto del re, quando individuò la fonte di quei deliziosi versi.. Lady Kenna.
Di spalle a lui, la ragazzina non poteva certo vederlo, ma Henry aveva intuito benissimo come lei avesse deciso di dilettarsi. I suoi occhi si soffermarono su quell’esile figura, intrappolata in quelle vesti succinte che volevano farla sembrare ancora innocente, per la sua età.
Ma sin dal suo arrivo a corte, Henry aveva notato quanto diversa lei fosse rispetto alle  altre, timide donzelle scozzesi. Kenna si aggirava con lo sguardo fiero e consapevole di chi sa di esercitare fascino, e questo a re Henry non era sfuggito.
Vide quasi un segno del destino in quel fortuito incontro.. Infondo, lui era già pronto.
Con passo felpato, si fece vicino alla ragazza e senza dire nulla la sua mano sinistra corse sul ventre di lei, per attirarla a sé.
Evidentemente in preda al piacere, Lady Kenna non doveva essersi resa conto di chi fosse alle sue spalle, cosa che ad Henry stuzzicò non poco. Lei portò una mano al collo di lui, come ad invitarlo a posare le labbra sulla sua pelle accaldata. Il re la accontentò, ma fu in quell’istante che la ragazza sbarrò gli occhi.
Senza scomporsi, Henry la fece voltare, fissandola con malizia*
Lady Kenna… Permettetemi.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Gli occhi chiusi, Kenna era ancora appoggiata allo stipite di quella porta. In quel momento qualcuno arrivò alle sue spalle, cogliendola di sorpresa e totalmente indifesa. Sentì una mano poggiarsi sul ventre, mentre la sua schiena era appoggiata contro il petto di qualcuno. Istintivamente portò il braccio destro dietro di sé, sfiorando con le dita prima una guancia e poi spostandosi più giù, al collo. Riaprì le palpebre, voltandosi in quella sorta di abbraccio per poter finalmente vedere in faccia l'uomo che era riuscito a trovarla nonostante fosse stata accorta a non farsi scoprire. E fu una scoperta decisamente inaspettata. "Vostra maestà", sussurrò, guardando negli occhi l'uomo che governava tutta la Francia.
La sua frase la lasciò ancora più sorpresa. Era ancora incapace di formulare un pensiero coerente, escluso quello che riguardava la presenza del re in quella zona del castello. Prima che potesse dire - o fare - qualcosa, avvertì la mano di Henry che iniziava a sollevare il tessuto della gonna, spostandosi poi alla pelle nuda e raggiungendo, in pochi minuti, lo stesso punto a cui lei aveva deciso di dedicarsi in solitudine. Sospirò... di certo il tocco del re sapeva essere più abile del proprio. Un lieve sorriso le comparve sulle labbra, prima che Kenna portasse entrambe le mani ad afferrare la giacca che il re aveva indossato per la festa, avvicinandolo a se ancora di più ed unendo le proprie labbra con quelle di lui, in un bacio che di casto non aveva nulla.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Non attese alcun consenso dalla ragazza. Era un re, tanto bastava per far sì che gli fosse concesso tutto ciò che volesse.. Ma oltre a questo, Kenna era già ben oltre i convenevoli. Il volto arrossato da quanto lui aveva interrotto gli comunicava che quel permesso era ben più che accordato. Ed Henry non esitò neanche per un attimo, muovendo subito la mano sinistra verso di lei, per scostare la pesante gonna ed i suoi veli.
Non gli fu affatto difficile riuscire in quel compito. Incontrò immediatamente la nuda gamba di lei, e la risalì lentamente fino a raggiungere la sua sensibile carne, già infervorata da ciò che lei da sola aveva iniziato.
Un altro sorriso, sfrontato, piegò le sue labbra, quando la ragazza lo attirò verso di sé per abbandonarsi ad un bacio decisamente caloroso e passionale.. Henry pensò che la prima impressione avuta su di lei fosse in quel momento ben più che esatta: Lady Kenna non aveva affatto l’indole di una ragazza innocente.
Tanto gli bastò per fargli completamente dimenticare Diane –almeno per quel momento – e consentirgli quindi di dedicare tutte le sue attenzioni al virginale corpo di lei. Mentre la mano sinistra continuava a muoversi, le dita che segnavano un cerchio sul centro del piacere di lei, la destra risalì ad uno dei suoi seni, le labbra che si premettero con più forza sulle sue per dischiuderle*
Ad ogni tocco di lui, ad ogni sua carezza, Kenna sentiva dei brividi correrle lungo la schiena. Brividi che non avevano nulla a che fare con il freddo. Proprio come lui voleva, si trovò a schiudere le labbra, concedendogli ciò che Henry bramava. Kenna avvertì la lingua di lui sfiorare la propria, gemendo più forte sotto il suo tocco. Questo bastò per farla ritornare in se il tempo necessario a comprendere che qualcuno avrebbe potuto vederli, se avessero continuato con ciò che stavano facendo. Che lei sarebbe stata rovinata, se non avesse più avuto la propria virtù. Che nessuno avrebbe più voluto sposarla. Mentre il re non avrebbe subito nessun tipo di danno. Kenna gli lanciò un ultimo sguardo, prima di rivolgergli una riverenza frettolosa ed allontanarsi da quel luogo, scendendo velocemente le scale e ritornando nelle stanze che le erano state destinate al castello. Per il suo bene, da quel momento in poi avrebbe dovuto tenersi il più lontano possibile da Re Henry.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Henry si deliziò della cedevolezza di lei.. Ah, le giovani donne e la loro voglia di scoprire ed esplorare il torbido mondo del sesso! Sorrise sulle sue labbra, prima di incontrare la lingua di lei, mordendola e sfiorandola in maniera alternata. Il desiderio del re era ora volto soltanto alla soddisfazione del piacere di lei, uno sfogo decisamente diverso ed inaspettato rispetto a quanto aveva pensato poco prima.
Continuò quell’assalto sul suo innocente corpo, bloccando i gemiti di lei con i suoi baci e sospirando anche lui, godendo stranamente anch’egli della reazione di Lady Kenna.
Ma ad un tratto, il suo sinuoso corpo si immobilizzò. Henry pensò che vi fosse qualcuno, lì nel corridoio, ma dopo aver lasciato le labbra di lei ed essersi guardato intorno, i suoi occhi straniti si posarono sul viso di Kenna.. La sua espressione era ora molto meno rilassata di poco prima. Il re lì per lì non comprese il motivo, ma non ebbe modo di chiederglielo. La ragazza frettolosamente si inchinò, le guance ancora arrossate da quanto poco prima stavano facendo, e svanì giù per le scale
“Ci rivedremo, Lady Kenna!”
Urlò, certo che lei potesse sentirlo, prima di passarsi le dita sulle labbra per avvertire ancora il suo sapore. Un nuovo ghigno malizioso gli si dipinse in volto, certo che dopo quel primo incontro, Henry ne avrebbe ottenuti altri.. Anche più interessanti.
Si voltò dunque, lisciò il tessuto della sua giacca e continuò come nulla fosse il percorso di poco prima.
Ora spettava a lui ricevere ciò che bramava.. E mentre pensava a Diane ed a ciò che lo attendeva, immaginò che fosse Kenna la donna verso cui si stava ora incamminando.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Reign / Vai alla pagina dell'autore: Reflection2190