Doveva essere semplice: nessun sentimento, nessun coinvolgimento, nessuna conseguenza. Trarre dal gesto meccanico il massimo godimento senza per questo impegnare nulla in cambio, neppure un singolo pensiero.
Un piano mentale e logico perfetto, che nascondeva un insito timore dell’ammissione sentimentale e una sfiducia quasi troppo ingenua nelle emozioni umane.