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Autore: myavengedsevenfoldxx    20/11/2015    0 recensioni
-allora devi fotterti, noi cerchiamo di aiutarti, ma se non ci dai una mano non possiamo venirti incontro-
-non posso semplicemente rimanere così?-
-stai scherzando?- sbottò James, rimasto taciturno fino a quel momento.
-nah-
-vaffanculo allora, quello che ti raccontiamo non serve a nulla?-
Rimasi in silenzio, Jimmy si stava alterando e non avevo ben capito il perché.
Non che me ne importasse molto alla fine.
Almeno credo.
-Brian cazzo fallo per Angelica- e detto ciò James si alzò e se ne andò seguito dagli altri.
Angelica … Angelica.
Quel nome non mi suonava nuovo, ma non mi diceva niente.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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XVIII
 

Take a breath
And let the rest come easy



 


Mi chiamo Synyster Gates, ho 21 anni e sono nato il 7 luglio ad Huntington Beach, e gli Avenged Sevenfold stavano diventando qualcuno, qualche cosa di importante e io ne facevo parte.



Mi stavo innamorando ogni giorno di più di quella ragazza.
Quella ragazza con i capelli fino alle spalle, neri come la pece e mossi, che le davano un senso di leggerezza.
Quella ragazza che alla sola vista mi aveva rubato il cuore, Angelica Sullivan, l’angelo della mia vita.
Angelica, 18 anni e con un problema che non avevo ancora capito quale fosse, sì mi interessava ma non potevo obbligarla a dire ciò di cui soffriva; poteva benissimo essere una baggianata come la voglia di avere di nuovo i genitori o qualche cosa di ben più grave come il cancro o qualche cosa di simile.
E se avesse avuto il cancro?
No.
Non poteva averlo.
Se era benigno l’avrebbe curato, ovviamente e saremmo potuti stare insieme per sempre … ma se fosse stato maligno? Se le avessero dato si e no un anno di vita? Io stavo sprecando il mio tempo, la amavo, ma non glielo dimostravo.
Cosa dovevo fare?
Cosa potevo fare?
Niente, semplicemente niente. Sono un essere umano e non posso fare nulla per combattere il cancro. Ovviamente Angelica non se fosse stata malata di cancro, la mia era un’ipotesi anche se mi faceva male solo a pensarla.
Così decisi di cancellare tutti i pensieri negativi e di vivere la mia vita.
Angelica stava bene.
Non aveva nessun problema.
Angelica sarebbe stata mia e l’avrei resa la ragazza più felice al mondo.

 

***

Eravamo a metà dicembre, nel giro di breve tempo sarebbe stato Natale e avremmo dovuto anche registrare il cd.
Nel giro di breve tempo avevamo migliorato tutte le parti, Matt si esercitava con la voce e tutto funzionava alla meraviglia.
E in parte era merito anche di Angelica. Dio se non ci fosse stata quella ragazza.
Angelica era riuscita a contattare dei locali per farci esibire, avevamo iniziato i primi di dicembre e da allora avevamo suonato solo un’altra volta. I locali ci volevano il sabato sera, ci pagavano abbastanza bene e avevamo anche una consumazione gratuita e ovviamente suonavamo nella zona di Huntington Beach, non eravamo ancora sbarcati oltre città, ma a mio parere entro breve tempo sarebbe successo.

 

-ragazzi- cantilenò Angelica quella sera del 25 novembre 2002 entrando nella sala prove – ho una bellissima notizia da darvi-
-dicci tutto- disse Johnny accordando il suo basso.
-indovinate- disse sorridendo
-siamo diventati ricchi sfondati vincendo alla lotteria con un biglietto trovato nel gabinetto da Brian- disse Matt per scherzare
- nah – Angelica fece una smorfia adorabile guardandomi mentre  mi stavo alzando.
La ragazza infatti reggeva in mano un blocco di volantini bianchi con su delle scritte che non riuscivo a decifrare essendo poca luce e lei lontana da me.
Mi avvicinai e da dietro la spalla lessi ad alta voce il primo foglietto, immaginai che anche gli altri fossero uguali.
- Sabato 1 dicembre siete tutti invitati presso il bar in centro ad Huntington Beach all’insegna del rock puro assieme alla band emergente AVENGED SEVENFOLD-
-COSA- urlai di scatto
-ehehe visto che brava?-
-tu vuoi farci esibire davanti ad un bar?-  chiese Zacky
-certo, sennò come pretendete di farvi strada al Warped Tour?- disse lei facendo l’occhiolino al fratello.
-sorella ti amo-
-anche io bro-. E rise
-ma come hai fatto…?-  chiesi stupefatto, tra le tante cose che tutti noi dovevamo fare non ci era nemmeno passata l’idea di esibirci nei locali.
-l’idea mi è venuta così guardando la tv e beh, a convincere il direttore ci son volute queste- disse toccandosi il seno e sorrise, tutti quanti ridemmo e io la abbracciai forte.
-vi danno 100 euro però, non vogliono di più perché non siete famosi- spiegò lei sedendosi e distribuendo un volantino ciascuno, io preso il mio e toccai le sue dita, così’calde e sottili e perfette, avrei voluto prendere la mano e non staccarmi mai più da esse.
Rimanemmo un momento il silenzio a contemplare i foglio, a guardare Angelica e fissarci tra di noi-
-ci esibiamo il 1 dicembre. Mi raccomando, niente cazzate- disse lei
-andrà bene- disse Jimmy
-andrà bene- ripetemmo noi altri

 

Il primo dicembre arrivò in un baleno, faceva abbastanza freddo per la temperatura solita della california e i primi fiocchi erano apparsi già, si stava entrando nel clima natalizio.
Era il nostro primo concerto ufficiale, avevamo suonato di rado a qualche piccolo evento, ma dove ci stavano al massimo 10 persone e non sapevamo nemmeno che nome dare alla band, quindi quella era la prima volta su un palco vero e proprio.
-e se non piacciamo?- chiese Johnny
-cazzi loro- risposi
- e se sbaglio?-
- il basso non si sente, nessuno ci farà caso-
-e se Matt stona? Gli va via la voce?-
-JOHNNY DIO CANE BASTA EH- urlò Zacky dall’altra parte della stanza.
Erano quasi le nove di sera e tra poco sarebbe stato il nostro turno.
Ero pieno di adrenalina e niente mi avrebbe potuto fermare.
Uscimmo sul palco improvvisato e non si vedeva praticamente nulla, le luci erano tutte puntate su di noi e si sentiva solamente il brusio delle persone. Accanto a me Johnny tremava, era sempre stato così, a volte timido e poco sicuro di sé. Altre volte invece tirava fuori un Jhonny Christ che la dava da torcere a tutti e nessuno riusciva a stargli dietro. Ecco perché era mio amico.
Aveva grinta.
Grinta da vendere.

 


È stato strano suonare davanti a delle persone che ti stavano solamente lì a fissare senza fare nulla, okay noi non pretendevamo chissà cosa essendo la nostra prima volta, ma ciò che mi fece implodere il cuore di gioia u a fine serata, quando smontato tutta l’attrezzatura e un gruppo di tre ragazzi della nostra età ci vennero vicini.
-ciao ragazzi- ci salutò quello più alto con un tatuaggio al braccio, gli altri due, un ragazzo con i capelli rasati e una ragazza bionda col piercing al naso – volevamo farvi i complimenti-
-oh grazie- dissi girandomi –piacere sono Brian, in arte Synyster Gates- mi presentati e poi – loro sono Matt, Jimmy, Johnny e Zacky-  e ognuno di loro si avvicinò per stringere la mano.
-io sono Anthony- salutò il ragazzo col tatuaggio – e loro sono Alex e Lisa- e ci fecero un cenno della testa.
-siete davvero bravi-. Continuò Anthony
-grazie- disse Matt sorridendo –ma tutto questo non sarebbe stato possibile se non grazie alla sorella del batterista.-
Mi sentivo bene, eravamo apprezzati. Qualcuno ci considerava bravi musicisti. Un senso di gioia mi pervase il corpo. Un brivido di adrenalina mi pervase le vene.
Ero carico.
Potevo affrontare tutto. 
Potevamo farcela.
Ce l’avremmo fatta.
La vita era la nostra e quello che volevamo era suonare e ce l’avremmo fatta.
-quella che scattava fotografie tutto il tempo?- chiese Alex
-esattamente- rispose Jimmy –le piace tantissimo la fotografia.-
-è carina, è fidanzata?- continuò, ma a quella parola gli gettai un’occhiataccia addosso.
-si mi dispiace- intervenne Matt a quel punto –voi avete una band?- chiese tanto per deviare il discorso.
Mi cadde il mondo addosso.
Angelica fidanzata? Con chi? E perché aveva risposto Matt?
-ci abbiamo provato, ma non è uscito niente di che- sta volta a parlare fu la ragazza, Lisa, aveva una voce carina, pensai, ma era bassa e non ispirava granchè, ma il pensiero di Angelica fidanzata non mi lasciava scampo.
Cercai di scacciarlo.
Invano.
Parlammo per alcuni minuti di musica, confrontando delle idee poi arrivò Angelica, io guardai Alex che la stava guardando avidatamente.
-ciao- salutò lei i tre ragazzi e consegnando a noi le birre, loro poi  ci lasciarono finire di mettere a posto.
Mi avvicinai a Matt, senza farmi sentire da nessuno.
-ma davvero Angelica è fidanzata?-  lui alzò lo sguardo e assunse un’aria stanca
-si- disse, sentii il vuoto dentro di me – è fidanzata con la sua macchina fotografica.- e rise
-coglione di merda- dissi tirandogli un pugno sul braccio
-no, non è fidanzata anche perché è sempre con noi e sennò lo sapresti. L’ho detto solo perché quel tipo ne parlava come se la volesse scopare sul posto e tu … beh … tu lo guardavi come per dire ‘di una sola parola su di lei e sei morto’-
Risi, allora si era notato.
Ero contento.
Poi mi sorse un dubbio.
-ma lo sanno gli altri che son cotto di lei?-
Matt rimase in silenzio per alcuni istanti, tanto da far vacillare la verità su quel che rispose.
-no, lo so solo io-
-okay …- dissi guardando Angelica seduta sull’orlo del palco con una birra in mano e parlava con Johnny.
La guardai sorridere, con quei bellissimi capelli.
L’avrei fatta mia.
Anche a costo di superare tantissimi altri ragazzi.
Sarebbe stata mia,per semppre.
-innamorato muovi il culo e carica queste cose nel furgone- mi disse Matt tirandomi un jack in testa.

   
 
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