ASCOLTO SUGGERITO: https://www.youtube.com/watch?v=mdj4GZMUAmU
 
Aveva impiegato tutto il turno serale per cercare il nome di quelle terme. Erano in provincia, l’ideale per una mamma single che non vuole allontanarsi troppo, e per un commissario, che aimè può essere richiamato per urgenze in qualsiasi momento. Sorridendo s’era avviato nel suo ufficio, dannazione era ancora lì!  

Gli era toccato far finta di andare al bagno come ai ragazzini, aspettando di sentire i suoi passi che s’allontanavano lungo il corridoio per uscire, infilarsi nell’ufficio e rendersi conto di non poter fare a meno di osservarla allontanarsi lungo il cortile, con quel suo passo un po’ impacciato da madre che non sa più di essere anche una donna.

Sorridendo s’era accomodato alla scrivania ed aveva preso un post it, quelli gialli e c’aveva scritto su “Brogliano Terme”, appiccicandolo dritto in mezzo allo schermo del pc, sicuro che lei lo avrebbe visto.

S’era trovato davanti al suo rapporto disciplinare, quello obbligatorio, lasciato aperto. La solita distratta pasticciona, s’era detto. Eppoi. Non aveva resistito alla curiosità di sapere che cosa pensasse davvero di lui ed aveva letto: "Donnaiolo, maschilista, disilluso non crede all'oroscopo, figuriamoci alla luna...Ti vorrei strozzare quando mi rinfacci tutti i miei difetti e baciarti quando ci passi sopra, perché tu ci passi quasi sempre sopra…è ufficiale. Sono pazza!”.

Un colpo di tosse, per poco non si strozza con la gomma da masticare, molla il mouse come fosse un serpente velenoso, e rimane lì, immobile, a giocare con la barba tra il perplesso e l’esaltato.  Lentamente un sorriso si fa largo dietro la scorza da rude uomo di mondo. Il cuore batte un mezzo giro più forte, come una sveglia.

Lentamente l’ispettore Maresca si alza, raggiunge la sua postazione e raccoglie metodicamente le sue cose, la mente che elabora dati e progetti come un computer ultimo modello. – Keep Kalm Mattè, nun te poi comportà come er solito burino.  -, si obbliga a mantenere i piedi a terra.
Laura è il suo superiore, l’ufficiale addetto alla sua riabilitazione completa al servizio. Ed ha tre figli. Non può fare lo stronzo e rischiare di combinare un altro casino. Che poi lui non è quel grandissimo cuore de fero che dicono i colleghi.

Si è innamorato una volta sola in vita sua, disgraziatamente di nuovo della sua partner, che è stata uccisa in un conflitto a fuoco lasciandolo una larva. Si era ripromesso che non sarebbe capitato mai più. Ed ora ci risiamo. Definirsi “incartato” è un eufemismo. E’ proprio partito di cervello.

Ormai è fuori dall’ufficio, la sua bambina lo aspetta, una desmo dodici tenuta come una figlia. L’uomo indossa il casco, i guanti ed accende la ragazza, dando un paio di sgassate per farla cantare. Il rombo dei motori aiuta a pensare. Sale in sella e parte, il cervello ancora in subbuglio. Impenna, perché deve festeggiare, come fanno i piloti quando portano a casa la vittoria, quando finalmente c’è qualcosa di importante in arrivo.

Quarto d’ora ed è sotto casa sua, perché le ruote ce lo hanno portato senza nemmeno chiedere permesso. Si toglie il casco ed alza la testa in su, scuotendo i capelli all’indietro, c’è solo una luce accesa, forse il salone. La tentazione di suonarle è tanta, ma è anche molto tardi e lui vuole dimostrarle di poter essere un gentleman, forse.

“Brogliano Terme, il mio regalo antistress.”, scrive muovendo rapido le dita sulla tastiera e preme invio , poi risale e sparisce nella notte. Inizia così, inaspettata.