Eine
Woche mit Georg
In
questa fanfic, i Tokio Hotel non esistono e il protagonista
è solo Georg.
In
quella tranquilla e fresca mattinata primaverile, a Magdeburg una
giovane
ragazza diciottenne venne svegliata dal fastidiosissimo suono della
sveglia.
Svogliatamente
la ragazza allungò una mano verso il comodino e dopo averla
spenta si tolse di
dosso il piumone e si alzò, anche se controvoglia.
La
giovane in questione era alta e con un fisico formoso.
Lunghi
capelli castano scuro e ondulati e profondi occhi verde smeraldo.
Una
pelle bronzea che brillava alla luce del sole e delle carnose labbra
rosse.
Decise
di pettinarsi con una coda alta e si fece un bellissimo trucco verde.
Indossò
poi un paio di pantaloni a tubo neri, con una maglietta bianca, sotto
ad una
felpa viola.
Finì
il tutto con un paio di All Star bianche e viola.
Dopo
essersi infilata il suo giubbino sbracciato nero, prese lo zaino e si diresse verso
la fermata dell’autobus,
che stranamente non tardò ad arrivare.
Non
sapeva perché, ma sentiva che quel giorno sarebbe successo
qualcosa di speciale
e non si sbagliava.
L’autobus
arrivò davanti a scuola e lei scese, ancora persa nei suoi
pensieri.
La
stessa mattina un ragazzo dovette fare incredibili corse,
perché si svegliò in
ritardo e dopo essersi alzato velocemente, rischiando anche di
inciampare nelle
lenzuola, fece una colazione veloce e dopo essersi vestito
andò a scuola.
Quello
era il primo giorno nella nuova scuola,dopo il trasferimento da Halle,
a causa
del divorzio dei suoi genitori.
Arrivato
a scuola si fece indicare la direzione per raggiungere la classe e il
professore, lo presentò subito molto gentilmente.
“Ragazzi
questo è il vostro nuovo compagno Georg Listing e viene da
Halle” disse
sorridendo alla classe, che salutò il ragazzo.
E
per lui era stata la stessa cosa.
Era
fisso a guardare quella splendida ragazza, che continuava a fissarlo.
“Guarda
c’è proprio un posto vicino a Leila”
riprese il professore.
Georg
non poteva essere più felice e si sedette subito al posto
indicatogli.
“Ciao,
io sono Georg. Tu?
“Piacere,
io sono Leila. E così vieni da Halle, giusto?”
disse con un bellissimo sorriso.
“Sì,
mi sono trasferito qui a causa del divorzio dei miei genitori. Ora vivo
con mia
madre, ma vedo regolarmente anche mio padre, che è rimasto
nella mia precedente
casa” rispose ricambiando Georg.
“Oh,
mi dispiace…” disse lei mortificata.
“Non
ti preoccupare”.
“Senti,
cosa ne dici di fare un giro con me, durante l’intervallo?
Così ti presento un
po’ di persone”, chiese lei cortesemente.
“Buona
idea, certo che vengo con te, grazie”.
“Figurati”.
Entrambi
si piacevano già e anche se si conoscevano da sole due ore,
speravano che tra
loro sarebbe nata una bella amicizia.