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Autore: fbeauchamphartz    21/11/2015    0 recensioni
Kurt e Blaine hanno difficoltà a passare del tempo insieme.
Così Kurt trova una soluzione (magica), che cambierà temporaneamente le cose.
-dal testo-
“Hai detto che l'avresti fatto per me,” controbatte Kurt. “Anche se sei spaventato a morte, lo faresti per stare con me. Quanto è diverso questo?”
>>traduzione a cura di: TrueTargaryen
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Angolo traduttrice: 
Hey guys! 
Eccomi qua una una breve traduzione "fuori programma".
L'ho letta ed ho subito pensato "questa devo tradurla". Perché? Perché è diversa dalle altre che ho letto, basically. 
Voglio dedicare la traduzione alla mia partner in crime, che legge e recensisce ogni mia traduzione, che sopporta i miei scleri, e che è sempre presente. Ti adoro, spence.

TrueTargaryen

*

Part of your world

*

 

“Okay,” dice Kurt, sforzandosi di leggere la sua stessa scrittura sul pezzo di carta bagnato che sta reggendo, le dita di entrambe le mani che stringono gli angoli per tenerlo aperto, mentre simultaneamente la mano destra stringe una fiaschetta piena di fluido, “uh, mi serve un pezzo di corallo verde” - stringe gli occhi mentre pronuncia le successive poche parole - “e una gamba di una Ophiuroidea1.”

“Corallo verde e una gamba di una Ophiuroidea,” ripete Blaine. “Specificamente corallo verde?”

Kurt rilegge la lista di ingredienti.

“Sì,” conferma. “Dice specificamente corallo verde.”

“Cosa succede se aggiungi del corallo rosso?” chiede Blaine. “O rosa?”

Kurt scrolla le spalle. “Non lo so, ma non sono sicuro di volerlo scoprire.”

“Ricevuto,” dice Blaine, tuffandosi sotto l'acqua e lasciando Kurt sullo scoglio ad aspettare, mentre cerca di capire le confuse parole sul foglio. Dannazione, pensa quando il vento soffia, quasi strappando il foglio in due. Desidera aver usato una penna invece che un lapis. Almeno sarebbe potuto essere stato abbastanza intelligente da averle scritte in uno schedario. L'acqua del mare sta riducendo il foglio in carta velina.

“Ecco il tuo corallo verde,” dice Blaine. Kurt allunga la fiaschetta, e Blaine vi mette dentro il pezzetto. Kurt ne osserva le dimensioni, sperando che siano sufficienti. Le istruzioni che sta seguendo sono vaghe così come le proporzioni fornite. “E questa è la gamba dell'Ophiuroidea.” Blaine allunga a Kurt la gamba, che ancora si torceva, e quest'ultimo, che non aveva considerato la parte logistica del raccogliere questo particolare ingrediente, deglutisce per il rimorso.

“Tu non...sai...” dice a Blaine, che ovviamente non capisce. Kurt imita il gesto di tagliarsi la gola, e Blaine finalmente comprende.

“No,” ride, scuotendo il capo, facendo rimbalzare i ricci corvini contro le sue guance. “No, no, no. L'ho semplicemente chiesta. Si staccano piuttosto facilmente. Ne crescerà un'altra.”

“Bene,” dice Kurt, rilasciando un sospiro di sollievo. Fa cadere la gamba nella miscela, dove si arrotola e si dimena, mescolando il miscuglio. “D'accordo. L'ultima cosa di cui ho bisogno è...” Kurt da un'ultima occhiata alla poltiglia di carta nella sua mano e si arrende, buttando ciò che è rimasto nella tasca del costume. Ha letto così tante volte le istruzioni in biblioteca e sul foglio di carta che le ha completamente memorizzate. Stava semplicemente usando il foglio come sicurezza. Non voleva incasinare tutto quello. “Una fiala di sabbia dal profondo della fossa oceanica.”

“Una in particolare?” chiede Blaine.

Gli occhi di Kurt si spalancano. Lancia un'occhiata alla sua tasca, considerando cosa gli serva per riprendere il foglio e ricomporlo, ma sa che oramai è impossibile. Deve fidarsi dei suoi istinti. Dopotutto l'hanno portato a decidere di fare tutto ciò. Deve avere fiducia.

“Io...non ho scritto questa parte,” dice. “ma non ricordo che nel libro menzioni una fossa in particolare, quindi suppongo che vada bene qualsiasi. Solo...cerca di prendere la sabbia che si trova più in profondità?” Kurt prende dall'altra tasca una fiala di vetro. L'allunga al moro.

“Penso di conoscere il posto perfetto,” dice Blaine. Prende la fiala dalla mano di Kurt, ma si ferma prima di tuffarsi nuovamente. Alza un sopracciglio verso il castano, che sta salendo più in altro sullo scoglio per evitare di esser colpito da un'onda. “A cosa serve tutto questo?”

“Beh,” dice Kurt, trovando il posto dove appollaiarsi, mantenendo i palmi pressati sopra la bocca della fiaschetta, “non voglio rovinare la sorpresa, Blaine, ma è un regalo.”

Blaine guarda in alto verso di lui, gli occhi ambrati che brillano alla luce del sole pronto a tramontare.

“Un regalo?” chiede, guardando con aria interrogativa la fiaschetta nelle mani di Kurt, riempita di pot-pourri di ambigue cianfrusaglie che Blaine stesso ha raccolto, assieme ad altre poche cose che erano già dentro quando Kurt è arrivato. “Per me?”

“Per te,” dice Kurt, mordendosi il labbro inferiore, non volendo rivelare troppo, “e anche per me. Adesso, vedi di muovere la coda. Il sole sta per tramontare, e ho bisogno della sabbia prima di allora.”

Blaine si immerge nell'acqua, la sua coda di scaglie nere e argento che rompe la superficie, spingendolo direttamente giù con un singolo, potente, colpo. Kurt lo guarda andare, il suo fidanzato sparisce dalla vista alla velocità della luce. Poi guarda gli ingredienti nella fiaschetta – il corallo verde, la gamba di Ophiuroidea, un pezzo di conchiglia, qualche goccia di acqua di rose, un po' di salvia, e altre cose, incluse tre gocce del proprio sangue, e cinque scaglie di puro oro.

L'oro è stata la parte più difficile da procurarsi, e la più dolorosa. Non possiede dell'oro, non essendo molto amante della gioielleria. Ha dovuto usare la fede di sua madre. L'ha rubata dal cassetto del comò di suo padre mentre il genitore era a lavoro. Ha cercato di fare dei tagli più invisibili possibile, ma non importa. Anche se suo padre se ne accorge, il danno è fatto. Ma a Kurt piace credere che sua madre avrebbe approvato. Ha questa possibilità di passare del tempo con Baine, senza alcuna barriera tra loro. La coglierà, a qualsiasi costo.

Baine infrange la superficie con le braccia tese, il pollice sopra la bocca della fiala per non far uscire la sabbia.

“Presa,” dice, leggermente senza fiato, più per l'emozione che per la stanchezza. “Tutto qua?”

“Tutto qua,” risponde Kurt, allungando la fiaschetta così che Blaine possa avere l'onore di versare l'ingrediente finale.

Kurt guarda attraverso il vetro della fiaschetta, l'aggiunta della sabbia rende il liquido all'interno torbido. Mentre scuote gentilmente per mescolare la soluzione, Blaine guarda con interesse.

“Quindi,” dice il moro, non stando nella pelle di vedere accadere qualcosa di straordinario, “adesso?”

“Adesso la parte poetica,” dice Kurt. Guarda verso l'orizzonte, il sole che affonda dietro la Terra, e sorride. “Direi che il nostro tempismo è quasi perfetto.” Porta la fiaschetta davanti al sole, lasciando che i raggi riscaldino il miscuglio attraverso il vetro, nel modo in cui dice il libro. Un fascio oro lo colpisce, poi un altro, penetrando nella nebbia di sabbia e uscendo dall'altra parte. In un lampo di luce, il pasticcio torbido di ingredienti si trasforma in un liquido traslucido rosso, illuminando la pelle di Kurt, le rocce e l'acqua come un rubino che riflette luce.

“Cosa...cosa è?” chiede Blaine. Pensa di aver capito, ma vuole che sia Kurt a dirglielo. Blaine sa che Kurt sta cercando un modo per portarlo sulla terra, per trasformare le sue pinne in delle gambe, o qualcosa, qualsiasi cosa così che possano stare insieme, anche solo per un po'. Questa pozione magica è quel qualcosa. Blaine se lo sente nelle viscere. Deve esserlo. Il suo cuore batte più forte al solo pensiero. Il mondo fuori dall'oceano lo spaventa. L'ha sempre fatto. Vecchie storie di mare riguardo alle terribili cose che le persone fanno alle creature marine sulla terra, l'hanno perseguitato fin dalla sua infanzia. Ma non importa. Affronterà questa paura, la supererà, se ciò lo porterà a passare del tempo con Kurt – abbracciarlo, camminare con lui, forse anche dormire al suo fianco. E' stato il suo sogno da quando si sono conosciuti. Prega, respirando l'aria marina e aggrappandosi ai raggi solari che continuano a sparire nell'acqua, che questa fiaschetta di liquido in mano a Kurt sarà la chiave per realizzare i suoi sogni.

“E' una pozione,” dice Kurt.

“E,” risponde Blaine, allungando lentamente la mano per prenderla, “dovrei berla?”

Kurt guarda il suo fidanzato, alla sua speranzosa, pregnante espressione, e sorride.

“No,” dice Kurt. “E' per me.”

Blaine smette di allungarsi, le sue braccia si ritirano sui suoi fianchi sotto l'acqua, confuso, e un po' ferito. Kurt non ha fatto una pozione per portarlo sulla terra? L'unica cosa di cui hanno parlato? La cosa che entrambi vogliono?

Allora, per cosa era?

“Non capisco,” dice Blaine, guardando prima il liquido rosso che brilla nella fiaschetta, poi verso il sole e infine verso la roccia su cui siede Kurt, la marea che si alza attorno a lui, l'acqua persistente dell'oceano che blocca la vista della costa. Blaine non ha realizzato prima quanto Kurt abbia nuotato lontano per incontrarlo. Con l'acqua che si alza, le onde che diventano più violente, Kurt non ce la farà a tornare in tempo almeno che...

“Oh mio...Kurt!” Blaine scuote la testa, la sua faccia carica di preoccupazione. “Ma tu...le tue gambe...non posso lasciarti...”

“Hai detto che l'avresti fatto per me,” controbatte Kurt. “Anche se sei spaventato a morte di venire sulla terra, lo faresti per stare con me. Quanto è diverso questo?”

Blaine non può smettere di scuotere il capo. Sente che deve persuadere Kurt, ma il suo cuore si sta gonfiando di gioia.

“Kurt...”

“Voglio stare con te, Blaine,” dice Kurt. “E secondo il libro, l'incantesimo non è permanente. Ma, avremo il fine settimana insieme. Tre giorni interi se siamo fortunati.”

“Kurt, io,” - Blaine si avvicina alla roccia, allungando una mano per aiutare Kurt a scendere nell'acqua - “non so cosa dire.”

“Io sì,” risponde Kurt, reggendo la fiaschetta in alto per tenerla lontana dalla portata dell'acqua. “Alla salute!”

Si porta la fiaschetta alle labbra e prende un primo, sperimentale sorso. E' esattamente cosa si è aspettato da una pozione magica fatta di sabbia, conchiglie, sangue e oro. E' terribile – amaro, salato, con un retrogusto di vomito stantio e di pannolino per bambini. Ma sta attento a non mostrarlo. Non vuole che Blaine pensi che questo lo tiri indietro, specialmente considerando che, in caso funzioni, sa che lo farà ancora. Ridacchia un po' al pensiero di una Ophiuroidea senza una gamba nell'oceano, e ingoia il resto del liquido in un unico sorso doloroso.

“Kurt,” dice Blaine, prendendo la fiaschetta dalle mani di Kurt quando quasi la lascia cadere in acqua. “Stai bene? Il tuo costume!” Una frase segue l'altra, risvegliando Kurt come un colpo di frusta. “Non dovresti levarli?”

Kurt si guarda le gambe. La luce rossa del liquido illumina l'acqua sotto di lui mentre sente il suo corpo cambiare.

“Merda!” scalcia con le gambe, spingendo via il costume, ma questo è attaccato alla pelle bagnata. “Non penso avrò un bell'aspetto se non riesco a toglierli.”

“Ci penso io,” dice Blaine, immergendosi nell'acqua giù per la lunghezza del corpo di Kurt, rimuovendo il costume. Kurt arrossisce furiosamente quando sente i setosi capelli di Blaine solleticare contro le sue gambe e il suo pene molle, ma questo imbarazzo scivola via alla bruciante sensazione della pelle che si lacera, le ossa che si fondono, e la straziante trasformazione della soffice carne umana in dure scaglie.

Fortunatamente per Kurt, sembra solo che duri un'infinità. Dura appena un secondo in più rispetto a Blaine che gli leva il costume dal corpo. Poi Kurt si sente capovolto, la parte inferiore del suo corpo galleggia sulla superficie, la parte superiore quasi forzata sott'acqua.

“Kurt!” grida Blaine, l'urgenza della sua voce sopraffatta da una risata di estrema felicità che Kurt non ha mai sentito prima nella sua voce. “cerca di spingere la coda verso il basso e le spalle e gli addominali verso l'alto.”

“Sarò capace di respirare sott'acqua?” chiede Kurt, tossendo litri d'acqua salata.

“Sì,” dice Blaine con esuberanza. “Sì, ci riuscirai. Ma hai bisogno di una certa inclinazione per stare diritto, o sarai alla mercé delle onde.”

Kurt fa del suo meglio per seguire le istruzioni di Blaine, ancora reggendosi alle spalle dell'altro per supportarsi. Sta scoprendo l'uso di alcuni muscoli che normalmente non usa molto, e le sue gambe – non riesce a pensare a come sembreranno dopo che questo sarà finito. Una cosa è certa – è sulla strada giusta per avere gli addominali scolpiti che sta cercando di ottenere da secoli.

Kurt riesce a mantenersi diritto per poco più di cinque secondi, e si allontana da Blaine di un paio di pochi centimetri, ma non arriva troppo lontano perché il ragazzo si rifiuta di lasciarlo.

“Beh,” dice Kurt, ruotando goffamente nell'acqua con le mani di Blaine poggiate a coppa sui suoi fianchi, che lo tengono stabile, “come sto?”

“Sei” - le labbra di Blaine si aprono, incapaci di credere a ciò che vedono. D'improvviso si tuffa sott'acqua per avere una migliore vista della coda di Kurt dalle scaglie blu e verdi, pinne d'oro si aprono a ventaglio sulla schiena. Torna a galla, Kurt arrossisce di un rosso acceso che Blaine è troppo emozionato per notare - “incredibile! Come ti senti?”

“Strano,” ammette Kurt. Tenta un altro giro, sbandando come una trottola, mentre lotta per avere una presa sulla sua nuova appendice. “Voglio dire, penso dovrei sentire freddo. L'acqua è fredda. Ma io no. E posso in un certo senso sentire le mie gambe, ma so che non ci sono. E questa coda...è così ingombrante, così pensante, così...” guarda verso la faccia preoccupata di Blaine, il labbro inferiore piegato in avanti, mentre lo ascolta lamentarsi. Kurt sorride per rassicurarlo come può e per cancellare il broncio sulla faccia del fidanzato. “Ma mi ci abituerò, Blaine.” Kurt mette una mano sulla sua guancia. “Voglio abituarmici. Voglio essere qua con te.”

Blaine annuisce, il sorriso che ritorna sul suo viso. Prende Kurt tra le braccia e lo bacia, avvolgendo la sua coda attorno all'altro, facendoli girare nell'acqua, tagliando le onde in un cerchio come se stessero nuotando insieme.

Come se stessero ballando.

“Oh!” boccheggia, senza fiato per essere avvolto dalle braccia di Blaine in quel modo, per la prima volta alla pari. “Dovrai insegnarmelo.”

“Lo farò,” dice Blaine, allontanandosi un attimo per guardarlo. “Ti insegnerò tutto ci che so. Ti mostrerò ogni cosa. Te lo prometto.”

“Bene,” dice Kurt, prendendo il costume da dove si era incastrato nella roccia, assieme alla fiaschetta e alla fiala e al grumo di carta non-così-inutile nelle tasche. “Cominciamo. Non voglio sprecare neanche un minuto del tempo con te.”

Blaine guarda Kurt, mantenendo i suoi occhi su di lui mentre il sole finisce di discendere e le stelle cominciano a spuntare in cielo. Kurt – il suo Kurt – tanto bello alla luce delle stelle quanto a quella del sole, che ha cambiato tutto, ha alterato il suo corpo, solo per essere con lui. Nessun altro mai aveva fatto una cosa neanche remotamente simile a questa per lui. E' quasi un sacrificio troppo grande.

“Ti amo,” dice Baine. E' la cosa che Kurt preferisce sentire, Baine lo sa, ma non si avvicina ad esprimere tutto ciò che prova in questo momento.

“Ti amo pure io.” Kurt sbatte la coda per tornare tra le braccia di Blaine, ma finisce per trasportali indietro di qualche metro, e Blaine ride. Prende la mano di Kurt, pronto a fare strada, ma il ragazzo scuote la testa.

“Non lasciarla,” lo prega, squittendo quando un'onda passa su di loro, sollevandoli di circa tre metri assieme a lei.

“Neanche per idea,” risponde Blaine. Stringe Kurt, lo bacia appassionatamente, e si immerge con lui nelle onde.

*

Note di traduzione:
1Ophiuroidea: volgarmente stelle serpentine, sono una classe appartenente al phylum degli Echinodermi.

*

ATTENZIONE: Questa traduzione è stata autorizzata dall'autrice, fbeauchamphartz.

 

 

 

 

   
 
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