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Autore: Nyr    21/11/2015    4 recensioni
STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE
Questa storia è ambientata al Campo Mezzosangue, dove i Sette della Profezia e qualche altro personaggio dovranno cimentarsi in una nuova esperienza: Insegnare. Dopo la guerra infatti, Chirone li ha eletti Maestri. Ce la faranno i nostri eroi?
La storia raccontata da Rick Riordan subirà variazioni (leggere) per adattarsi meglio alla trama.
IL RATING POTREBBE CAMBIARE IN CORSO D'OPERA.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I

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Alexander odiava le regole, le aveva sempre rifuggite prestando osservanza a una ed una soltanto autoimpostasi: non desiderare la donna d’altri. Che poi nel suo caso l’oggetto del desiderio fosse un uomo era irrilevante. Meno irrilevante era la terribile morsa che puntualmente gli stava dilaniando lo stomaco perché quello che aveva davanti non era esattamente quel che si sarebbe potuto dire un bello spettacolo, o almeno non lo era per lui considerando il fatto che la passione con cui quegli individui avvinghiati contro al muro si stavano vicendevolmente infilando la lingua in gola non poteva che denotare un certo godimento da parte di entrambi. Ma per Alec no, nossignore, perché come poteva quella sgualdrina sfiorare anche solo con un dito il suo uomo? Okay, forse proprio suo non lo era ancora, ma Alexander lo giurò: ci stava lavorando. Che poi “lavorarci” per lui significasse pedinarlo senza mai rivolgergli la parola non era poi così importante, no? Ma ad Alec bruciava, eccome se bruciava: Alexander Jones paralizzato e ridotto a stalker da un semplice ragazzetto, lui proprio, che era il re della burla, il re della sfacciataggine, il re dell’estroversione!...e okay, che Jason Grace fosse un ragazzetto non era proprio quella che si chiamava “verità” però il concetto non cambiava e gli faceva male tanto…forse troppo. Perché a lui non sarebbe dovuto proprio piacergli Grace e non perché era un suo maestro e nemmeno perché era un ragazzo, ma era fidanzato e lui non era una troietta che fotteva i ragazzi alla gente, proprio no. Fu per questo che si girò, gli occhi di ghiaccio sempre ridenti e scherzosi spenti, privati della solita allegrezza e il suo marchio di fabbrica, quel sorrisetto furbo e strafottente, cancellato dal suo viso perché no, lui non era così masochista da continuare a guardare la coppia amata da tutti scambiarsi effusioni così passionali da sembrare un video porno.
Stette attento, si allontanò piano, senza farsi vedere ne sentire, fosse mai che li disturbasse, e si diresse all’arena dove forse sarebbe potuto riuscire a sfogare un po’ di quella rabbia repressa che non aveva alcun diritto di covare.
 
* * *
 
– Te lo giuro Rey! L’ho visto con i miei occhi! – L’occhiata che Reyna lanciò alla ragazza parzialmente sdraiata sulle sue gambe non lasciava adito a dubbi: scetticismo, profondo, radicato scetticismo. – Ems andiamo, sai benissimo che Jones è gay! Come può piacergli Piper? – La ragazza sbuffò, girando appena il capo per osservare l’amica – Lo so Rey, ma aveva uno sguardo! Stava letteralmente scoppiettando di gelosia, dalle mani gli sprizzavano scintille! – Reyna per tutta risposta accennò un sorriso – Emily non è che non ti creda, ritengo solo che tu abbia sbagliato un piccolissimo dettaglio: a Jones non piace Piper, ma Jason. – Disse con fare ovvio e temette seriamente che la mascella dell’amica si staccasse tanto era aperta – Ma Rey! Maestro Grace non è gay! – Jessica per tutta risposta nascose una risata dietro un colpo di tosse – Credimi Ems, lo so bene! – Il colpo che l’altra le assestò al braccio era scherzoso, eppure ridendo Reyna se lo massaggiò comunque: a volte l’amica rischiava di mettere un po’ troppa forza nei suoi colpetti “Scherzosi” – Eddai Rey, smettila di sbattermi in faccia che te lo sei scopato! Lo so, okay? Sinceramente non riesco ancora a capire tanto bene il motivo per cui tu lo abbia piantato, andiamo, il Maestro è così…così wow! – Reyna sbuffò di nuovo una risata e – Mi stupirà sempre il tuo lessico diciamo…particolare. – E il colpetto che quella volta Emily gli assestò non era poi così scherzoso, lei sapeva bene come l’argomento “Lessico” fosse molto delicato per l’amica: la sua dislessia le pesava molto, non era mai riuscita ad accettare il fatto che per leggere una frasetta dovesse impegnarsi come per svolgere un problema di fisica nucleare! E pensare che amava follemente la letteratura! Ma, evidentemente, la figlia di bionda era troppo interessata ad un’altra questione per continuare a far l’offesa perché – Però che dolci! Voglio dire…sono così carini insieme! Non fosse che Jason Grace sia mio diventerebbero la mia OTP! – e Reyna, davvero, non sapeva più dove sbattere la testa: la logica dell’amica le sarebbe parsa sempre oscura e contorta.
 
* * *
 
– Lo so, ma fa così male – e il colpo che Alec sferrò non era poi così potente, tutta la forza e la rabbia sembravano essere svanite, sostituita dalla rassegnazione e sì, anche un po’ dal dolore. Si lasciò cadere a terra, al centro dell’arena, si sollevò un po’ di polvere ma non vi diede importanza e posò la sua arma accanto. Il sole cocente continuava a scottare la sua pelle senza però bruciarlo. Era sudato Alec, anzi, a dir la verità stava proprio grondando: sulla sua pelle abbronzata stavano scorrendo goccioline che riflettevano il sole e che scorrendo sul torso nudo del ragazzo disegnavano strisce di luce sui suoi addominali rendendoli ancora più invitanti e Nico non poté fare a meno di guardare il percorso di quelle goccioline perché okay, Alec era come un fratello per lui, però era pur sempre un ragazzo, gay e in astinenza per giunta! E davvero, restare indifferente era un po’ troppo difficile e quando si accorse che anche le sue parti basse la pensavano allo stesso modo non perse tempo e si lasciò cadere affianco all’amico: l’ultima cosa che voleva era che Alec si accorgesse del problemino che si stava svegliando nei suoi pantaloni e iniziasse a farsi idee sbagliate. – Eppure sai che ti dico? Tra poco vedi che si lasciano – disse, cercando di far tornare a cuccia il suo amichetto, ma lo sguardo che gli rivolse l’altro rese vano ogni suo tentativo: i grandi occhi blu sgranati che lo fissavano sorpreso e la bocca semi aperta per l’incredulità…quelle labbra così invitanti schiuse gli proiettavano immagini vietate ai minori nella sua mente. Nico ne era convinto: quell’astinenza lo stava rendendo un maniaco pervertito! – Perché dici questo? – il tono scettico di Alec lo riportò alla realtà e scuotendo appena la testa tornò a prestare attenzione al discorso – Massì, si sente da come ne parla Jason: prima era tutto cuore cuore amore amore (e lasciamelo dire, era diabetico) adesso ne parla come…come qualcosa che è li e non può essere diverso.  – Alec lo guardò, ancora un po’ incerto, ma si iniziava a scorgere la speranza in fondo ai suoi occhi. Poi sospirò – Magari fosse vero… - e la cosa che fece dopo portò la situazione sull’orlo della catastrofe, ma prese Nico così di sorpresa che non riuscì a impedirlo. Il ragazzo infatti girò su se stesso e molto tranquillamente posò il capo sulle gambe dell’amico e non ci sarebbe stato nulla di male, infatti lo faceva spesso, se solo Nico non avesse avuto un problemino che a quel punto definirlo ino sarebbe stato un eufemismo, ma non fece in tempo a fare nulla perché – Mmh Nico cazzo, come ha fatto Will a lasciarti dopo che ha assaggiato il dono della natura che ti trovi tra le gambe? – e Alec accompagnò la frase con uno sguardo talmente malizioso mentre appoggiava palesemente la mano a palmo aperto sul cavallo dei suoi pantaloni che il ragazzo in questione non poté far altro che emettere un gemito strozzato e iniziare a tossire forsennatamente con l’imbarazzo a bruciargli le guance perché – Cazzo Alec non hai un po’ di pudore?! – e scostò la mano dell’altro con un gesto stizzito. L’amico per tutta risposta alzò le spalle e – fino a prova contraria quello che si fa venire un’erezione in luogo pubblico sei tu qui, non io. – Nico lo fulminò con lo sguardo – Se solo non girassi a torso nudo tutto sudato e io non fossi in astinenza non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò! – Alec inarcò un sopracciglio ed era così sexy…basta Nico, è Alec, smettila! Lo sguardo che gli lanciò gli fece mancare il respiro e sul serio, Nico temette di star per collassare. – Sei in astinenza, eh? – e Nico era così preso dal cercare di ricordarsi come respirare che non si accorse della mano che pian piano stava di nuovo raggiungendo la sua erezione, ma se ne accorse eccome quando sentì l’altro che gliela afferrava attraverso il tessuto e il respiro gli mancò sul serio facendogli sfuggire un gemito traditore dalle labbra – Alec?! – esalò strabuzzando gli occhi con voce strozzata e l’occhiata che gli lanciò nascondeva una domanda palese: che cazzo stai facendo? E, come al solito, l’altro lesse il suo sguardo e ancora con quello sguardo che mandava Nico fuori di testa gli rispose – Rimedio, no? L’astinenza fa male.


NOTE D'AUTRICE:
Salve gente! Alcuni di voi già avranno letto questo capitolo ma sappiate che ho effettuato alcune modifiche dunque vi consiglio di rileggerlo.
Per coloro che vogliono partecipare all'interattiva:
Inviatemi un messaggio personale recante nell'oggetto il nome del vostro OC al cui interno scriverete:
- Nome
- Cognome
- Età (Max 18)
- Aspetto fisico
- Carattere
- Difetto fatale
- Storia
- Genitore divino e rapporto
- Genitore mortale e rapporto
- Poteri (Contenetevi, fondamentalmente gli originali di Rick Riordan sono più forti quindi non scrivetemi "Gli stessi di...", non di tutti almeno)
- Armi (max 2)
- Altro
- Prestavolto
N.B.: Non scrivetemi recensioni con scritto "Posso partecipare con...", le recensioni (Che mi fa molto piacere ricevere) devono essere inerenti al testo dunque commenti e/o Consigli/critiche costruttive
NON POSSO ASSICURARE DI ACCETTARE TUTTI GLI OC E DI UTILIZZARE TUTTE LE CARATTERISTICHE CHE MI SCRIVERETE
- Nyr


 
  
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