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Autore: TheManiae    25/11/2015    7 recensioni
Ha sbagliato una volta
Non rifarà lo stesso errore
Stavolta porterà a termine il contratto
Parola di mercenario!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda ad Equestria, e tutta la ridente cittadina di Ponyville dormiva beatamente nei loro letti.
Per le strade non c'era nemmeno un'anima, solo un Pony incappucciato, ma era improbabile che quel pony avesse ancora un'anima.
L'equino, coperto da un mantello marrone scuro con cappuccio che lasciava intravedere solo le zampe bianco pallido, procedeva lungo la strada principale della città, analizzando minuziosamente ogni centimetro della strada.
Dopo alcuni secondi, si fermò e scrisse qualcosa su un piccolo taccuino rosso, e quando all'improvviso una finestra si illuminò, corse via, sparendo tra i vicoli della città.
Dopo alcuni minuti di corsa, il pony raggiunse una casa in rovina nella periferia nord di Ponyville, e dopo aver controllato di non essere osservato, vi entrò.
Senza indugi si diresse verso le scale che portavano al seminterrato, e li si avvicinò a un'armadio mezzo marcio, ma premendo un mattone sul muro questo si aprì a mo di porta, rivelando un tunnel scavato nella pietra.
Avanzando lungo il corridoio per alcuni minuti, il pony raggiunse una grossa porta in metallo, coperta con della pittura raffigurante un teschio di pony nero in campo rosso.
L'equino si tolse il cappuccio, mostrando un muso bianco pallido con una criniera corta e verde pallido, con un paio di occhi rosso sangue e un lungo corno bianco, e premette un bottone nascosto sul muro, facendo apparire un laser dalla porta che lo analizzò dalla testa ai piedi.
"Scannerizzazione corporale avvenuta, Itami Toshi riconosciuto" Disse una voce robotica proveniente dalla porta.
"Inserire Password" Disse ancora la voce.
"Il sole muore nel sangue" disse l'unicorno con voce stranamente delicata per uno stallone, e la porta, sbloccando vari lucchetti e chiusure, si aprì, rivelando un'enorme stanza completamente in ombra.
Dopo aver fatto alcuni passi nella stanza, le porte si chiusero di scatto, e le luci si accesero all'improvviso, mostrando un'enorme camera di cemento color bianco, con un grosso tavolo tondo al centro.
Opposta alla porta stava una grossa scrivania di acciaio con una sedie girevole, circondata da entrambi i lati da due grosse librerie anch'esse d'acciaio, rifornite di grossi libroni di ogni colore e dimensioni.
Ai lati invece non c'era nulla apparte due porte di metallo, una verde pallido a sinistra e una giallo pallido a destra.
Itami avanzò dritto, arrivando fino alla scrivania, e mentre adagiava il mantello sulla sedia mise il taccuino sul tavolo, facendo svolazzare alcuni fogli sparsi.
Mentre si sedeva, aprì il libretto con la magia, iniziando a leggere mentalmente i vari appunti scritti sopra.
 
 
 
 
Lunedì 3 Novembre
Per colpa di un problema di scambio di informazioni non ho potuto portare a termine l'incarico della piantagione.
Il comandante Hale è rimasto deluso, ma ci ha dato una seconda chance.
Il bersaglio è una certa Golden Harvest, comunemente detta Carrot Top, una pony che vive in un cottage nella periferia Est di Ponyville.
Stavolta non intendo fallire.
 
 
 
Mercoledì 5 Novembre
Ho fatto alcune ricerce su questa Carrot Top.
A quanto pare dentro se ha uno strano potere, e per questo in molti l'hanno temuta fino a circa sei mesi fa.
Da quel che ho capito, si è guadagnata la fiducia della città, fuori da essa viene ancora disperezzata e odiata.
Probabilmente il contratto viene da uno di questi individui esterni.
Comunque, da domani inizierò a studiare i suoi movimenti.
Devo ucciderla senza che mi scopra, altrimenti posso rischiare davvero la pelle.
 
 
 
Lunedì 10 Novembre
Dopo 5 giorni di pedinamenti, ho capito la sua routine.
Ogni mattina alle 7.00 esce di casa e beve un caffè al bar Beyond, poi si dirige alla piazza del mercato, dove compera sempre alcune mele.
Alle 9 circa si dirige verso casa, dove resta a coltivare le sue verdure fino a mezzogiorno, e fino all'Una pranza.
Da li in poi varia ogni volta, quindi il mio limite di tempo per ucciderla va dalle 7.00 alle 9.00
Continuerò a controllarla, e intanto cercherò un modo per ucciderla senza farmi notare.
 
 
 
Giovedì 14 Novembre
Ho trovato il metodo adatto per fare fuori Carrot Top.
Dato che è un semplice omicidio stavolta non intendo strafare, quindi userò un semplice dardo intriso di veleno e una cerbottana.
E mentre oggi seguivo ancora il bersaglio, ho notato una cosa molto interessante.
Una casa nel quartiere commerciale con un tetto abbastanza piatto da starci sopra comodamente e con una grossa edera su un lato, perfetta per arrampicarmici senza dare nell'occhio e un punto perfetto dal quale colpire.
In quel quartiere la mattina non ci sono guardie, quindi non dovrei avere nemmeno problemi con loro.
Stanotte controllerò con più attenzione, e se la fortuna vuole domani Carrot sarà morta.
 
 
 
Giovedì 14 Novembre (Notte)
Avevo ragione.
Quella casa ha una posizione perfetta per colpirla quando compera le mele, e inoltre è abbastanza nascosta da non farmi vedere da nessuno.
E' deciso
Domani Carrot Top morirà.
 
 
 
Quando ebbe riletto anche l'ultimo appunto, l'unicorno prese una matita e tracciò alcuni segni su una mappa di Ponyville posta sul muro sopra la scrivania.
Tracciò una X nera sopra un piccolo edificio, e da essa tracciò una linea verde che si incrociava con una linea arancione, e alla congiunzione delle due mise una X rossa.
Dopo aver tracciato quei segni, prese di nuovo il libretto, sul quale iniziò a scrivere, notando che l'ora segnava la mezzanotte e 4 minuti.
 
 
 
Venerdì 15 Novembre
Piano di assassinio di Carrot Top
Il bersaglio passerà nella piazza commerciale alle ore 8.00 circa, dove compererà alcune mele al chiosco locale.
Io la aspetterò sul tetto di una casa con una cerbottana e alcuni dardi intrisi di veleno.
Appena avrò la migliore occasione, la colpirò con un dardo, e se va tutto come sperato, soffrirà un dolore indicibile, prima di morire in pochi minuti.
Prego Shaimesh che vada tutto bene.
 
 
 
Dopo aver scritto sul libretto, Itami si alzò dalla sedia e si diresseverso la porta verde alla sua sinistra, e quando la raggiunse premette un tasto sulla parete, e la porta si alzò di scatto.
Entrando, il pony si ritrovò in una grossa sala sempre di cemento bianco, con tre lunghi tavoli pieni di grosse teche conteneneti decine di animali diversi.
C'erano ragni, scorpioni, serpenti, pesci, parasprite, topi e molti altri, ma l'unicorno sposto la sua attenzione a due serpenti chiusi in una teca alla sua sinistra.
Erano due piccoli serpentelli color argento, entrambi con due piccoli collari neri dietro la testa e occhi verdi acceso, uno con una macchiolina gialla sulla nuca e l'altro con una macchiolina marrone chiaro.

   
(Aki)                             (Sora)
 
Aprendo delicatamente la teca, Itami mise uno zoccolo all'interno di essa, ma i due invece di morderlo si arrampicarono su di esso, e mentre quello con la macchia gialla strisciava sul corno, l'unicorno accarezzò l'altro.
"Sora, scendi da li eh eh" disse scherzosamente, tirando giù quello in testa, e mentre li coccolava prese con la magia due topi morti da un contenitore li accanto, e sempre con la magia, li mise davanti ai due, che con uno scatto fulmineo li presero e iniziarono a ingoiarli.
"Bravi i miei Aki e Sora, ora però dovete darmi ciò che voi sapete" disse dolcemente, facendo levitare sul tavolo un barattolo di vetro coperto da una pelle tenuta testa da alcuni elastici.
I due scesero dal pony e strisciarono sul tavolo, e con uno scatto morsero la pelle del barattolo, spruzzandoci dentro una grossa dose di veleno giallastro, riempiendo il bicchiere a metà.
"Bravi i miei due serpentini" disse dolcemente Itami, coccolando Aki con lo zoccolo, mentre Sora gli saliva sullo zoccolo e gli coccolava il mento con la testa.
"Ora però tornate dentro da bravi, vi siete meritati un extra" disse mettendoli nella teca, insieme a due grossi ratti presi dal contenitore, che i due iniziarono a divorare avidamente.
Itami tornò in sala con il bicchiere che gli galleggiava dietro, e mentre lo adagiava sul tavolo centrale andò nella stanza a destra, aprendo la porta gialla.
Questa stanza era diversa dall'altra.
Anche questa era bianca, ma era completamente priva di tavoli o armadi, e le pareti erano piene di mensole contenenti diversi tipi di armi, tute e strani marchingegni di metallo.
Davanti a lui c'erano tute e armature di ogni genere, da guardia, da medico, da addetto ai lavori e molti altri.
Infine, alla sua destra stavano decine di armi da fuoco di ogni genere con un paio di scatole di munizioni ciascuna, con anche alcune granate e esplosivi
Pistole, fucili, archi, bazooka, laser e altro, ma lui si concentrò su una cerbottana in legno, incisa con strani simboli neri, e accanto a essa due scatole giallo chiaro contenenti degli aghi finissimi.
Li prese entrambi, e tornando nella sala adagiò anch'essi sul tavolo centrale.
Infine, andò verso una delle librerie, e spostando un libro si udì un suono meccanico, mentre la libreria si sollevò in alto, mostrando una stanza segreta.
Dentro a essa c'erano due tavoli ai lati, pieni fino all'orlo di filatteri, ampolle, fiale, pozioni e altra roba per fare alchimia, tutta ordinata in modo preciso.
Itami prese alcune fiale, un'ampolla, due pozioni, una verde una blu, un misuratore, una bilancia, un'asta corta di acciaio e un sacchetto pieno di polvere color rosa pallido, e uscì dalla stanza, poggiando tutto sul tavolo.
 
 
 
 
Prima di tutto, prese il veleno e ne mise circa 200 ml nel misuratore, per poi metterlo nell'ampolla.
Poi prese la pozione blu e ne versò circa 100 ml, unendola poi al veleno, che prese un colorito verdognolo.
Con la magia accese un piccolo fuoco sotto l'ampolla, e dopo alcuni minuti il liquido iniziò a bollire, e allora aggiunse 65 grammi della polverina, e mesconlando con l'asta il composto prese un colorito verde palude.
Infine, con una precisione incredibile, Itami mise nel composto una singola goccia della pozione verde, e appena essa toccò il liquido, da esso esplose una piccola nuvoletta a forma di teschio verde malaticcio.
Il veleno era pronto.
Quella era una formula di sua invenzione, creata in anni di di studio e esercizio.
Se era creata nel modo giusto, anche una dose minuscola poteva scatenare nella vittima un dolore indicibile, facendogli bruciare ogni singolo nervo, mentre le tossine attaccavano i centri neurologici, portandola alla morte per arresto cardiaco in pochi minuti infernali.
 
 
 
 
Dopo aver preparato il veleno, Itami lo versò in un contenitore di plastica con coperchio, e lo mise, insieme alla cerbottana e alle scatole di dardi, in una valigia nera.
Guardando l'orologio sulla parete, vide che oramai erano le quattro, e quindi andò a prepararsi.
Dopo aver preso un mantello grigio, uscì dalla sua base sotterranea, e mentre si guardava attorno, si diresse di corsa verso il luogo dell'assassinio.
Quando raggiunse il quartiere commerciale, non notò nessuno, stando sempre colp profilo basso, si diresse verso la casa.
Salì sull'edera rampicante, cercando di fare meno rumore possibile, onde evitare attenzioni inattese.
Quando arrivò al tetto, si mise ad aspettare il bersaglio stando accucciato a ossevare la strada e il cielo.
 
 
 
 
Dopo circa due ore e mezza, quando c'erano già alcuni pony, finalmente la vide arrivare il bersaglio dalla solita strada, e si preparò.
Aprì la valigetta, e prese la cerbottana, il veleno e un dardo, immergendo quest'ultimo nel liquido verdognolo con la magia, per poi infilarlo nel tubo di legno.
A quel punto rimase fermo, immobile come una statua, col la cerbottana davanti al muso, aspettando l'occasione propizia per colpire.
Infine, la individuò quando Carrot stava guardando lo stand delle mele.
Stava per soffiare dentro la ccerbottana, quando all'improvviso si udirono tre urla di puledre, e una grossa massa di uccelli si alzò in volo tra Itami e Carrot, oscurandogli la vista.
"Dannazione, andatevene!" disse agitando lo zoccolo, ma quando finalmente quelli volarono tutti via, vide che Carrot era sparita.
"Cazzo! l'ho persa!" disse infuriato, prendendo la roba, chiudendola nella valigia e scendendo dalla casa con l'edera.
Mentre stava tornando a casa però, senti una voce minacciosa e dura dietro le spalle
"Ehi tu, aspetta" disse una guardia diurna, e l'unicorno si spaventò un poco.
(Calma Itami, al massimo la ucciderò) pensò girandosi, guardando in faccia la guardia.
"Si? Cosa desidera?" chiese educatamente, fissando gli occhi azzurri della guardia, sfoggiando il suo miglior sorriso.
"Volevo avvertirti che il sindaco ha convocato una riunione in piazza, e tutti devono partecipare"
(Uhm, potrebbe esserci anche Carrot, meglio controllare) pensò Itami.
"Grazie mille, ci andrò subito" disse ancora sorridendo, e per l'appunto, si diresse verso il municipio.
 
 
 
 
Quando raggiunse l'edificio, vide che attorno a esso c'era una grossa folla di pony, e girando un po intorno vide Carrot mentre parlava con un unicorno dal manto bianco, gli occhiali rossi e due grosse cuffie in testa.
(Perfetto!) pensò Itami sorridendo, per poi guardarsi attorno, cercando un buon posto dal quale colpire.
Dopo alcuni minuti, individuò un vicolo buio nel quale c'erano alcune casse di legno, e salendoci vide che fornivano un'ottima vista del bersaglio.
Guardandosi attorno, assicurandosi di non essere visto, tirò fuori di nuovo gli attrezzi e bagnò di nuovo il dardo.
Infilò l'ago nella cerbottana
Prese bene la mira
E soffiò.
 
 
 
 
[Pov Carrot Top]
"Davvero, adoro la tua musica" disse Carrot rivolta a Vinyl Scract, che come al solito ascoltava muovendo la testa a ritmo.
Erano intente a parlare da un po di musica generale, e lei si stava interessando alla musica rap.
Era talmente presa dal discorso con l'amica, che non si accorse demmeno della puntura sul fianco sinistro.
Almeno finchè non iniziò il dolore.
All'improvviso, sentì un dolore atroce al fianco, che rapidamente si diffuse d'appertutto, finchè ogni parte del corpo era sofferente.
Cadde a terra urlando come una dannata, mentre le sembrava che la carne venisse divorata dall'interno, e sentì le lacrime bagnargli il viso.
Non capiva cosa stesse accadendo, sentiva solo il dolore e vedeva tutti compresa Vinyl fissarla raccapricciati e spaventati, urlando terrorizzati.
Il dolore scemò un poco, ma mentre la vista cominciava ad annebbiarsi, le parve di vedere una cosa strana.
Tra la folla di pony spaventati, le parve di vedere un unicorno bianco con occhi rossi e criniera verde fissarla sorridendo soddisfatto.
Pochi attimi dopo, sentì un dolore fortissimo al petto, e mentre la vista si oscurava, l'ultima cosa che vide fu l'unicorno bianco, poi nulla più.
 
 
 
 
[Pov Itami]
Dopo aver visto il bersaglio cadere a terra e morire, Itami sgusciò tra la folla e se ne andò senza dare nell'occhio.
Si diresse verso la sua base, e mentre entrava appoggiò la valigia sul tavolo e si diresse alla scrivania.
Mentre si sedeva, premette un bottone nascosto sotto il mobile, e la parete davanti a lui si aprì, rivelando uno schermo e una tastiera, che si mossero in avanti con un suono meccanico.
Con gli zoccoli iniziò a digitare alcune frasi.
 
 
STATO CONTRATTO: COMPLETATO
BERSAGLIO: ELIMINATO
ATTENDO NUOVE ISTRUZIONI
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO KISHIN MERCENARIO
Shruikan: Finalmente c'è l'ho fatta!
Itami: veramente io c'è l'ho fatta!
Shruikan: Tu l'hai solo uccisa, io ho dovuto scrivere!
Itami: ......
Ti consiglio di controllare bene il tuo the delle 5 d'ora in poi...
Shruikan: *Guarda il the sospettoso*
Tirek! vuoi del the?
Comunque, spero di aver fatto un buon lavoro
Alla prossima
 
Il mio sangue è nero
Itami: Il sole muore nel sangue
 
   
 
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