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Autore: darkjedi    01/03/2009    2 recensioni
Questo è il seguito de 'Il Jedi e il Sith' stesso autore e sempre tradotto da me.
Meraviglioso il duello tra Mace Windu e Obi-Wan. Leggetelo!!!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mace, Windu, Obi-Wan, Kenobi
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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UN SITH FRA I JEDI

Parte 1

ESTRATTO  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:5:4

 

La curiosità non è un'emozione di solito associata ai Jedi.
Il Codice afferma “non c'è ignoranza; c'è conoscenza”, ma c'è una grande differenza tra il desiderio di imparare di più su una questione seria, il voler scoprire quello che è nascosto dietro ad un certo evento, e la pura e semplice curiosità.
Questa mattina, quando la nave che trasportava Obi-Wan, Anakin e me stesso atterrò sulla piattaforma del Tempio, sentii solo curiosità intorno a noi.
Non era difficile capire perché era così.
Il grande hangar era affollato; sembrava che ogni padawan, cavaliere e maestro che non era in servizio fosse là, ad aspettare noi.
Be’, stavano aspettando Anakin ed Obi-Wan.
Aspettavano il Prescelto ed il primo Sith mai venuto a vivere fra i Jedi.
Le notizie viaggiano veloci nel Tempio, come in ogni ambiente chiuso, e mi chiesi se i Jedi riuniti sapessero che Obi-Wan era mio figlio. Fino a ora, non sono ancora giunto ad una risposta definitiva a questa domanda, ma penso che lo scoprirò abbastanza presto.
Mentre la nave completava l'attracco ci dirigemmo verso il portello ancora chiuso, sentii un'ondata di  nervosismo sommegermi, veniva da Obi-Wan.
Girai la testa per guardarlo e mi offrì un leggero sorriso, prima che la sua espressione s’indurisse e lui sollevasse completamente i suoi scudi.
Mace e Yoda ci stavano aspettando là quando la rampa fu abbassata. La loro presenza aveva portato calma e controllo alla folla, ma potevo ancora sentire che tutti gli sguardi erano puntati su Anakin ed Obi-Wan.
Anakin si strinse ancora di più al mio fianco, un po’ impaurito da tutta quell'attenzione. Mio figlio invece, dopo essersi inchinato per salutare i due Consiglieri, si guardò intorno, lo sguardo duro, la schiena dritta e la testa tenuta alta nel tentativo di voler sottomettere tutti.
Lui sembrava orgoglioso, insolente, sembrava avere il controllo di se stesso e del mondo che lo circonda, pronto a ‘a scontrarsi’ con chiunque osasse incrociare la sua strada.
Non era esattamente l’atteggiamento che io gli avrei raccomandato, ma il tempo che avevamo passato insieme su Naboo prima che il dottore mi giudicasse abbastanza guarito per viaggiare, mi aveva inse-gnato ad accettare mio figlio per quello che era.
Sto iniziando a capire che lui è stato forgiato da una vita di addestramento brutale e lavoro duro, per questo è così completamente diverso da come sono stato allevato io, posso appena comprendere la piena estensione di questo fatto.

So che non posso cambiarlo, non ho neanche il diritto di provare a farlo o di presumere che i miei modi siano migliori dei suoi. L'unica cosa che posso fare è essere me stesso, offrirgli un diverso modello di comportamento e essere lì se lui dovesse decidere di cambiare.
Ora sono nei miei alloggi, sto riposando sul divano, dopo essere stato visitato dai guaritori del Tempio. Pensavo che non fosse necessario essere visitato di nuovo, ma Yoda è stato inflessibile.
La risposta è stata buona; sto recuperando bene e presto sarò capace di fare qualche leggero esercizio per riguadagnare la mia agilità e la mia capacità di resistenza.
Sono impaziente di iniziare.
Sono stanco di stare disteso e andare in giro con la schiena curva; mi fa sentire più vecchio di quello che sono. Ho bisogno di riacquistare di nuovo e al più presto la mia forma e la mia capacità di resistenza, altrimenti non sarò mai capace di stare al passo con Anakin!
Al momento il ragazzo sta facendo un giro del Tempio col Maestro degli Iniziati. Lui gli ha mostrato dove le varie installazioni sono localizzate e lo ha presentato ai bambini della sua età. Anakin non vivrà con gli Iniziati. Lui starà qui con me come mio Padawan, ma tutti pensiamo che sarà un bene per lui interagire con compagni della sua età.
Dovrebbe essere più facile per lui abituarsi alla vita nel Tempio se può imparare le regole da bambini come lui invece di ascoltarle solamente dagli adulti.
Obi-Wan, invece, è in riunione con il Consiglio. Spero che tutto stia andando bene. Non sento né angoscia né irritazione venire dal legame, ma potrebbe semplicemente significare che mio figlio sta schermando i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Gli scudi di Obi-Wan sono forti e inflessibili come la sua volontà, ed è probabile che lui decida di risparmiarmi delle preoccupazioni se qualche Consigliere dovesse dargli dei problemi.
L'immagine di Ki-Adi-Mundi è appena balenata nella mia mente. Non posso fare a meno di chiedermi come ha preso la notizia che il ragazzo, che lui aveva votato per non farlo accettare nel Tempio venticinque anni fa, sta ora venendo a vivere qui, essendo un Sith, per di più.

Penso che qualcuno la chiamerebbe giustizia poetica o una bella rivincita… ma mi asterrò dal farlo,  gioire è disdicevole per un Jedi.
Comunque non posso farne a meno e mi sento giustificato, la volontà della Forza è stata compiuta.
Obi-Wan è dove lui è sempre appartenuto: qui, al Tempio, al mio fianco.

ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI -  TARDO POMERIGGIO 

Mio figlio è finalmente tornato dalla riunione con il Consiglio.
Lui mi ha riferito che è andato tutto bene e che gli è stato spiegato in dettaglio quello che i Consiglieri vorrebbero che lui facesse.
Obi-Wan dovrà essere una specie di Ufficiale di Collegamento tra i Jedi e i Sith. Fondamentalmente, mio figlio ha il compito di assicurare una migliore collaborazione tra i due ordini per fronteggiare meglio la minaccia comune del ritorno del Signore Oscuro, un problema per tutti noi. Lui dovrà siste- mare i problemi, chiedere informazioni, insistere per avere più missioni in collaborazione. E poi più difficile di tutto, dovrà convincere l'Ordine Grigio ad avere fiducia nei Jedi. Obi-Wan non è sicuro  di essere in grado di portare a termine questo specifico compito, soprattutto perché i Sith non hanno più tanta fiducia in lui a causa del legame che divide con me.
Tuttavia, mio figlio non sembra troppo preoccupato. Mi ha detto che ha buoni amici fra i Sith e proget- ta di cominciare da loro la sua “campagna di convincimento”, come l’ha chiamata con un sorriso.
Sono, in qualche modo stupito da come si è impegnato in questo nuovo lavoro. Lui è un Sith, addestra- to a diffidare dei Jedi fin dalla più tenera infanzia eppure è pronto ad andare contro tutto ciò che gli è stato insegnato, ma forse non dovrei esserne così sorpreso. Obi-Wan è tutto, ma non è stupido e non ha la mente chiusa. Lui ha lottato contro il Signore Oscuro e lo ha ucciso e sa che un pericolo incombe in lontananza sulla galassia. E’ consapevole che i Sith ed i Jedi avranno più opportunità di trovare il Mae- stro del Lato Oscuro combinando le loro forze invece di tentare di ostacolarsi l'un l'altro. Posso solo sperare che i suoi superiori nell'Ordine Grigio lo capiscano.
Ritornando alla riunione con il Consiglio, Obi-Wan mi ha detto che non è andato tutto liscio. C'è stata un po' di tensione quando il discorso è passato sul suo stato civile ed il luogo dove sua moglie avrebbe potuto essere alloggiata quando veniva a trovarlo.
 La moglie di Obi-Wan, Lianne Shinko Kenobi è un capitano di una nave mercantile, lavora soprattutto nell’Orlo Esterno e in quello di Mezzo. Lei non è spesso a casa, ma alcuni dei membri del Consiglio hanno suggerito che non dovrebbe esserle permesso di stare con suo marito le poche volte che si trova su Coruscant. 
Ad Obi-Wan questo non è piaciuto e ha fatto notare che se sua moglie non era benvenuta al Tempio, allora neanche lui lo era e ha minacciato di tornare al Tempio Sith.
La sua asserzione è stata seguita da una accesa discussione, poiché mentre i Consiglieri vogliono tenere l’Uccisore del Signore Oscuro al Tempio, dove possono tenerlo d’occhio, alcuni di loro hanno paura del cattivo esempio che Obi-Wan potrebbe dare ai nostri cavalieri se fosse visto scambiarsi affettuosità in pubblico con sua moglie.
Obi-Wan quasi sbuffò quando me lo disse.
“E’ come se i Jedi non avessero mai visto una coppia baciarsi ed accarezzarsi!” Esclamò, mentre cam- minava avanti e dietro nella stanza. “Di cosa hanno paura ? I Jedi vengono abituati fin dall’infanzia a non provare attaccamento e gli insegnamenti di un’intera vita non saranno certo messi in pericolo da me che sto baciando mia moglie. Al contrario, le loro convinzioni potrebbero fortificarsi proprio perché sono un Sith e ciò che faccio è per definizione, sbagliato,” finì col suo solito sarcasmo.
“Com’è finito?” chiesi.
“Con un compromesso. Quando sono qui da solo, vivrò nelle stanze che mi hanno assegnato su questo piano. Invece, quando Lianne è su Coruscant, vivremo in un piccolo appartamento nell'Edificio riserva- to agli Ospiti. In questo modo non corromperemo nessun piccolo Jedi se dovessimo decidere di fare l’amore contro il muro del corridoio,” concluse mio figlio con un sorriso compiaciuto.
“Obi-Wan!” esclamai, scioccato. “Non dirmi che facevi quello al Tempio dei Sith!”
“Facevo cose anche molto peggiori, padre, ma mi asterrò dal dirtelo ora, sei ancora troppo debole…” Stavo quasi per esplodere con un commento oltraggiato quando vidi l'angolo della sua bocca contrarsi  e compresi che stava scherzando.
“Obi-Wan, Obi-Wan,” mormorai, scuotendo la testa e lui rise forte.
Il solo pensiero della risata di mio figlio mi fa sorridere. Sono così felice che si senta a suo agio con me abbastanza da provare a scherzare. Ci conosciamo soltanto da un mese, e grazie al nostro legame abbia- mo già stabilito un così stretto rapporto.
Chiudo gli occhi, e là, echeggiando nella Forza Vivente intorno a me, sento qualcuno ridere.
Sorrido perchè riconosco quella risata.
L'ho sentita solamente una volta, su Hoth quando una nave esplorativa apparve all'orizzonte, facendo finire il nostro soggiorno su quel pianeta inospitale.
In qualche luogo, nella Forza, Lydah Kenobi sta ridendo.


ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI  -  TARDA SERA 

Il primo giorno dal nostro ritorno al Tempio è quasi finito, sono esausto ma soddisfatto.
Anakin è stato esaminato dal Maestro degli Iniziati per controllare il livello della sua istruzione ed è stato deciso che sarà affidato ad un tutore privato fino a quando non potrà inserirsi in una classe nor- male.
Il ragazzo non ha mai ricevuto un'istruzione normale. Quello che sa gli è stato insegnato da sua madre e dalle esperienze avute durante la sua vita. Non ho dubbi che abbia imparato la maggior parte delle sue abilità grazie al suo forte collegamento con la Forza, e sono fiducioso che colmerà presto alcune delle  sue lacune.
Appena mi sentirò un po’ meglio, inizierò ad insegnargli i principi base della meditazione. Sospetto che non sarà facile imbrigliare la naturale esuberanza di Anakin, ma il controllo è qualcosa che deve impa- rare, e prima inizieremo meglio sarà.

Parte 2
ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO  JEDI, 3:5:10

Oggi i guaritori mi hanno finalmente dato il permesso di iniziare ad esercitarmi di nuovo, e non me lo sono fatto ripetere due volte, come il mio corpo stanco può attestare.
Ho eseguito qualche semplice kata con Obi-Wan, al centro del mio alloggio, mentre Anakin ci guarda- va con gli occhi spalancati.
Suppongo che i nostri movimenti gli siano sembrati piuttosto strani, e non mi è sembrato molto convin- to quando gli ho detto che presto inizierò ad insegnargli come eseguirli.
Anch’io sono rimasto sorpreso dalla totale coordinazione tra me e mio figlio. Forse non dovrei esserne così sorpreso, dato che abbiamo lottato così bene insieme su Naboo, ma ora capisco qualcosa di cui non mi ero reso conto durante la battaglia. Obi-Wan ha la misteriosa abilità di rendere i suoi movimenti fluidamente simili alla persona con cui sta combattendo o si sta esercitando.
Questo è abbastanza strano per qualcuno che non è un intenso ascoltatore della Forza Vivente.
Sorrido, i miei scudi sono abbassati ed Obi-Wan ha per caso udito i miei pensieri, e li ha commentati  con un sbuffare.
È così bello essere collegato con lui in questo modo… sento un senso di completezza ed appartenenza  che non ho mai conosciuto prima.
Naturalmente, ho condiviso il legame con il mio maestro e poi con il mio padawan, ma quei vincoli erano diversi. Prima di tutto, quei legami non erano fra due persone di pari grado. In secondo luogo furono creati per un compito preciso, per aiutare ad insegnare e ad imparare.
Furono creati per verificare e controllare, reprimere e localizzare, rimproverare e lodare e vengono troncati alla fine dell'addestramento.
Il legame che creerò con Anakin sarà di questo genere, ma quello che ho con Obi-Wan è diverso.
Non è stato formato per qualche ragione speciale e non sarà troncato.
Esiste solamente.
Un regalo della Forza, a me e a mio figlio.

CORUSCANT, TEMPIO JEDI, 3:5:13

Anakin si è inserito bene nella vita del Tempio e sta facendo progressi negli studi. I suoi tutori mi hanno detto che è molto brillante ed è curioso, e credono che sarà presto in grado di frequentare le classi regolari.
Ho iniziato ad insegnargli alcune delle tecniche di meditazione di base ma, come avevo pienamente predetto, avrà bisogno di tempo per impararle. E’ troppo pieno di energia per stare fermo per lunghi periodi, ed è molto più interessato ad imparare a come usare la spada laser che imparare a meditare.
Penso che me lo dovevo aspettare. La maggior parte delle persone crede che lo status di un Jedi o di un Sith è definito dal fatto che lui o lei usano una spada laser. Non capiscono che noi usiamo una ‘spada’ solamente per difenderci dal fuoco di un blaster perché è la nostra comunione con la Forza che ci dà la velocità e l'intuito per deviare i raggi.
Il concetto di Forza è molto difficile da spiegare a quelli che non l'hanno mai sentita.
Mi chiedo come Obi-Wan l’abbia spiegato a sua moglie, e se lei abbia realmente compreso chi è e cos’è suo marito.
Confesso che sono piuttosto curioso di incontrare la sposa di mio figlio. Lui mi ha detto che si è sposa- to molto giovane, quando aveva soltanto ventun anni, qualche mese dopo essere diventato un cavalie- re. L’ha incontrata su un trasporto, che aveva preso, diretto a Corellia ed è stato, come ha detto lui, “amore a prima vista.”
Il Capitano Shinko è di alcuni anni più grande di Obi-Wan, e sembra avere una grande e positiva influenza su lui. Sono impaziente di incontrarla, e ringraziarla per l'affetto che dà a mio figlio, ed è molto evidente che ha conosciuto poca gentilezza e tenerezza mentre cresceva nel Tempio dei Sith.
Ricordo quando consideravo Obi-Wan insensibile perché lui considerava patetici Anakin e Jar-Jar.
Ora, dopo aver scoperto il modo in cui è stato allevato dai Sith, sono sorpreso che abbia qualche emo- zione. Credo che sia quasi un miracolo che non siano riuscito a distruggere completamente la parte più gentile del suo essere. Ed è una buona cosa che il suo maestro sia morto, perchè non so davvero che gli avrei fatto se lo avessi incontrato.
Non è una considerazione molto Jedi, ma è la verità.

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:5:25
Questa è la prima registrazione dopo molti giorni di silenzio.
Sono stato molto occupato a compilare un rapporto per il comitato che il Cancelliere Palpatine ha istituito per investigare sulle azioni della Federazione del Commercio contro il pianeta Naboo.
La Federazione del Commercio ha molti sostenitori nel Senato, che sono riusciti a bloccare la decisione di Palpatine di trascinare il Viceré Gunray di fronte alla Corte Suprema dichiarando che il Cancelliere, come ex Senatore di Naboo, è imparziale ed ingiusto.
Così per placarli ed ottenere giustizia per Naboo, Palpatine ha creato un comitato speciale formato da Senatori che sono assolutamente neutrali, col compito di rivedere i rapporti consegnati loro da tutte le parti coinvolte.
Credo che questa sia una  totale perdita di tempo, la questione è, non se la Federazione del Commercio avesse ragione o torto quando decise di creare il blocco, essi sono certamente in torto quando hanno invaso Naboo, provocando la morte di molti cittadini di Theed, e mandando il loro esercito di droidi contro quello dei Gungan.
Non si può sfuggire a questo fatto e sono preoccupato per come è ridotta la Repubblica a causa della  corruzione e dell’eccessiva burocrazia.
Qualche volta vorrei che i Jedi potessero essere completamente liberi dalla politica. Lascerei volentieri tutti i riconoscimenti ai Sith e trasferire il Tempio in qualche lontano pianeta dove potremmo trascor- rere il tempo imparando tutte quelle cose che ancora non sappiamo sulla Forza. Ma so che è impossibi- le. Yoda ha ragione, il Lato Oscuro è calato sulla Repubblica ed ora più che mai, i Jedi  ed i Sith devo- no essere vigili.
I Sith…l’Ordine Grigio si sta dimostrando difficile da convincere.
Obi-Wan ha riferito che i Sith non credono che il Signore Oscuro sia tornato.
Il loro Consiglio afferma che il guerriero ucciso da Obi-Wan su Naboo sia solo un Jedi Oscuro, e come hanno puntualizzato con superiorità, nessun Sith è passato al Lato Oscuro fin da tempi della dalla spaccatura, mentre più di un Jedi ha fallito durante i secoli. Hanno ragione e nessuno lo sa meglio di me, perchè l'ultimo Jedi che è passato al Lato Oscuro è stato il mio Padawan, Xanatos mentre l'ultimo Jedi che ha abbandonato l’ordine, ed è così diventato uno dei Venti Perduti, è stato proprio il mio Maestro, Dooku.
Lo trovo in qualche modo ironico che i Sith che camminano sempre sull’orlo del Lato Oscuro non sono mai caduti in esso, mentre i Jedi che si sforzano di stargli lontano ne sono caduti più di uno.
Forse perché, essendo abituati a sentire le sensazioni negative, sono più capaci di controllarle ed impe- dire loro di diventare veramente pericolose.
O forse è come camminare lungo un fiume. Se uno cammina sulla spiaggia e scivola nell'acqua, non ha nessun problema ad uscirne fuori. Ma se uno sta camminando sull'orlo di una rupe rocciosa e precipita nell'acqua, non c'è modo di evitare di affogare, perchè non può uscirne fuori.
Poiché i Sith vivono molto vicini al Lato Oscuro, forse per loro è più facile uscirne fuori, se dovessero caderci. Non si sentono contaminati come si sentirebbe un Jedi in una simile situazione.
Un Jedi “contaminato” viene esiliato o messo al bando, rendendo difficile per lui o per lei riguadagnare la  pace…e rendendolo una facile preda per il Lato Oscuro.
Questa è un’interessante teoria, che mi piacerebbe discutere con Obi-Wan, ma non questa sera.
Questa sera, dopo cena, devo cercare di tenerlo occupato con qualche leggera conversazione e distrarlo dalle delusioni che sta accumulando trattando con il suo testardo Ordine.
Obi-Wan mi ha confessato che si aspettava un po' più di collaborazione, ma ha trovato solamente porte chiuse. Sono sospettosi e si rifiutano di dargli le informazioni che lui richiede. Non si fidano più di lui, nonostante le sue note di  servizio siano buone.
Lui è legato a un Jedi che è poi suo padre, e ai loro occhi questa è una colpa imperdonabile.
Il Consiglio dei Sith è irragionevole come è spesso la sua controparte Jedi, e si rifiutano anche di man-dare più cavalieri sith in missioni unite, temono che tenteremo di “convertirli”.
Spero solo che Obi-Wan non si penta mai del nostro legame. So che lui ama essere un Sith tanto quanto io amo essere un Jedi, e sono consapevole che questa situazione gli sta provocando un po’ di tensione.
Non mi sembra essere disposto a discutere il problema, ed io non ho sentito niente attraverso il legame che mi indichi che si sta pentendo della situazione. Forse mi sto preoccupando per niente, ma avendolo perso una volta, ho paura di perderlo di nuovo.
Timore.
Paura.
Stai attento ai tuoi pensieri, Qui-Gon Jinn. La paura conduce alla rabbia, la rabbia all’odio  e…

Ma è davvero così?
O ci dà lo stimolo per lavorare più duramente e risolvere la situazione che ci causa la paura?
Domanda interessante.
Forse dovrei parlarne con il Maestro Yoda, ma è probabile che mi ponga della domande a cui non desidero rispondere.

 

Parte 3
ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:1

Oggi Anakin ha iniziato a frequentare un paio di classi regolari; è accaduto prima di quanto mi aspet- tassi e sono veramente orgoglioso di lui.
Questo ragazzo è veramente unico, è incredibile in quanti modi lui usa la Forza senza saperlo.
Tutti i suoi insegnanti sono entusiasti, ma ho udito per caso anche un paio di maestri che commentano che è stato un errore affidare un compito così delicato ad un ribelle come me.
Non sono irritato da quei commenti. Sono orgoglioso di essere considerato un ribelle se questo è il prezzo che devo pagare per continuare a fare quello che la Forza mi dice senza compromessi e secondi fini.

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:10

Sono preoccupato per Obi-Wan; lui si è chiuso in sé stesso e in questi giorni viene raramente nei miei alloggi.
Due mattine fa gli ho chiesto se c'era qualcosa che non andava, e se potevo aiutarlo in qualche modo, ma lui mi ha risposto che stava passando un brutto periodo con il suo Ordine.
Non ho insistito, perché non desidero irritarlo e so che non gli piacciono quelle che lui chiama “sman- cerie esagerate.”
Comunque, sto pensando che forse avrei dovuto insistere. Mi manca il giovane che avevo iniziato a conoscere e ad amare e so che anche ad Anakin manca. Avevano iniziato a legare e ad avvicinarsi così tanto che Obi-Wan stava aiutando il ragazzo coi suoi compiti.
Anakin pensa di aver fatto qualcosa di sbagliato e questo ha fatto allontanare Obi-Wan, ma io l'ho riassicurato che non è colpa sua.

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:13

Oggi ho finalmente incontrato mia nuora, Lianne Shinko Kenobi.
Davvero non sapevo cosa aspettarmi; ero solamente sicuro che lei, in qualche modo, doveva essere speciale.
Doveva essere così per avere catturato il cuore di Obi-Wan ed aver voluto sposarla in un'età in cui la maggior parte degli uomini desidera solamente godere della sua libertà e approfittare delle opportunità che gli vengono offerte.
Avevo ragione, Lianne è speciale.
Piccola con i capelli scuri e gli occhi marroni, non è particolarmente attraente come un'attrice di holo- net, ma possiede qualcosa di più importante di una bella faccia e un bel corpo: lei ha un cuore.
Nonostante sia un capitano di astronave, indurito dal comandare un grande equipaggio, lei è una perso- na molto dolce e gentile, capace di calmare con un solo sguardo il mio troppo spesso pensieroso figlio- lo oppure ci riesce sfiorandolo leggermente.
Non ho molta esperienza nelle questioni di cuore, ma sono commosso dal forte affetto che c’è tra i due, e onorato che entrambi si sentano così a loro agio da dimostrare apertamente i loro sentimenti di fronte a me.
Abbiamo pranzato nei miei alloggi, mentre Anakin ha mangiato nella mensa coi suoi compagni di clas- se. Ho passato la maggior parte del pasto ad ascoltare Obi-Wan e Lianne parlare di tutto e di niente, ed il mio cuore si è rallegrato nel vedere l’evidente felicità di mio figlio.
Io al contrario non ho detto niente ma ho scambiato solamente alcune parole con lei.

Lianne sembra essere una persona riservata e non abbiamo avuto l’opportunità di rimanere da soli per parlare, ed anche se l’avessimo avuta non sono sicuro di cosa avrei potuto dirle.

Ammettiamolo: non ho la più pallida idea di come trattare la moglie di mio figlio. Non ho mai imma- ginato di poter essere un giorno un suocero, e nonostante tutta la mia esperienza diplomatica, mi trovo a disagio in questa situazione.

Posso solo sperare di non averla offesa con il mio silenzio, non era mia intenzione. Non voglio che lei si senta a disagio con me e non voglio che pensi che non mi piace. E’ solo…è solo che io non so come mostrarglielo. Il mio modo freddo e gentile da diplomatico, che mi è stato insegnato e che ho utilizzato per tutta la mia vita non è adatto a questa situazione. Ho bisogno di essere più rilassato, più aperto.

Ci mediterò su questa sera, dal momento che Obi-Wan mi ha informato che lui e sua moglie ceneranno nel loro appartamento, nell’ala riservata agli ospiti, dove staranno per tutto il tempo in cui Lianne starà qui.

Loro se ne sono andati dopo pranzo, con la promessa di rincontrarci più tardi, ma credo che non li vedrò fino a domani…

Gli scudi mentali di Obi-Wan sono rimasti al loro posto per tutto il pomeriggio, e sebbene nessun pensiero o sentimento mi abbia raggiunto, sto combattendo contro il desiderio di sorridere e fischiettare per tutto il tempo … spero solo che nessuno mi abbia visto perdere il controllo e canticchiare tra me e me lungo la strada che mi portava alla sala di addestramento dove Anakin mi stava aspettando.

 

ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI - NOTTE FONDA

Il buon umore di questo pomeriggio è sparito completamente, per essere sostituito dalla colpa e dalla tristezza.

Sono appena tornato da una passeggiata che ho fatto nell'edificio riservato agli Ospiti  con il cuore e la mente stanchi.

Non mi ero diretto lì intenzionalmente volevo solo fare una passeggiata per rilassarmi, ma probabil- mente è stata la Forza che mi ha  condotto là, così che potessi udire per caso una conversazione fra Obi-Wan e sua moglie.

Erano seduti su una panca nel piccolo giardino riservato agli ospiti; la testa di mio figlio era appoggiata sulla spalla di Lianne, mentre lei gli carezzava i capelli.

Era una scena molto intima, e stavo quasi per girarmi e lasciarli soli, quando Obi-Wan parlò.

“Mi sento così solo, Lianne. I Sith non hanno più fiducia in me, e i Jedi non vogliono avere niente a che fare con me.”

Mi sentii gelare nel sentire le sue parole e presi la rapida decisione di rimanere e mi nascosi dietro ad un albero.

 

“Perché dici così, amore mio? Mi hai detto che il Consiglio dei Jedi ti ha offerto questa posizione.”

“Lo so, ma forse lo hanno fatto solo per fare un favore a mio padre. O forse i Consiglieri desiderano davvero avere fra loro un “esperto dei Sith”, ma i cavalieri e i maestri non condividono le opinioni degli anziani. Fin dal mio arrivo, nessuno mi ha rivolto la parola; tutti scompaiono quando mi vedono arrivare. Ho tentato di rompere il ghiaccio andando nell’arena di addestramento chiedendo se qualcuno  desiderasse allenarsi con me, ma hanno rifiutato, tutti. Naturalmente l’hanno fatto con cortesia, ma hanno rifiutato.”

“Capisco. E tuo padre non può aiutarti ad essere accettato? Sembra un uomo molto simpatico. Riserva- to, ma molto gentile.”

Ebbi voglia di sorridere al suo commento, ma le seguenti parole di Obi-Wan mi rattristarono.

“Mio padre è un maestro. Non posso andare da lui e chiedergli di aiutarmi come se fossi un ragazzo intimorito dai suoi compagni di classe. Lui ha cose più importanti da fare, ed io sono un Sith. Non è nostra abitudine chiedere aiuto. Chiedere aiuto vuole dire che abbiamo fallito o eravamo impreparati. È mostrare debolezza e un Sith non deve mai mostrarsi debole. Risolverò questo problema da solo; sareb- be più facile se i Jedi smettessero di comportarsi come se io non esistessi.”

Obi-Wan e Lianne tacquero per un pò, poi si alzarono e camminarono mano nella mano verso le loro stanze.

Mentre passavano lì accanto fui in grado di sentire il loro amore, ma anche la tristezza di Obi-Wan e la  preoccupazione di Lianne.

Aspettai finché la porta si chiuse alle loro spalle, poi tornai rapidamente ai miei alloggi.

Ed ora sono qui, tentando di riflettere su quello che ho sentito.

Obi-Wan si sente solo.

Perché non me ne sono reso conto prima?

Sapevo che i Sith non avevano più fiducia in lui, ma non mi sono mai accorto che avesse problemi an- che con i Jedi.

Perché non l’ho fatto?

Se quello che Obi-Wan ha detto a sua moglie è vero, ed io non ho dubbi che lo sia, perché non ho mai notato questo comportamento?

La risposta è semplice: Non visto che c’era qualcosa che non andava perché mio figlio si è assicurato che io non lo notassi.

Come ha detto a sua moglie, Obi-Wan non ammetterà mai di avere un problema.

Lui è stato addestrato fin dall’infanzia a non mostrare debolezze, e le lezioni sono state rinforzate dalle punizioni che il suo maestro gli ha dato per essere sicuro che lui non le dimenticasse mai.

Mio padre è un maestro,” le parole di Obi-Wan riecheggiano ancora nella mia mente.

Mio padre è un maestro.

Oh, Forza…lui pensa che io lo giudicherei duramente come faceva il suo maestro?

Soffre in silenzio perché pensa che perderebbe la mia approvazione ed il mio amore se dovesse sembra- re meno perfetto ai miei occhi?

Mi vede come un maestro e non come suo padre!

Ha paura che lo punirei. Il suo rispetto è forse fuso con la paura?

Sto pensando di nuovo alla conversazione che ho udito per caso…

Obi-Wan non ha avuto difficoltà a riferire a Lianne di avere un problema. Non si è preoccupato di sembrare “debole” con lei. Lei è una donna ed è sua moglie e secondo le leggi di natura, gli uomini vogliono sembrare forti specialmente agli occhi della sua compagna. Allora perché non ha avuto simili preoccupazioni nel riferirlo a lei?

La risposta arrivò di nuovo facilmente, ero sorpreso che non me ne ero mai  reso conto.

 

Lui ama Lianne e lei ama lui.

Lei gli mostra apertamente il suo affetto ed Obi-Wan sa che lei lo ama per quello che è.

Io…Io non gli ho mai dimostrato il mio affetto.

Fin dal momento in cui mi sono svegliato in quel letto a Naboo e scoprimmo il nostro legame, lui è stato l’unico a mandarmi ciò che provava.

Rassicurazione, preoccupazione, allegria, irritazione, divertimento, noia.

Io invece … non gli mandai mai niente.

E durante la nostra missione l’ho trattato come se fosse un padawan, e l’ho giudicato duramente in un paio di occasioni. Non mi sono mai comportato come un padre. O meglio, non mi sono comportato come un vero padre avrebbe fatto con lui.

A parte quel momento, quando pensavo di stare per morire, non ho mai detto a mio figlio “Ti amo.” Non l'ho mai abbracciato. Non l’ho mai accarezzato affettuosamente.

La mia natura riservata, le mie restrizioni Jedi contro l'attaccamento mi hanno bloccato. Dal momento in cui tornammo al Tempio, mi sono comportato come un severo Maestro Jedi, forse nello sforzo inconscio di provare ai miei denigratori che sono in grado di addestrare il Prescelto. Ed Obi-Wan, con la sua dura disciplina Sith penetrata in me, ha fatto il resto.

Stiamo vivendo separati perché entrambi abbiamo paura, anche se per ragioni diverse.

Questa situazione deve cambiare. Presto. Non posso lasciare Obi-Wan da solo.

Devo parlagli. Devo dimostrargli che mi preoccupo di lui.

Ma come?

 

Parte 4

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI,

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:14

La notte mi portò consiglio.

Credo di aver trovato un modo per mostrare ad Obi-Wan quanto mi preoccupo per lui.

Questa mattina, appena mi sono alzato, i miei occhi si sono fermati sulla scatola di legno che si trova sulla mia libreria. La scatola contiene le pietre che gli ho comprato per regalargli durante i giorni in cui chiamavo il suo nome.

È stata sempre là, di fronte a me, ma solo ora capisco che è ora di darla a mio figlio.

Ma non oggi. Il permesso di Lianne è breve, dura solo pochi giorni, ed io non desidero mettermi tra di loro in questo breve tempo che passeranno insieme.

Deve essere duro amarsi l'un l'altro così tanto e non essere capaci di stare insieme più spesso. Comunque, tutte le persone nella galassia lo fanno, perciò le separazioni non devono essere così insopportabili.

Mi chiedo se il Codice considerasse questo quando ha proibito l’attaccamento: essere innamorati non spinge necessariamente le persone a commettere errori o azioni precipitose. E la gelosia e il possesso non sono le conseguenze automatiche dell’amore.

Forse i Consiglieri dovrebbe lasciare più spesso il Tempio e dovrebbero passare più tempo fra le perso- ne comuni per vedere come vive il resto della galassia. O forse, dovrebbero dare una occhiata più atten-ta ai Sith.

Secondo Obi-Wan, molti Sith sono sposati ma, come ho riferito in un precedente rapporto, nessuno di loro si è rivolto al Lato Scuro. Il Consiglio deve riflettere molto su questo fatto.

Non posso fare a meno di chiedermi se leggeranno i rapporti che Obi-Wan sta scrivendo sulle tradizioni e le regole dell’Ordine dei Sith, o se gli daranno appena un’occhiata e poi li getteranno via come spazzatura.

 

Solamente io, il noto ribelle sente che i Jedi hanno bisogno di cambiare? Che abbiamo bisogno di evolverci perché abbiamo bloccato il nostro sviluppo per troppo tempo?

Yoda e Mace, i leader del Consiglio, hanno fatto bene a portare Obi-Wan nel Tempio, ma perché lo hanno fatto?

Sono veramente pronti ad imparare? A cambiare? O vogliono solo tenere l’unica persona che è riuscita ad uccidere un Signore Oscuro ed ancora viva, vicino a noi?

Ricordo come ero felice, laggiù su Naboo, quando mi resi conto che Yoda e Mace avevano espresso il desiderio di insegnare ad Obi-Wan  le regole dei Jedi, ma ora sento che non è più così.

Obi-Wan è un Sith, e così dovrebbe rimanere.

L'unica cosa che ha bisogno di imparare, ed io spero di essere capace di insegnarglielo, è che d’ora in poi può rilassarsi. Che non c’è niente di sbagliato nell'essere un pò più indulgente ed un pò meno duro con se stesso e con gli altri.

 

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:19

Lianne è partita questa mattina, ed io non ho sprecato nemmeno un momento per parlare con Obi-Wan, questa situazione tra noi è durata fin troppo.

Gli ho chiesto di venire nei miei alloggi dopo che Anakin era uscito per raggiungere la sua classe, e portai la scatola di legno nel soggiorno.

Quando mio figlio arrivò, io ero seduto sul divano con la scatola aperta sulle mie ginocchia.

Toccai il cuscino al mio fianco e l'incoraggiai a sedersi accanto a me.

“Vieni, Obi-Wan, c'è qualcosa che desidero mostrarti.” Lui fece come gli avevo chiesto e guardò l'oggetto che si trovava sulle mie ginocchia.

“Ho costruito questa scatola  venticinque anni fa,” iniziai, parlando lentamente e molto sinceramente, mentre le mie dita accarezzavano il legno levigato. “Ci fu un tempo in cui non riuscivo a concentrarmi e la meditazione non riusciva a calmarmi. Tuttavia il lavoro manuale sembrava aiutarmi, così mi dedi- cai a costruire questa scatola. Scelsi il legno, lo tagliai, l'incollai, lo levigai e misi in lui tutta l'angoscia che provavo.” Sollevai gli occhi e li fissai su Obi-Wan. “Ho fatto questo mesi dopo che ti portarono via da me figlio mio, questo legno è bagnato dalle lacrime che ho versato durante quei giorni disperati.” Obi-Wan ingoiò a  fatica, ma non fece commenti, così continuai a raccontare la mia storia. “Le pietre che vedi sono i miei regali per te, uno per ognuno dei giorni in cui ti ho nominato. Ad un Jedi non è permesso possedere molte cose, ma ho raccolto personalmente ognuna di queste pietre sui pianeti che ho visitato durante gli anni passati, tutte eccetto questa.” Presi la pietra di fiume rossa e nera con cui avevo iniziato la raccolta. “Ho trovato questa pietra sul mio pianeta natale molto tempo prima che tu nascessi. È una pietra sensibile alla Forza, e se le cose fossero andate come io avevo sperato, te la avrei data il giorno in cui saresti stato scelto come apprendista Padawan. Non è stato possibile, così io te la sto dando ora.” gli offrii la pietra sulla mia mano aperta, mentre Obi-Wan mi guardava, silenzioso le sue labbra ridotte ad una linea sottile.

“Per favore, Obi-Wan, prendila. Prendi tutta la scatola. È il mio regalo. Mi sentivo più vicino a te quan- do ho scelto queste pietre… spero che un giorno ti sentirai vicino a me quando le guarderai.”

“Io mi sento vicino a te, Padre,” mormorò Obi-Wan.

“No,” risposi, “tu mi vedi come un maestro, non come un padre. Altrimenti mi diresti cos’è che ti preoccupa.”

Obi Wan sollevò di scatto la testa, “io non sono preoccupato.”

“Sì, che lo sei!” insistetti, poi lo afferrai per le spalle, e pigiai la pietra che ancora tenevo in mano contro la sua pelle. “Tu non mi parli, non dividi con me i tuoi pensieri. Il legame è silenzioso, inattivo.”

Obi-Wan non reagi, impenetrabile ed io chinai la testa.

“Sono consapevole che la colpa è mia, Obi Wan. Io non so come esprimere i miei sentimenti, ma tu devi sapere che io ti amo per quello che sei, elogi, colpe, tutto. Tu non devi avere paura di mostrarti debole, non ti giudicherò mai per questo. Hai capito?”

In un tentativo disperato di raggiungerlo, gli trasmisi tutto il mio amore nel legame che ci univa e per la prima volta dal giorno in cui arrivammo al Tempio, Obi-Wan mi sorrise veramente.

Poi, improvvisamente mi strinse tra le sue braccia mentre la mia mente fu inondata da ciò che sentiva..

La sua gioia nel sapere chi ero, la felicità alla scoperta del legame, il brivido che aveva sentito all'idea di venire a vivere nel Tempio ed allargare la sua conoscenza della Forza. La sua tristezza quando si accorse della mia mancanza di affetto. La sua conclusione basata su quello che sapeva del Codice dei Jedi, cioè che io non desideravo averlo vicino. La sua determinazione a comportarsi come lui pensava che io volessi.

“Perdonami, Padre,” disse lui alla fine, la testa china.

“No, sei tu che devi perdonarmi. Noi abbiamo parlato della tua vita, ma io non ti davvero ascoltato. Mi sentii sprofondare quando mi hai mostrato come brutale è stato il tuo addestramento, ma non compresi quanto poteva aver influenzato la tua crescita ed il tuo stato emotivo. Non pensavo che mi avresti visto come uno dei tuoi maestri... e avere così, in qualche modo, paura di me.”

“Io non ho fatto ne l’uno e ne l’altro, Padre. Me ne sono reso conto proprio ora,” Obi-Wan sorrise tristemente. “Quando stavo al Tempio dei Sith, ero l'unico apprendista senza una famiglia. Guardavo i miei compagni andare via per una breve vacanza con i loro genitori, ma poiché mi faceva soffrire che loro avessero quello che io non avrei mai potuto avere, preferivo non vedere come si comportavano con le loro famiglie. Quindi non potei mai fare una distinzione tra un vero padre ed una figura paterna. Il mio maestro era un uomo molto duro e mi picchiava spesso, ma era anche la mia unica fonte di conforto.”

Mio figlio fece una pausa e mi guardò negli occhi. “Io gli volevo bene, e penso che anche lui me ne volesse, a modo suo. Mi dispiacque molto quando fu ucciso da un cacciatore di taglie. Avevo vent’an- ni, ed ero diventato cavaliere da alcuni mesi. Avevo appena incontrato Lianne ed è stata una benedizio- ne. Lei era su Coruscant per una lunga licenza mentre la nave veniva rimessa a nuovo, io avevo già deciso di chiederle di sposarmi, ma la morte del mio maestro mi spinse ad anticipare quello che avevo progettato. Stare con lei mi ha insegnato cos’è l’amore, come l’amore è delicato, e lei mi ha insegnato che io posso abbassare la guardia, ogni tanto… ma Lianne è una donna, mentre tu sei un uomo anziano, Padre…e nella mia mente tu sei come il mio maestro.” Obi-Wan ingoiò a fatica e continuò. “Io sono coraggioso sul campo di battaglia, non mi sono mai spaventato durante un incarico e non ho mai lascia- to che la paura mi paralizzasse, ma in molte cose, sono ancora quel piccolo ragazzo che è cresciuto al Tempio dei Sith, e che l’unica lode per un lavoro ben fatto era l'assenza di punizioni.”

“Obi-Wan,” esclamai tra le lacrime alle quali non potevo impedire di scendere, mentre lo stringevo tra le braccia, e singhiozzando con il mio viso seppellito nel suo collo, le sue mani che accarezzavano la mia schiena, confortandomi.

Mio povero, povero Obi-Wan. Questo è peggio di quel che pensassi.

Credo che sia un miracolo che sia diventato un giovane così fiducioso dopo aver avuto un’educazione di questo tipo.

Io non posso aiutarlo ma vorrei poter ringraziare Lianne per quello che ha fatto per lui. Per l'influenza positiva che ha avuto e che ha su lui tuttora. È stata davvero una benedizione che si siano sposati così giovani, per aver dato a mio figlio l'unico affetto che abbia mai conosciuto. La prossima volta che la vedrò, metterò da parte il comportamento decoroso da Maestro Jedi e l'abbraccerò come un suocero. Le dirò quanto grato per quello che ha fatto e le chiederò di restare al fianco di mio figlio per sempre.

Il discorso di oggi ci ha aiutati molto. Io ed Obi-Wan siamo giunti ad una migliore comprensione di noi stessi.

 

Abbiamo meditato insieme per molte ore, entrambi i noi nostri scudi sono abbassati mentre i pensieri e i sentimenti passano tra di noi nelle nostre menti.

Dobbiamo imparare così tanto l’uno dell’altro, ma siamo fortunati ad avere il nostro legame che ci aiuta. Dobbiamo soltanto lasciar andare una parte del nostro controllo ed imparare ad essere noi stessi, almeno quando siamo soli.

Dopo che la nostra meditazione è stata completata, abbiamo aspettato il ritorno di Anakin ed abbiamo pranzato insieme nei miei alloggi, un pò più tardi della solita ora. Poi, siccome il mio Padawan aveva il resto della giornata libera, abbiamo passato un po’ di tempo seduti sul tappeto, mentre io mostravo ad entrambi, Obi-Wan ed Anakin, le pietre nella scatola raccontandogli i dettagli sulle missioni in cui le ho raccolto.

 

Parte 5

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO  JEDI 3:6:21

Obi-Wan sta lentamente imparando ad aprirsi.

Oggi mi ha detto di come si è rattristato dal comportamento dei suoi amici Sith. Lui è ferito dalla loro mancanza della fiducia.

Il Consiglio dei Sith sa che lui è sempre stato fedele e rispettoso, e i suoi compagni lo conoscono da quando era tra gli iniziati.

“Mi aspettavo che mi dessero almeno il beneficio del dubbio o tentassero di capire quello che mi è accaduto. Invece mi hanno semplicemente isolato,” mi disse, mentre camminavamo fianco a fianco verso la Sala delle Mille Fontane.

“Obi-Wan, questo significa che loro non sono dei veri amici. Un vero amico si vede nel momento del bisogno. Sono sicuro che con il tempo, quando ti sarai abituato alla vita nel Tempio, sarai capace di farti dei nuovi amici. Ci sono molti cavalieri e padawan anziani che hanno la tua stessa età.”

Obi-Wan annuì, ma era chiaro che lui non era molto convinto dalle mie parole.

Ricordo che lui aveva rivelato a Lianne, ed io per caso avevo sentito, che i Jedi lo stavano evitando, ma non penso che sia veramente così. Forse sono intimiditi da lui. Obi-Wan non è un uomo imponente, ma ha un modo di muoversi che lo fa sembrare più grande.

Lui ha un passo lungo e sicuro di se e che grida “toglietevi dalla mia strada” e un modo di sovrastare quelli intorno a lui.

I Jedi sono addestrati ad evitare i conflitti quanto è più possibile ed io non sono troppo sorpreso che stiano evitando Obi-Wan perchè pensano che lui è sempre pronto a combattere.

Devo dirgli che dovrebbe…ammorbidirsi… almeno un pò. Devo solo trovare l'occasione giusta per affrontare l’argomento.

 

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:7:21

Un'altra registrazione dopo un lungo periodo di silenzio.

L'addestramento di Anakin mi sta tenendo molto occupato. Avevo dimenticato che l’addestramento di un padawan è un compito che occupa tutto il tuo tempo, specialmente quando l'apprendista in oggetto è  così dotato, ed ha un insolita formazione culturale .
Questa mattina ho avuto una riunione con il Maestro Yoda e il Maestro Windu per discutere i progressi di Anakin, ma finimmo per parlare anche di Obi-Wan e della sua vita al Tempio.
“Anakin sta facendo bene, tutto considerato,” risposi alla domanda iniziale di Yoda. “In classe è un buon studente, ed io gli sto insegnandogli i rudimenti della meditazione. Ha difficoltà con la concentra- zione ed ha bisogno di tempo per raggiungere la disciplina mentale che gli iniziati della sua età hanno già. Ma lui è volenteroso ed ansioso di imparare e fra non molto sarò capace di iniziare l’addestramento con la spada laser.”
“Capisco,” Commentò Mace. “Il ragazzo ha mostrato paura, impazienza o rabbia?”

“Sì, lo ha fatto” risposi, non vedevo nessuna ragione di negare la verità, dall’occhiata esplicita che il mio vecchio amico mi diede compresi che sapeva degli scoppi di Anakin. “Ha avuto un litigio con due compagni di classe ed ha paura di non poter vedere più sua madre. Mentre per la sua impazienza, come molti bambini della sua età, lui ha la tendenza di voler fare tutto subito.”

“Come hai risolto questo problema?”

“Non l’ho fatto io. Il Cavaliere Sith Kenobi lo ha fatto, sta insegnando ad Anakin semplici esercizi per migliorare il suo controllo e sembrano funzionare.”

Mace mi fissò, scioccato. “Perdonami Qui-Gon, ma non ho capito bene? Tu mi stai dicendo che hai lasciato che un Sith addestri il Prescelto?”

Guardai i miei amici negli occhi. “Sì, Hai capito bene. Obi-Wan è un grande insegnante e per un ragaz- zo come Anakin è più facile imparare come controllare le sue emozioni che rilasciarle nella Forza. Il Cavaliere Sith Kenobi può anche comprendere Anakin perché lui sa ciò che sta provando il ragazzo. Anakin sa che Obi-Wan è sposato e sa che lui è triste perché sua moglie è partita, e sa anche che mio figlio è preoccupato per quello che accadrebbe alla sua sposa. Ma Anakin è anche consapevole che Obi-Wan esegue ogni giorno difficili kata senza perdere la concentrazione e che non importa quanto triste o preoccupato sia lui. È un grande esempio per il ragazzo.”

Allora Mace e Yoda si scambiarono un'occhiata che non sono riuscito a decifrare.

“Posso fare una domanda?” chiesi nel silenzio che segui.
“Sì, Qui-Gon, puoi.”

“Perché avete chiesto ad Obi-Wan di venire a vivere qui al Tempio? E per favore, ditemi la verità questa volta.”

“Mentire a te, tu dici noi abbiamo?” rispose Yoda, mentre appiattiva le sue orecchie.
“Sì e no. Credo e capisco quando avete detto di essere rimasti impressionati da Obi-Wan quando avete toccato la sua mente su Naboo, ma sembra che non volete riqualificarlo come mi avete fatto credere. A proposito, questa è una cosa che mi va bene. Obi-Wan non ha bisogno di essere riqualificato. Lui è un grande Sith, ha solo bisogno di imparare ad ascoltare la Forza Vivente e un po’ di più il suo cuore. Comunque, mio figlio potrebbe insegnarci come migliorare il controllo sulle nostre emozioni durante una situazione pericolosa, come un combattimento.”

Guardai Mace in modo evidente il suo stile di combattimento, il Vaapad era stato creato da lui stesso per contenere e convogliare la sua aggressività.
“Abbiamo permesso che lui sia a te vicino una posizione abbiamo offerto a lui,” disse Yoda, mentre scivolava giù dalla sua sedia per camminare zoppicando nella stanza.
“Ma perché, Maestro? Perché volete che stia vicino a mio figlio quando me lo avete impedito venticin- que anni fa? Non penso che voi e il Consiglio volete soltanto riparare ad un errore che avete fatto in passato.”

“No, ragione tu hai.. Altre ragioni noi abbiamo.”

“Vogliamo tenere l’Uccisore del Signore Oscuro lontano dai Sith e vicino a noi. Vicino a Skywalker,” intervenne Mace.
“Cosa?”

“Conosci l’intero testo sulla profezia del Prescelto, Qui-Gon?”

Scossi la testa.
“La profezia dice che un giorno il Prescelto sarà tentato dall'Oscurità, ma che un ‘Guerriero Grigio con occhi nuvolosi ed una spada dorata ' starà in guardia.”

I miei occhi si spalancarono. Un guerriero grigio con occhi nuvolosi ed una spada dorata. Obi-Wan è sempre vestito nella sua uniforme grigia. I suoi occhi sono blu-grigi come il cielo nuvoloso e la sua spada laser è gialla.

“Lei pensa che Obi-Wan sia il guardiano del Prescelto?”

“Sì. Nulla accade senza una ragione, e ci sono state troppe coincidenze nella missione che ha unito te, Obi-Wan e il giovane Skywalker.”

“La scoperta del ragazzo; il legame con tuo figlio; il ritorno del Signore Oscuro. Volontà della Forza tutto questo, era,” dichiarò Yoda.

Potei solo annuire alle loro parole. Ho sempre saputo che la Forza era stata al lavoro durante la mia ultima missione, ma non ero consapevole dell'estensione delle sue implicazioni.

“Volete che Obi-Wan venga con Anakin e me quando cominceremo a partire per le missioni? Volete che lui badi ad Anakin.”

“Sì. Il Cavaliere Sith Kenobi è molto in gamba a lavorare sul campo e voi avete lavorato bene insieme su Naboo,” fu la calma risposta di Mace.

Io annui comprensivo, poi aggrottai le ciglia come se un pensiero improvviso mi avesse attraversato la mente. Anakin non sarebbe stato pronto per iniziare a seguirmi in missione per almeno un altro anno o forse di più. Cosa avrebbe fatto Obi-Wan fino ad allora? Languire nel Tempio?

“Maestri,” dissi dopo un pò, “penso che dovreste mandare il Cavaliere Sith Kenobi in una missione con un’altro Jedi finché Anakin non è pronto. Obi-Wan è un uomo molto attivo. Lui ha preso parte a più di quaranta missioni da quando è diventato un cavaliere. Sarebbe un spreco di potenziale tenerlo fermo per un anno o più.”

 

“Avevamo già pensato a questo, ma pensiamo che non è prudente poiché i nostri cavalieri non si fidano di lui,” disse Mace, mentre girava la testa da un’altra parte.

“Cosa?” esclamai sorpreso.

“Qui-Gon, tu sei un maestro della Forza Vivente! Non dirmi che non l’hai notato!?”

“Bhe, ho visto che alcuni cavalieri sono intimoriti da Obi-Wan, ma non pensavo che fosse un proble- ma generale.”

“Invece lo è” disse Yoda, mentre guardava fuori dalla finestra.

 
“Ma perché?”

 

“Perché lui ha ucciso un Signore Oscuro. Perché è difficile dimenticare mille anni di diffidenza. Perché il Cavaliere Sith Kenobi ha una tale potente personalità. Lui è così forte nella Forza che è quasi inquie- tante. Ti rendi conto Qui-Gon, che dopo Anakin, lui ha il più alto conteggio di midichlorian mai regis- trato? È anche più alto di quello di Yoda.”

 

“Non lo sapevo,” mormorai, prima che mi girai ad affrontare Yoda, fissandolo con uno sguardo accusa- tore.

 

“E non avete permesso che lui fosse addestrato come un Jedi anche sapendo tutto questo?! Dovevate sapere che i Sith lo avrebbero trovato e lo avrebbero portato via! O l'avete fatto apposta, perché avevate previsto per  Obi-Wan ruolo futuro e …”

 

Yoda ignorò la mia ultima speculazione e disse chinando la sua testa, “Sbagliato noi abbiamo, Qui-Gon. Spaventati noi eravamo. Troppo potente il ragazzo era.”

“Eravate pronti a commettere lo stesso ‘errore’ con Anakin, ma il ritorno del Signore Oscuro vi ha spinti a riconsiderare… Sì ora capisco. Capisco che l'Ordine dei Jedi ha bisogno di essere forte contro la minaccia del Signore Oscuro, e dal momento che l'Ordine Grigio non è pronto a collaborare con noi, almeno siamo riusciti a portare il più importante Sith dalla nostra parte. Capisco e, in un certo modo, lo approvo anche, ma Obi-Wan sta soffrendo e questo non è giusto. Lui sta pagando un prezzo troppo alto per avermi salvato la vita ed essere diverso. Lui merita di meglio che restare nel Tempio a non fare niente ed essere trattato come un uomo tormentato. Noi potremmo approvare o no il fatto che lui ha un carattere più emotivo di quello dei Jedi, ma non cambia il fatto che lui è quello che è. Anche se sembra che niente lo tocca, nel profondo lui sta soffrendo perché il suo ordine intero lo ha bandito. Dite che i nostri cavalieri non hanno fiducia in lui? Allora date il buon esempio. Date ad Obi-Wan una classe in cui possa insegnare. Forse una classe di spada laser di Padawan Iniziati. Lui è buono con bambini e probabilmente loro sono meno prevenuti. Mostrate all'Ordine che avete fiducia in lui. Io penso che glie- lo dovete, Maestri” Conclusi il mio lungo discorso con un inchino ed aspettai la loro reazione.

Il silenzio cadde nella stanza, Yoda e Mace comunicarono mentalmente ed io sostenni con calma il loro sguardo fisso.

Finalmente Yoda annuì, e Mace parlò per entrambi. “Hai ragione, Qui-Gon. Troveremo una classe per farlo insegnare e ci scuseremo per non averlo pensato prima,” lui sorrise. “Grazie a te amico mio per averci mostrato la via giusta e per dimostrare, ancora una volta, che saresti un grande accrescimento al Consiglio.”

Scossi la testa e sorrisi di nuovo. “Non penso che apprezzeresti avermi qui. Probabilmente metterei in dubbio ogni tua decisione.”

Ridemmo insieme, poi andai via alla ricerca di Obi-Wan. Lo trovai in uno dei giardini, mentre medita-va, e gli chiesi se volesse venire con me alla sala di allenamento per fare insieme dei kata.

Lui fu d'accordo e mi seguì, chiaramente impaziente di allenarsi.

La stanza era affollata quando arrivammo e per una volta in vita mia ne ero felice. Più persone ci guardavano allenarci insieme e meglio era.

Ci togliemmo le nostre tuniche, gli stivali e iniziammo con un semplice kata per riscaldarci.

Mentre mi mossi, ero consapevole dei tanti occhi che guardavano nella nostra direzione, ma li dimenti- cai presto, quando mi immersi nel mio legame con la Forza e con mio figlio.

Come al solito, la nostra coordinazione era perfetta, e non vacillò neanche quando i kata divennero più complessi e più veloci, neanche quando Obi-Wan iniziò un esercizio che non avevo mai visto prima.  Lasciai semplicemente che la Forza guidasse i miei passi e i miei movimenti.

I nostri piedi nudi toccarono la stuoia allo stesso momento, le nostre braccia si allungarono e piegarono come se fossimo una sola persona, i nostri respiri uscivano allo stesso momento.

Era stimolante… sentivo la Forza che ci circondava… che brillava intorno a noi. Era come se la mia unione con la Forza Vivente si unisse con quella di Obi-Wan con la Forza Unificatrice e creasse una miscela perfetta delle nostre abilità.

Era un'esperienza incredibile, per entrambi e mio figlio espresse il desiderio di ripeterlo al più presto.

Per quanto riguarda il nostro pubblico, durante l’esibizione, tutti i presenti nella stanza ci fissavano anche se nessuno commentò il nostro spettacolo, era chiaro che ne rimasero molto impressionati.

Posso solo sperare che questo sia il primo passo per convincere i Jedi ad accettare Obi-Wan e farlo sentire che è il benvenuto.

 

Parte 6
ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:7:23

 

Un paio di ore fa Mace Windu ha chiesto ad Obi-Wan di insegnare ad usare la spada laser ad una classe inferiore di Padawan, proprio quello che io avevo suggerito.

Ero presente e non ho potuto non esprimere la mia gioia quando ho sentito l'orgoglio di mio figlio per avergli chiesto di compiere tale compito.

Lui accettò, e ringraziò Mace ed il Consiglio e promise che avrebbe fatto del suo meglio per ripagare la loro fiducia, fu anche d'accordo ad iniziare l’indomani ma poi una volta che restammo soli lui fu colto dal panico.

“Io non so come insegnare a dei ragazzi! Loro mi faranno a pezzi appena se ne renderanno conto! Devo documentarmi. Ora. Padre, hai alcuni libri sul tema?”
Scossi la testa, divertito dal modo in cui stava camminando avanti e indietro..

E questo era lo stesso guerriero senza paura che aveva affrontato e ucciso un Signore Oscuro?

“Potresti andare all'Archivio. Sono sicuro che la Maestro Nu sarà capace di aiutarti.”

Obi-Wan mi guardò e annuì. “Buon idea, padre. A dopo.” E dicendo così si lanciò fuori della stanza, il suo accappatoio grigio che svolazzava dietro di lui.

Una volta rimasto solo, risi brevemente, nessun incarico può essere difficile per mio figlio, io so che lui è felice perchè gli è stato dato un compito nel tempio.

Lui è abituato ad avere delle responsabilità, qualcuno che ha fiducia in lui e queste cose gli stanno man- cando. Io spero che l'insegnamento sarà abbastanza per tenerlo occupato finché non saremo in grado di tornare a lavorare sul campo.

ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI - POMERIGGIO

Sono andato all'Archivio, a cercare un libro sulla meditazione di cui mi ricordo che lo lessi quando ero un ragazzo, e che mi piacerebbe dare ad Anakin.

Mentre ero nell'Archivio, e stavo leggendo attentamente i titoli, Jocasta Nu si fermò davanti a me e mi disse.

“Sai se il Cavaliere Sith Kenobi ha finito di saccheggiare il settore sull’insegnamento e la pratica della spada laser ?”

“Saccheggiare?” pensai con timore. La Maestra Nu è molto protettiva con il “suo” archivio, e non ha nessuno scrupolo ad usare la sua lingua tagliente se uno fa qualche cosa che la scontenta.

Io spero solo che Obi-Wan non abbia ricevuto una delle sue prediche che mi fece negli anni passati.

“Sì, lui ha esaminato ogni singolo libro in quella sezione ma, al contrario di  qualcuno che conosco,” e mi guardò con uno sguardo eloquente, “non li ha presi senza avvertirmi, né ha preso dalle mensole tutti i libri  allo stesso tempo. Invece lui ha fatto avanti e indietro tutto il tempo, leggendo un libro e metten- dolo via nel posto giusto prima di prenderne un altro.”

I miei occhi si spalancarono: Jocasta Nu era praticamente raggiante!

Mi bloccai, non sapendo cosa dire, ma fui risparmiato dal rispondergli da un Padawan che cercava un titolo che non riusciva a trovare. Maestro Nu andò via con lui ed io lasciai l'Archivio con il libro di meditazione piegato sotto il braccio.

Mentre tornavo ai miei alloggi, un sorriso apparve sulle mie labbra.

Sembra che Obi-Wan sia riuscito a guadagnare un altro sostenitore qui nel Tempio. Non ho dubbi che la Maestro Nu lo elogerà con chiunque la ascolterà, ed è un fatto noto che la Maestra dell'Archivio è un po' eccentrica, ma è anche vero che lei è rispettata da tutti.

Questa è davvero una buona giornata per mio figlio; le cose stanno finalmente andando nel modo giu-sto.

ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI - TARDA SERA

Anakin non è stato contento dal libro che io gli ho dato. Lui sperava che fosse sulle navi o sulle spade laser, non sulla meditazione.

Fortunatamente Obi-Wan era con noi e mi aiutò a rendere il libro più interessante. Lui gli lesse il primo capitolo, poi gli spiegò quello che significava, in seguito provarono insieme, nel soggiorno, la tecnica descritta.

Ha funzionato; Anakin la fece molto bene, non ne sono sorpreso. Lui adora Obi-Wan e farebbe qualsiasi cosa per accontentarlo. Io sono il suo maestro ma mio figlio è il suo eroe, per loro è diverso dalle altre persone che vivono qui nel Tempio. Entrambi stanno lottando per essere accettati.

Ringraziai Obi-Wan per l'aiuto, ma lui scherzò, dicendomi che si stava solamente allenando per la sua prima lezione di domani.  

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:7:24

 

Oggi Obi-Wan tenne la sua prima lezione.
Lui era molto nervoso quando lo vidi questa mattina e mi diede un'occhiataccia quando lo salutai con un “che la Forza sia con te.”

Tuttavia era molto più rilassato, e anche piuttosto soddisfatto quando lo incontrai a pranzo. Lui divorò il suo pasto e parlò animatamente dei suoi studenti. Sembrava un bambino con un giocattolo nuovo, ma io so che la sua felicità è più profonda e non è di breve durata.

Ad Obi-Wan piace insegnare ed io sono sicuro che farà un grande lavoro.

Le mie convinzioni sono sostenute dal fatto che due padawan si fermarono alla nostra tavola mentre noi stavamo mangiando alla mensa e salutarono mio figlio prima che essi mi riconoscessero.

È la prima volta che questo accade; di solito le persone parlano con me e poi s’inchinano ad Obi-Wan solo perché lui è con me e sarebbe scortese non considerarlo, ma di solito lui viene ignorato.

Oggi, invece sono stato io quello ignorato, e non sono mai stato più felice di così.

Ma sono anche rattristato perchè  non ho notato prima che Obi-Wan era stato messo da parte.

Per un Maestro Jedi che è come me così forte nella Forza Vivente, ho fatto veramente un cattivo lavoro nel non comprendere cosa stava accadendo intorno a me.

Il mio errore è stato lo stesso che ho suggerito ai miei padawan di stare attenti: mi sono concentrato troppo sulle mie ansie che riguardavano la mia relazione con Obi-Wan e non ho ascoltato la Forza.

Non devo commettere questo errore un'altra volta.

Non posso essere così cieco di nuovo e neppure posso permettermi di accettare le cose per sicure, specialmente ora che sto addestrando un bambino di un tale potenziale come è Anakin.

Parte 7
ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:7:30

Le cose stanno andando davvero bene per Obi-Wan. Come direbbe qualcuno, il ghiaccio tra mio figlio ed i Jedi è stato rotto, ed è accaduto piuttosto naturalmente, penso.

I padawan a cui lui sta insegnando hanno detto delle lezioni ai loro maestri. I maestri sono andati a guardare le lezioni, e hanno approvato quello che hanno visto e sono andati a parlare con Obi-Wan - bene, la maggior parte di loro lo hanno fatto. I maestri più anziani la cui mentalità sarà più difficile da cambiare sono venuti da me a farmi i complimenti! Come se io dovessi essere lodato perché Obi-Wan è. . . beh, è Obi-Wan.

 

Gli ho detto che non è grazie a me che mio figlio è diventato quello che è, e che dovrebbero parlare con lui, non con me.

 

Dall’altro lato, quello peggiore, se posso chiamarlo così, Anakin mi sta rendendo la vita impossibile. Lui stava ascoltando i nostri discorsi sulle lezioni ai padawan di Obi-Wan e ha voluto essere incluso in quella classe.

 

Io sto tentando di fargli capire che lui non è pronto per essere inserito in quella classe, ma lui si rifiuta di ascoltare. Oggi ha avuto un altro attacco di rabbia ed l'ho spedito nella sua stanza, dicendogli di meditare sui suoi errori, anche se il nostro legame di addestramento mi dice che ha soltanto un pò di malumore.

 

ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI - SERA

Obi-Wan ed io abbiamo avuto una discussione riguardo Anakin.

 

E’ iniziato dopo che ho permesso al mio Padawan di uscire della sua stanza ed Anakin ha dimostrato come poco o niente gli ha fatto la punizione gettandosi ai piedi di mio figlio, implorandolo di inserirlo nella sua classe.

 

Obi-Wan non ha reagito bene al piagnucolio e alle preghiere del ragazzo e gli ha ordinato bruscamente di cessare subito quel comportamento vergognoso.

 

Il suo tono era così duro ed aspro che Anakin iniziò a piangere.

 

Obi-Wan gli ordinò di fermarsi ma riuscì solo a far piangere il ragazzo ancora di più. Allora, con mio sgomento assoluto, sentii la voce mentale di mio figlio dire / / gli darò una buon ragione per piangere / / e lo vidi alzare la mano, pronto a colpire Anakin.

 

Mi precipitai in avanti e riuscii a bloccare il suo braccio appena in tempo, prima che il mio turbato Padawan potesse accorgersi di quello che stava accadendo.

 

Calmai Anakin e poi lo spedii nella sua stanza, mentre Obi-Wan camminava avanti e indietro, il suo nervosismo echeggiava nel legame.

 

Non appena fummo soli, mio figlio mi affrontò. “Perché mi hai fermato? Il ragazzo aveva bisogno di imparare un po' di disciplina.”

“Hai ragione, ma non in questo modo. Deve essergli insegnato in modo diverso.”

“Padre, Anakin è una mina vagante. Lui ha un potere troppo grezzo. Se tu non riesci piegarlo ora alla tua volontà, non sarai più capace di controllarlo quando lui sarà grande. Tu sei troppo gentile, troppo comprensivo con lui. Lui deve rispettarti di più. Nessuno padawan Sith avrebbe fatto vergognare il suo maestro implorandolo e piagnucolando di fronte a lui.”

 

“Lo so. Gli allievi Sith non piangono o non hanno attacchi di rabbia. Loro sono così spaventati dai loro maestri che neanche pensano a farlo. Tu mi hai mostrato il perché, figlio mio. Ma pensi realmente che questo sia il modo giusto? Il rispetto deve essere guadagnato, tu non puoi obbligare uno a rispettarti colpendolo fino a che non è sottomesso.”

 

“Io rispettavo il mio maestro,” Obi-Wan incrociò le braccia sul torace e mi fissò con aria di sfida.

 

“Sei sicuro, Obi-Wan? Non è che stai confondendo il rispetto con la paura?” gli chiesi dolcemente.

 

“Sì, lo sono. Il mio maestro era un uomo duro, ma lui mi insegnò bene.”

“Così pensi che io dovrei frustare Anakin sulla schiena come il tuo maestro faceva te quando avevi  dieci anni?”

 

Obi-Wan rimase in piedi in silenzio per un pò, poi scosse la testa, “No. Anakin non capirebbe perché tu  lo hai frustato. Lui la prenderebbe come una punizione, non come una lezione. La sua educazione è stata troppo diversa dalla mia. Colpendolo provocheresti solamente del risentimento in lui, non un desiderio di fare meglio. Non gli insegnerebbe niente .” Mio figlio annuì. “Hai fatto bene a fermarmi.” La nostra conversazione fu poi interrotta da una chiamata di Mace Windu, che mi chiedeva una spiegazione su uno dei vari rapporti che avevo scritto sulla crisi della Federazione del Commercio e  quando finii, Obi-Wan era pronto per ritirarsi nei suoi alloggi.

 

Così sono stato lasciato solo a pensare a quell’uomo complesso che è mio figlio.

Io l'ho guardato insegnare ad Anakin ed ai suoi studenti. Io so che lui è paziente e gentile. L'ho visto ripetere più volte un esercizio o una spiegazione senza un segno di irritazione o di impazienza. E di nuovo lui era pronto a colpire Anakin senza un ripensamento. Lo avrebbe fatto se io non lo avessi fermato.

 

Trovo così duro conciliare questi due lati di mio figlio, ma non devo dimenticare quello che lui è.

 

Lui è un Sith.

 

Lui stava  soffocando con la Forza Watto, quando si rifiutò di darci Anakin.

 

Lui è un uomo che pensa che il suo maestro era nel giusto quando lo frustava quando era solo un bambino di dieci anni.

 

Non posso negare che trovo questo molto inquietante.

 

Io amo mio figlio, ma ancora una volta capisco che non lo conosco veramente.

 

Sono consapevole che dentro di lui c’è una vena di gentilezza e compassionevole. L’ha mostrato con sua moglie che  ama con tutto se stesso e sfiora con la stessa delicatezza che userebbe con una porcellana delicata Alderaniana. L’ha mostrato con i padawan a cui lui sta insegnando, o con Anakin quando lui aiuta il ragazzo con i suoi compiti. Oppure con me, quando mi ascolta che gli racconto i miei ricordi su sua madre ed i suoi occhi prendano uno sguardo morbido e lontano.

 

Ma dietro a tutto questo, custodendolo e trattenendolo, c'è il suo lato severo; che non perdona, il lato inflessibile plasmato da una vita passata ad addestrarsi come un Sith.

 

Io non sono sicuro se riuscirò mai a capirlo totalmente, tuttavia giuro che non mi fermerò mai dal provare a comprenderlo.

 

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:8:2

Il recente comportamento degli ultimi giorni di Obi-Wan con Anakin mi ha contrariato perché, nella mia mente cresce la preoccupazione che mio figlio possa colpire uno dei suoi studenti se loro non dovessero essere d’accordo con lui sulla sua idea di quello che è il modo corretto di comportarsi.

 

Io so che Obi-Wan è consapevole che i Jedi e i Sith sono addestrati in modo differente, e so che lui riesce a controllarsi molto bene ma di nuovo non posso scacciare da me questo pensiero.

 

La sua relazione con Anakin non è stata rovinata dalla sua reazione all’attacco di rabbia del ragazzo. Anakin si è reso conto del suo errore e ha accettato il rimprovero di Obi-Wan, anche se era così severo, sa che se lo è meritato.

 

Io sono contento che è finito tutto bene, sarebbe stato molto triste se la loro relazione non ufficiale tra insegnante/apprendista si fosse rovinata prima di nascere. Senza menzionare, naturalmente gli effetti che ci sarebbero potute essere sul loro futuro. Se mio figlio è davvero il Guardiano del Prescelto, allora il suo posto è e sarà per sempre vicino ad Anakin... qualunque cosa accada..

 

Ho letto la profezia del Prescelto e dichiara che il Guerriero Grigio lo proteggerà, ma la  parola usata nel testo è antica e ha molti significati. Vuole dire proteggere, prendersi cura. Ma vuol dire anche controllarlo, essere vigile. In altre parole, Obi-Wan è destinato a proteggere Anakin, ma anche ad impedirgli di precipitare nel Lato Oscuro - anche uccidendolo, se questo dovesse essere necessario.

 

Non ho nessun difficoltà ad ammettere che ho rabbrividito nel leggerlo, perché non posso pensare a una cosa più terribile nel vedere le due persone che amo di più nella mia vita lottare uno contro l'altro.

 

 

 

Parte 8

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DEL  MAESTRO  JEDI  QUI-GON  JINN

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:8:7

Oggi Obi-Wan ha dimostrato a me ed a Mace Windu la portata del suo controllo, e ha fatto un enorme passo in avanti nel migliorare il suo rapporto con i Jedi.

Mi dispiace ammetterlo ma ero più preoccupato io dell'altro maestro. Mio figlio perde il controllo  quando viene sfidato, inoltre Mace non era stato testimone dell'episodio che aveva coinvolto Anakin.

Tutto accadde in un pomeriggio mentre Mace ed io stavamo camminando in uno dei corridoi discuten- do del programma di addestramento di Anakin.

Improvvisamente, vedemmo un padawan correre nella nostra direzione e Mace si accigliò a quel comportamento sconveniente.

 

“Padawan…” iniziò a dire, ma la giovane non lo lasciò parlare.

“Maestro Windu, deve venire nell'arena di addestramento. Il Padawan Chun ed il Sith stanno per scontrarsi!”

“Cosa?” gli chiesi.

“Loro stanno per combattere…il Padawan Chun sta insultando il Cavaliere Sith. Lui è furioso perché il Consiglio lo ha scelto per insegnare al corso di spada laser dei Padawan più giovani. Lui ha detto…” La ragazza si zittì e guardò in basso i suoi stivali.

“Cosa ha detto, Padawan?” Mace l'incitò a continuare.

“Lui ha detto che al Sith è stato dato quel posto solamente perché lui è il bastardo del maestro Jinn ... e che avrebbe dovuto essere lui a insegnare in quella classe.”

Mi girai a guardare a Mace, con urgenza nella voce. “Dobbiamo andare lì, subito.”

Mace non sembrò molto allarmato, solo arrabbiato. “Bruck Chun è un disonore. L'avremmo dovuto espellere anni fa. Gli farà bene imparare una lezione da Obi-Wan.”

“Cosa stai dicendo, Mace? Mio figlio potrebbe ferirlo davvero. Non gli piace essere sfidato.” E senza aspettare la sua risposta, corsi verso l'arena di addestramento, mandando per tutto il tempo ondate di calma ad Obi-Wan, tramite il nostro legame.

Quando arrivai, io vidi che una piccola folla si era raggruppato nella stanza ed stava guardando la scena che stava rivelando nel mezzo dell'area di addestramento.

Sgomitai tra le persone lì radunate finché non riuscì ad avvicinarmi e non fui capace di vedere quello cosa stava accadendo.

Obi-Wan camminava avanti e indietro vicino alla forma supina di un giovane umano biondo che si  stava contorcendo e stava battendo sul pavimento.

“Cos’è successo?” chiesi ad un giovane cavaliere Mon Calamari.

“ Maestro, il Padawan Chun ha tentato di attaccare il Cavaliere Sith Kenobi con la sua spada laser, ma Kenobi l'ha immobilizzato sul pavimento usando la Forza. Bruck sta tentando di alzarsi da parecchi minuti, ma non riesce a spezzare la presa che Kenobi ha su lui.” La ragazza sorrise brevemente, poi ritornò seria ed aggiunse, “Bruck stava coprendo Kenobi di insulti, ma non è stato capace di spezzare la sua concentrazione.”

“Bene, sembra che dovresti dare a tuo figlio più fiducia,” disse la voce di Mace, mi girai di scatto e lo vidi proprio alle mie spalle. “Il suo controllo è perfetto.”
Annuii senza parole mentre Mace faceva un passo in avanti e si dirigeva verso il centro dell'arena.
“Lascialo andare, Cavaliere Sith Kenobi. Penso che il Padawan Chun si sia già imbarazzato abbastan- za.” Obi-Wan obbedì e con un piccolo gesto della mano, rilasciò la sua presa sul giovane.
Bruck Chun si alzò in piedi e tentò di parlare, ma Mace fu più veloce.
“Fai silenzio Padawan Chun, sono al corrente di quello che è accaduto qui. Tu hai insultato il Cavaliere Sith Kenobi, il Maestro Jinn ed anche il Consiglio insinuando che abbiamo fatto una scelta in base a favoritismi personali. Vai nella tua stanza e medita su quello che è accaduto qui oggi. Forse capirai perché sei ancora un Padawan e sul motivo perchè non ci siamo fidati di te nel darti quella classe.”

“Sì, Maestro,” Bruck Chun si allontanò, con la testa bassa mortificato mentre passava tra la folla silen- ziosa.
Una volta che se ne fu andato, ritornai a concentrarmi su cosa stava accadendo nella sala.
Mace si stava scusando con Obi-Wan, e mio figlio stava insistendo che non era necessario. Allora  il mio amico cambiò argomento.
“Viene qui ad allenarsi, Cavaliere Sith Kenobi?”

“Ad allenarmi con i droidi, Maestro Windu. Nessuno degli studenti è disposto ad allenarsi con me, e loro non sono ancora pronti per impegnarmi in un buon allenamento.” Non c'era amarezza nella voce di Obi-Wan, solo accettazione.
“Le piacerebbe allenarsi con me, allora? Pensa che sarei capace di farla sudare?” chiese Mace, il suo tono conteneva una leggera sfida.
“Sarebbe un onore, Maestro Windu. Il suo stile di combattimento, il Vaapad, è stato spesso discusso al Tempio Sith. Sarà un piacere riuscire a penetrare nella sua guardia.” Mio figlio sorrise, ferino, ed un mormorio di disapprovazione salì dalla folla per l’arroganza percepita nel tono di Obi-Wan.
Solamente io sapevo che Obi-Wan non si stava vantando o faceva l’arrogante. L'avevo già visto combattere, ed ero consapevole che aveva l’abilità di battere Mace.
Con un disdicevole brivido di aspettativa per il duello a cui stavo per assistere, mi allontanai dalla folla per sedere sulle gradinate, presto imitato dagli altri Jedi.
Obi-Wan e Mace si tolsero i loro mantelli, accesero le loro spade laser, s’inchinarono per il saluto, l'uno di fronte all'altro, poi si misero in posizione di combattimento.
Le loro due lame, una porpora, e una gialla presero vita e il duello iniziò.
All'inizio, Mace sembrò chiaramente superiore ad Obi-Wan. Lui attaccava e si spingeva in avanti men-tre mio figlio si difendeva e retrocedeva ad ogni colpo che calava su di lui.
Poi lentamente ma decisamente il duello cambiò e Obi-Wan smise di ritirarsi ma si bloccò sulla sua posizione mentre i suoi movimenti si armonizzavano sempre di più con quelli di Mace.
Compresi in un lampo che mio figlio stava sincronizzando se stesso con il ritmo del suo avversario, esattamente come faceva quando eseguivamo insieme i kata. Tuttavia questa volta la sua coordinazio- ne con Mace aveva un'intenzione diversa, pericolosa. Obi-Wan stava imparando a muoversi e a pensa- re come Mace allo scopo di scoprire i suoi punti deboli.
Per alcuni lunghi minuti, il duello continuò, sembrava un balletto coreografico, così tanto in sincronia erano i due uomini. I due attaccavano e si ritiravano, avanzavano di lato e si giravano e saltavano men- tre paravano i colpi dell'altro con facilità.
Gradualmente, Obi-Wan divenne sempre più aggressivo ed audace e Mace rispose gettando tutta la sua potenza nella forma di Vaapad, andando contro mio figlio con tutto quello che aveva, solamente per essere deviato e attaccato di nuovo.
Mentre il duello aumentava di velocità, le loro spade si muovevano ad una tale rapidità, che era quasi impossibile seguirle.
Mace era più forte di Obi-Wan, ma mio figlio era più veloce, così veloce che c'erano dei momenti in cui i suoi colpi sembravano arrivare da quattro direzioni diverse.
Potevo sentire l’aggressività di Obi-Wan aumentare ad ogni colpo, mentre combatteva, ma anche il suo assoluto controllo. Era come se stesse camminando sull'orlo di un precipizio; un solo passo in avanti e sarebbe caduto dentro, ma il suo equilibrio era assolutamente perfetto. Lui stava combattendo come un Sith, sempre sull'orlo del Lato Oscuro, assorbendo da esso il suo potere per renderlo più forte, ma senza restituirglielo e senza mai lasciarsi dominare.
L’incontro continuò, quello che era iniziato come una sessione di allenamento si era trasformato in una gara tra due uomini che non avevano mai trovato nessuno al loro livello…fino a quel momento.
La notizie del duello si sparse nel Tempio come una macchia d’olio e le gradinate si riempirono con un pubblico intimorito e piuttosto attento.
Potevo sentire lo stato d’animo degli spettatori, e la maggior parte di loro presumeva che Mace avrebbe vinto. Le sole eccezioni erano: gli studenti di Obi-Wan, Anakin, che ora era seduto al mio fianco, e che si tratteneva appena dall’acclamarlo apertamente, ed io.
Gli occhi di Anakin erano spalancati come piattini e diventavano sempre più larghi ad ogni colpo portato da Mace e che Obi-Wan parava.
Sospetto che il mio Padawan sia in qualche modo più intimorito da Mace Windu che dal Zabrak che  Obi-Wan affrontò su Tatooine e Naboo.
Mi chiedo come la prenderebbe il mio amico. Forse glielo dirò per vedere la sua reazione, ma solo dopo che si sarà ripreso dalla sconfitta di oggi.

Oh sì, perché lui fu sconfitto.
Posso ancora vedere l'occhiata sbalordita sul suo viso mentre Obi-Wan, dopo essere riuscito a saltare e ad atterrare esattamente dietro a lui, sfiorò la sua schiena con la spada laser anche prima che Mace avesse il tempo di voltarsi.
Se l'arma fosse stata a piena potenza, Mace sarebbe stato tagliato diagonalmente, dalla spalla all’anca. Invece, questa volta, cadde semplicemente sul terreno e rimase lì, con la punta della spada laser gialla premuta contro la sua schiena.
Un silenzio sbalordito seguì la vittoria di Obi-Wan, prima che un applauso tuonante eruttò, mentre mio figlio aiutava Mace ad alzarsi, e i due si stringevano la mano.
Le gradinate si vuotarono, e la folla si precipitò nell’arena di addestramento, commentando l’incontro e provando a copiare alcune delle mosse che avevano visto. Obi-Wan fu circondato dai suoi studenti, ma anche da alcuni dei cavalieri più giovani, inclusa il cavaliere Mon Calamari con cui avevo parlato prima e tutti loro desideravano sapere com’era riuscito ad eseguire quell'ultima mossa.
Anakin voleva unirsi a loro, ma io lo fermai dicendogli di aspettare la sera, quando avrà Obi-Wan tutto per lui.
La vera ragione dietro al mio rifiuto è che, in quel momento non volevo che reclamasse l'attenzione di mio figlio. Per la prima volta dal suo arrivo, i Jedi lo stavano facendo sentire il benvenuto.
Uno dei suoi ammiratori, un cavaliere di sesso femminile con corti capelli biondi andò nello spoglia- toio e gli portò un asciugamano per asciugarsi il viso ed il collo. Un’altro cavaliere, un giovane con capelli scuri andò a recuperare il suo mantello, e molti altri lo fermavano per chiedergli di esaminare l’impugnatura della sua spada laser o congratularsi con lui.
E mio figlio era nel mezzo di quella folla, sorridendo felice ed un po’ imbarazzato mentre gli veniva chiesto di nuovo e di nuovo come era riuscito ad “uccidere” Mace Windu, ed i suoi studenti dichiara-vano ad alta voce che lui era il più grande spadaccino dell'Ordine.
Sì, dell'Ordine.
Ed essi non intendevano quello dei Sith.
Le cose stavano cambiando, Obi-Wan era più un estraneo.
Lui è uno di noi, come ha sempre desiderato essere.

 

…..........................

 

Nota dell’autore:  dovete immaginare che tutto quello che avete letto finora, è Qui-Gon che ascolta le passate registrazioni del suo diario. Finisce in  modo improvviso perché  è stato interrotto. E’ stato fatto apposta.


“È pronto ad andare, Maestro?”

Qui-Gon Jinn trasalì e prima che potesse rendersi conto di quello che stava facendo spense di colpo il registratore audio.
La sua voce registrata cessò circolare nella stanza, e lui si girò verso la porta, esclamando, “Solo un momento, Anakin.”

“Va bene, ma ricordati che ci metteremo un po’ per arrivare alla Sala del Consiglio.”

“È un modo gentile per ricordarmi che sono lento?” S’intromise la voce di Obi-Wan e Qui-Gon sorrise alla leggera canzonatura tra i due uomini che lui amava di più.
Era così bello vederli andare d'accordo, specialmente ora che il timore di vederli impegnati in un duello fratricida era svanito per sempre.
Il Maestro Jedi sospirò dopo aver guardato il registratore audio ancora nella sua mano. Non sapeva cosa l’avesse spinto ad ascoltare, proprio ora, quella particolare sezione del suo diario.
Era perché, in quelle registrazioni di tredici anni prima, c’erano già i semi di cosa sarebbe accaduto quel giorno?
Qui-Gon scosse la testa e si concentrò per essere pronto prima che Anakin si decidesse a spalancare la porta. Negli anni di addestramento il suo precedente Padawan aveva imparato molte cose, ma la pazienza non era stata fra queste.
“Maestro?”

“Padre?”

Qui-Gon sorrise tra se e rispose, “Sto venendo.”

Gettò un ultimo sguardo allo specchio controllando che i suoi capelli quasi bianchi e la barba fossero in ordine e si mosse verso la porta.
“Sono qui,” disse, guardando i due uomini che l'aspettavano in mezzo alla stanza.
Anakin era elegante nel suo nuovo mantello marrone, la tunica e i pantaloni beige e i lunghi capelli biondo scuro erano, almeno per quel giorno, legati ordinatamente indietro con una cinghia di cuoio.
Obi-Wan invece sembrava quasi regale nell’uniforme grigia. I capelli corti e la treccia lunga fino alla vita, la barba ben curata e piccoli pezzi di argento vicino alle tempie lo facevano sembrare molto solen- ne.

Le uniche cose che rovinavano quell’immagine perfetta erano il suo pallore, le ombre scure sotto gli occhi e la sua corporatura troppo magra. Erano uno sgradito ricordo di quella terribile sera quando aveva quasi perso Obi-Wan a causa di Darth Sidious.

Qui-Gon tentò di non pensarci, ma non poteva evitarlo. La scena, che aveva trovato ad accoglierlo quando era arrivato nell'ufficio di Palpatine, sarebbe rimasta impressa per sempre nella sua memoria….

 

Parte 9

Qui-Gon era  presente quando Anakin aveva fatto irruzione nel Tempio Jedi dichiarando che il Can- celliere Palpatine era il Signore Oscuro che stavano cercando, e aveva sentito Mace Windu ordinare al giovane di aspettarlo  nella Camera del Consiglio mentre lui e altri  tre maestri  andavano ad arrestare il Cancelliere.

Aveva visto il suo precedente Padawan, vestito del suo solito completo nero, che lo faceva  sembrare troppo ad un Signore Oscuro, dirigersi  verso la Torre del  Consiglio, e  aveva sentito un brivido correre lungo la spina dorsale.

Qualcosa non andava, ma lui non se ne era reso conto di cos’era. Il Lato Scuro della Forza era sceso sulla galassia, offuscando la sua vista, offuscando la vista dei jedi… ma non quella di Obi-Wan.

Qui-Gon pensò a suo figlio e si ricordò che lui aveva insistito molte volte che Palpatine era pericoloso, e che non avrebbero dovuto permetterei ad Anakin di stargli vicino. Se solo Obi Wan fosse tornato, certamente avrebbe saputo come aiutare Anakin, lui conosceva il giovane che chiamava “ fratello” meglio di chiunque altro.

Ma il Generale Kenobi era lontano, su Utapau insieme al suo battaglione di cloni per distruggere le ultime forze rimaste al Generale Grievous.

Qui-Gon andò nella Camera del Consiglio, sperando di trovarlo lì, ma quando arrivò scoprì che  il giovane non era là.

Nella stanza sentì un’aura di disperazione e di paura, una paura così forte da offuscare ogni giudizio che lo fece gridare con la mente sperando di raggiungere il giovane attraverso ciò che rimaneva del legame che li aveva legati durante l’addestramento. 

/ / No Anakin! Torna indietro! / / Non ricevendo nessuna risposta, Qui-Gon si precipitò verso l'ascen- sore, ma una voce nella sua mente lo fermò a metà strada.

/ / Cosa c’è Padre? Sento la tua preoccupazione. / / 

/ / Obi-Wan! Come puoi sentirmi? Dove sei? / /

/ / Sto entrando nell'atmosfera del pianeta proprio ora. Ho lasciato il Comandante Cody su Utapau per occuparsi dei droidi che sono rimasti. La Forza mi ha rivelato che dovevo tornare al più presto possibile. / /

 / / E’ così infatti. Obi-Wan, Anakin ha scoperto che Palpatine è il Signore Oscuro che stiamo cercan-do. Mace Windu, Kit Fisto e altri due maestri sono andati ad arrestarlo. Hanno detto ad Anakin di restare al Tempio, ma lui li ha seguiti. Non è più in sé, Obi-Wan. Tu conosci i suoi sogni su Padmé… Cosa accadrebbe se Palpatine riuscisse a convincerlo che solo lui può aiutarlo a “salvare” sua moglie? Potrebbe essere una tentazione troppo grande per lui. / / Qui-Gon scosse la testa. / / Non  avremmo mai dovuto permettergli di sposarla… / /

 / /Non mi sembra che lui ha chiesto il nostro consenso…ce l’ ha detto quando era già tutto fatto e non c'era niente che potessimo fare, dal momento che riferirlo al Consiglio era fuori questione // La voce di Obi-Wan aveva un accenno del suo solito sarcasmo. / / Ora stai calmo, Padre, mi sto dirigendo al palazzo del Senato. Sarò là in un minuto o due. / /

 / / Stai attento, figlio mio. / /

 / / Come al solito. / /

Il contatto mentale fu interrotto, e Qui-Gon entrò lentamente nell'ascensore, la sua mente meditava sulla profezia del Prescelto, Anakin ed Obi-Wan.

Uscendo dall'ascensore, si diresse verso i giardini per cercare di meditare quando un dolore improv- viso ed insopportabile lo fece cadere sulle ginocchia.

/ / Obi-Wan! / / Gridò con la mente, mentre respirava a fatica ed i battiti del suo cuore rimbombavano  nelle sue orecchie. Quando il dolore si fu calmato, Qui-Gon si alzò in piedi e barcollando andò nel- l’hangar e salì  sul primo speeder che trovò.

Corse veloce nel pesante traffico di Coruscant verso il Palazzo del Senato, tentando invano per tutto il tempo di contattare suo figlio.

Una volta che fu arrivato, Qui-Gon evitò le guardie e, con la spade laser in mano corse nell'ufficio di Palpatine, solamente per fermarsi  quando vide i cadaveri di Kit Fisto, Agen Kolar, e Saesee Tiin che giacevano nel corridoio.
Il suo cuore batteva, Qui-Gon avanzò più lentamente verso l'ufficio, doveva  sapere cos’era accaduto là, ma temeva anche quello che probabile avrebbe trovato, perché per la prima volta in vita sua la Forza, era muta.

Entrò nella stanza e là, fra i mobili in fumo e pezzi di acciaio trasparente che facevano parte di  una finestra fracassata, c’erano Anakin ed Obi-Wan.

Anakin stava inginocchiato sul pavimento e abbracciava il corpo immobile di Obi-Wan, dondolando avanti e indietro mentre bisbigliava ripetutamente, “Per favore non morire Obi-Wan, non morire fratello mio…”

Qui-Gon non perse tempo e si inginocchiò al loro fianco. “Cos’è successo?”  chiese, mentre cercava alla cieca le pulsazioni di Obi-Wan.

“Palpatine lo ha attaccato con i suoi fulmini blu…lui si era messo tra il Signore Oscuro e il Maestro Windu dopo che io…” la voce di Anakin si affievolì e lui abbassò la testa, il viso bagnato di lacrime .

“Dopo che tu che cosa, Anakin?” insistette Qui-Gon, mentre componeva il codice di emergenza che avvertiva i Guaritori nel Tempio di accorrere immediatamente perchè c’era urgente bisogno di loro .

“Dopo che lui tagliò il mio braccio,” rispose una terza voce, Qui-Gon ed Anakin, sollevarono le teste per vederlo che torreggiava su di loro, una smorfia di dolore segnava i suoi lineamenti.

“Maestro... Io…” iniziò Anakin, Windu lo fermò.


“Lo so, Anakin, lo so.” Poi il maestro di Korum si inginocchiò ed guardò il corpo immobile di Obi-Wan.

“Come sta?”

“Non lo so. Le pulsazioni sono forti, ma non riesco a sentire alcuna attività nella sua mente…Credo che sia scivolato nel coma.” Mormorò Qui-Gon, intanto le sue dita carezzavano la guancia barbuta di suo figlio, mentre incitava mentalmente i guaritori a fare presto.

“ Palpatine si diresse furiosamente verso Obi-Wan quando lui si mise in mezzo tra me e lui,” la voce di Mace si addolcì mentre guardava a terra verso l'uomo privo di sensi. “Ha deviato i lampi blu usan- do le sue mani o il suo corpo… è grazie a lui se io ancora sono vivo.”

 

Qui-Gon inghiottì a fatica e poi chiese, “Cos’è accaduto dopo?”

 

“Darth Sidious continuò ad attaccare; il suo attacco era particolarmente violento perché voleva che Obi-Wan smettesse di parlare...”

“Di parlare?”
“Si…a me.” rispose Anakin, “Obi-Wan  insisteva nel dirmi, nel ricordarmi chi io ero…chi io sono....

che io sono un Jedi…e che lui mi vuole bene…che io suo fratello... io-io dissi a Palpatine di fermarsi, di lasciarlo andare ma lui non mi ascoltò. Così  l’ho ucciso. Ho tagliato la sua testa…è là.”

Qui-Gon annuì, mentre guardava fugacemente nella direzione indicata. Tutto era chiaro, beh, quasi.

 
“Anakin, perché hai tagliato il braccio di Mace?”

 

“Perché lui stava per uccidere Palpatine… prima che  potesse dirmi come avrei potuto salvare Padmé dalla morte.”

“Ma tu lo hai  ucciso, perché lo hai fatto?” lo incitò Mace Windu.

“Ve l’ ho detto. Stava uccidendo Obi-Wan.”

 “Così tu hai scelto tuo fratello invece di tua moglie?” Incalzò Qui-Gon, sapendo che la risposta era molto importante.

Anakin  chiuse gli occhi per qualche secondo, e quando li aprì di nuovo  erano chiari e sicuri. “No, ho scelto di essere un Jedi, come Obi-Wan mi aveva detto. Ho scelto di fare il mio dovere.”

Qui-Gon e Mace si scambiarono un'occhiata prima di abbassare i loro occhi sul corpo disteso a terra e privo di sensi di Obi-Wan.

Anche lui aveva fatto il suo dovere. Il Prescelto era stato tentato dall’Oscurità, ma il suo guardiano, il Guerriero Grigio l’aveva riportato sul giusto cammino, un cammino che lui non avrebbe mai più abbandonato.

 

La volontà della Forza era compiuta, ma Qui-Gon sperava che il prezzo per la salvezza della galassia non fosse la vita di suo figlio.


Ma grazie alla Forza, questo non accadde. Obi-Wan rimase in coma per due settimane mentre il suo organismo si stava riprendendo dal sovraccarico elettrico che aveva ricevuto. Il colpo aveva danneg- giato alcuni dei suoi nervi e aveva provocato problemi alle gambe, problemi che Obi-Wan aveva risolto lavorando duramente, come dimostrava oggi la mancanza del bastone per appoggiarsi.

“Padre?”

“Cosa c’è? Oh mi dispiace, mi sono distratto,” Qui-Gon guardò suo figlio, imbarazzato.

“Questo l’avevamo già capito, Maestro,” Anakin inserendosi. “Ora andiamo; non penso che vorresti arrivare in ritardo proprio oggi.”

“Oh no, mio Padawan, non potrei mai essere in ritardo. Questo è il giorno che aspetto da trentanove anni.”

“Nessuna amarezza, Padre,” disse Obi-Wan, dandogli un sguardo ricco di significato, prima che i tre uomini si mossero verso la porta e lasciarono la stanza.

Si diressero lentamente attraverso il Tempio apparentemente disabitato, adattando il loro passo a quello misurato di Obi-Wan.

“Dove sono tutti?” chiese Obi-Wan, mentre guardava le sale vuote.

Anakin sorrise. “Penso che più ci  avvicineremo alla Torre del Consiglio e  più incontreremo gente.”

Il viso di Obi-Wan si tinse di rossore “non mi dite che sono tutti là?!”

Qui-Gon annuì, “naturalmente che sono tutti là. Oggi è un giorno molto speciale, per tutti di noi.”

“Lo so, lo so. È solo che riesco a stento ad accettare cosa accadrà realmente.”

Qui-Gon ed Anakin non risposero, ma il cavaliere più giovane strinse la spalla di suo fratello in una comprensione silenziosa.

I tre uomini girarono l’angolo ed entrarono in un’altra sala, e come aveva predetto Anakin, trovarono parecchia gente.

Maestri, cavalieri, padawan ed iniziati: erano tutti là, e questo fece ricordare a Qui-Gon il giorno di tanto tempo fa quando lui, Obi-Wan ed Anakin ritornarono da Naboo.

Qui-Gon scambiò cortesi saluti con quelli che lui conosceva bene, ed il suo cuore si strinse quando pensò a tutti i Jedi che lui aveva conosciuto nella sua vita e che non erano là quel giorno.

La Guerra dei Cloni aveva causato la morte di troppi Jedi, ma almeno l'Ordine ancora esisteva. Non era stato spazzato via dai complotti di Palpatine come era successo all'Ordine dei Sith.

Darth Sidious aveva sempre saputo che i Sith non sarebbero stati accecati dal Lato Oscuro come era successo ai Jedi perché loro avevano familiarità con lui.

Quindi, il Signore Oscuro aveva avviato una campagna sistematica per eliminare i Sith, uno alla volta se fosse stato necessario, e l'Ordine Grigio, vittima della sua natura diffidente e sospettosa, aveva rifiu- tato di chiedere aiuto ai Jedi. Le loro file erano divenute sempre più assottigliate, anche prima che la Guerra dei Cloni iniziasse a  reclamare sia la vita dei Sith che quella dei Jedi, arrivando al punto in cui non ci furono abbastanza maestri nel Tempio dei Sith per prendersi cura degli allievi. I bambini furono rispediti indietro alle loro famiglie o venivano trasferiti al Tempio Jedi, mentre l'Ordine Grigio languì e poi morì.

Obi-Wan Kenobi, il Guerriero Grigio era l'ultimo dei Sith, ed era lui che tutti i Jedi erano venuti ad onorare oggi.

Era lui che il Consiglio dei Jedi stava aspettando, mentre avanzava tra due ali di persone, i suoi nume- rosi amici gli battevano affettuosamente sulle spalle e gli stringevano le braccia mentre suo padre e suo fratello lo seguivano, i loro occhi umidi di lacrime trattenute.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Mace Windu era là ad aspettarli.

“Sia ringraziata la Forza sei qui! Stavamo iniziando a preoccuparci.”
“Mi dispiace Mace, ma attraversare tutto il Tempio ha preso più tempo di quanto avevamo previsto,”

Mormorò Obi-Wan al suo amico.
Il maestro di Korum annuì, poi allungò il suo nuovo braccio artificiale, “posso aiutarti?”

Obi-Wan raddrizzò la schiena, orgoglioso e arrogante come al solito. “No, grazie, Maestro Windu.”  Rispose lui, molto formale. “Sono perfettamente capace di entrare in quella stanza ed inginocchiarsi da solo.”

Mace sorrise ed annuì, “Va bene.”

Le porte della Camera del Consiglio si aprirono, e i quattro uomini entrarono, guardandosi intorno  Obi-Wan notò i cambiamenti fatti nella grande stanza circolare. Le sedie erano vuote ed erano state spinte verso un lato della stanza, mentre le altre erano state lasciate libere per ospitare un gruppo selezionato di persone che avrebbero assistito alla cerimonia.

Obi-Wan camminò al centro della stanza, dove lui rimase in piedi, affrontando i dodici consiglieri che stavano in piedi uno accanto all’altro di fronte a lui, mentre Qui-Gon ed Anakin si diressero verso il fondo della stanza. Anakin andò vicino sua moglie, Padmé Amidala Skywalker ed i loro gemelli appe- na nati, Luke e Leia, mentre Qui-Gon affiancò Lianne Shinko Kenobi che teneva tra le braccia Ben Kenobi di due anni.

Qui-Gon baciò la guancia di sua nuora e ad accarezzò i capelli rossastri di suo nipote, prima di scambiare un inchino con Bant Eerin, Garen Muhl e Siri Tachi, i migliori amici di Obi-Wan al Tempio.

Poi si girò ad affrontare i maestri riuniti, e notò con sorpresa che le sedie nella stanza erano tredici, non dodici e si chiese brevemente chi si sarebbe seduto su quella sedia. Ma poi tutte le sue domande furono dimenticate quando Obi-Wan si inginocchiò lentamente e il Maestro Windu su avvicinò a lui.

“Cavaliere Sith Kenobi,” la sua forte voce echeggiò nella stanza. “Siamo qui oggi per chiederti di unirti a noi come membro a tutti gli effetti dell'Ordine dei Jedi. Da quando sei venuto a vivere con noi, ci hai provato continuamente il tuo valore ed è grazie a te che l'Ordine dei Jedi ancora esiste. Ci farai un grande onore se volessi accettare questa offerta?”

Qui-Gon guardò suo figlio sollevare la  testa annuire. “Sì, lo voglio.”

Mace si mise da parte mentre Yoda prendeva il suo posto e accendeva la sua spada laser, imitato dagli altri consiglieri. Poi la sua voce echeggiò nella stanza silenziosa, mentre dichiarò la formula tradizionale e vecchia di millenni.

“ Obi-Wan Kenobi, con il consenso del Consiglio” il vecchio maestro Jedi toccò la spalla sinistra di Obi-Wan con la spada laser. “tramite la volontà della Forza,” Yoda mosse la spada sulla spalla destra  dell'uomo inginocchiato. “Ti nominiamo Cavaliere Jedi della Repubblica,” e con un veloce movimento del polso lui tagliò via la lunga treccia di Obi-Wan che aveva da quando era diventato un Cavaliere Sith, diciotto anni prima.

Con il cuore pieno di felicità per suo figlio che ora era un Jedi come lui aveva sempre sognato, Qui-Gon si mosse in avanti. Lui desiderava aiutare Obi-Wan ad alzarsi, ma Mace Windu lo fermò con un rapido cenno della testa, mentre Yoda disattivava la sua spada laser e parlava di nuovo.

“Cavaliere Kenobi, tale dedicazione raramente in vita mia ho visto. Ingiusto il Consiglio dei Sith è stato. Riconoscere i tuoi talenti loro non hanno fatto. Deciso questo Consiglio ha; rimediare a questa ingiustizia noi vogliamo. Si alzi, Maestro Jedi e Cavaliere Sith Kenobi. Prendi il tuo posto in questo Consiglio, benvenuto tu sei.” Gli occhi di Qui-Gon si spalancarono con stupore mentre simili pensieri   ugualmente sorpresi di Obi-Wan lo contattarono attraverso il legame.

Yoda sorrise ed aggiunse, “Il meglio di due mondi tu sei, Obi-Wan. Una tragedia sarebbe se la saggez- za dei Sith con te scomparisse. Molte cose insegnarci tu puoi. Pronti ad imparare, noi siamo.” Così dicendo, tutti e dodici i consiglieri chinarono le teste, accogliendo e onorando il loro nuovo membro.

Quasi senza essere notato, Qui-Gon attraversò la stanza e si diresse verso  suo figlio ancora inginoc- chiato. Lui aiutò Obi-Wan ad alzarsi in piedi  e lo strinse forte tra le braccia, mentre intorno a loro la stanza esplodeva in un  lungo, interminabile applauso, ed una nuova era si profilava per l'Ordine dei Jedi.

FINE

  
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