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Autore: eleCorti    26/11/2015    1 recensioni
Alphamon si era ritirato e per il momento non si era fatto vedere, non causando più danni; ovviamente i prescelti non smisero mai di interrogarsi su chi fosse quel misterioso Digimon e sul perché avesse attaccato Tokyo, ma erano pur sempre degli adolescenti ed anche loro come gli altri si meritavano un momento di riposo per godersi la vita.
[Koumi/Taiora]
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koushirou Izumi/Izzy, Mimi Tachikawa, Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Alphamon si era ritirato e per il momento non si era fatto vedere, non causando più danni; ovviamente i prescelti non smisero mai di interrogarsi su chi fosse quel misterioso Digimon e sul perché avesse attaccato Tokyo, ma erano pur sempre degli adolescenti ed anche loro come gli altri si meritavano un momento di riposo per godersi la vita.
In particolare uno di loro voleva sfruttare questo piccolo momento di pace per dichiarare i suoi sentimenti verso la ragazza che gli faceva battere il cuore da anni.
Se ne era innamorato lentamente con il tempo, forse provava già interesse per quella ragazza dai capelli rosa, fin dall’infanzia, ma all’epoca l’aveva confusa per una semplice amicizia.
Più il tempo passava, più codesto sentimento accresceva finendo per trasformarsi in amore.
Ora lei, dopo anni, era finalmente tornata in Giappone e lui lo interpretò come un segno del destino; che dovesse finalmente superare la sua timidezza e dichiararsi.
Certo aveva paura di un suo possibile rifiuto, ma se non ci provasse, non lo saprebbe mai.
L’unico problema era, appunto, la sua timidezza e la sua personalità così diversa dalla sua. Provava un grande imbarazzo nel chiederle di uscire da soli, visto che non lo avevano mai fatto.
Avrebbe potuto invitare anche gli altri, ma poi più che un appuntamento sarebbe stata un’uscita di gruppo tra amici, e lui voleva stare da solo con Mimi, perché sapeva che altrimenti non ci sarebbe riuscito a dichiarare i suoi sentimenti.
Alla fine gli venne in mente una soluzione, ed era sicuro che il suo migliore amico lo avrebbe aiutato con piacere.
Prese il telefono e digitò il numero del suo migliore amico, sperando che rispondesse, visto l’ora tarda.
“Pronto” rispose il prescelto del coraggio con una voce assonnata.
“Sono Izzy” rispose il rosso.
“Koushiro è successo qualcosa?” domandò il castano, alzandosi in piedi, pronto a qualsiasi evenienza.
“No tranquillo. Ti chiamavo solo per chiederti un favore” lo tranquillizzò il prescelto della saggezza.
“Un favore?” chiese il leader, dubbioso.
“Sì… un appuntamento a quattro” gli rivelò un po’ titubante, perché gli faceva paura una possibile reazione sbagliata da parte dell’amico.
Taichi, prima di rispondere, ci pensò su un momento: appuntamento a quattro significava lui, Koushiro, Sora e Mimi; e sicuramente lui avrebbe fatto coppia con Sora.
Lui amava Sora e non c’erano dubbi, ma lei amava lui? Qui vi erano molti dubbi, perché in mezzo a loro vi era Yamato, per questo il prescelto esitava nel farsi avanti con la sua migliore amica.
Ma, se Sora avesse accettato, ed avrebbe accettato, perché anche lei sperava che nascesse qualcosa tra Izzy e Mimi, allora magari avrebbe avuto qualche speranza di conquistarla.
Quindi, presa la sua decisione, decise di rispondere, dopo interminabili minuti di silenzio, che avevano fatto preoccupare il rosso.
“Ci sto” rispose.
Koushiro sgranò gli occhi sorpreso: wow non credeva di riuscire a convincere l’amico, famoso per la sua testardaggine, così in fretta, si disse.
“Facciamo domani sera. Tu avverti Sora, io avverto Mimi” propose il prescelto.
Avuta la risposta affermativa da parte del suo leader, il rosso riagganciò, pronto per riferire la notizia a Mimi.
Non ebbe il coraggio di chiamarla, così le scrisse un SMS, dicendole se domani volesse uscire con lui, Tai e Sora, omettendo che fosse un appuntamento, e inventandosi che gli altri erano impegnati; con sua grande sorpresa la giovane prescelta disse subito di sì, causando un’immensa gioia da parte del ragazzo.
Anche Tai decise di mandare un SMS a Sora, ovviamente rivelandole tutta la verità, e la ramata rispose di sì, contenta anche lei perché finalmente sarebbe potuta stare da sola con l’amico.
Da un paio di anni aveva capito che il suo rapporto con Taichi era cambiato, non era più semplice affetto fraterno ciò che provava verso l’amico, ma qualcosa di più.
All’inizio non sapeva se fosse o no amore, ma più andava avanti, più capiva che si era innamorata del suo migliore amico; l’unica cosa che la bloccava nel dichiararsi al castano, era Yamato e l’interesse che lui provava verso di lei.
In passato provava un grande affetto nei confronti del prescelto dell’amicizia, ma poi aveva compreso che fosse solo una semplice infatuazione, che ciò che provava nei suoi confronti era solo semplice amicizia, ma non gli disse mai di no, perché non voleva farlo soffrire, e ora si era ritrovata in questa assurda situazione.
Sapeva che doveva porre fine a questa storia e forse era giunto il momento; per questo aveva accettato la proposta di Tai, non solo perché voleva che Izzy e Mimi si mettessero finalmente insieme, ma anche per confessare il suo amore al prescelto del coraggio.
 
 
 
 
 
 
 
 
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Quella sera era giunta abbastanza in fretta, tutti erano nervosi, compresa Mimi. Era pur vero che Koushiro le avesse detto che era solo una semplice uscita, ma si sentiva un po’ a disagio, forse era a causa dell’interesse che provava per il rosso da un paio di anni o forse qualcos’altro.
E a causa di questa sua agitazione, si cambiò almeno tre volte, prima che gli amici giungessero a casa sua; ma alla fine aveva deciso di indossare un vestitino rosa, che le arrivava poco sopra il ginocchio, con delle scarpe con il tacco.
Una volta fuori, costatò che non aveva sbagliato nello scegliere l’abbigliamento: Koushiro addirittura portava la cravatta, Taichi indossava sopra i jeans addirittura la camicia e Sora aveva un vestitino rosso.
Koushiro non appena vide la prescelta della purezza, ne rimase ammaliato: era una visione celestiale, una dea, una diva, non vi erano parole per descriverla.
Senza rendersene contò il prescelto arrossi, assumendo il colore dei suoi stessi capelli e causando un risolino da parte di Mimi.
Subito si diressero in un ristorantino in centro a riempire i loro stomaci affamati e dopo cena, si separarono: Tai e Sora presero una strada, Izzy e Mimi ne presero un’altra.
 
 
 
 
 
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Decise di portarla in spiaggia, luogo in cui si rifugiava quando voleva pensare. Era a disagio ed era evidente, persino Sora se n’era accorta.
L’amico, infatti, camminava tenendosi a distanza da lei, evitava di guardarla e soprattutto era silenzioso.
La prescelta dell’amore, stanca di quel gelido silenzio, decise che era giunto il momento di parlare, di chiarire, di fare qualcosa.
Si mise davanti a lui, bloccando il suo cammino e facendolo sorprendere.
“Che c’è?” domandò stizzito il ragazzo.
“Sei strano” rispose la giovane, abbassando le braccia.
Il castano abbassò la testa; aveva ragione, era strano in quell’ultimo periodo, ma non poteva rivelarle che la ragione di tutto fosse lei.
“è per via di Yamato?” insinuò la ramata, capendo ciò che affliggeva l’amico.
Non rispose; non c’era bisogno, tanto sapeva che l’amica avesse già intuito tutto.
“Sei uno stupido Tai” disse.
Non aveva bisogno di una risposta, perché sapeva ciò che passava per la testa all’amico.
“So che pensi che ti abbia messo da parte perché sono interessata a Yamato, ma non è vero” iniziò il discorso.
Il leader alzò la testa sorpreso, lei non era interessata a Yamato, questo era l’unico pensiero che si ripeteva e ripeteva nella sua testa.
“Io sono innamorata di te” proseguì la prescelta.
Fu un attimo: il prescelto azzerò la distanza, scoccando un bacio all’amica.
Non c’era bisogno di parole, perché quel bacio era più che sufficiente ad esprimere tutto l’amore che provava verso quella ragazza.
Ancora e ancora le loro labbra si toccarono, senza staccarsi mai; entrambi avevano desiderato questo momento e non volevano porvi fine.
 
 
 
 
 
 
 
****
Erano lì, sul quel ponte che fissavano la Luna riflessa sulle buie acque. Erano in silenzio, un silenzio carico d’imbarazzo.
Koushiro non sapeva che fare, lui non era impulsivo come l’amico, lui era timido e impacciato, per cui era rimasto lì zitto, dandosi dello stupido per essere in quel modo.
Mimi anche era in imbarazzo, ma era stanca di quel lungo e interminabile silenzio; lei era famosa per la sua schiettezza nel fare le cose; quindi perché ora era diverso? Si domandò.
Sorrise, era diverso perché era innamorata, e l’amore ti scombussola; ma doveva fare qualcosa per muovere il primo passo; perché era evidente che doveva essere lei la prima.
Si girò di scatto e, senza pensarci due volte, prese il volto del rosso e lo baciò.
Izzy, dapprima, arrossì e sgranò gli occhi, poi si lasciò andare, cingendo la vita della ragazza e rendendo il bacio più travolgente.
Quando si staccarono, però, il rosso si riprese.
“Che cosa fai?” domandò rosso in volto.
“Quello che dovresti fare tu” rispose Mimi con un tono fintamente arrabbiato.
Koushiro cercò di trovare una risposta, ma non ci riuscì, poiché sapeva che la prescelta aveva ragione, quindi rimase a bocca aperta e in silenzio.
“Avanti Izzy dillo che sei innamorato di me” lo spronò la fanciulla dai capelli rosa.
“Sì, sono innamorato di te” confessò il rosso, aspettandosi un rifiuto.
“Era ora! Anch’io sono innamorata di te!” esclamò gioiosa Mimi.
“Tu cosa?” riuscì a chiedere il prescelto della saggezza.
Era troppo sorpreso e pensò che fosse tutto un sogno.
“Baciami, stupido” ordinò Mimi, ridendo poiché il rosso si rifiutava di credere che tutto ciò era vero.
Dopo aver capito la richiesta della ragazza, Koushiro realizzò che non era un sogno, così con immensa gioia cinse la vita della giovane e l’attirò a sé,posandole un travolgente bacio.
Si baciarono ancora e ancora senza volersi mai staccare, fino a quando furono interrotti da un colpo di tosse, che li fece separare bruscamente, causando il successivo rossore.
“Vedo che finalmente vi siete dichiarati!” esclamò il leader, facendo l’occhiolino all’amico, il quale arrossì ancora di più.
Accanto al castano c’era Sora che stringeva la sua mano. Un momento, si dissero entrambi guardandosi negli occhi, mentre non c’erano, doveva essere successo qualcosa tra i due.
“Però vedo che anche voi vi siete dati da fare!” insinuò Mimi.
La ramata arrossì: la metteva in imbarazzo questa schiettezza dell’amica; mentre il prescelto del coraggio rise imbarazzato, accarezzandosi la folta chioma.
“Sì, io e Sora ci siamo messi insieme” confessò Taichi, non smettendo di grattarsi il capo.
Mimi urlò, contenta per l’amica: era l’unica che avesse capito il dilemma di Sora; ed era felice che finalmente avesse scelto e non aveva dubbi che avrebbe scelto Tai.
“Oh Sora sono così contenta per te!” esclamò la ragazza, abbracciando l’amica, che lasciò la mano del suo ragazzo.
Sora ricambiò l’abbraccio, anche lei era contenta per la sua amica.
E non le passò nemmeno per la testa su come potesse dirlo a Yamato, era troppo felice d’altronde per pensarci.
Tutti e quatto trascorsero il resto della serata a ridere a scherzare; sapevano che in quel periodo di guerra non ne avrebbero avuto il tempo, e volevano godersi quel piccolo momento di libertà, di gioia e di amore.
 
 
   
 
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