Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Iliveonlyforthemanga    26/11/2015    4 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
REVISIONE E MIGLIORAMENTO DEI CAPITOLI!]
E se i personaggi di Black Butler capiatssero nella Divina Commedia di Dante?
Dante posò la penna sul tavolo e si sgranchì le dita, osservando con occhio critico il proprio scritto, correggendo eventuali imperfezioni.
(...)
"Che posto è mai questo?" chiese Ciel, alquanto seccato.
Sebastian scrollò desolato la testa, non sapendo rispondergli.
Davanti a loro, un fitto bosco si ergeva minaccioso e imponente.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
Dante posò la penna d'oca sul tavolino intarsiato e allungò davanti a sè le mani, stiracchiandosi pigro.
Emise un sospiro profondo, prima di far correre lo sguardo oltre la finestra della sua camera, da dove si vedeva il panorama di una Firenze nel 1200 inondata dalla luce arancione del tramonto.
Il suo sguardo si posò critico sulla pagina ancora fresca di inchiostro, e si mise a rileggere le righe scritte con cipiglio semper più autocritico, andando alla ricerca di errori inesistenti.

'Nel mezzo di cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, chè la diritta via era smarrita (...)'


"Sebastian, mi puoi dire siamo, esattamente?" chiese Ciel con aria accigliata, fermandosi all'improvviso lungo la strada.
Il suo maggiordomo scosse la testa, dispiaciuto di non poter rispondere.
Guardandosi intorno, scorse una fitta foresta di alberi altissimi, che li circondava come un'aura minacciosa, a causa della quale non si vedeva la fine, nel caso ce ne fosse stata una, del sentiero che stavano percorrendo.
Gli occhi di Ciel assunsero una pericola tonalità rossa, e il tono di voce si abbassò sempre di più, fino a giungere a un ringhio mal trattenuto, con il quale apostrofò Sebastian "Beh, sbrigati a informarti dove siamo, che ho freddo. E sto posto manco mi piace" aggiunse, guardandosi intorno e rabbrividendo leggermente.
Il demoniaco maggiordomo sogghignò, chinando appena la testa. 
Il suo bocchan non era affatto cambiato, il suo carattere continuava ad essere quello di un piccolo despota, ora ancora più esigente, in quanto, essendosi trsformato in un demone, aveva legato a sè Sebastian, che quindi si trovava costretto a servirlo per l'eternità.
'Se da questo punto di vista il padroncino non è cambiato affatto, dall'altro canto eccome se lo è..' rise tra sè Sebastian, avvicinandosi con passo lento e aggraziato al soggetto dei suoi pensieri.
Gli si fermò alle spalle, e gli posò le mani sulle medesime, prima di chinarsi e sussurrargli "Bocchan, se anche ignoriamo dove siamo, non è contento? Siamo io e lei in una foresta buia e fredda.."
Ciel sussultò, preso di sorpresa, poi si scrollò via Sebastian e gli intimò, infastidito "Vattene via, tentatore! Allontana subito quelle luride mani da me!"
E fece per avviarsi sdegnato lungo la strada,testa alta e portamento fiero.
Ma non fece in tempo a compiere ciò, che gia il suo maggiordomo lo aveva agguantato per l'elegante colletto della camicia inamidata, avvicinandoselo e stringendolo tra le  braccia.
"Suvvia, bocchan, non è bene per un gentiluomo come voi mostrarsi così scortese nei confronti di un'altra persona..."
Ciel cercò di divincolarsi da quella stretta che cominciava a divenire troppo soffocante.
Ma Sebastian sogghignò e lo tenne ancor più saldo.
"Soprattutto se quella persona vi riempie di continue attenzioni..." il suo tono si fece più basso, mentre sulle gote di Ciel andava delineandosi un delizioso rossore.
"Ma la cosa più importante, bocchan, è di non rifiutare le attenzioni di una persona, soprattutto se anche voi le bramate!" concluse con un ghigno il maggiordomo, facendo voltare di scatto il proprio padroncino e tuffandosi sulle sue labbra.
Ciel ebbe un cedimento, si aggrappò quindi agli avambracci di Sebastian, mentre il suo respiro affannoso e i suoi gemiti venivano soffocati dalla bocca instancabile di quest'ultimo, che, passato al bianco collo, vi imprimeva innumerevoli succhiotti e baci.
Si staccarono con uno schiocco, entrambi con gli occhi liquidi di piacere, l'iride rossastra, tipica dei demoni, guardandosi in silenzio, che per loro valeva molto più che di mille parole.
Il più giovane ridacchiò, dandosi una sistemata ai capelli e agli abiti.
Si passò un dito sul collo e, sentendo una protuberanza che gli faceva male, disse "Me lo potevi anche dire, Sebastian.. Ci saremmo fermati molto prima!"
Sebastian scosse divertito la testa, riannodandosi il papillon e lisciandosi anch'egli la giacca nera.
"Forza, signorino, proseguiamo e vediamo di arrivare da qualche parte!"


Il sole era ormai tramontato da un pezzo.
L'oscurità della notte aveva ingoiato ogni cosa, lasciando il posto alle stelle e alla pallida luce lunare.
Dante si appoggiò stancamente al balconcino della finestra, lasciando che il vento gli scompigliasse dolcemente i capelli.
Ora che Beatrice,la sua amatissima donna, era morta, cercava di vivere, di andare avanti,lasciando che tutto gli scivolasse addosso come un'illusione, senza mai toccarlo davvero.
La sua ragione di vita, per la quale aveva scritto innumerevoli poesie e poemi, era stata ritenuta dal Signore troppo eterea e bella per meritare di essere lasciata tra i comuni mortali, e così ora Dante viveva in una specie di bolla, dove i rumori giungevano soffocati, sordi, lasciandolo insensibile a tutto ciò che vedeva.
Socchiuse gli occhi, e non cercò in nessun modo di arrestare le lacrime, che amare, lasciavano una striscia bagnata lungo la guancia, andando a infrangersi sulla pietra chiara del balcone.
Chinò la testa, e serrò le mani, sentendosi il cuore chiuso in una gelida morsa, poi, dato un ultimo sguardo al panorama della città addormentata, rientrò in camera, facendo attenzione a non fare rumore nel chiudere la finestra.

Ciao a tutti! 
Lo so, sono tornata con un'ennesima fanfiction su Black Butler, e nel mentre ho già un'altra long in corso.
Per quelli che seguono "Come un uragano", non temete, ho avuto problemi di connessione e non ho potuto scrivere i capitoli,mentre questa è nata dal discorso mio e di una mia amica mentre a scuola leggevamo il primo passo de "La Divina Commedia".
Da qui è partita l'idea ahahahah
E niente, spero vi piaccia, è un esperimento che voglio provare a fare, tutto qui :)
Un saluto, Marta




   
 
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