Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |       
Autore: Isy_264    01/03/2009    7 recensioni
“A me fa paura!”
“Kaori, mi offendi! Devi fare più onore alla tua categoria, gli uomini non hanno paura!”

Un caso come tanti porta i due sweeper a vivere per qualche giorno in un vecchio castello, dove sembrano succedere degli strani e inspiegabili eventi, tutti a scapito della bella e svampita Yumi...e come può Ryo rifiutare di proteggere una bella ragazza?!!!!
Impensabile!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“La gente spesso definisce impossibili
cose che semplicemente non ha mai visto.”
dal film "Al di là dei sogni"

-


“A me fa paura!”
“Kaori, non devi dire così, mi offendi, devi far onore alla tua categoria, gli uomini non hanno paura!”
Un rumore secco, qualcosa che cade e un urlo disumano:
“Ryo sei un deficiente, non dire stupidaggini e muoviti!!!”
E dalla sua posizione spiaccicata lo Sweeper vide la socia dirigersi verso l’antico castello giapponese dove li avevano chiamati. . .


~ The ghost’s Manor ~


…La struttura si ergeva alta su una collina, circondata da una folta vegetazione sembrava controllare l’intero paesino che si poteva notare nella valle.
L’aria antica e in un certo senso spettrale avrebbe sicuramente catturato l’attenzione di molti turisti e la posizione strategica aumentato la clientela.
Quando avevano ricevuto la chiamata di Saeko per spiegargli il caso e che li esortava ad affrettarsi ad andare si erano quasi insospettiti ma la signorina Yumi dopo le minacce di morte ricevute aveva bisogno di protezione e come Ryo aveva notato non si può mai lasciare una bella ragazza tutta sola tra le mani di qualche pazzo…e visto che non poteva andarsene da quel luogo erano stati loro a raggiungerla, in quel castello medioevale che stava per ereditare…

“Benvenuti!”
Yumi Akita, una bella ragazza di circa venticinque anni, con lunghi capelli neri mostrava, nel visino chiaro, delle profonde occhiaie date dalla preoccupazione:
“Graz….”
“Yumi caraaaaa!!!!!!!”
“Maiale lascivo! Ma non perdi tempo! Scusalo Yumi!” aggiunse indicando la sagoma del socio impressa nella parete “è un piacere conoscerti!”
La ragazza scosse la testa ridendo:
“Ma che simpatici…Venite, è tardi, vi mostro la stanza dove dormirete, così potete cambiarvi per la cena…”
“Siiii! Andiamo nella nostra stanza amore miooooooooooo…!!!!!!!!!!!!!!!!”
Con un volo acrobatico Ryo si lanciò incurante del pericolo verso la povera ragazza quando un Kompeito Golden Edition si abbatté su di lui: “E vedi di rimanerci!!!”
Yumi li guardò un po’ stupita poi scoppiò a ridere:
“…che carini…” e senza dire altro se ne andò verso un corridoio “venite, la vostra stanza è per di qua!”
“La, la nostra stanza?”
“Io non ci dormo con quella lì”
“Gghgh….ma sei già uscito dal muro te??”
“Le stanze” iniziò a spiegare la ragazza “sono molto grandi, quella che vi ho riservato sono in realtà due stanze comunicanti da una porta, basta chiuderla se non volete comunicare, tanto avete due ingressi separati! Eheh…”
Diede loro le due chiavi e gli sorrise:
“La sala da pranzo è laggiù, in fondo al corridoio, la prima porta a destra, vi aspetto lì,fate con calma.” E con una risatina si allontanò. Ryo la fissò indeciso, stranamente immobile finché Kaori non disse:
“Ma non ti sembra un po’ svampita?”
“Un po’…”

Una mezz’ora dopo Kaori era fuori dalla stanza di Ryo (dopo aver chiuso ermeticamente con ogni oggetto possibile la porta di mezzo) e stava bussando leggermente:
“Entra, sono quasi pronto!”
“Appena hai fatttttttt…aaaaaahhhh!!! Maniaco, ma sei impazzito?? Vestiti!” rossa in viso per averlo visto praticamente nudo si appoggiò alla porta cercando di ignorare l’iperventilazione e respirando profondamente.
“Fiuuuu….appena hai fatto muoviti, e cerca di avere un minimo di decenza la prossima volta!!!”
Da dentro Ryo con un faccia sorpresa mise su un sorrisetto, poi canticchiando finì di vestirsi.

“Allora Yumi, dicci tutto!”
La tavola dove erano seduti era molto grande e spaziosa, mentre la sala, illuminata dalla poca luce che l’enorme lampadario emetteva, era invasa da strane ombre inquietanti, così che l’intera stanza, addobbata come poteva essere un normale castello di qualche secolo prima, risultasse inquietante agli occhi di Kaori:
“Certo. Vedete quando mio padre è morto è stato ritrovato un testamento dove spiegava che sarei diventata l’erede del castello di famiglia appena firmato il contratto, da quando è stato ritrovato il documento mi sono arrivate delle minacce di morte piuttosto gravi e visto che il notaio arriverà solo la settimana prossima vi ho chiamato.”
“Ereditare un castello, caspita! E come mai tuo padre possedeva un castello?”
“Credo che appartenga alla mia famiglia da molti anni, vedete mio padre era un conte di un’antica casata, il castello è sempre stato trasmesso direttamente all’erede maschio più prossimo, per questo adesso la procedura di lascito è più lunga, mio padre non aveva eredi maschi…ho solo un lontano cugino, ma non l‘ho mai conosciuto e mio padre mi amava molto, voleva che potessi avere io questo ricordo di famiglia!”
“Che genere di minacce hai ricevuto?”
“Beh, piuttosto interessanti direi! L’altro ieri è apparsa una scritta su un muro, era di una sostanza rossa liquida, come sangue, sono subito andata a chiamare la polizia ma quando sono tornata non c’era più nulla! E a volte sento che la notte qualcuno cammina davanti a camera mia e una luce che si muove, a volte sento anche delle voci, sembrano lontane, come se ci fosse qualcuno che cammina con me e mi segue…ma quelle volte a casa, io sono sola…”
Kaori la guardò come se avesse di fronte una pazza e in una risatina isterica chiese:
“…quindi… fantasmi??”
“Beh non saprei, non posso escludere nulla però, può darsi!”
- Ma come fa ad essere così tranquilla? – pensò scioccata, lei odiava i fantasmi!

Quella sera, seduta sul suo letto mentre aspettava per andare di dormire, Kaori parlava con Ryodi quel che avevano appena appreso:
“Beh ora capisco perché Saeko aveva tutta questa fretta! Chissà quanto paga la contessina!”
“…sai come è fatta…tu che ne pensi?”
“Mah, non mi sembra per niente male!!!”
…Un piccolo corvetto passò indisturbato…
“Ryo parlavo del caso!”
“Anche io, vedi è colpa tua, sei una sfiduciata nei miei confronti!!!!!!!”
“Si, si certo…ma credi che sia vero? Dei fantasmi dico…”
“Mah, non so, magari vogliono solo spaventarla…”
“Speriamo…”
Ai suoi occhi attenti non sfuggì il brivido che la colse:
“Hai paura dei morti invece che dei vivi Kaori?!”
“Ti devo ricordare che io con i fantasmi non vado d’accordo?? E l’ultima volta uno mi ha anche posseduto…brrr…”* aggiunse con un espressione terrorizzata.
“Beh dovresti sentirti fortunata, almeno qualcuno ha avuto il coraggio di poss…” ma non riuscì a finire la frase che contro il muro che ormai si stava abituando alla sua continua presenza…

Quella sera prima di andare a dormire Kaori era terrorizzata, si guardava continuamente intorno e aveva anche fatto la doccia in uno stato di continua apprensione, si era buttata nel letto coprendosi il viso con il lenzuolo tremando vistosamente.
Uno scricchiolio la riscosse e il debole ululato che sentì in lontananza, tanto normale nel luogo dove si trovavano, le fece scorrere un brivido lungo la schiena che le drizzò i capelli in testa.
-Accidenti a Ryo, io qui non ci rimango un attimo di più!!!-
Prese la coperta e il cuscino e si avvicinò alla porta comunicante con la stanza del socio.
Indugiò un attimo sulla porta, indecisa sul da farsi, poi, prendendo coraggio e sperando che lui non la prendesse in giro, bussò appena.
“Vieni pure Kaori.”
La voce seria che sentì la tranquillizzò un po’ e la aiutò ad entrare nella stanza:
“Scusa…Ryo..?”
“Dimmi…”
“No, io, non è che…potrei…dormire qui?”
Quello sguardo lo dissuase dalla battutina che gli era salita sulle labbra:
“Che succede?”
“Io, mi sentirei più tranquilla se…”
“Kaori sei una fifona, va bene, ma non russare!”
“Io non russo, dovrei registrarti e fatti sentire chi russa veramente!”
“Che minaccia…muoviti!”
La socia lo guardò spostarsi di lato e deglutì:
“Io, io non dormo con te!” annunciò tutta rossa.
“E dove pensi di dormire? Nel divano morirai di freddo…”
Dovette riconoscere che era vero…e accidenti non era mica la prima volta che dormivano insieme, no?!? Un po’ titubante si avvicinò al socio e si sdraiò nell’angolo che le aveva lasciato, stando ben attenta a non sfiorarlo minimamente:
“Ma non provare a fare come l’ultima volta che abbiamo avuto a che fare con un fantasma, o stavolta il comodino sarà solo un bel ricordo!”* gridò, poi voltandosi dalla sua parte chiuse gli occhi, riuscendo solo a sentire un debole borbottio come risposta.

Sospirò nervosa per l’ennesima volta, non riusciva a dormire e certo il russare del suo socio non la aiutava a conciliare il sonno…accidenti! E poi era lei che non doveva disturbarlo!
Sospirò ancora, voltandosi supina a guardare il soffitto della stanza del castello, si sentiva più sicura ora che era vicino a lui, ma avrebbe voluto avere anche il suo sangue freddo capace di conciliargli così tranquillamente il sonno.
Un lieve rumore la distrasse improvvisamente, fece per svegliare il socio quando qualcosa la bloccò.
Dei passi pesanti provenivano da fuori dalla stanza, una luce brillante si intravedeva da sotto la porta e si muoveva al ritmo dei passi di chi la portava.
Ryo si mosse leggermente, russando talmente forte durante il movimento che la luce si fermò improvvisamente proprio davanti alla loro porta… La ragazza smise un attimo di respirare e la osservò rimanere ancora ferma, come se ascoltasse e proseguire poi leggera per la sua strada, più lentamente. Kaori, saltò giù dal letto e si avvicinò all'uscita, ascoltò i passi allontanarsi e aprì delicatamente,
mettendo un piede fuori, per sbirciare la figura che era appena passata.
Uscì lentamente socchiudendosi la porta dietro e si spostò di lato al corridoio nella direzione che aveva seguito l’ombra, d’un tratto mentre si affacciava qualcosa le si parò davanti ma la sua esclamazione sorpresa venne attutita dal suono di un colpo e di qualcosa che cadeva a terra.


Continua…


*Nota: mi riferisco all’episodio numero 129-130 del volumetto 29; quello delle sorelle Ami e Mami, Kaori in questo episodio è stata posseduta un paio di volte dal fantasma della sorella di una loro cliente; nell’ultima citazione (pp.38-42) mi riferisco al risveglio di una certa mattina dove diciamo che nel sonno Ryo ha allungato un po’ le mani su Kaori! È una scenetta davvero divertente, se avete il manga riguardatela, se non lo avete ditemelo pure, vi passo quel pezzetto volentieri, così capite cosa è successo e cosa intendo, ne vale la pena!^^

____________________________________________________________________________________


**Ebbene sì, per la prima volta si continua! Doveva essere una shot ma è venuta più lunga del previsto e non ho potuto terminarla per problemi di tempo, spero non vi dispiaccia e che la seguiate!
Pubblicherò la fine appena possibile! Quindi qualsiasi domanda o dubbio avrà presto risposta!^^ So che è una cosina ma avevo voglia di scrivere qualcosa di più leggero, così ho cercato di essere il più possibile fedele ai personaggi, che dite ci sono riuscita? È una fatica cercare di rispecchiare i loro caratteri…poi non sono proprio in forma causa università, se ho perso qualcosa, notate qualche errore, qualche frase che non torna o qualche periodo strano, ditemelo pure, correggerò quanto prima! Detto questo grazie a tutti! Scappo!! Un bacione!!^^

   
 
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Isy_264