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Autore: H a n a e    28/11/2015    6 recensioni
[NaLu] [AU] [OOC]
Lucy era stanca di vedere il mondo in bianco e nero, voleva sperimentare nuovi colori.
Non ne poteva più di vivere in una felicità apparente, di sopravvivere in quella degli altri. Voleva la sua di felicità.
Lucy voleva dare un tocco di colore alla sua vita e Natsu di colori a disposizione ne aveva tanti.
Si dice che esista l’amore a prima vista, ma in questo caso anche quello a primo scontro non è da meno.
•••••••••
---Dal testo---
~“Soffrire a volte significa solamente soffrire. Non è come molti dicono. Non rende più forte. Non aiuta a crescere e non forma il carattere. Fa solo male.
E Lucy era stanca di soffrire e basta, quella situazione la stava distruggendo.”
~“-Sai, Natsu, ogni volta che siamo vicini, per qualche strana ragione desidero sempre che ci sia una prossima volta. Credo che ci sia qualcosa di sbagliato in me.-
-Vuoi sapere un’altra cosa, Lu? Provo la stessa identica sensazione. Forse c’è qualcosa di sbagliato anche in me. Credo però che insieme riusciremo a capirne il perché, ti va di provare?.-”

⭐⭐⭐⭐⭐⭐
✴E n j o y i t✴
🌸H a n a e🌸
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1



 
 
 
Natsu l’aveva fatta correre come non faceva da tempo.
Le aveva detto che prima sarebbero arrivati a casa prima si sarebbe asciugata.
Durante tutto il tragitto le loro mani erano state unite e non si erano mai sciolte e questo Lucy lo aveva notato. Per lei anche il più piccolo gesto era prezioso.
Natsu era un bel ragazzo e molte sue coetanee gli andavano dietro. Lei però non ci aveva mai fatto caso più di tanto, non le era mai importato di spiccare in mezzo alla ‘massa’, non lo riteneva necessario.
Le bastavano le poche persone che conosceva perché sapeva che le volevano bene e che l’accettavano per quello che era.
Lui però sembrava non rendersi conto che suscitasse un certo effetto sul sesso opposto, così come non si era accorto di aver appena trascinato in casa sua una sconosciuta, o come aveva detto lui “una sua compagna di scuola”; per quanto ne sapeva Lucy fino a qualche minuto prima Natsu non sapeva nemmeno della sua esistenza.
Il ragazzo abitava in una palazzina di quattro piani e il suo appartamento era al secondo.
La casa non era molto grande, ma giusta per una sola persona; solo che sembrava più piccola a causa del caos che regnava sovrano in quell’appartamento.
Vestiti sparsi sul pavimento, scatole di ramen istantaneo ammucchiate vicino alla pattumiera e infine un gatto acciambellato sul tavolo della cucina: un disastro insomma.
“Non fare caso al disordine, non ho avuto il tempo di sistemare. Comunque fai come se fossi a casa tua.” Natsu lasciò la mano di Lucy e si avviò verso una delle stanze della casa.
Lucy si sentiva a disagio: a causa di quella situazione non sapeva come comportarsi.
Decise di sedersi sul divano per riprendere fiato e riposarsi: era ancora molto provata dalla corsa che aveva appena fatto.
Poggiò il suo cappotto su uno dei braccioli del sofà e ci si lasciò cadere sopra sospirando.
“Ma perché capitano tutte a me?” domandò a se stessa facendo pressione con le dita sulle tempie.
Chiuse gli occhi per qualche istante e li riaprì immediatamente quando avvertì una presenza sulle sue gambe.
Il gatto che prima si trovava sul tavolo adesso era accoccolato sulle sue cosce e faceva le fusa.
Lucy iniziò ad accarezzarlo sulla testa e a fargli qualche grattino su tutto il corpo. Quando era piccola e viveva ancora con i suoi genitori aveva un gattino e adorava dedicargli quel tipo di attenzioni.
Natsu tornò nel salotto con un asciugamano e alcuni indumenti piegati sulle braccia.
“Ecco a te. Se vuoi farti una doccia il bagno è l’ultima porta a destra. Qui c’è anche una tuta con una maglietta e una felpa, spero ti vadano bene.”
Aveva perennemente quel sorriso stampato sul volto e Lucy si chiese come faceva a non essere mai triste o a non sentire il bisogno di far risposare i muscoli della faccia.
“Vedo che Happy ti ha preso in simpatia. Di solito non fa subito amicizia con tutti.” Le spiegò andando a sedersi accanto a lei. Happy si era subito spostato sulle gambe del ragazzo.
“Grazie...” disse Lucy in un sussurro.
“Come?”
“Ho detto grazie. Grazie per avermi aiutata, sono una sconosciuta e nonostante tutto tu-”
“Te l’ho detto, io ti conosco. Andiamo a scuola insieme.” La interruppe Natsu serio.
I due si guardarono negli occhi e Lucy notò che quelli del rosa erano molto particolari, di un bel verde prato acceso e qualche pagliuzza nera che creavano un contrasto particolare e molto attraente.
Sarebbe rimasta a guardare quegli occhi all’infinito.
“Credo sia il caso che ti cambi.” Disse Natsu imbarazzato quanto lei: erano rimasti per alcuni istanti a fissarsi senza una ragione precisa.
“Ah, eh, giusto, scusami.” Lucy si alzò in fretta dal divano, le sue guance si erano imporporate “Faccio in un attimo.”
Mezz’ora dopo Lucy era pulita, profumata e soprattutto asciutta. Aveva indossato i vestiti che le aveva dato Natsu, ai quali aveva dovuto fare un paio di  risvolti per non farli cadere ed era ritornata in salotto.
Lo avrebbe ringraziato, preso le sue cose e se ne sarebbe andata finalmente a casa.
Natsu però sembrava aver capito le sue intenzioni e fermò sul nascere ogni suo tentativo.
“Puoi restare a cena qui, ormai si è fatto buio fuori ed è pericoloso andare in giro a quest’ora.”
“Ti ho già dato tanto disturbo oggi, non serve che mi ospiti anche a cena.” Ribatté la ragazza con tono deciso. Voleva mettere la parola fine a quella giornata che sembrava non finire mai.
“Guarda che un po’ di compagnia non mi fa male,” Rispose Natsu con il suo solito sorriso “e poi possiamo approfittarne per conoscerci meglio. Non mi risulta che in questi quattro anni abbiamo mai parlato.”
Le guance di Lucy si colorarono di nuovo di rosso e annuì arrendevole alla proposta del ragazzo, tutti i suoi buoni propositi erano spariti.
Brava Lucy così arriverai lontano.
Si sedette al tavolo e aspettò che Natsu la raggiungesse con i due piatti per mangiare.
Quando le fu vicino inaspettatamente le prese una ciocca di capelli biondi fra le dita, facendo prendere un colpo a Lucy.
“C-che cosa stai facendo?” chiese allarmata dallo strano comportamento del rosa.
“Sono bagnati, è meglio che li asciughi.” Le disse lasciando andare i lunghi fili dorati.
“Non serve, non lo faccio mai.”
Natsu si andò a sedere alla sua destra e iniziò a mangiare il suo riso “Come preferisci.”
Le fece qualche domanda alle quali Lucy rispose con dei monosillabi e questo diede abbastanza fastidio al ragazzo.
Non voleva essere maleducata con lui dopo tutta la gentilezza che aveva mostrato nei suoi confronti, però per lei era strano parlare proprio con Natsu – sogno di mezza popolazione femminile di Magnolia -, e poi si sentiva ancora in totale imbarazzo per ciò che era successo solo qualche ora prima.
Un paio di minuti dopo avevano concluso la cena e questa volta Lucy era decisa ad andarsene a casa. Quella situazione le stava sfuggendo di mano.
“Adesso devo proprio andare, grazie ancora per tutto. Se vuoi posso passare domani mattina a riportarti i vestiti.” Gli disse afferrando la maniglia della porta d’ingresso.
“Puoi darmeli la settimana prossima quando ricomincia la scuola.” Rispose sorridendo e avvicinandosi sempre di più a lei.
Natsu la metteva a disagio, con lui non sapeva come comportarsi, qualunque cosa facesse lei non sapeva come rispondere. Eppure non era mai stata timida, o per lo meno non più del necessario, anche con i ragazzi.
Lui però aveva quel qualcosa che le faceva perdere la ragione e mandare in tilt il cervello. Non sapeva se fosse una cosa positiva o no.
Intanto Natsu si faceva sempre più vicino, fino a quando non se lo ritrovò proprio a qualche centimetro da lei, e fissò ancora una volta i suoi meravigliosi occhi.
“Cosa stai aspettando? Dai che ti accompagno.”
Ah ecco, tutta quell’agitazione per niente, e lei che si era fatta i suoi soliti film mentali.
Si rigirò verso la porta per cercare di nascondere l’imbarazzo, abbassò la maniglia e mise un piede fuori, ma fece immediatamente dietro-front non appena un lampo illuminò tutto il pianerottolo.
Sin da piccola detestava i lampi e ne aveva il terrore.
Quando si girò andò a sbattere contro qualcosa di duro e pensò che fosse un muro – anche se sarebbe stato molto più doloroso -, ma il ‘muro’ l’afferrò appena in tempo, evitandole un’altra caduta.
I due si ritrovarono nuovamente a pochi centimetri di distanza e Lucy arrossì per l’ennesima volta. Non appena realizzò quando fossero vicini, il suo petto era incollato a quello marmoreo di Natsu.
Si divincolò fra le sue braccia, con il risultato di inciampare nei suoi stessi piedi e perdere l’equilibrio, sbattendo il sedere sul marmo gelido.
Una risata riecheggiò per tutto il piano e la bionda non ci mise molto a capire chi fosse il proprietario.
Di bene in meglio Lucy...
“Non è affatto divertente.” Disse piccata rialzandosi da terra.
Natsu non smetteva di ridere e per poco non cadde anche lui.
“Scusami.” Le disse sistemandole una ciocca di capelli fuori posto a causa della caduta.
Lucy incrociò le braccia sotto il seno prosperoso e lo guardò accigliata:
“Non è stato carino ridere.”
“Era impossibile non farlo, sei così buffa.” Le rispose scompigliandole i capelli in modo affettuoso.
Lucy gonfiò le guance e Natsu rise di nuovo.
“Dai adesso torna dentro, per questa notte rimarrai qui.” La ragazza boccheggiò e venne trascinata di nuovo in casa dal rosa, considerando la sua non risposta un ‘sì’.
Lucy ancora non poteva sapere che accettando quel semplice atto di gentilezza la sua vita sarebbe cambiata completamente.
















        



Angolo autrice:
Ehilà!
Siccome lunedì non potrò aggirnare (per vari motivi) come vi avevo detto nel prologo, lo faccio ora ^.^ per vostra fortuna o sfortuna.
La storia è ufficialmente iniziata!
Su questo capitolo non ho nulla da dire, anzi sono abbastanza contenta di come sia venuto fuori nonostante ci sono molte cose che sicuramente cambierei, ma per il momento credo vada bene.
Vorrei ringraziare tutte le 13 persone che hanno messo la storia fra le seguite, le 4 fra le preferite, tutti i lettori silenziosi e soprattutto le che hanno recensito ^.^ Non mi aspettavo tutto questo successo con un prologo così striminzito. Mi avete resa davvero molto felice! ❤
Ad ogni capitolo inserirò un'immagine NaLu perché molte volte i miei capitoli sono stati ispirati da fanart che ho visto in giro e semplicemente per condividerele con voi.
Spero che questo primo capitolo abbia soddisfatto tutte (o almeno in parte) le vostre aspettavive e se avete qualche consiglio, domanda o qualunque altra cosa magari fatemelo sapere in una piccola recensione che non guasta mai  ^.^ 
Ci si vede lunedì se tutto va bene, un bacio,

Hanae 
   
 
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