Salve a tutti, è da tanto tempo che ho voglia di intraprendere una Nuzlocke e di tenere un diario per raccontarla. Di solito la gente crea dei fumetti, purtroppo io non sono bravissimo a disegnare, quindi mi limito a descrivere la mia avventura romanzandola un po’, sperando che risulti interessante.

Per chi non sapesse cosa fosse una Nuzlocke, mi limito a dire che è un’avventura con delle regole auto-imposte per rendere il viaggio un po’ più difficile. Le regole principali sono:
-è consentito catturare solo il primo Pokemon che si incontra in un percorso o in una determinata area. Se lo si manda Ko o vi è una fuga,  non si potrà catturare nulla in quell’area.
-bisogna dare un nome ad ogni Pokemon che si cattura.
-se un Pokemon viene sconfitto, verrà considerato morto e deve essere depositato in un box  o liberato.
Io inoltre seguirò delle regole aggiuntive:
-gli strumenti curativi sono proibiti durante la lotta e potranno essere usati solo fuori da essa.
-bisogna sconfiggere tutti gli allenatori che si incontrano in un percorso (ovviamente del mio report parlerò solo delle lotte importanti o di quelle in cui succede qualcosa di interessante ai fini del racconto)
-niente leggendari in squadra
-nel caso in cui mi dovesse servire una MN per proseguire e nessuna delle mie catture fosse in grado di impararla, sarò autorizzato a cercare un Pokemon adatto, che però non dovrà mai combattere.

Beh…si comincia…

Cap. 1   Inizia il viaggio
Il sole splendeva alto nel cielo quella mattina a Biancavilla, e i pochi abitanti della cittadina sbrigavano le loro faccende come erano soliti fare ogni giorno. Per tutti quello era un giorno come gli altri, per tutti tranne che per Alex. Quel giorno avrebbe cominciato la sua avventura di allenatore Pokemon.  Tutto era già pronto, lo zaino era stato riempito di tutto quello che gli sarebbe servito durante la sua lunga avventura. Quella mattina doveva solo raggiungere il laboratorio del Professor Oak, lui gli avrebbe consegnato il suo primo Pokemon. Scese al pianterreno di casa sua, dove trovo sua madre intenta a preparargli un’abbondante colazione. Non aveva molta fame vista l’adrenalina che gli scorreva in corpo, ma mangiò tutto per non dispiacerla. Quando venne l’ora di andare, andarono entrambi davanti l'ingresso dell'abitazione,lì il ragazzo notò una lacrima scorrere lungo il viso della madre e cercando di incoraggiarla le disse  - Su mamma, vedrai che andrà tutto bene. Prometto che farò in modo di farti avere mie notizie il più frequentemente possibile-. La donna capì che non era il caso di rendere complicata la loro separazione,e asciugandosi la guance rispose al figlio - Tranquillo tesoro, mi farò forza. E’ giusto che i figli debbano inseguire i loro sogni. Va. Dimostra al mondo chi sei e rendimi orgogliosa di te-. Si abbracciarono e Alex voltò le spalle alla sua casa natia. Un solo pensiero lo animava in quel momento, doveva cominciare il suo viaggio.
Non ci volle molto per arrivare al laboratorio. Entrò e vide un mucchio di assistenti del professore indaffarati a caricare dati, leggere tomi e accudire Pokemon. Passò la prima stanza e arrivo in quella adiacente. Lì ad aspettarlo in mezzo alla stanza c’era il Professore, sorridente come al solito, che lo invitò ad entrare con un cordiale gesto della mano. Alex era al settimo cielo, dietro il professore vide un tavolo con 3 pokeball, non riuscì a trattenersi, uno di quelli sarebbe stato il suo starter, un enorme sorriso si stampò sulla sua bocca.
Purtroppo la sua felicità durò poco, addentratosi nella stanza notò che il professore non era solo, un ragazzo era di fronte a lui, un ragazzo che Alex conosceva molto bene. Gary, nipote del professor Oak, nonché suo rivale fin dalla tenera età. Non era un cattivo ragazzo, anzi adorava i Pokemon quanto lui, però il suo modo di fare superbo gli aveva sempre dato su i nervi. Anche quel giorno non mancò di dimostrarsi arrogante e spocchioso  - Alla buon ora principessina- disse il ragazzo  - non ho tutto il giorno sai? Anche io devo cominciare il mio viaggio, ma mio nonno non voleva cominciare senza di te-. - Mi dispiace aver fatto perdere tempo al professore- rispose Alex con il tono più tranquillo che riuscisse a dimostrare vista l’ira che gli scorreva in corpo. Poi aggiunse - Se però il mio ritardo ti ha disturbato, sono contento di averci messo tanto ad arrivare-.
Temendo uno dei loro soliti litigi il professore sedò gli animi e portò i due ragazzi di fronte il tavolino, prese le tre sfere e fece uscire il loro contenuto. Alex e Gary si trovarono davanti i tre starter di Kanto: Bulbasaur, Charmander e Squirtle. Il professore fece una breve presentazione dei tre, dopo di che lasciò che Alex scegliesse per primo il suo Pokemon. La scelta fu ovvia per lui, potendo scegliere si fiondò su Charmander. - Bene piccolino- disse Alex sorridendo al piccolo Pokemon arancione - tu sei la mia scelta. Da oggi siamo compagni di avventura- il piccolo Pokemon rispose con uno sguardo che lasciava trasparire quanto fosse pieno d’energia e molto combattivo. Il professore lo invitò a dare un soprannome al suo nuovo amico, e dopo qualche minuto decise di chiamarlo Claw (Artiglio in inglese). Alex era così preso ad ammirare il suo nuovo amico che non si rese conto di quale fosse stata la scelta del suo rivale. Ma non doveva aspettare molto per scoprirlo, perché proprio quando stava per accingersi ad uscire, Gary lo blocco e gli disse – vuoi davvero andartene senza provare i nostri Pokemon? Sei davvero una mammoletta. Coraggio…ti sfido-.
 
Continua nel prossimo episodio….
Pokemon:1
Squadra: Claw (Charmander) lv 5 maschio. Natura Modesta (che culo xD)
Morti:0
 
P.s. ammetto di essere un grandissimo fan di Charizard, ma la scelta dello starter è stata casuale. Ho lanciato un dado (1-2 avrei preso charmander/3-4 avrei preso squirtle/5-6 avrei preso bulbasaur) e il destino ha voluto premiarmi con il mio starter preferito :p