Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Tea Party With Biscuits    01/12/2015    12 recensioni
“Scrivere una storia di qualcuno che si pente di qualcosa successa in passato e passa il Natale da solo\a in casa.”
“Assurdo, come colui il quale provoca sofferenza e traina alla distruzione possa divenir la vittima, e ridursi in tal modo. Ma, al fine, si dovrà pur scontare la pena equivalente alle proprie azioni, Ivan.
Non è così?”
Human!Au | Natale | Storia partecipante ad un contest
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Russia/Ivan Braginski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: “Gelidi e scintillanti cristalli calano con grazia dall'astro oscurato…”
Consegna: “Scrivere una storia di qualcuno che si pente di qualcosa successa in passato e passa il Natale da soloa in casa.”
Raiting: Giallo.
 
Gelidi e scintillanti cristalli calano con grazia dall'astro oscurato…
 

 
 
In legno intagliato, rivestita da cuscini cremisi, la poltrona sulla quale sedeva non era, a lui, mai parsa talmente scomoda.
Occupata unicamente dal proprio peso e non d'altri, v'era ancora spazio, ma nessuno ne avrebbe fruito.
Al fianco suo, solo il crepitio del focolare, per giunta l'unico suono udibile, fuorché il detestabile fracasso nella mente di lui.
 
“Assurdo, come colui il quale provoca sofferenza e traina alla distruzione possa divenir la vittima, e ridursi in tal modo.”
 
Un accento, all'interno della sua mente. No. Quell'accento.
Esageratamente estenuato, decretò che sarebbe stata una più saggia decisione rimanere nel proprio silenzio.
 
“Ma, al fine, si dovrà pur scontare la pena equivalente alle proprie azioni, Ivan.
Non è così?”
 
"Silenzio", riuscì appena a farfugliare.
La voce all'interno della mente cessò la sua parlata, come da richiesto. Fu la prima volta in cui lo fece per comando d’Ivan: desiderava vederlo soffrire, solo.
Perciò, vi rimase.
Il silenzio calò nuovamente nella sala.
 
Nessun componente della sua famiglia, neppure uno, avrebbe desiderato passare quella felice festività assieme a lui.
Non ne comprendeva la motivazione.
Era per ciò che aveva fatto? Era accaduto anni prima, non poteva essere.
Allora perché non dialogavano, non si cercavano?, cominciò ad interrogarsi.
Non potevano portar a lui rancore per un avvenimento verificatosi anni prima. Ne avrà avuti undici.
Alcuni fanciulli, d'età indefinite, si divertivano a picchiarne un altro, forse più piccolo, forse solo più smilzo.
Qualcosa, al suo interno, scattò.
E l'accento si verificò per la prima volta.
Al fianco suo v'era una fontanella in fase di restaurazione, perciò fu semplice estrarne una rugginosa parte.
Silenziosamente, si avvicinò al gruppo, e, per la prima volta, vide la vera tinta la quale portava il peso di venir associata al sangue.
Non aveva neppure pensato di osservare il fanciullo il quale sedava al suolo e, tanto meno questi, aveva intenzione di farlo: le sue mani stringevano le orecchie, le fessure oculari serrate, dalle quali fuoriusciva furiosa la pioggia al suo interno.
Ivan fuggì.
Giunto al retro d’un albero, il quale gl’infondeva sicurezza, cessò la sua corsa. Ed ebbe inizio la sua risata.
Non rammentava null'altro.
 
I muscoli intorpiditi faticarono nell'intento di mobilitarsi, eppure lo fecero.
Ivan si levò dalla poltrona di cuscini cremisi, e cominciò a vagare per quella ch'era la propria abitazione.
Quasi accidentalmente, fu dinanzi al focolare. Sopra d'esso v’erano alcuni ripiani colmi di libri, la maggioranza composta da favole per piccini.
Ne agguantò uno, quello che da sempre era il suo favorito.
Il rivestimento vellutato, verde come i pini, ed, al centro, la figura panciuta e lieta di colui che doveva essere Babbo Natale.
Ai suoi piedi v'era una sacca colma di fiori.
L'accarezzò, in seguito decise di schiuderlo.
Ebbe inizio la lettura.
 
"Tanto tempo fa, in una casetta tanto graziosa, viveva un famigliola tanto felice. La madre era sempre dolce, il padre sempre buono, i figlioli, due adorabili gemellini, sempre ubbidienti.
Era giunta la bianca stagione eppure, i piccini, erano infelici, poiché giungeva quasi il Natale: a loro proprio non piaceva!
I regali sì, ma Babbo Natale era cattivo, uffa perché ogni volta che veniva morivano i fiori? Loro li amavano!
Ai genitori dispiaceva tanto, da ciò, la madre, domandò: -Perché non chiedete dei fiori a Babbo Natale?-
I bambini, increduli all'inizio, lo fecero.
La notte di Natale, non ci credevano, uscirono e trovarono una, anzi tante,bellissime sorprese: una moltitudine di fiori sbucava fuori dalla neve!
Urrà, il mondo era cosparso di fiori colorati!"
 
Un riso prese forma sul volto d'Ivan.
Li amava tanto pure lui, i fiori.
Da bambino amava tanto pure il Natale…
Eppure, in quel momento, era talmente solo.
Quasi gli parse d'udir bussare.
Come ognuno avrebbe ragione di pensare, si trattava solamente d’uno scherzo della sua mente.
Nessuno  avrebbe pensato a lui.
Sarebbe rimasto solo.




 
Angolo del Biscotti
Questa storia partecipa al contest “Ed è subito Natale”, indetto dal gruppo Facebook “Efp: famiglia, recensioni, consigli”.  
Buonasera cari lettori, vi ringrazio anche solo per esser giunti fin qui.
Devo dire che, nello stesso istante in cui ho letto la consegna, ho pensato ad Ivan.
Spero possa esser stata comprensibile pure  per coloro i quali non conoscono il Fandom –anche perché ho fatto delle prove.

Cos'altro aggiungere, alla prossima, spero.
   
 
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Tea Party With Biscuits