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Autore: Deliquium    01/12/2015    2 recensioni
E' freddo ai confini di Midgard, nella tua Asgard terrena.
I corpi si fanno cenere e così ogni legame verrà reciso, quando loro varcheranno la Porta della Morte.
Un sorriso piega le tue labbra. Non è amaro, non è nostalgico. C'è aspettativa in esso, perché tu sai che un giorno li rivedrai e insieme cavalcherete verso il destino degli dei.
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bud / Alcor, Hilda di Asgard, Syd / Mizar
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Rovine'
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Helvegen (Il Sentiero di Hel)

 

 
I sought the songs
I sent the songs
when the deepest well
gave me the drops so touched
of Death-fathers wager
I know it all, Odin
where you hid your eye


I corridoi sono silenziosi, Hilda, mentre li attraversi. Il pavimento è uno specchio che riflette la tua immagine. Il tuo portamento è fiero, ma vedo che i tuoi occhi sono adombrati dalla tristezza.
Ti fermi.
Le torce ardono nel cortile e le fiamme creano le ombre della notte.
Appoggi una mano sul vetro: è gelido e trema per il suono ossessivo dei tamburi e dei sonagli che scandiscono il ritmo del canto funebre.
Le canzoni sembrano provenire dal pozzo più profondo, ove i Padri della Morte scommettono.
Sai in quale fonte Odino ha nascosto il suo occhio, ma non l'hai mai trovata.
Dall'alto li vedi nelle bare-barca attorniati da chi è venuto ad accompagnarli lungo la strada che conduce al Valhalla.
Rammenti il passato, i giorni trascorsi insieme: alcuni ti sono stati più vicini di altri, ma nessuno ha esitato nel seguire la tua volontà, benché fosse fasulla.
Abbassi la testa e stringi i pugni con forza.
Un rumore di passi alle tue spalle ti fa trasalire.
Bud indossa la candida veste divina della Tigre del Nord. Socchiude gli occhi, mentre ti guarda.
«Mia Signora, sono venuto a prendervi.»
Tu inclini la testa, appoggi la mano sul davanzale. Resti immobile. L'anulare è cerchiato. Un'ombra più scura a testimoniare la prigionia della tua volontà nel nome del Nibelungo.

 

Who shall sing me
into the death-sleep sling me
When I walk on the Path of Death
and the tracks I tread are cold, so cold
early in the days end
still the raven knows if I fall.

 


«Avete donato loro il Valhalla. Essi banchetteranno alla corte di Odino in una sala di lance e scudi.» cerca di rassicurarti Bud, come se avesse intuito i tuoi pensieri.
Tu sorridi con amarezza: sei la Celebrante di Odino e le lacrime non ti sono concesse.
Ti attendono, alla base della scalinata: i tuoi salvatori i loro carnefici.
No, ti dici. È un pensiero ingiusto! Non esistono vittime e carnefici: solo guerrieri cari a Odino.
Lei è in piedi accanto all'Aquario e al Leone. Ha il volto di fanciulla e le forme di donna. I suoi occhi scintillano e sembrano racchiudere pozzi di lacrime.
Flare ti vede, arrossisce, si allontana dal giovane guerriero, quello che assomiglia a Baldr, lo Splendente, quello di cui tua sorella si sta innamorando.
Vorresti dirle che va tutto bene, che è una cosa bella innamorarsi, ma il tuo cuore è gonfio di dolore: non vedi che il Sentiero di Hel davanti a te.
«Vi ringrazio per esser restati.» dici.
Atena piega le labbra in un tenue sorriso mentre ti stringe le mani.
«Dovevamo, Hilda di Polaris, e volevamo render loro l'ultimo omaggio.»
Distogli lo sguardo.
È una divinità quella che hai di fronte, pari a Thor, a Freyja, eppure la sua umanità ti commuove. «Mia signora.»
Syd ti riporta alla realtà.
Tu annuisci nella sua direzione appoggiando una mano sul suo braccio.
Senza una parola ti avvii lungo la navata. Il gelo del nord ti accoglie nel suo abbraccio.
Gli uomini e le donne che sono venuti, si tolgono il cappello, chinano il capo. Lo jarl Stein Merak stringe tra le braccia sua moglie. Hagen era il loro unico figlio maschio. Non c'è accusa negli occhi del conte. Gli uomini del nord sono temprati da un eterno culto dell'onore e della guerra.
Siamo le vestigia sulle quali il mondo può incamminarsi verso il futuro, pensi, mentre con una mano sfiori il bordo della bara-barca di Sigfried.
Il calore delle lacrime a lungo trattenute scavano solchi di fiamma sul tuo volto.
Li hai condannati a morte, hai approfittato vilmente dell'amore che lui provava per te.
Se potessi tornare indietro...
Al dolore della perdita si somma il dolore di un cuore spezzato, perché solo quando hai visto il suo corpo straziato hai compreso che ogni volta che Sigfried ti diceva Ai tuoi ordini! avrebbe voluto pronunciare parole d'amore.
«Pagheranno un simile affronto, che Odino mi sia testimone.» tuona lo jarl Jon Mizar ed è ironico come la voce più forte sia quella di colui che non ha perso nessun figlio.
«Non è il momento, né il luogo per fare simili promesse.»
Ferro e ghiaccio.
Jon Mizar serra le labbra: non è abituato ad essere contraddetto, soprattutto da un ragazzo che fatica a riconoscere come suo figlio.
«Bud ha ragione, padre. C'è tempo per ogni cosa. Adesso è il tempo di condurre i nostri morti alle porte del Valhalla.»
I volontari si issano le bare-barca sulle spalle. Una a una ti sfilano davanti: ritagli uno spazio nei tuoi ricordi per loro e lo inchiodi nella tua memoria. La potenza di Thor, l'orgoglio di Hagen e la fierezza selvaggia di Fenrir.
Sollevi una mano non appena vedi avvicinarsi la bara di Mime: dopo Sigfried è quello nei confronti del quale ti senti più in colpa.
«L'ho obbligato a combattere, lui che era nato per portare gioia con la musica.» sussurri a te stessa.
«Non incolpatevi mia signora.» alzi la testa di scatto, sorpresa nell'udire Syd. «Mime era un guerriero, lui stesso infine lo ha compreso.»
Il corteo riprende, le bare sfilano lungo il pendio: Alberich, che di Loki aveva lo sguardo ma non il potere e infine Sigfried, invincibile, fedele e amato Sigfried.
Tu le segui: alla tua sinistra Bud, alla tua destra Syd. Ti volti un momento.
Flare ha la testa bassa e cammina appoggiandosi al Cigno.
Annuisci in direzione del ragazzo e sposti lo sguardo alle sue spalle: Atena è accompagnata dallo Scorpone e dal Toro. Dietro loro il Cancro e il Capricorno.

 

 

When you stand by the Gate of Death
And you have to tear free
I shall follow you
across the Resounding Bridge with my song
You will be free from the bonds that bind you!
You are free from the bonds that bound that you!

 


Riprendi a camminare.
Il suono dei tamburi e dei sonagli inonda la notte.
Il canto che accompagna il viaggio fino alle sponde del mare ti giunge ovattato.
Le barche vengono allineate per un ultimo saluto. Tu resti immobile, mentre pronunci le rituali frasi di commiato e li affidi alle Valchirie perché possano varcare una delle 540 porte del Valhalla e sedere alla mensa di Odino.
Una coppia di corvi si leva in volo dal bosco che dà sulla riva.
«Signore, padre, Odino» sussurri guardandoti attorno.
Incroci lo sguardo di Cyd e vi leggi preoccupazione non per ciò che tu hai visto ma per ciò che lui scorge in te.
Hai visto, Syd? Vorresti dirgli. Quelli erano Huginn e Muninn! Odino in persona è venuto a prenderli.
Ma è una menzogna che racconti a te stessa per sentirti meno in colpa, perché vorresti scorgere nell'occhio di Odino il perdono.
Ma Odino non si fa vedere, non si fa trovare, e un po' tu cominci ad avercela con lui perché se lui fosse venuto avrebbe potuto salvarli.
Sei presa dai tuoi pensieri che non ti accorgi dello jarl Stein Mekar. L'uomo ti fissa, le sopracciglia aggrottate.
«Domando il permesso di accendere le fiamme.» la voce gli trema.
Ti lasci sfuggire un gemito.
No!, vorresti gridare, ma avvicini la tua torcia a quella spenta dell'uomo.
«Possa egli farsi onore sul campo di Idavoll e che la sua coppa non sia mai vuota di idromele e il suo piatto di cinghiale.»
L'uomo china il capo, si allontana verso la barca.
Le fiamme si levano verso il cielo. Vedi Flare cadere in ginocchio. Le esili spalle scosse dai tremiti.
Vorresti chiudere gli occhi, abbandonarti e lasciare che le tenebre ti sommergano.
E' freddo ai confini di Midgard, nella tua Asgard terrena.
I corpi si fanno cenere e così ogni legame verrà reciso, quando loro varcheranno la Porta della Morte.
Un sorriso piega le tue labbra. Non è amaro, non è nostalgico. C'è aspettativa in esso, perché tu sai che un giorno li rivedrai e insieme cavalcherete verso il destino degli dei.

 


 

Note dell'Autrice – Ci sono piccoli dettagli che non quadrano rispetto la serie canonica di Asgard. Già … Lo so. E' voluto. Butto esche, semino nella speranza di raccogliere, un giorno. Forse. Come al solito io scelgo canzoni che non conosce nessuno. XD
Giusto qualche informazione: i Wardruna è un progetto norvegese che ha pubblicato due album incentrati sulle rune.
Questa è la prima volta che scrivo di Asgard O___o
C'è una citazione di un film, messa da qualche parte. Volevo anche scrivere una cosa del tipo “Il Nord non dimentica!”, ma mi sono trattenuta.

Storia inserita nella serie "Vers et son" ma facente parte anche della serie "Sincretismo"

Testo e musica: Wardruna, Helvegen

Questa è opera di fantasia.
Saint Seiya, i suoi personaggi e ogni richiamo alla serie citata appartengono a Masami Kuramada. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo come omaggio da parte di un fan. Tutti i personaggi, gli episodi e le battute di dialogo sono immaginari, e non vanno riferiti ad alcuna persona vivente né intesi come denigratori. In particolare, i personaggi, le ambientazioni e le situazioni da me create, mi appartengono; per poterli utilizzare altrove, o per riprodurre questa storia o parti di essa è necessario il mio consenso.

   
 
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