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Autore: SapphireLynx    03/12/2015    2 recensioni
E se in un momento di follia decidessi di mettere nero su bianco i tuoi sentimenti?
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"Siamo andati in capo al mondo io e te, abbiamo viaggiato ovunque, restando sempre fermi nella stessa stanza. Abbiamo visto i mari, gli oceani, i laghi ghiacciati d’inverno, abbiamo visto la neve, il sole, il fuoco, la sabbia, le rocce e tutto grazie a quella stanza. Tutto grazie a te."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglio Parlare di Te
 


“Sono passati anni dall’ultima volta che ti ho visto.
Eri un adolescente, i tuoi occhi erano sempre alla ricerca di qualcosa: volevi divertirti, volevi provare cose nuove, volevi stare con me, ma allo stesso tempo mi odiavi. Sapevo che non era un odio cattivo, mi volevi bene e per qualche attimo ho, abbiamo, creduto anche qualcosa di più.
Ma il tempo passa e tu ti sei allontanato, non ci siamo visti per troppo tempo e mi mancava l’idea di respirare la tua aria. Già, troppo buffo da dire, ma era vero: fare quelle stupidaggini con te mi faceva sentire bene perché avevo già capito su che strada sarei finito.

Siamo andati in capo al mondo io e te, abbiamo viaggiato ovunque, restando sempre fermi nella stessa stanza. Abbiamo visto i mari, gli oceani, i laghi ghiacciati d’inverno, abbiamo visto la neve, il sole, il fuoco, la sabbia, le rocce e tutto grazie a quella stanza. Tutto grazie a te. Mi si fermava il respiro quando mi passavi accanto, ma tu non te ne accorgevi, eri ingenuo. Non avevi ancora capito quello che avevo capito io e allora ho scelto di non forzarti a farlo, volevo che tu fossi felice e per fortuna lo sei stato.

Chissà se adesso lo sai, se lo sai che avevamo una visione completamente diversa l’uno dall’altro. Io ero il tuo migliore amico e tu eri…beh, tu eri tante cose.
Sarebbe stupido ed insensato stare qui a parlare d’amore e continuare a dirti quelle due parole che sono tanto usate nel nostro mondo, perciò ho deciso di parlare, parlare e basta. Parlare di te.

Voglio parlare di quel ragazzo che mi ha rubato il cuore anni fa e che ci giocava teneramente senza sapere cosa stesse facendo; tu, o ladro di cuori, sei stato capace di portarmi ovunque senza nemmeno volerlo; tu, o tenero ragazzo dagli occhi vispi, non hai mai creduto a ciò che non vedevi ed era per questo che non credevi in noi: perché non vedevi in me qualcosa che potesse portarti molto di più che affetto.
Ci siamo picchiati, a volte anche a sangue; abbiamo litigato e anche parecchio, ma con un abbraccio si è sempre dissolto tutto come aria.
Ho sempre pensato che tra noi ci fosse una strana congiunzione astrale, un legame che andava al di fuori di ogni conoscenza umana perché non riuscivo a smettere di volerti bene nemmeno quando tu ne combinavi una delle tue.

Tenerti stretto a me non sarebbe servito a nulla: tu eri uno spirito libero e lo sei tutt’ora, ma la tentazione era troppa. Mi sentivo teneramente geloso di te e mi dava fastidio quando tu cercavi di avvicinare una di quelle ragazze che ti correvano dietro.
Queste non sono le parole di un cuore infranto, no, sono le parole di un cuore malinconico. Beh, sì, tu mi manchi. E quando ti ho rivisto ho capito che tra noi sono cambiate tante cose.

Io ti ho visto con lei, i nostri sguardi si sono incrociati, hai fatto una faccia sorpresa nel vedermi e poi hai guardato me insieme a colei che mi accompagnava. Lei ti ha fatto distogliere lo sguardo e ti ha portato via, portato via un’altra volta da me.

Credo di ricordarlo solo io che in quella stupida festa di fine anno, girava troppo alcol. Le luci erano quelle classiche da discoteca ed il caos che c’era in quella stanza era tale che tu, mentre ballavamo, mi hai tirato per il colletto e ti sei impossessato delle mie labbra. Sapevo che non eri tu, sapevo che eri ubriaco, sapevo che in realtà non avresti voluto farlo, ma sono stati i secondi più belli di tutta la mia vita.
Poi tu sei sparito. Hai cambiato città, hai cambiato stato e non hai detto niente a nessuno.
Ero ovviamente dispiaciuto, avevi tu il mio cuore… e l’hai portato via con te.

Ma non voglio fartene una colpa. Forse sono stato io a lasciartelo per vedere se ti saresti mai accorto che batteva quando tu lo avvicinavi al tuo.

Sto dicendo cose assolutamente troppo melense e so benissimo che a te non piacciono, e la cosa è reciproca, ma questo è l’effetto che hai su di me: mi fai diventare pazzo.
Il fatto è che, e non posso negarlo, sono tremendamente innamorato di ogni singola cellula del tuo corpo da quando andavamo al liceo, sono innamorato di quel ciuffo che ti cadeva sempre davanti agli occhi, sono innamorato di quegli occhi così pieni di vita e di tutti i colori che ti rappresentano: quel verde che colora le tue iridi e quel biondo che colora i tuoi capelli. A dire il vero, dai tempi della scuola, i tuoi capelli erano decisamente più biondi di come sono adesso, ma li adoro anche così.

Alla fine sono arrivato alla pronuncia di quel verbo tanto consumato.
Amo il suono del tuo nome.
Amo i tuoi occhi.
Amo i tuoi capelli.
Amo la tua voce.
Amo te, Kendall Francis Schmidt.

Per sempre tuo, Logan.”



ANGOLO AUTRICE
Ciao! Sono tornata e stavolta con una OS :)
Diciamo che questo è un esperimento (avete notato? La mia primissima kogan!) e se vi è piaciuto...sto già progettando qualche storia con questa ship e sono super curiosa di mettermi all'opera per vedere il risultato ^-^
Fatemi sapere perché è molto importante che questo primo progetto vada in porto per far partire gli altri ;)
Spero vi sia piaciuto questo aggiornamento a sorpresa :D
Alla prossima!
Lince
   
 
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