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Autore: I_love_villains    03/12/2015    1 recensioni
Uno strano personaggio parla del suo gioco preferito.
Genere: Horror, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Urla urla urla.
Grida grida grida.
Strilla strilla strilla.
Corri corri corri.
Continua così, baby. Mi sto divertendo.
Strano, credevo che a un certo punto tutto questo sarebbe diventato noioso. Insomma, saranno più di dieci anni che faccio questo gioco. Ma resta sempre affascinante. In effetti non è poi così monotono. Magari solo l’inizio: individua la preda, isolala, inseguila … ma poi tutti hanno reazioni diverse.
Oh, non fraintendetemi, provano tutti paura, in maniera diversa, però.
Questa ragazzina, per esempio. Avrà sì e no sedici anni. Di lei so solo il nome: Crystal. Non si è accorta del mio pedinamento, almeno fino a quando non l’ho deciso io. Poi la caccia è iniziata ufficialmente.
È scappata immediatamente appena ha capito cosa ero. È stato delizioso osservare la sua disperazione crescere mano a mano che veniva preclusa ogni via di fuga.
Cara bambolina, chiedi a me perdono?
Non ho potuto trattenermi dal ridere, naturalmente.
Con i miei artigli le ho graffiato un braccio. Beh, magari le ferite che le ho procurato erano più gravi di semplici graffi, ma ancora nulla di preoccupante.
E lei ha cacciato un urlo terribile e ha ripreso a correre.
Buffo, nessuno si arrende mai.
Le ho lasciato qualche secondo di vantaggio; ero curioso di sapere come intendeva sfuggirmi.
Sono rimasto deluso: si è banalmente nascosta in un armadio.
Davvero, cara? Tutta qui la tua creatività?
Poco importa, non ti serve.
L’ho scaraventata fuori dal mobile.
Lei mi ha sorpreso tempestandomi di pugni. Ha saputo approfittare bene del mio stupore: mi ha dato una spinta ed è corsa al piano di sopra.
Che intendi fare, piccola? Nasconderti sotto il letto? Barricarti in bagno? Davvero ridicolo, soprattutto perché sai chi sono.
E già in questo è diversa. Sarà per la sua età. I bambini lo intuiscono subito, gli adulti invece mi ritengono impossibile. Incredibile. E gli sto davanti, maledizione.
O forse è per la sua nazionalità. In giro si dice che gli spagnoli sono molto credenti.
Mentre rifletto su queste sciocchezze salgo le scale. Avverto la presenza della ragazza dietro una porta. Quella del bagno.
Sento il suo umore: è spaventata (ma che strano) ma anche decisa. Che decisione avrà preso mai?
Gratto la porta come farebbe un gattino che chiede di entrare.
Lei indietreggia. Io apro la porta e lei mi assale con delle forbici. Riesce a ficcarmele nella carne. Poi mi brandisce contro un crocifisso.
Io rido. Non posso trattenermi. È stato divertente, ma tutto prima o poi finisce.
La attiro verso di me con la mia lunga coda. Estraggo dal mio petto le forbici e le scaravento lontano.
Crystal piagnucola e trema.
È indifesa. Sì, una creatura indifesa che quattro mesi fa ha praticamente spinto al suicidio sua sorella.
Le accarezzo piano una guancia, scostandole i capelli. Dopodiché le recido la carotide. Il sangue mi bagna il viso e una mano. Lo lecco mentre sento la vita spegnersi in quella ragazza.
Gli ultimi singulti cessano tre minuti dopo. Lei non è più di questo mondo.
Ci si vede all’Inferno, baby.



***Angolo Autrice***
Niente, questa è una piccola storia che mi è venuta così, pensando alla caccia di un demone.
Recensite, please :-D
   
 
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