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Autore: Nenottina    04/12/2015    0 recensioni
Eccomi di nuovo ^^
Questa one-shot l'avevo scritta per un mio amico qualche tempo fa, ora ho pensato di pubblicarla e spero vi piaccia :)
Dal testo:
Antonio però non stava ascoltando la conversazione, gli sembrava che avessero come dimenticato qualcosa…
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Antonio atterrò sul pianeta Vegeta ed uscì dalla navicella, stirandosi i muscoli delle braccia. Si stava decisamente scomodi dopo troppo tempo chiusi lì dentro.
-Bentornato Antonio! Senti, quando vedi tuo fratello fagli gli auguri da parte mia
Lui si accigliò – Auguri?
Il Sayan che lo aveva accolto rise – Ah, già, non lo sai ancora! A quanto pare Gine è incinta
-Oh, capisco, d’accordo come vuoi, piuttosto fa riparare questo – gli lanciò il rilevatore – E’ rotto
Lui gli fece un cenno di assenso, così Antonio rientrò alla base.
-Ehi non così di fretta – un altro Sayan lo richiamò e gli fece cenno di avvicinarsi – Il Grande Freezer ha un’altra missione per il tuo gruppo, partite tra un’ora
Antonio espresse il suo pensiero con uno sbuffo. Non che non gli piacesse combattere, ma non sopportava che Freezer li soggiogasse tutti in quel modo. Ma in fondo non era una brutta vita. Faceva quello per cui era nato. E poi poteva vedere ancora Genny.
Annuì ed andò nella sua stanza a riposare un po’.
Un’ora dopo era pronto a ripartire, con il rilevatore nuovo davanti all’occhio. Era riuscito ad incontrare Bardak, cosa strana visto che erano quasi sempre in missione, ma per una strana coincidenza quel giorno erano entrambi alla base.
Atterrò sul pianeta stabilito assieme ai compagni e passate ventiquattro ore la popolazione era stata sterminata.
-Non è stato difficile – commentò Dennis, uno dei suoi compagni, mentre stavano mangiando qualcosa insieme.
Mark iniziò a parlare della battaglia insieme a lui, mentre Genny, l’unica donna del suo team, si guardava intorno.
Antonio però non stava ascoltando la conversazione, gli sembrava che avessero come dimenticato qualcosa…
Poi sentirono un grido – Oh no! E’ uscito!
I Sayan si guardarono tra loro e poi cercarono la fonte di quella voce.
Volarono velocemente a vedere cosa stava succedendo e videro un piccoletto verde infuriato che se la prendeva con una strana macchina ed un mostro rosa poco più grande, magrolino, che osservava imbronciato.
-Accidenti! Stupida macchina perché non la capisci che non ha ancora abbastanza energia! In questo modo come farà a conquistare pi…
-Ehi, voi! – lo interruppe Antonio, già stufo di sentire quella voce – Non siete di questo pianeta, vero?
Il piccoletto si voltò nella loro direzione, sorpreso, ma poi sorrise – Oh no, non abitiamo qui, ma presto io ne sarò il padrone!
-Questo pianeta ora è di proprietà del grande Freezer e noi abbiamo il compito di eliminare chiunque si opponga!
Odiava aggiungere l’aggettivo “grande” al nome di quell’alieno, ma purtroppo era una frase fatta, l’aveva ripetuta così tante volte che ormai era una cosa automatica.
-Io sono il Mago Bibidi e lui è la mia più grande creazione! – indicò il mostro rosa – Buu…attaccali!
Tutti si voltarono verso il mostro, in attesa, ma dopo una pausa, Buu lanciò una sfera di energia al suo creatore colpendolo in pieno e uccidendolo all’istante.
Dopo un attimo di sbigottimento generale, Antonio si riscosse – Beh ci hai fatto un favore, ma questo non ti aiuterà a salvarti!
Buu lo ignorò palesemente e fissò lo sguardo alle sue spalle.
Con una velocità sorprendente, superò Antonio e colpì Dennis, in piedi dietro di lui.
Quando si voltò un attimo dopo, lo vide a terra svenuto.
Rimasero tutti ammutoliti, ma Antonio riuscì a parlare – Come ti sei permesso! Nessuno colpisce uno dei miei compagni impunemente!
Lo attaccò alle spalle, ma il pugno non fece altro che affondare nel corpo dell’avversario.
Ci riprovò ancora e ancora, stringendo i denti arrabbiato, mentre Buu non si muoveva neanche, ma la scena si ripeté allo stesso modo.
Allora gli diede un forte calcio in pancia, ma il mostro gli bloccò il piede a mezz’aria e lo lanciò a terra.
Il Sayan si rialzò lentamente e vide che Genny lo aveva attaccato, ma anche lei era in difficoltà.
Lanciò una sfera di energia che colpì il braccio del mostro e quando il fumo scomparve, videro che l’arto si era polverizzato. Genny sorrise trionfante.
Un sorriso bellissimo, pensò Antonio.
Poi però Buu fece ricrescere il braccio come se niente fosse e velocemente fece svenire Genny con un colpo preciso dietro al collo.
La situazione stava degenerando. Antonio era il capo squadra, non poteva permettere a quel mostro di rimanere impunito dopo che aveva fatto del male ai suoi compagni. Soprattutto a Genny.
Scambiò un’occhiata con l’unico dei suoi amici ancora in piedi.
L’uno di fronte e l’altro alle spalle, lo colpirono contemporaneamente. Il mostro gemette di dolore, ma dopo ciò, se possibile, divenne ancora più agguerrito.
Buu si voltò verso Mark e lo attaccò, ed i due cominciarono a lottare, menando colpi su colpi.
Antonio si rilassò un po’. Non se la stava cavando male, forse non sarebbe stato necessario intervenire ancora. Ma no…era comunque in difficoltà.
Cliccò il pulsante del rilevatore e ne uscirono due valori, il primo, quello di Mark, era a 863, ma l’altro…
-Che cosa?! 1527?!
E quel piccoletto aveva detto che non aveva neanche accumulato abbastanza energia…
Lui non riusciva a superare la soglia dei 1400. Forse avrebbe dovuto chiamare dei rinforzi.
In quel momento Buu lanciò una sfera di energia contro Mark, che cadde a terra, morto.
Dennis e Genny avevano nel frattempo ripreso i sensi ed anche loro assistettero alla scena, atterriti.
-Tu…che hai fatto, maledetto!
Lo attaccò nuovamente con calci e pugni, furioso, ed i suoi amici si unirono a lui poco dopo, ma Buu non faceva altro che rotolare dopo essere stato colpito, senza turbarsi minimamente, e quando cominciò a contrattaccare vennero mandati a terra.
Antonio raccolse tutte le energie per il prossimo attacco, ma prima che potesse fare altro, Dennis si lanciò verso Buu senza pensarci due volte.
-Stupido, si farà ammazzare! – sussurrò tra sé. Poi corse ad aiutarlo.
Il Sayan lo stava colpendo con molta foga, senza dubbio, e sembrava che il mostro stesse esaurendo le energie, ma Antonio non voleva abbassare la guardia. Forse era solo un’impressione e non poteva esserne certo.
In quel momento Buu colpì Dennis con forza nello stomaco, poi intrecciò i pugni e con un colpo alla schiena lo spedì a terra.
-No! – Non avrebbe perso anche lui.
Volò accanto all’amico e lo sostenne per la testa – Coraggio, rialzati!
Lui riuscì a mettersi seduto, ma manifestò il dolore con una smorfia – Uccidilo, capito?
Strinse i denti – Uccidiamolo insieme!
Si girarono entrambi verso il mostro. Genny stava affrontando Buu con una foga mai vista e, anche se non serviva a molto, Antonio rimase a fissarla ammirato. Non sapeva perché, ma quel giorno era ancora meglio del solito.
Poi il mostro la colpì con un calcio sul viso, e lei cadde a terra.
Dennis si lanciò subito contro Buu, arrabbiato, ma Antonio era intento ad osservare Genny, ancora priva di sensi.
Ma come si era permesso?
Poi il suo sguardo fu attirato dalla sfera che Buu stava creando, sorridendo perfidamente, e quello non fece altro che aumentare la sua rabbia.
Il mostro lanciò la sfera contro Dennis.
Antonio venne sbalzato via e quando riaprì gli occhi, anche lui era riverso a terra, ormai privo di vita.
Antonio strinse i pugni – D’accordo, l’hai voluto tu! – gli diede un pungo sul viso, poi gli afferrò uno strano codino che aveva in testa e lo fece roteare diverse volte prima di spedirlo contro un monte lì vicino.
Svegliata dall’esplosione, Genny sbatté gli occhi guardandosi intorno. I loro sguardi si incrociarono e decisero. Non ebbero bisogno di parole per capirsi. Gliel’avrebbero fatta pagare, la missione poteva anche andare al diavolo, ormai era questione di principio.
Attaccarono Buu in perfetta sintonia.
Genny fu colpita con una gomitata nello stomaco e sbatté violentemente contro una roccia.
Senza curarsi dell’altro Sayan, il mostro le volò di fronte afferrandola per il collo e la sollevò. Lei tentò di liberarsi dimenandosi e scalciando, ed Antonio andò ad aiutarla attaccando Buu alle spalle, senza risultato. I pugni e i calci affondavano nel suo corpo. Era come…gomma.
La Sayan smise di agitarsi e le braccia le ricaddero lungo i fianchi.
Il mostro la lasciò cadere. Ormai non poteva più nuocere.
-Nooooo! Non dovevi farlo! Non lei! – attaccò il mostro più infuriato di quanto si fosse mai sentito prima. Non li aveva protetti…non ci era riuscito…ma avrebbe ucciso quel mostro e li avrebbe vendicati tutti. Gliel’avrebbe fatta pagare. Per Genny. Ma perché continuava a pensare a lei?
Sentì che poteva batterlo e ucciderlo per tutto ciò che aveva fatto.
Gli diede un calcio nello stomaco, poi si spostò velocemente alle sue spalle e gli diede un altro calcio al fianco.
Buu contrattaccò con un pugno sul viso, e continuarono così per un po’.
Poteva tenergli testa. Poteva batterlo. Ne era sempre più convinto.
Il rilevatore era andato a farsi friggere, ma non ne aveva bisogno, lo sentiva. La forza di Buu era diminuita e lui si sentiva molto più forte del solito.
Dopo l’ennesimo attacco il mostro si schiantò a terra.
Era il momento. Doveva disintegrarlo.
Antonio creò una sfera di energia. La più grande e potente che avesse mai creato, pieno di rabbia.
Era così furioso…non li avrebbe più rivisti…nessuno di loro…né Genny…lo odiava.
Lanciò la sfera e Buu la fermò con le mani.
No, quel mostro non si sarebbe salvato.
Indirizzò tutta l’energia residua in quella sfera, non né lasciò neanche una goccia in corpo.
Sentì la resistenza dall’altra parte venire meno e Buu venne colpito.
Antonio resistette quanto bastava per vederlo disintegrarsi completamente. Poi cadde a terra, con il fiato corto.
Lo aveva ucciso. Aveva finalmente vendicato Dennis, Mark e Genny.
Sorrise. Ce l’aveva fatta.
   
 
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