"Dottore! Dottore!" urlò un'infermiera
chiamando il dottor Katsurami
"Cosa c'è?"
"Pessime notizie...signore"
"Quali...il corpo della paziente 418, Joy Barker,
è scomparso"
"Che cosa? Ma come?"
"Non si sa..."
"Porca puttana...lavoro con un branco di
negligenti e incompetenti...ora si che siamo nei guai"
Nella cella, al posto del corpo privo di testa della ragazza c'erano solo
capelli e sangue. La carne si era volatilizzata.
Dovevo affrontare Joy, anche se ne ero terrorizzata. Bussai alla porta di
Yoshikawa.
"Chiharu? Che fai qui? Ti vedo scossa"
Infatti ero scossa, anzi più che scossa, tremavo
come una foglia, come una gattina atterrita da un temporale "Devo
parlarti"
Il ragazzo avvisò i genitori della sua uscita e, ottenuto il consenso, i due
restarono in giardino.
"Di che dovevi parlarmi?"
"Devo dirti la verità... non ci devono essere più segreti tra di noi"
incominciai a piangere
"Cosa? Mi stai spaventando...a proposito ...lo
sai che sono morti Takashi e Saeki, i prossimi potremmo essere noi"
Piansi ancora di più "Sì... lo so"
"Dobbiamo sconfiggere insieme la maledizione"
Annuii "ma prima devo raccontarti tutta la verità"
"Che verità?"
Urlai "Joy Barker era già morta, prima di subire l'incidente ferroviario...era
già morta una volta!"
Guardai il viso della persona che incominciavo ad amare, i suoi occhi erano
straniti, scioccati. "Cosa?" sussurrò con un sospiro flebile
Incominciai a raccontargli tutto. Gli raccontai del documento di divorzio
trovato tra i miei appunti, della chiaccherata con mia madre dopo aver scoperto
il nome di mio padre.
"Joy Barker era già morta poco prima che
nascessi io. Era mia sorella"
"Cosa?"
"Non interrompermi, ti prego."
"Ma come è morta?"
"Mia madre stava preparando il the alla nonna, che era in soggiorno a
lavorare all'uncinetto. Joy era in cucina e guardava mamma mentre lavorava ai
fornelli. Aveva preparato anche dei biscotti e li aveva messi in un piattino,
appoggiato sul tagliere, accanto ai coltelli da cucina.
Joy era così attratta da quei biscotti che ne prese uno e lo mangiò. Mia
madre la sgridò, dicendole che avrebbe dovuto aspettare di mangiarli con la
nonna, che era una bambina cattiva ed ingorda. Allora lei incominciò a
piangere, si armò di coltello e lo infilzò nella mano di mia madre."
"Oddio"
Non riuscii a trattenere le lacrime "Mia madre, dal dolore si voltò di
scatto: aveva la teiera in mano e involontariamente colpì la testa di Joy, che
cadde a terra esanime"
"Mio Dio...ecco perché quel rivolo di sangue
sulle fotografie"
"Già...l'aveva colpita proprio sulla parte destra
della fronte."
"Ma è stato un incidente, giusto?"
"Sì...mia madre era disperata, mia nonna ebbe una crisi depressiva e venne
ricoverata in ospedale. Presa da un impeto di disperazione, mamma portò il
cadavere di Joy tra i bidoni della spazzatura e lo abbandonò lì. Dopo venti
minuti andò a controllare, ma il corpo non era più lì... si era risvegliato."
"E perché Joy non si era vendicata di tua madre?"
"Penso che si fosse sentita in colpa per ciò che aveva fatto, penso abbia
capito che era tutta colpa sua" le lacrime smisero di scendere, ma il dolore
e la disperazione non mi abbandonavano."
"è terribile"
"già"
"poi tornò mio padre dal lavoro, scoprì cos'era successo e decise di
divorziare, mamma scoprì di essere incinta"
"Chiharu..."
"ma non finì così...mio padre pochi giorni dopo si
uccise, si impicco ad un albero in un parco. Mia madre non mi aveva mai
raccontato nulla! Ti rendi conto! Non mi ha mai raccontato nulla"
mi fiondai tra le braccia di Yoshikawa e ripresi a piangere, continuai a
piangere finchè i miei occhi non diventarono di carta.