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Autore: M3K1317    05/12/2015    2 recensioni
È passato un anno da quando Jessica, Nick, Toby e Lucas hanno sconfitto Magor e su Gorm è tornata la pace. Purtroppo, però, non sarà così per molto… Qualcuno sta tramando nell’ombra, programmando l’assoluta distruzione dei Gormiti, del Bene e del Male… Il lato peggiore di tutto ciò è che sarà un pericolo mai immaginato, neppure dal Vecchio Saggio…
DAL PRIMO CAPITOLO:
“E così… Tu saresti il celeberrimo Vecchio Saggio!” disse lo strano individuo. “Non so chi tu sia… Ma percepisco in te un’antica forza…” rispose l’anziano uomo. “Ecco…” spiegò l’altro iniziando di nuovo a ridere “Si può dire che oggi sia l’inizio della fine, per Gorm…”. Alle sue risate si affiancarono degli scossoni provenienti dal suolo, come se qualcosa di molto pesante si stesse avvicinando. Alle scosse seguì la comparsa di un’ombra dietro l’individuo incappucciato. “Cos’è quello?!” chiese il Vecchio Saggio, per la prima volta dopo tanto tempo, terrorizzato.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO CINQUE
 
Due gormiti del Popolo del Mare stavano camminando sul bagnasciuga della spiaggia. Uno dei due si presentava come un grosso rospo blu, dal volto sgradevole e gli occhi enormi. Era Linguacida, lo Stritolatore dei Mari. L’altro, invece, appariva quale un uomo col volto da squalo e con martelli al posto delle mani. Era Squalis. “Beh!” commentò Linguacida, con una voce stridula e pungente “Non so tu… Ma io ho un brutto presentimento…”. L’altro si limitò a tenere lo sguardo fisso in una direzione. Il Martello dei Mari guardava incessantemente la zona ombrosa tra gli alberi che affiancavano la piaggia. Il suo interlocutore seguì la direzione del suo sguardo fino all’oggetto di esso. Tra gli alberi vi era qualcheduno di discrete dimensioni, come appostato a studiare la situazione. L’ombra impediva di capire chi fosse, ma la sagoma ricordava vagamente un uomo col volto da coccodrillo.
I due gormiti gli si avvicinarono, in quanto, essendo loro in turno di guardia, avrebbero dovuto evitare che veruno si avvicinasse troppo agli ingressi per la loro città sottomarina. “Chi è là?!” chiese infastidito Squalis. L’essere fece un passo avanti, uscendo dall’ombra che lo avvolgeva, rivelando di non essere un gormita, ma un robot.
 
Nel frattempo, sulla Terra, quattro ragazzini, nell’atto di tornare a casa da scuola, colloquiavano sul cosa fare nel pomeriggio. “Beh!” commentò Toby “Non abbiamo molti compiti, quindi potremmo vederci a casa nostra per passare il tempo assieme… Ho comprato un nuovo videogioco!”. “Confermo…” aggiunse il fratello, mettendo in mostra due vistose occhiaie da sonno “Ha passato la notte a collaudarlo…”. “Di cosa si tratta?” chiese incuriosito Lucas. “Beh!” spiegò il biondo, contento di aver ricevuto tale domanda “Nel gioco, vesti i panni di uno stregone… Il tuo compito è combattere contro…”. La sua frase fu interrotta da una stridula voce: “Non ti bastano i combattimenti di Gorm?!”. I quattro amici sobbalzarono per la paura. L’autore di tale frase non fu da meno, terrorizzato dalla reazione dei ragazzi. “Razzle!” esclamò Jessica infastidita “Non vuoi proprio capire che sulla Terra non siamo abituati alle lucertole parlanti?!”. “Beh!” rispose l’altro “Ne parleremo più tardi… Ci sono guai su Gorm…”.
 
Per l’ennesima volta, i signori Tripp non erano in casa, cosa che facilitò di parecchio l’accesso al Tempio degli Elementi, che non aveva perso neppure un po’ della polvere che vi era l’ultima volta.
Nell’atto di discendere per le scale che apparivano dal nulla ogni qualvolta il quartetto attivasse l’ingresso al tempio, il dinosauro spiegò: “Ho una notizia buona e una notizia cattiva… La buona è che ho scoperto come mai Nick e Toby sono stati facilmente stesi dal robot ieri…”. “Ebbene?” incitò Lucas a continuare. “Beh…” disse la lucertolina “Questa è quella cattiva… Vi ricordate che Magor ha colpito gli Occhi della Vita con una miriade di maledizioni?”. I ragazzi annuirono. “Ecco…” concluse Razzle “Per una qualche ragione, questi non sono ancora del tutto guariti… Non so come spiegarlo… Ma è come se non potessero guarire… Come se li mancasse qualcosa…”. Nick si mostrò preoccupato, come era ovvio che fosse, in quanto ciò significava che non sarebbero mai stati al massimo della loro forza su Gorm. “Beh!” esclamò il fratello maggiore “Tutto qui?! Non mi sembra una tragedia… Ce la siamo cavata l’ultima volta… Ci riusciremo ancora…”. Jessica si mostrò infastidita, tanto che commentò: “Ricordami quale è stata la tua parte!”. Il biondo stava per rispondere per le rime, quando Razzle richiamò i Signori della Natura all’ordine.
I ragazzi corsero a vedere la situazione sullo schermo del keeper, notando un’inquietante normalità. Nulla era fuori dalla norma. Sullo schermo era visibile la sola spiaggia presente sull’isola, senza niente di insolito. “Ebbene?” chiese spiegazioni Toby “Dove sarebbe l’emergenza?”. Razzle, a sua volta stupito da una tale calma, provò a spiegare: “Poco fa un robot simile a quello di ieri ha attaccato due gormiti del Popolo del Mare. Linguacida e Squalis hanno perso i sensi nello scontro… Quando si sono ripresi hanno scoperto che un prezioso talismano era stato rubato dalle loro grotte…”. “Cosa intendi per ‘prezioso talismano’?” chiese spiegazioni Lucas. “Una scheggia di ghiaccio… Una scheggia di ghiaccio che non può sciogliersi nemmeno nella lava del Monte Vulcano…” rispose Razzle. “Cosa?!” chiese stupita Jessica “Com’è possibile?!”. “Beh… Diciamo che è una lunga storia… Ha a che vedere col passato del Popolo del Mare…”.
Inteso come non vi fosse tempo per digressioni storiche, i quattro amici si disposero, ciascuno dinanzi al proprio Occhio della Vita, per poi dichiarare il proprio elemento. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” fu poi la volta del fratello maggiore. “Foresta!” aggiunse Lucas. “Aria!” concluse Jessica. “Rivelateci chi è il keeper ed assegnategli il comando!” dissero, poi, all’unisono. Razzle guardò impaziente la sedia fluttuante roteare, mentre diceva: “Il keeper è…”. Quando la sedia si fermò apparve dietro di essa un simbolo rosa che ricordava un vortice di vento. “L’aria!” finì poi la frase. Jessica, sentendosi chiamata in causa corse alla sua posizione sulla sedia. Questa, poi, si alzò fino a permettere alla ragazza di controllare i cristalli con le proprie dita. La bionda, poi, si rivolse ai tre ragazzi: “State tranquilli! Siete in buone mani!”. Toby rispose con un pollice alzato, mentre saltava nel portale insieme agli altri due. Come in precedenza, il passaggio si illuminò durante il trasporto, per tornare normale in segno dell’arrivo dei Signori della Natura sull’isola.
 
Il trio era appena atterrato sul bagnasciuga ove si era consumato lo scontro. Lì notarono i segni sulla sabbia, riconducibili al combattimento tra la macchina che cercavano ed i gormiti del Mare. “Ebbene…” commentò il biondo rivolto al fratello “Deduci qualcosa!”. “Beh…” rispose l’altro, grattandosi il mento con due dita “Si è senz’altro trattato di uno scontro feroce… Dalle impronte mi sembra che il robot sia scappato in quella direzione…”. Concluse la frase indicando ove proseguivano le impronte, a partire dal loco del combattimento, ossia verso il bosco prossimo. Toby diede una pacca sulla spalla al fratello, per poi dirgli: “Ottimo lavoro! Detective Tripp!”.
 
Nel frattempo, sulla Terra, Jessica rifletteva su quanto in atto. “Qualcosa non quadra…” disse fra sé e sé “Le impronte vanno verso la foresta senza avvicinarsi alle grotte… Eppure, il talismano di ghiaccio si trovava lì…”. Ascoltando ciò, Razzle disse: “Pensi che il robot fosse un diversivo?”. La ragazza annuì, per poi rivolgere uno sguardo allo pseudo-schermo, dicendo: “O peggio… Una trappola…”. Il dinosauro rabbrividì al solo pensiero che qualcuno avesse messo in atto un piano così ben congegnato. Di certo non era opera di Magmion o di Obscurio. Il primo non aveva mai attuato piani troppo complessi, mentre il secondo aveva sempre adorato gli scontri frontali, non i trabocchetti. “Devo avvisarli!” si disse ferma Jessica. Non fece in tempo a proferir nuovamente parola, che udì chiaramente il campanello di casa Tripp suonare. “Chi sarà?” si chiese la bionda.
 
Intanto, i tre ragazzi erano arrivati in uno spiazzo desertico al confine dei territori del Popolo della Terra. Al centro di tale pianura stagliava imponente un robot analogo a quello affrontato dai ragazzi il giorno prima. Esso, però, aveva un volto analogo a quello di un coccodrillo. Al contrario del precedente, inoltre, aveva entrambe le braccia terminanti con mani meccaniche a quattro dita. Era, quindi, privo del cannone. Trovandosi in uno spazio aperto, i tre ragazzi erano stati subito adocchiati dal marchingegno, che non si era, però, mosso di un millimetro. “Cosa pensate che stia aspettando?” chiese Nick, colpito da quella inattesa quiete. “Beh!” commentò Toby “Chiediamoglielo!”. Al che, l’ufficioso leader dei Signori della Natura rivolse uno sguardo attorno a sé, per poi dire: “Jessica! Questo sarebbe il momento ideale per azionare gli Occhi della Vita!”. Non udendo risposta alcuna, il biondo ripeté: “Ehi! Jessica! Ci sei?!”. Per la seconda volta vi fu il silenzio in qualità di controbattuta. “Cosa sarà successo?!” chiese Nick intimorito. Lucas fece spallucce, volendo dare inteso che non ne avesse idea. Quando, alla terza esclamazione di Toby, non vi furono risposte, egli si fermò. “Ma che diamine?!” esclamò poi, guardando il marchingegno, che, intanto, aveva iniziato a muoversi verso di loro, con passo pesante e rumoroso.
 
Jessica, in verità, non immaginava neppure lontanamente che i suoi amici fossero in tale difficoltà, essendo stata distratta da veruno al campanello.
La porta di casa Tripp si aprì rivelando il volto sorridente della ragazza, mentre dall’altra parte dell’uscio, anche colui che aveva suonato al campanello sorrideva. “Ciao Igor…” disse la bionda, spalancando la porta, facendo cenno al ragazzo di entrare. “Ciao Jessica.” rispose questi varcando la soglia “Come mai sei qui?”. La domanda era più che lecita, ma ciò nonostante colse impreparata la ragazza. “Beh…” balbettò in cerca di una decente risposta “I signori Tripp mi hanno chiesto di badare al loro cane mentre erano fuori!”. La risposta arrivò tutta d’un fiato. “Ah…” commentò Igor “E dimmi… Toby e Nick non ci sono?”. Per la seconda volta, una domanda più che prevedibile colse impreparata la ragazza. “Ecco…” ribatté “Penso che siano ad una partita di calcio della loro squadra!”. “Oh…” disse poi l’altro “Beh! Allora, potrei lasciare a te il quaderno di Toby… Lo ha lasciato in classe oggi…”. Jessica annuì, mentre, nell’atto di prendere l’oggetto dalle mani del suo interlocutore, arrossiva a dismisura.
Proprio in quell’istante, la sua espressione divenne terrorizzata, vedendo Razzle disteso beatamente sul divano, quasi fosse umano. Purtroppo per lei, Igor si stava voltando proprio in quella direzione. “Che ne dici di un frullato?” chiese quasi spaventata, cercando in ogni modo di evitare che il dinosauro cadesse nella traiettoria dello sguardo del ragazzo.
"Certo." rispose lui "Più che volentieri.". Razzle, compresa la situazione, si allontanò a passo svelto e silenzioso. Un attimo prima di sparire nello sgabuzzino che dava accesso al Tempio degli Elementi, la lucertola guardò Igor, commentando: "Ha un'aria familiare...".

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ecco il quinto capitolo! Caspita… Spero di aver reso bene la parte del dialogo tra Jessica ed Igor, perché la ho riscritta tre volte prima di trovare una versione che fosse decente…
Vi avevo detto che i capitoli avrebbero ruotato attorno a Lavion, eppure in codesto non è neppure apparso… Non vi ho mentito, il prossimo capitolo sarà vitale per il Signore della Lava… Semplicemente ho cercato di aumentare l’effetto sorpresa…
Ringrazio Thanos05 e Prilla per le loro recensioni… 
  
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