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Autore: PaperHero    05/12/2015    1 recensioni
Chris stringeva a sé la povera Honey mentre Blaineley osservava la scena da lontano, totalmente estranea alla dolorosa situazione che aveva coinvolto i due fratelli. Anche se era la moglie del conduttore, in quel momento non poteva fare niente per loro e decise di lasciarli soli, seduti sul divano del salotto.
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaineley, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La morte della madre Chris stringeva a sé la povera Honey mentre Blaineley osservava la scena da lontano, totalmente estranea alla dolorosa situazione che aveva coinvolto i due fratelli. Anche se era la moglie del conduttore, in quel momento non poteva fare niente per loro e decise di lasciarli soli, seduti sul divano del salotto.

Honey piangeva disperata stringendosi al petto del fratello, che le accarezzava i capelli e le mormorava parole di conforto. Esattamente come quando erano ancora piccoli e lei diventava triste.                                                                                                                                     
Una miriade di pensieri vorticava nella testa del conduttore, facendogli venire un tremendo mal di testa. Un dolore improvviso gli era scoppiato nel petto più forte e intenso che mai che gli fece venire un nodo alla gola e gli occhi lucidi. Ma non avrebbe versato nemmeno una lacrima. Non di fronte allo stato della sorella. Doveva essere forte per entrambi.                       
Era il maggiore tra i due e non poteva crollare, anche se stava male per la notizia che gli aveva dato la sorella quella mattina stessa, quando si era presentata davanti alla sua porta. In volto, un’espressione scura e triste che stonava con il carattere solare e spensierato della ragazza. Si erano accomodati sul divano e lei gli aveva detto tutto. La madre li aveva lasciati, stroncata da una malattia incurabile.
Chris era rimasto attonito ma, quando Honey si era gettata tra le sue braccia piangendo a dirotto, non aveva potuto far altro che abbracciarla per cercare di alleviare il suo dolore. Certo, sapeva che era strano per un tipo come lui. Freddo, distaccato, incurante dei sentimenti altrui e che godeva di fronte al dolore degli altri. Ma con la sorella era sempre stato diverso. Avevano affrontato dure prove nella loro vita che li avevano fatti crescere prima degli altri e avvicinare sempre di più.

Lasciò che la donna sfogasse tutte le sue lacrime, stretta al suo petto e al sicuro da qualsiasi cosa.
– Grazie, fratellone- sussurrò Honey, quando i singhiozzi diminuirono.                                             
Tentò di staccarsi dal fratello ma quest’ultimo continuava a stringerla forte a sé, come se anche lui avesse bisogno di quel contatto e lei non aveva dubbi su questo.
– Mi occuperò io di tutto- esclamò Chris, con tono deciso e convinto.
Honey fece scattare i suoi occhi stupiti sul volto del fratello per cercare qualche traccia d’incertezza. Niente. Il volto di Chris era imperturbabile e la donna dovette ammettere che era bravo, maledettamente bravo a nascondere i propri sentimenti e pensieri.                         
Sapeva che stava soffrendo ma anche che non avrebbe cavato un ragno dal buco in quel momento e lasciò perdere.
Sospirò e si godette ancora per qualche minuto le sensazioni che le stavano trasmettendo le braccia del fratello. Racchiusa in quell’abbraccio, si sentiva bene e protetta. Certo, anche con il marito si sentiva cosi ma con il fratello era sempre stata una cosa diversa.                        
Quando era triste o afflitta, si era sempre rivolta al fratello maggiore che sapeva sempre come tirarla su di morale. Quando era partito per il Canada, lei si era sentita persa: era come se una sua parte se ne fosse andata. E adesso era successa la stessa cosa con la madre.
Al solo pensiero, le lacrime riaffiorarono nei suoi occhi e scoppiò a piangere un’altra volta, stringendo di nuovo la camicia del fratello con la mano. Anche stavolta, il fratello la rassicurò e non si mosse dalla sua posizione per non disturbare la sorella, che si era addormentata sfinita dalle lacrime.   

Come promesso, Chris si occupò di tutto e convinse la sorella a rimanere a casa sua per tutto il tempo che voleva. Honey aveva accolto con gioia la proposta e si trasferì a casa del fratello mentre il marito si occupava dei bambini. Erano ancora troppo piccoli per sopportare la morte della loro nonna preferita.

Nei giorni seguenti al funerale della donna, tenutasi a Terranova, Chris divenne sempre più schivo e intrattabile. Spariva per delle ore e si concentrava sempre di più sul lavoro, Se qualcuno gli diceva qualcosa, lo riprendeva in malo modo. L’unico che il conduttore lasciava avvicinare a lui era Chef. Forse perché non gli stava addosso come la moglie e la sorella.

Era l’una di notte quando rientrò a casa dalla sua serata in giro per locali. Aveva bevuto un po’ e non vedeva l’ora di andare a letto ma…
-Finalmente, sei ritornato a casa. Ti sembra questa l’ora di rientrare?- era la voce di Honey che, seduta sulla poltrona, accese la lampadina di fianco a lei.
-Non ci credo! Tu sei ubriaco. Si può sapere cosa ti prende, fratellone?- aggiunse la donna, quando notò in che condizioni riversava il fratello. 
– Niente. Adesso, lasciami andare Honey. Per favore- supplicò Chris, con gli occhi lucidi e avanzando con andatura tremolante.
Vedendolo in quello stato, a Honey si strinse il cuore. Doveva per forza chiederglielo adesso o lasciarlo andare? Optò per la prima. Forse era la volta buona in cui il fratello avrebbe aperto il suo cuore. Chissà…
-Mi dispiace ma non posso farlo, Chris. Non finchè non mi dici come mai ti comporti cosi. Apri il tuo cuore e dimmi il motivo, ti prego. Non ci siamo mai nascosti niente- replicò la donna, guardandolo negli occhi.
Forse fu per l’alcol che aveva in corpo, ma il conduttore cedette e iniziò a raccontare tutto. Del suo cuore spezzato, dei sogni che faceva ogni notte da quando avevano sotterrato la madre, dei suoi tentativi di tenere libera la mente e di liberarsi dalle asfissianti domande delle donne. E aveva trovato due modi per farlo: il lavoro e il bere. Ma…                                                        
– Non ce l’ho fatta. Nonostante tutto, il dolore ritornava a farsi sentire e sempre più forte. Nostra madre è morta e nessuno ce la riporterà indietro, Honey. Nessuno- mormorò il conduttore con le lacrime che gli scorrevano sul volto, seduto sul divano di fianco alla sorella.
Quest’ultima aveva gli occhi lucidi ma, quando vide quelle scie salate percorrere le guance del fratello, non esitò un momento. L’abbracciò, tenendoselo forte al petto e lasciandogli dei teneri baci su tutte le parti. Nel salotto, si sentivano solo i singhiozzi del conduttore e la donna si sentì male per lui e colpevole. In parte, era stata anche colpa sua se il fratello si era ridotto in quello stato.
– Honey, devo vomitare- la riscosse dai suoi pensieri la voce del fratello.

   
 
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