Fanfic su artisti musicali > Got7
Ricorda la storia  |      
Autore: TAOKiMPark    06/12/2015    2 recensioni
"Il ragazzo dai capelli neri chiuse le sue braccia attorno a Mark, voleva confortarlo. Il minore poteva sentirlo tremare nel suo abbraccio, non sapeva bene cosa fare, quindi decise di accarezzargli i capelli per provare a calmarlo."
--------------------------------
"Quando ti ho visto per la prima volta hai catturato la mia attenzione, ma ogni volta che provavo a parlarti, tu te ne andavi. Ho pensato che mi odiassi. - Confessò Mark."
--------------------------------
Markjin (Mark + Junior) ^^ è una oneshot che ho tradotto dall'inglese, l'autrice è mjjyjby7, se volete potete andare a leggerla su asianfanfics, il titolo è identico a quello che ho usato qui:)
Ah e tenete presente che ai tempi di quando è stata scritta questa fanfiction Mark aveva i capelli rossi!!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jinyoung è vicino alla perfezione: è intelligente, premuroso e laborioso. È quasi perfetto perché ha paura di parlare agli sconosciuti e alle persone in generale (anche ai suoi compagni di classe) il che è piuttosto strano. Quindi le persone dicono sempre che lui è molto freddo con loro. Ma una volta che si arriva a conoscerlo, è super carino e premuroso come una madre.
 
Jinyoung non si è mai considerato bello o carino. Se si vuole parlare di carino, Bambam è l’unico che si può definire tale. Bambam è uno dei ragazzi più popolari della scuola, insieme a Jackson, il suo ragazzo.  E quando si vuole parlare di bello, la prima persona che viene in mente a Jinyoung è il suo amico Jaebum. Loro sono amici sin dalla scuola elementare.
 
Nessuno lo aveva mai chiamato carino o figo nella sua vita. Va bene, apparte sua madre, e anche una volta Jaebum che, per aver perso una scommessa, doveva chiamare “carino” la persona che era seduta di fianco a lui. 
 
Mark, invece, è l’opposto di Jinyoung. Lui è bello e carino e tutto quello che Jinyoung pensa di non essere. Ha il volto di un angelo. Il suo viso probabilmente può far innamorare chiunque nella scuola. E il suo corpo, oddio, non menzionatelo nemmeno. È perfetto proprio come il suo volto. I suoi bicipiti, i suoi addominali, ogni singolo pezzo di pelle sul suo corpo è perfetto.
 
La testa rossa è abbastanza popolare nella sua classe, ed è probabilmente il ragazzo più popolare nella scuola di Jinyoung. È piuttosto chiassoso, nonostante il fatto lui sia di Los Angeles. Il ragazzo è anche molto caldo con le persone ed adora aiutarle. Ma c’è una cosa che nessuno sa: lui è terrorizzato dai tuoni.
 
Quindi possiamo dire che anche Mark è vicino alla perfezione.
 
In una giornata grigia di settembre, Jinyoung è rimasto a scuola per aiutare il professore a fare un elenco di classe. Si è offerto volontario per farlo, dato che non aveva niente di meglio da fare oggi, beh certo poteva stare a casa a leggere libri o guardare qualche show televisivo, ma non voleva apparire come un nerd che nella sua vita non fa altro che studiare (LUI LO È!!).
 
Decise di fermarsi un attimo e fare una pausa. Guardò fuori dalla finestra e sospirò. C’erano delle nuvole nere che coprivano l’intero cielo.
 
“Ahh~ mi sa che pioverà presto.”
 
Jinyoung si rimise al lavoro e, un po’ più in basso della metà dell’elenco, si fermò ad un certo nome. Lui.
                                                                                                               
Poco dopo, Jinyoung sentì un rumore di passi. Qualcuno sta venendo a controllare come sto lavorando.
 
Jinyoung ritornò velocemente al suo lavoro, tenendo il suo sguardo basso sul pezzo di carta, fingendo di aver lavorato duramente per tutto il tempo; per non far capire che si era fermato sul nome di qualcuno.
 
Tok, tok
 
Qualcuno bussò alla porta, nonostante quest’ultima fosse aperta.
 
Prima che Jinyoung potesse dire qualcosa o semplicemente tirare su la testa, la persona parlò.
 
“Posso entrare?”
 
La voce suonò familiare a Jinyoung. Troppo familiare. Non era la voce di uno dei professori, lo sapeva. La voce era profonda e aveva un leggero accento straniero.
 
Non può essere...
 
Jinyoung finalmente guardò verso l’alto, scioccato dal trovare Mark in piedi accanto alla porta della classe.
 
Mark era di un anno più grande di Jinyoung (non chiedetegli come faceva a saperlo), ma loro erano nella stessa classe dato che Mark arrivò da Los Angeles non sapendo molto sul coreano; entrò un anno più tardi solo per prendere padronanza con questa lingua.
 
“S-Sì, certamente” balbettò Jinyoung.
 
Lui aveva una piccola, no, ENORME cotta per Mark. All’inizio pensava fosse solo ammirazione perché Mark usciva spesso; Jinyoung voleva diventare come lui, voleva comunicare ed essere amichevole con le persone. In ogni caso, i sentimenti crebbero e diventarono ogni giorno sempre più forti.
 
Mark entrò nella classe e si avviò verso il banco dietro il ragazzo con i capelli neri. Jinyoung fu sorpeso per un secondo. Il fatto che Mark fosse qui gli fece dimenticare che il suo posto era proprio dietro il suo. 
 
“Ho dimenticato i miei compiti qui, haha.” Mark rise imbarazzato mentre cercava i suoi compiti nel suo disordinatissimo banco.
 
Il banco di Mark era davvero molto disordinato: fogliettini, palline di carta e involucri di caramelle caddero dal bordo. Jinyoung non poteva capire come fosse possibile avere una scrivania che sembrasse più che altro una giungla. Il ragazzo più giovane guardò di nuovo il proprio banco, c’era a malapena qualcosa lì dentro. Questo è probabilmente come un ragazzo popolare dovrebbe essere. Jinyoung pensò.
 
“Spero che non piova presto” disse Mark di nuovo. Si alzò in piedi e guardò fuori dalla finestra: le nuvole perisitevano ancora nel cielo. “Oh sì, cosa stai facendo qui, a quest’ora del giorno?”
 
“Umm... I-io sto solo aiutando il professore a f-fare un e-elenco di classe.” Jinyoung si maledisse mentalmente per aver balbettato sulla sua risposta.
 
“Hey, a proposito, hai una voce davvero carina. È la prima volta che la sento da solo. Dovresti parlare di più in classe, o almeno con me.” Mark fece a Jinyoung un grande sorriso.
 
Jinyoung stava arrossendo alle parole di Mark. Non poteva credere che gli avesse appena fatto i complimenti per la sua voce. Jinyoung era contento del fatto che Mark non potesse vedere il suo volto, dato che la sua testa era sepolta dentro la scrivania mentre stava ancora cercando i suoi compiti.
 
“Haha, s-sì, dovrei” mormorò Jinyoung. Si stava strofinando il retro del collo, perché non sapeva se continuare la conversazione o smettere di parlare.
 
Guardò Mark, che stava ancora rovistando tra le sue cose; il maggiore sembrava così dannatamente carino. È stato innamorato di Mark per molto tempo. Pensava spesso alla possibilità di lui e Mark insieme come fidanzati, ai luoghi che avrebbero visitato e a come si sarebbero detti “ti amo” ogni giorno.
                                
Adesso o mai più, pensò Jinyoung. Finalmente raccolse tutto il suo coraggio e disse:
 
“Mark, in realtà io-“
 
Impovvisamente un tuono rumorosissimo si schiantò nel il cielo. Mark fece cadere i suoi compiti, e si lasciò cadere assieme a loro sul pavimento. I suoi occhi erano ben chiusi, e le sue mani stavano coprendo le sue orecchie.
 
Anche Jinyoung era spaventato, non tanto per il tuono, più che altro lo era per la reazione di Mark.
 
Mark era accasciato sul pavimento come un bimbo indifeso, e se sembrava anche che stesse piangendo.
 
Senza pensare a quello che sarebbe potuto succedere dopo, Jinyoung si alzò dalla sua scrivania e si inginocchiò accanto a Mark per aiutarlo a rialzarsi.
 
Proprio in quel momento un altro tuono si schiantò; il maggiore abbracciò Jinyoung. La sua presa era stretta, come se lui fosse l’unico ramo a cui potersi aggrappare prima di cadere giù nel burrone e andare incontro a morte certa.
 
Il ragazzo dai capelli neri chiuse le sue braccia attorno a Mark, voleva confortarlo. Il minore poteva sentirlo tremare nel suo abbraccio, non sapeva bene cosa fare, quindi decise di accarezzargli i capelli per provare a calmarlo.
 
Fortunatamente, la testa rossa non trovò l’azione strana. In realtà la trovò confortante.
 
Dai cinque ai dieci minuti dopo, il temporale si fermò; le nuvole si spostarono dando nuovamente spazio all’azzurro del cielo.
 
I ragazzi erano ancora nella loro posizione abbracciata, e Mark era ancora attaccato a Jinyoung. Nessuno si rese conto che il temporale era finito completamente, o forse sì, ma nessuno dei due disse nulla, sembrava come se entrambi volessero stare così per sempre.
 
Lentamente, Mark fu il primo a staccarsi. Guardò Jinyoung negli occhi.
 
Jinyoung non aveva mai visto qualcuno con gli occhi più carini di quelli di Mark. Di colpo si ricordò che stava per dichiararsi al ragazzo con i capelli rossi, il suo viso stava di nuovo andando in fiamme.
 
“M-Mark, tu m-mi-“ prima che Jinyoung potesse finire la sua frase fu interrotto di nuovo, questa volta non a causa di un tuono, ma da qualcosa di morbido contro le sue labbra. La testa di Jinyoung diventò vuota, la sua mente non poteva registrare quello che era appena accaduto. Era confuso.
 
Il viso di Mark era molto vicino, lui aveva gli occhi chiusi. Nessuno dei due si mosse, solo labbra su labbra, un piccolo bacio.
 
Mark finalmente si staccò e guardò Jinyoung con gli occhi socchiusi. La faccia del ragazzo con i capelli neri era incontrollabilmente rossa, forse centinaia di volte più rossa dei capelli di Mark. Per di più il suo viso era ancora molto vicino, e lo sguardo sul suo volto era dannatamente sexy.
 
“Scusami, ho sempre desiderato farlo, sin dal primo giorno di scuola. Quando ti ho visto per la prima volta hai catturato la mia attenzione, ma ogni volta che provavo a parlarti, tu te ne andavi. Ho pensato che mi odiassi.” Confessò Mark. Sorrise al pavimento, ma pochi secondi dopo guardò di nuovo verso l’alto perché l’altro non gli stava rispondendo “Hey, mi stai ascoltando?”
 
Tutto questo era davvero troppo per Jinyoung. Era a corto di parole. Non poteva credere che Mark si fosse appena dichiarato a lui.
 
“S-sì... Io... um... Mark... tu mi piaci davvero, davvero tanto-“
 
Mark sorrise, era contento che Jinyoung provasse la stessa cosa. Non poté aspettare che Jinyoung finisse quello che stava dicendo. La testa rossa tirò il minore verso di sè e lo baciò di nuovo, ma questa volta, un po’ più a lungo. 

------------------------------------------------------------------
Heeeeey ^^
Questa è la prima fanfiction (e forse anche l'ultima ahahah) che traduco quindi mi farebbe davvero piacere sapere, oltre alla storia in sè, come vi è sembrato il mio modo di scrivere (?) Ho deciso di tradurla perché l'ho trovata davvero troppo aw. e volevo condividerla con voi >////< 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Got7 / Vai alla pagina dell'autore: TAOKiMPark