cap 15:
Passarono due giorni e una notte (come il titolo di un film ahahah) e il piccolo malato iniziava a riprendersi, certo la febbre c'è l'aveva ancora, ma più bassa e ogni tanto apriva le sue pupille e poi li richiudeva subito per la stanchezza.
I ragazzi andarono nelle proprie case e rimase solo il proprietario proprio il nostro sole.
Quella notte come sempre Sanzo era andato a controllare la sua scimmietta poi tornò in salotto e si accomodò sul divano pensando a cosa avrebbe fatto quando si sarebbe ripreso e iniziò a leggere un libro dal titolo le novità del momento sul mondo.
Nell'altra stanza, una piccola creatura aveva appena ripreso conoscenza e con le lacrime a gli occhi iniziò a cercare di capire dove si trovava finché non si accorse di un quadro che aveva già visto allora capì che era nella stanza del suo sole.
Pensò cavoli tra tutti i posti dove trovarmi proprio qui, adesso se scopre quello che ho scoperto non mi vorrà più bene ed in fondo chi vuole bene ad un assassino come me dovrei solo marcire in una gabbia ed essere incatenato a vita.
Poi con molta fatica si alzò da quel letto si vestì e cercò di uscire senza farsi scoprire ma appena scese le scale il ragazzo biondo si voltò Goku ti sei ripreso ma sei stupido dovresti a stare a letto visto che stavi rischiando non riusci neanche a finire la frase.
G: lo guardò, e con la sua solita espressione disse grazie di tutto Sanzo,ma adesso devo andare ma mentre stava per aprire la porta dell'uscita una mano lo afferrò per il braccio e gli disse dove pensi di andare con la febbre stupida scimmia ma il ragazzo dagli occhi d'oro disse è meglio che mi lasci io porto solo sfortuna a chi sto vicino ma il biondo rispose hai ricordato il tuo passato vero??
G: annui, senza dire niente poi gli chiese come l'hai capito??
S: dalle frasi che hai detto e dal tuo voler andare via a tutti i costi, guarda che se vuoi me ne puoi palare e sappi che non ti giudicherò e non cambierò quello che provo per te ma appena l'ha detto si mise una mano sulla bocca e pensò ma cosa mi metto a dire.
G: appena sentì quelle sue parole uscire dalle sue bellissime labbra sentì il cuore che batteva come una bomba ad orologeria pronta a scoppiare da un momento all'altro e il suono che sentiva dentro di se rimbombava nelle sue orecchie poi quando si riprese si girò verso il suo sole disse va bene se vuoi tanto saperlo ti dirò tutto ma poi però mi prometti che non cambierà niente tra di noi.
S: certo.
G: ok , allora sediamoci sul divano e poi ti racconterò.
S: pensò finalmente scoprirò questo passato tanto misterioso ( beh in realtà non aveva torti mi ci sono voluti 15 capitoli perché fargli scoprire il suo passato)
fine