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Autore: Ino chan    08/12/2015    2 recensioni
C’è qualcosa di subdolo nel Natale.
Phil Coulson non può fare a meno di pensarlo mentre si stringe nel cappotto e osserva la piccola fattoria immersa nella neve. Se nel corso dell’anno riesce sempre a combattere il desiderio di tornare a casa, a soffocarlo , a spingerlo via… A Natale no, non ci riesce mai.
[Phil/ Clint] [Pietro/Clint]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Agente Phil Coulson, Clint Barton/Occhio di Falco, Pietro Maximoff/Quicksilver
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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C’è qualcosa di subdolo nel Natale.
Phil Coulson non può fare a meno di pensarlo mentre si stringe nel cappotto e osserva la piccola fattoria immersa nella neve. Se nel corso dell’anno riesce sempre a combattere il desiderio di tornare a casa, a soffocarlo , a spingerlo via… A Natale no, non ci riesce mai.
Le luci del salotto sono accese, l’albero di Natale è accanto alla finestra, e una angelo di natale è appeso al bastone della tenda. È tutto uguale a quando era lui a decorare la casa.
Phil si siede sul cofano di Lola e appoggia i piedi sul paraurti.  Sa perfettamente che non è sano quello che sta facendo, ciò che fa il suo vedovo non dovrebbe interessargli, eppure eccolo lì, puntuale, nei panni del Fantasma del Natale Passato.
Le luci all’esterno della casa si accedono di colpo, la porta d’ingresso si apre, e Phil  ha l’istinto di nascondersi prima di rendersi conto che è troppo lontano perché possa essere notato. I Vendicatori sono tutti lì a festeggiare, compreso quello snob di Tony Stark.
Phil sorride, nonostante la nostalgia lo stia uccidendo lentamente.
Clint è sulla porta, guarda gli altri divertirsi sulla neve come bambini. Gli altri due natali li ha trascorsi da solo, davanti al televisore, a tu per tu con una bottiglia di whisky. Phil è felice di vederlo di nuovo sé stesso, con quel bel sorriso scanzonato sulle labbra.
Altre due persone escono dalla fattoria, Phil non ci mette molto a riconoscerli; ha letto di loro nei rapporti del caso Sakovia. Wanda e Pietro Maximoff, i gemelli potenziati geneticamente dagli esperimenti del
barone Wolfgang von Strucker,  ormai fanno parte degli Avengers. Pietro, morto durante l’azione, è stato recuperato grazie alla culla rigenerativa della dottoressa Cho con gran sorpresa di tutti che consideravano il tentativo di Stark come  una mossa per farsi ben volere da Wanda.
Wanda, infatti, sembra aver superato l’odio nei suoi riguardi. Nonostante le note su di lei parlino di un ostilità sopita, ma non superata, è abbastanza da farla stare in sua compagnia senza provare l’istinto di ucciderlo. Phil la guarda aiutare Tony a  costruire il suo pupazzo di neve che, a giudicare da come guarda Steve, sarà sicuramente una parodia di Capitan America.
Nonostante sia una scena molto divertente, Phil non riesce a staccare gli occhi da Pietro. Il ragazzo è rimasto sotto al portico assieme a Clint, e mentre questo gli parla, alterna visibilmente l’attenzione da lui al rametto di vischio appeso sopra la porta.
Phil sente un brivido di raccapriccio scendergli lungo la schiena; secondo i rapporti, Pietro è morto per proteggere Clint.
Pietro si volta per rispondere alla sorella che lo sta chiamando, con una mano le fa segno di aspettare e poi, con una naturalezza che Phil non crede di aver mai avuto, allunga le mani verso il viso di Clint, e lo tira  a sé e baciarlo.
Phil crede di essere sul punto di vomitare mentre una selva di fischi e  risate si leva dai presenti e  Clint spinge via Pietro ridendo.   Phil si copre il viso con le mani, non può guardare oltre.
“Ti ha pianto per tre anni, Phil.  Era ora che andasse avanti con la sua vita.”
Phil non ha bisogno di voltarsi “Signore.” mormora con le mani chiuse a pugno sulla fronte.
“Se può farti sentire meglio, è felice adesso.”
No, certo che non lo fa sentire meglio. Non è così santo da provare piacere nel sapere che suo marito si scopa un ragazzino con la metà dei suoi anni. Fury gli appoggia rudemente una mano sulla spalla mentre si asciuga furtivamente le lacrime che gli hanno rigato le guance.
“È il Natale, Phil. Fa sembrare tutto più brutto.”
Phil sa perfettamente che Fury ha ragione. Nonostante il Natale  sia ormai un inno al consumismo, dove l’amore si misura in base al regalo sotto l’albero, la sua atmosfera , martellante di buoni sentimenti, è come una lente di ingrandimento  sulle ferite dell’animo.
Respirare amore. Vivere amore. Non può che far ricordare l’amore che non si ha più.
“Non avercela con lui.”
Phil sorride in punta di labbra, come potrebbe avercela con Clint? “Perché dovrei avercela con lui?” chiede sprezzante “ Clint Barton è il mio vedovo, non mio marito.”
“Hai appena descritto da girone infernale.” mormora Fury.Amare qualcuno che ti considera morto...C'è qualcosa di più doloroso al mondo?
Phil si guarda le scarpe per non dover guardare Fury in faccia.
“L’Inferno è non essere altro che un rimpianto per chi ami.” le labbra di Phil tremano mentre si volta “ Lui non mi rimpiange più.”


Clint alza la testa di scatto e osserva la collina.
“Lola?” mormora notando i fari di un auto allontanarsi ad un altezza da terra eccessiva .
Si dà immediatamente dello stupido, mentre con una mano si copre il viso. Ogni volta è sempre la stessa storia, vede un camion passare accanto alla fattoria e ha l’impressione di vedere arrivare Phil volando su Lola.
Ridacchia amaramente  mentre un pugno di neve gli colpisce la nuca.
“Ehi!” esclama voltandosi .
Pietro è adorabile quando ride, e Clint non può fare a meno di sorridere a sua volta.
Non è Phil, nessuno sarà mai Phil, ma va bene così.
È colpa del Natale se sente un po’ di nostalgia .

  

FINE

Ammazza quanto mi è venuta triste questa storia D:

   
 
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