Se avesse visto quella scena da un altro punto di vista, non importa neppure quale, a Four sarebbe sembrato irreale esserne il protagonista: suo padre, in piedi davanti a lui, una pistola in mano e una sola parola;

Sparami

No, non lo farò.

Avanti, è così semplice: prendi la pistola, mira e premi il grilletto. Un colpo solo e tutto sarà finito.

Mi rifiuto di fare una cosa simile.

Non lo saprà nessuno, tranquillo. Questo segreto resterà tra noi.

Non posso uccidere un essere umano, in special modo se si tratta di mio padre.

Ero un essere umano anche l'altro ieri, quando mi hai buttato in faccia quelle parole piene di odio. Lo ero anche una settimana fa, quando mi urlasti che ero anormale. Non tirare in mezzo il legame di sangue che ci unisce, sai che non c'entra.

Perchè chiedere proprio a me di fare un gesto simile ? Perchè non lo fai da te ?

...

Rispondimi, voglio sapere.

Perché se mi fossi suicidato sarebbe stato fin troppo semplice: mi sarebbe bastato buttarmi dalla finestra o impiccarmi.

Non mi macchierò le mani del tuo sangue, sappilo.

Però questo non ti ha mai impedito di praticare il tuo tanto rinomato fanservice sulle fan adoranti che inneggiavano al tuo nome...

Non cambiare discorso, qui si tratta di te. Mi stai chiedendo di mettere fine alla tua vita.
Perché ? Dimmelo, ho il diritto di sapere, prima di prendere una decisione.

Perchè sono stanco di essere un peso, per te e i tuoi fratelli.
Vi ho tradito, ingannato, manipolato e vi ho imposto la mia presenza, privandovi di una delle libertà fondamentali dell' essere umano: il diritto di scegliere.
Io ho fatto la mia scelta Four, ora tocca a te.
Guarda quella pistola che tieni tra le mani: io ti sto dando il diritto di privarmi della vita.

Uh, adesso ti servo a qualcosa ? Dimmi, tu dov' eri quando avevo bisogno di te ? Dov' eri quando mi vedevi scavarmi la fossa con le mie stesse unghie ?
Lo so io dov' eri: a guardare, sempre un gradino avanti a me, ridendo di me, delle mie paure e dei miei sbagli.

Non volevo ferirti.

Eppure l' hai fatto.

Non avrei mai creduto possibile di poterti colpire, sempre e comunque, nel punto giusto...

Eppure ci sei riuscito. Complimenti. Immagino che ora sarai fiero di te stesso.
Non scherzavi mentre ci abbandonavi, ignorandoci e deridendoci.
Ci hai lasciato con delle vite spogliate di ogni dignità.
Nel mirare non hai mai fallito, prova a negarlo, se puoi.

E' vero.

Sai che mi stai dando troppe responsabilità, vero ?

Sì, lo so.

E allora, cosa dovrei fare ?

Si tratta solo di mettere fine a ciò che ho iniziato; nulla di più e nulla di meno.
Un colpo solo, te ne prego.

In pratica, dandomi la possibilità di scegliere, mi stai privando di un' alternativa. Tuttavia non ti permetterò di buttare via la tua vita.

Four, ti prego, guardami. Fai correre il tuo sguardo tra i miei capelli striati d' argento, alle rughe che mi solcano la fronte, fino ai miei occhi segnati; Thomas, io ho più di cinquant' anni e credo di aver vissuto abbastanza da potermi ritenere soddisfatto.
Dunque se io morissi adesso o tra dieci anni non cambierebbe nulla..
Stai solo ritardando l' inevitabile.

Per noi cambierebbe eccome. Questo l' hai considerato ?
Mi hai dato la possibilità di scegliere: chi ti garantisce che farò la scelta giusta ? 

Non la scelta giusta, la scelta migliore.
Tu mi odi, me l' hai dimostrato in svariate occasioni e in svariati modi, quindi perché esiti ?

No, non lo farò. Non posso e non voglio ucciderti. Sarò pure controverso nelle mie scelte ma è col mio cervello che ancora penso.
Questa è la mia scelta. Non voglio guardarti morire.
Io.... no, non ha importanza.



Angolo Autrice: Come avete avuto modo di constatare, non ho rispettato il classico canone dei dialoghi perchè volevo concentrarmi sulle parole e ho aggiunto qualche dialogo in più.
Ditemi come vi sembra, alla prossima.