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Autore: zaynseyes_    11/12/2015    1 recensioni
Ed eccomi ritornata con Outside The Lines!
Come vedrete qui ci saranno degli approfondimenti e degli extra su questa meravigliosa coppia aka Dimitri e Theo che ci faranno continuare a sognare ancora un altro pò.
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Per chiunque non avesse letto la storia precedente, eccola qui :)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2951298&i=1
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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"Theodore! Thalia!" Amelia chiamò, guardandosi attorno.

"Cosa abbiamo fatto per meritarci dei gemelli?" chiese miseramente Jared Light, sbirciando dietro il divano per un qualche segno dei suoi bambini scomparsi.

"Colpa tua," affermò Amelia "Dannazione, dove sono andati?"

"AH!"

Entrambi sobbalzarono al suono dell'urlo. Si girarono a guardarsi prima di correre verso la camera dei gemelli.

Theo e Thalia erano seduti sul pavimento. Si stavano tirando i capelli l'un l'altro continuando a gettare degli urli mentre lo facevano.

"Non ci credo di aver detto di essere emozionato ad avere due gemelli." grugnì Jared, avvicinandosi ai bambini e separandoli "Ehi! Questa è una cosa cattiva! Non farlo!"

"Cattiva! Crudele!" disse Theo indicando Thalia.

"Crudele!" rispose Thalia, indicando il fratello.

Amelia si inginocchiò di fronte a loro "Siete sgattaiolati fuori dal vostro posto dei giochi, di nuovo" disse. Il loro posto dei giochi era semplicemente una zona recintata nella cucina dove Jared e Amelia gettavano dentro dei giochi in modo che i bambini non si facessero male mentre i genitori preparavano la cena. Sfortunatamente i due avevano capito come scavalcare la recinzione subito dopo aver imparato a camminare.

Theo si sedette sul pavimento "Fame"

Thalia si sedette vicino a lui, il loro litigio apparentemente dimenticato "Fame"

"Vai a finire la cena, mi occupo io di loro" rispose Jared con un sospiro, sedendosi tra i due bambini.

Amelia annuì e lasciò la stanza. Jared rivolse la sua attenzione nuovamente ai bambini mentre incominciarono a giocare con i loro mattoncini.

"Perchè stavate litigando?" chiese loro.

"Teo è cattivo" affermò Thalia.

"Talia è cattiva, papino" rispose l'altro.

Jared rise perchè i due bambini non riuscivano neanche a pronunciare correttamente i loro rispettivi nomi. Scosse la testa.

"Ascoltate, voi due vi volete bene giusto? Thalia, tu vuoi bene al tuo fratellino?"

"Voglio bene a Teo!" rispose lei, abbracciandolo.

"Ti voglio bene anch'io" rispose Theo, ricambiando l'abbraccio.

Jared sorrise a quella vista "Non siate cattivi l'un l'altro, okay?"

Loro annuirono e ridacchiarono, sollevando i loro mattoncini. Jared li aiutò a costruire una torre di blocchi, nessuno dei due che litigava.

Sapeva che i due erano destinati a litigare tra loro, come erano sempre soliti fare i fratelli. Ma sperava che le cose migliorassero quando sarebbero cresciuti.

****

La porta di casa si aprì e si richiuse con un tonfo. Amelia e Jared sospirarono rumorosamente perchè una porta sbattuta quando i ragazzi ritornavano a casa non era mai una cosa buona.

"Che è successo?" Amelia chiese ai bambini quando entrarono in salotto.

"Non me lo vuole dire!" rispose Thalia.

"Theodore, è successo qualcosa?" chiese Amelia. Theo guardava il pavimento con un foglio tra le mani.

"Mi hanno messo in punizione" mormorò lui.

"Theodore! Perchè sei stato messo in punizione?" domandò Amelia "Thalia non ha mai avuto problemi a scuola!"

"Perchè Thalia è perfetta!" sbottò lui, lanciando il foglietto della detenzione verso la madre "Mi hanno messo in punizione perchè non mi volevo cambiare per fare educazione fisica!" piazzò una mano sul petto e tirò giù la maglietta, facendo intravedere la cicatrice che era nascosta al di sotto. I suoi occhi poi si fecero lucidi e spintonò i suoi genitori, correndo su per le scale e sbattendo la porta di camera sua.

"Oh no" grugnì Jared.

"Non lo sapevo! Lo giuro. Non voleva dirmi perchè fosse così arrabbiato" rispose Thalia imbronciandosi.

"Va bene, Thalia. Non è colpa tua. Mi dispiace. Non avrei dovuto paragonarlo a te in quel modo. Adesso vado a parlargli" rispose Amelia.

Salì le scale e bussò alla porta di Theo. Entrò poi nella stanza, dove Theo stava fissando il muro con le lacrime che lentamente gli scendevano dalle guance.

"Non voglio che nessuno la veda" pronunciò lui con voce strozzata.

Amelia gli si sedette accanto e gli circondò le spalle con il braccio, portandolo più vicino a sè "Lo so, Theo." rispose dolcemente. Si ricordava della prima volta che aveva visto il taglio sul petto di Theo, dopo l'incidente. Ne era rimasta inorridita e affranta "Chiamerò la scuola e sistemerò tutto. Non sei nei guai"

"Non sono bravo quanto Thalia" disse lui, seppellendo il viso tra le mani.

Lei gli accarezzò la schiena "No, Theo, non avrei dovuto dire quello che ho detto. Ti sei sempre comportato bene. E Thalia può prendere dei voti migliori in qualche materia, ma indovina un pò? Tu sei stato l'unico ad aiutarla con la storia." rispose lei sorridendo "Voi due siete bravi in cose differenti. Siete entrambi dei ragazzi intelligenti ed educati"

Theo si asciugò le lacrime "Mamma? è brutta?" sussurrò, strofinandosi il petto.

Lei gli allontanò la mano dal corpo "No, Theo, non lo è. Va bene se non sei pronto per fargliela vedere agli altri"

Thalia bussò la porta ed entrò in camera. Si avvicinò al fratello e lo abbracciò energicamente.

"Ehi Theo, giochiamo a Mario Kart così posso stracciarti" pronunciò con un sorriso.

Theo ricambiò con un sorriso incerto "Nu-uh, sarò io a stracciarti Thalia!"

Amelia baciò la guancia di Theo e si alzò. Sapeva che non avrebbe potuto tirarlo su di morale come invece faceva Thalia. Poteva solo fare del suo meglio per rassicurarlo che la sua cicatrice non lo avesse rovinato.

Lasciò la stanza e scese le scale, dirigendosi verso Jared che la guardava ansiosamente.

"Allora?" chiese.

Amelia scosse tristemente la testa "Ci vorrà un pò affinchè lo accetti"

Jared le si avvicinò e le mise un braccio sulle spalle "Lo aiuteremo. Lo aiuteremo a lavorarci su. Prometto che lo faremo"

Amelia annuì "Si, lo faremo. Rimane sempre il mio bellissimo figlio, anche con quella dannata cicatrice. Ci assicureremo che lo sappia sempre"

****

"Theo, davvero, non sei un bambino! Non obbligarmi a metterti il guinzaglio. Smettila di allontanarti" disse Jared, facendogli cenno di avvicinarsi.

"Papà!" si lamentò "Theo "Sto bene!"

"Ci sono un sacco di persone. Avanti, non vogliamo perderti" rispose lui.

Theo si avvicinò alla sua famiglia. Quella sera avevano deciso di andare fuori a cena e, visto che avevano dovuto parcheggiare lontano dal ristorante, dovettero camminare lungo l'affollato marciapiede.

"Si, dai Theo, non perderti" disse Thalia, afferrandogli il retro della maglietta "Mi assicurerò che non si allontani, papà!"

"Questo è il perchè ti portiamo con noi" rispose Jared quando ricominciarono nuovamente a camminare.

"Sei così cattiva con me. Questo è perchè mi manca Oliver quando non è nei paraggi. Lui si comporta bene con me" rispose Theo accigliandosi.

"Forse a lui lo lascerei allontanarsi" rispose Amelia.

"Vi odio tutti" il broncio di Theo crebbe a dismisura.

Ignorarono Theo e continuarono a camminare lungo il marciapiede. Theo osservò con disgusto tre adolescenti mentre gli passava accanto, vestiti con vestiti stretti e luccicanti.

"Mamma, sono strani" mormorò lui a sua madre, raggiungendola.

"Theodore! Noi non giudichiamo le persone." rispose severamente Amelia "Le persone hanno diverse forme di espressione. Forse loro pensano che tu sia strano perchè non sei vestito come loro"

Thalia rise "Mamma ha ragione, Theo. Non dovresti giudicare le persone!"

"Scusa, scusa" rispose lui con un sospiro.

"Tu, assicurati che tuo fratello non giudichi nessuno," Jared disse a Thalia spintonandola leggermente "Voi due dovete controllarvi a vicenda"

"Sissignore!" rispose Thalia, facendo il saluto militare.

Arrivarono al ristorante ed entrarono. Un cameriere li fece sedere ad un tavolo e loro afferrarono i menù, dandogli un'occhiata.

"Quindi, c'è qualche persona che vi piace a scuola?" chiese Amelia, sollevando lo sguardo sui suoi bambini.

"A Theo piace una ragazza" rispose la sorella, ghignando.

Theo arrossì "è solo molto carina! Tutto qui!"

"Aleksandra!" cantò Thalia.

"Sta zitta Thalia!" il rossore sulle guance di Theo crebbe.

"Smettila di prendere in giro tuo fratello. E tu, Thalia?" chiese Amelia, alzando un sopracciglio.

"Nessuno," rispose lei, scuotendo la testa "Dopo essere cresciuta con Theo, gli uomini mi disgustano"

"Questa è la mia ragazza" affermò Amelia sorridendo.

"Mamma!" Theo incrociò le braccia al petto "Voi siete così cattivi con me. Voglio Oliver"

"Thalia, stai lontana dagli uomini. Sei troppo buona per loro." disse Jared "E Theo, per amor del cielo, quando si tratta di ragazze pensa con il cervello, non con il p-"

"Cena!" pronunciò Amelia, dando a Jared una gomitata così forte da farlo gemere "Quello che voleva dire tuo padre, a entrambi, è di essere intelligenti. Non lasciate che un ragazzo o una ragazza vi faccia fare qualcosa che non volete fare"

"Sono così a disagio" affermò Theo.

"Sono così a disagio" affermò Thalia.

"Sono così affamato" rispose Jared, afferrando nuovamente il suo menù.

"Ne ho abbastanza di voi" rispose Amelia con un sospiro.

Jared lanciò un'occhiata a Theo, puntandogli severamente un dito contro "Tu, controlla tua sorella. Non voglio ragazzi che le ronzino intorno. è troppo bella e odio questo"

Amelia puntò un dito contro Thalia "Tu, controlla tuo fratello. Non voglio che si metta nei guai con le ragazze. Avere degli adolescenti mi terrorizza"

"Credo che vi abbiamo già inculcato in testa di essere rispettosi e intelligenti" disse Jared.

"Lo siamo!" esclamò Theo.

"Basta preoccuparsi così tanto" concluse Thalia, agitando la mano con noncuranza.

"Gemelli. Non posso gestire due adolescenti alla volta. Non possiamo neanche tentare di incolpare il più grande" disse miseramente il padre.

"Ce la faremo" lo rassicurò Amelia, dandogli delle pacche sulla spalla e lanciando un'occhiata ai due adolescenti davanti a loro che stavano sorridendo innocentemente.

****

 

"Mamma, puoi sistemarmi i jeans? Si sono strappati" disse Thalia, andando dalla madre con un paio di pantaloni nelle braccia.

"Certo, stasera li cucirò. Dov'è tuo fratello?" chiese, afferrando i jeans di Thalia.

"Theo e Dimitri sono nella sua stanza" rispose Thalia.

"Cosa stanno...facendo?" chiese la madre.

Thalia roteò gli occhi "Mamma, davvero, Theo non ha intenzione di fare sesso con Dimitri. Sono piuttosto sicura che il pensiero del sesso lo terrorizzi. Stanno solo giocando a carte sul pavimento"

"Li spii tutto il tempo, non è vero? Ti avevo detto di tenerli sott'occhio" disse Jared avvicinandosi alla moglie e alla figlia.

"Si, si, li sto spiando" rispose Thalia.

"Non metterti con nessuno. Ti vieto di stare con qualcuno. Non potrei sopportare entrambi i miei bambini in una relazione. Theo è troppo stupido per spiarti" affermò Jared.

Thalia arrossì "Non ho intenzione di mettermi così presto con qualcuno!"

"Bene. Non hai bisogno di relazioni per essere felice," rispose Amelia "I fidanzamenti possono essere carini ma se non ne vuoi una, non c'è bisogno di averla per forza. Stai bene anche da sola, Thalia"

"Sono contenta di avere la vostra approvazione per rimanere single" rispose lei, alzando il pollice verso l'alto.

Si sentirono dei rumori di passi lungo le scale prima che apparissero Theo e Dimitri. Quest'ultimo stava facendo ruotare le chiavi della macchina intorno le dita.

"Te ne stai già andando, Dimitri?" chiese Amelia.

"Sfortunatamente, devo fare ritorno. Mia madre richiede la mia presenza a cena" rispose lui con un drammatico sospiro.

"Ciao!" disse Amelia. Lei e Jared lo salutarono con la mano mentre usciva di casa.

"Parlando di cena, mangeremo presto? è così difficile oppormi a Dimitri con lo stomaco vuoto. Vorrei tappargli la bocca con il nastro adesivo" affermò Theo.

"Ceneremo presto. Dimitri va bene per te e tu vai bene per lui" rispose Amelia.

Theo inarcò un sopracciglio "Come?"

"Beh, lui ti tira fuori da quel guscio. Ti allontana dalla tua zona di timidezza e dentro nuove cose." fece spallucce "E riconosco un bambino viziato quando ne vedo uno. Dimitri mi piace un sacco e penso che abbia dei bravi genitori, ma quel ragazzo è viziato marcio. Tu lo stai aiutando a vedere quei piccoli lati negativi di se stesso"

"Perchè noi non abbiamo cresciuto un bambino viziato," disse Jared, dando delle pacche sulla spalla di Theo "Guardati, tu che sei una buona influenza"

"Lui è una buona influenza. E così anche Thalia." rispose la madre sorridendo "Siete entrambi dei bravi ragazzi. Io e vostro padre siamo molto orgogliosi di voi. Mi sento sicura nel vedervi lasciare le scuole superiori in autunno"

"Beh, questo perchè abbiamo dei bravi genitori" affermò Thalia.

"Leccapiedi" rispose Theo.

Jared circondò le loro spalle con le sue braccia "Siete entrambi dei piccoli mocciosi. Non cambiate mai"

"E tu sei quello che ha pianto quando ha scoperto che era padre di una coppia di gemelli." pronunciò Amelia ridendo "Eri così spaventato di non riuscire a crescerli bene. Guarda come sono diventati!"

Jared grugnì "Non ne parliamo nemmeno, Amelia"

Theo e Thalia risero. Jared sospirò ma poi ci regalò un sorriso. Era contento di averli. E anche Amelia.

Erano diventati dei bravi ragazzi. Avevano delle buone influenze sulle persone che li circondavano e Amelia e Jared non potevano esserne più orgogliosi.

 

 

 

______________

EHILà!

Finalmente l'autrice ha postato il capitolo! Ed io da brava ragazza ((sì, chi ci deve mai credere lol)) ho cercato di tradurlo nel più breve tempo possibile ;)

Questo capitolo in generale mi è piaciuto molto, l'ho trovato molto dolce e avvincente e mi ha fatto amare ancora di più i genitori di Thalia e Theo. Credo che l'autrice abbia fatto bene a dare particolarmente attenzione a queste due figure, che sono spesso sottovalutate in molte storie.

E ovviamente sono al settimo cielo per essere tornata a scrivere dopo un'eternità di Dimitri e Theo, anche se solo per qualche battuta :c

E dulcis in fundo, sono contenta anche di aver postato questo capitolo e ((magari)) avervi strappato un piccolo sorriso! 

Mi siete mancate, gnaw <3

  
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