SOTTO LO STESSO CIELO
Ombre nel cielo di tenebre la notte irraggia la luna
di filamenti argentei leggeri come seta
bianca luce di due stelle gemelle
frecce dell'ora loro spirito.
Diamanti di polvere la luna
donò a quelle stelle non più sole
e oro primaverile
dal lucente profumo del vento.
Stelle in terra di luna
un caldo tepore nel prendere forma
e melodiosa musica al mondo
nel settimo mese affidarono.
In sua creatura mai più gioia vide la luna
armoniosa margherita
in una danza di petali
abbracciata dal cielo.
Delicata voce della luna
di trentuno il sole di tre volte tre
l'aquila nuovamente sentì
desiderando con il tramonto volare.
Raggiungere lontana la luna
sferzava l'aria l'aquila
dall'orribile ghiaccio
fuoco e riparo desiderando.
Ma un cielo separato solcava la luna
lontana e intangibile
di perlacea scia le nuvole dipingendo
dal mantello coronato di astri.
Nero buio tuttavia lambiva la luna
il leone cielo e terra
cercando di invertire
l'ordine naturale rifiutava.
Annerire con forza la luna
una tempesta di fumo nero costringeva
ma l'aquila le catene gelide sciogliere anelava
lo sguardo grifagno solo le tenebre fendeva.
E con dolore e desiderio vide infine la luna
sola e non più sola
luminose d'argento le ali volavano
ma lei ancora eterea.
La luce con piume la luna
l'aquila a sé stringere voleva
e di un cosmo di stelle
solamente due ne desiderava.
Allora si fece un poco più vicina la luna
dal leone ancora le spalle gravate
e un'idra le gambe avviluppava
delle teste la bellezza ognuna estinguere bramava.
Nulla al canto della luna
animata tuttavia dal fuoco
dentro di sé per l'astro divampato
era dell'aquila il verso stridulo.
Eppure non poteva con la luna
non stare
dalle catene del fato insondabili
indissolubilmente legata.
Di meraviglia dipinta la luna
all'aquila le sue stelle concesse
e lo spietato re
e il demone nell'oblio caddero.
Abbracciando l'aquila la luna
per la prima volta insieme volarono
nessun destino da prevedere
più oscuro del loro è stato
ma le funi che si generarono
in quel giorno del settimo mese
per quanto lontana la luna possa essere
e l'aquila il vento solcare
nessuna forza è in grado di spezzare.
Due cieli in uno trasformare
l'aquila ogni giorno le pare di sognare
il fato per la prima volta per lei esiste
perché di quelle stelle tutto il suo mondo consiste.
E per quanto quei due mondi possano ancora non essere uno
i loro sguardi non riescono a fare a meno l'uno dell'altro.