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Autore: Bromfighter    11/12/2015    0 recensioni
Sia l'aquila che la luna sono padrone del cielo. Eppure, entrambe percorrono un cielo diverso, un cielo che l'aquila desidera solcare solamente per poter vedere quel magnifico sogno che è la luna.
Genere: Poesia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOTTO LO STESSO CIELO

Ombre nel cielo di tenebre la notte irraggia la luna

di filamenti argentei leggeri come seta

bianca luce di due stelle gemelle

frecce dell'ora loro spirito.

 

Diamanti di polvere la luna

donò a quelle stelle non più sole

e oro primaverile

dal lucente profumo del vento.

 

Stelle in terra di luna

un caldo tepore nel prendere forma

e melodiosa musica al mondo

nel settimo mese affidarono.

 

In sua creatura mai più gioia vide la luna

armoniosa margherita

in una danza di petali

abbracciata dal cielo.

 

Delicata voce della luna

di trentuno il sole di tre volte tre

l'aquila nuovamente sentì

desiderando con il tramonto volare.

 

Raggiungere lontana la luna

sferzava l'aria l'aquila

dall'orribile ghiaccio

fuoco e riparo desiderando.

 

Ma un cielo separato solcava la luna

lontana e intangibile

di perlacea scia le nuvole dipingendo

dal mantello coronato di astri.

 

Nero buio tuttavia lambiva la luna

il leone cielo e terra

cercando di invertire

l'ordine naturale rifiutava.

 

Annerire con forza la luna

una tempesta di fumo nero costringeva

ma l'aquila le catene gelide sciogliere anelava

lo sguardo grifagno solo le tenebre fendeva.

 

E con dolore e desiderio vide infine la luna

sola e non più sola

luminose d'argento le ali volavano

ma lei ancora eterea.

 

La luce con piume la luna

l'aquila a sé stringere voleva

e di un cosmo di stelle

solamente due ne desiderava.

 

Allora si fece un poco più vicina la luna

dal leone ancora le spalle gravate

e un'idra le gambe avviluppava

delle teste la bellezza ognuna estinguere bramava.

 

Nulla al canto della luna

animata tuttavia dal fuoco

dentro di sé per l'astro divampato

era dell'aquila il verso stridulo.

 

Eppure non poteva con la luna

non stare

dalle catene del fato insondabili

indissolubilmente legata.

 

Di meraviglia dipinta la luna

all'aquila le sue stelle concesse

e lo spietato re

e il demone nell'oblio caddero.

 

 

Abbracciando l'aquila la luna

per la prima volta insieme volarono

nessun destino da prevedere

più oscuro del loro è stato

ma le funi che si generarono

in quel giorno del settimo mese

per quanto lontana la luna possa essere

e l'aquila il vento solcare

nessuna forza è in grado di spezzare.

Due cieli in uno trasformare

l'aquila ogni giorno le pare di sognare

il fato per la prima volta per lei esiste

perché di quelle stelle tutto il suo mondo consiste.

 

E per quanto quei due mondi possano ancora non essere uno

i loro sguardi non riescono a fare a meno l'uno dell'altro.

   
 
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