Capitolo 7
Nuove scoperte
Tornati
a casa, Taichi e
Hikari si offrirono per ospitare V-mon e Wormmon, la loro madre non
avrebbe avuto niente in contrario. Una volta tornati nel mondo reale
si erano accorti di come il tempo nel mondo digitale fosse diverso,
scorreva molto più veloce rispetto al loro mondo.
Erano passate solo due da
quando erano partiti e nessuno fu sgridato. I due fratelli Yagami
misero a dormire i quattro Digimon e si ritrovarono nel salotto
vuoto, la notte, per parlare di quello che era successo.
<< Che cosa
significa la spirale? >>.
<< Non ne ho idea,
sorellina. Se è il simbolo di un'altra Digipietra, deve avere un
significato >>.
<< SkullSatanmon
voleva Meiko >>.
Taichi annuì. <<
Meikumon protegge quella ragazza. Forse dovremo metterla davanti al
fatto compiuto >>.
<< Senza prove non
andremo da nessuna parte, negherebbe e basta. Ci vuole qualcosa di
più >>.
<< E cosa, Hikari?
Io non so che pesci prendere! >>.
<< Posso provare a
far aprire Meiko con me. Dopotutto siamo ragazze e potremo essere
amiche, lei è una brava persona >>.
<< Okay, ma non far
capire cosa stai tramando >>.
I due fratelli avevano
deciso che era ora di attuare un piano concreto per far parlare
Meiko, lei doveva solo fidarsi di loro.
Il giorno dopo la vita
tornò a scorrere come sempre: Taichi riprese gli allenamenti, Yamato
le prove del coro, Joe i suoi studi e a frequentare la sua fidanzata.
Takeru continuava a uscire con Misae e questo creava in Hikari un
profondo malumore quotidiano. Koushiro era impegnato con alcuni
impegni di lavoro, Mimi era qualche giorno con alcuni amici venuti a
trovarla dall'America.
Sora invece si era
dedicata alla ginnastica artistica da qualche anno, il calcio era
sempre la sua passione ma da quando era cresciuta voleva essere più
aggraziata e atletica, secondo consiglio di sua madre si era iscritta
al corso della scuola. Era anche diventata bravina e aveva stretto
buoni rapporti con le compagne.
In quei giorni lontana dal
gruppo aveva trovato modo di pensare a Taichi e Yamato. Più andava
avanti, più si rendeva conto che quei due erano più di semplici
amici. Taichi era l'amico leale e sempre amichevole. Yamato, invece,
aveva sempre un carattere difficile, non esternava i suoi sentimenti
facilmente. Erano due ragazzi diversi e ognuno di loro aveva un modo
di fare che la affascinavano. A volte pensava che quella confusione
fossero semplici ormoni adolescenziali e che in verità non gli
piaceva nessuno dei due. Avrebbe tanto voluto che almeno uno dei due
si sbilanciasse, Yamato l'aveva invitata al suo concerto ma come
amica...
E poi... si era accorta di
come Meiko arrossiva nei confronti del suo Taichi.
Il mio?
Quel pensiero la fece
quasi cadere dalla parallela, riuscì ad evitare di farsi male
tenendo una mano sulla sbarra e cadendo con grazia con i piedi sul
pavimento.
<< Sora? >>.
<< Sto bene,
signorina, Sono solo scivolata >>.
<< Va bene, riprendi
>>.
Risalì sulla parallela e
ricominciò gli esercizi. Quella sbarra era il modo migliore per
pensare, i movimenti meccanici erano perfetti per la sua mente
occupata.
Dopotutto sono gli uomini
che fanno il primo passo, mica le donne!
Quei due erano talmente
leali l'uno con l'altro da non sapere cosa fare!
Sbuffò, talmente forte da
attirare l'attenzione delle compagne vicino a lei. Arrossì e si
concentrò sulla parallela, quei due erano veramente fastidiosi nella
sua testa!
<< Meiko, facciamo
una passeggiata? >>.
Erano appena uscite da
scuola quando Hikari offrì la passeggiata all'amica.
<< Certo >>.
Si recarono in centro a
guardare le vetrine. Hikari si trovò molto bene con Meiko, era una
presenza piacevole, da sole riusciva a lasciarsi andare più
facilmente. Erano davanti a un negozio di abiti da sera, Meiko
sorrise.
<< Il mio colore
preferito >>, disse indicando un abito azzurro cielo.
<< Verde >>,
ammise lei, indicando un abito corto con un fiocco sul manichino.
<<
Infatti la divisa mi piace >>.
<< Mi piacerebbe
indossarne uno, un giorno >>.
<< Mimi è andata ai
balli scolastici americani, dice che sono bellissimi. Un giorno
dovresti farti raccontare qualcosa >>. Rimase zitta per
qualche
secondo. << A Tottoro non fate feste per esempio?
>>.
<< C'è qualche
festa annuale >>.
<< Ci andavi con i
tuoi amici? >>.
La domanda cominciò a far
chiudere Meiko in sé. << Non ho mai avuto amici
>>.
<< Anch'io sono
timida, sai? >>.
<< Non l'avrei mai
detto >>, fu colpita, << eppure sembri
tanto... inserita
con gli altri >>.
Mentre parlavano si erano sedute su una
panchina un po' isolata.
<< Be'... mio
fratello mi ha aiutata moltissimo! Poi con Takeru siamo amici
dall'infanzia >>. Pronunciare il suo nome la fece
soffrire
molto, ma doveva far aprire Meiko. << Noi siamo un gruppo
e ne
abbiamo passate tante. Ricorda che ti puoi sempre fidare di noi
>>.
Meiko abbassò lo sguardo.
<< Non è facile fidarsi degli altri >>.
Hikari le toccò un
braccio. << Qualsiasi cosa ti tormenti... puoi confidarti
con
me >>.
La ragazza si alzò
all'improvviso. << Devo andare a casa >>.
Hikari la prese dolcemente
per un braccio. << Meiko... frequento il mondo dei
Digimon
abbastanza da sapere che a volte possono farti del male
>>.
<< Non c'è niente!
>>. Si divincolò. Non l'aveva mai sentire alzare le voci,
era
molto agitata. << Meikumon è un bravo Digimon, non
farebbe
male a nessuno! >>.
<< Non ho mai detto
che Meikumon è un cattivo Digimon >>, era molto turbata.
La ragazza si calmò di
colpo, quasi qualcuno avesse premuto un interruttore. <<
Scusa
Hikari, non volevo aggredirti >>.
<< Lo so >>.
Meiko prese la borsa e la
mise in spalla. << Ora scusami ma devo tornare a casa. Ci
vediamo >>.
Prima che potesse dire
altro corse via, lasciando Hikari con tanti quesiti ma anche con una
risposta. Decise di avviarsi al campo per parlare con suo fratello,
attraversò la strada e vide il negozio di prima, solo che stavolta
c'era un'altra persona: Takeru. E insieme con lui Misae.
Stavano ridendo, lui le
cingeva la vita con un braccio, fantasticando dei vestiti in vetrina.
Avrebbe voluto piangere tutte le sue lacrime alla vista di quella
scena, preferì non farsi vedere e andò via velocemente. Takeru vide
Hikari nel riflesso della vetrina e si girò per salutarla ma la vide
camminare spedita, lontana da lui.
Aveva notato le due
lacrime scivolare la guancia, cosa che lo turbò molto...
<< Ciao Sora, ci
vediamo domani! >>.
La Digiprescelta salutò
le compagne con un cenno della mano e si avviò fuori dal cortile
della scuola, a casa le aspettavano compiti di matematica e biologia.
Era al cancello quando si sentì chiamare.
<< Sora! >>.
<< Yamato ciao. Non
eri alle prove? >>.
<< Sono finite prime
e ho pensato di farti un saluto veloce >>.
<< Sei gentile >>,
gli sorrise.
<< Senti Sora... >>.
Yamato era lievemente arrossito, il bel viso non aveva la sicurezza
di sempre. << Mi chiedevo... vorresti uscire con me
questo
sabato? >>.
Hikari era arrivata al
cancello della scuola, si era asciugata le sue lacrime e prese un
profondo respiro. Takeru era di Misae, non suo. Non sarebbe mai stato
suo.
Notò Yamato e Sora sulla
soglia della cancellata ed era molto vicina, abbastanza da sentire
cosa si dicevano.
<< C'è un bel
concerto in centro. Ho i biglietti >>. Glieli mostrò.
<< Sembra molto
bello >>.
<< Allora ci vieni
con me? >>.
Hikari sospirò
rumorosamente e si nascose dietro l'angolo formato dalle due
macchine.
Sora annuì. <<
Certo. Sarà divertente >>.
<< Ti vengo a
prendere alle sette, va bene? >>.
<< Benissimo >>.
Nessuno dei due si era
accorto della ragazza. Si salutarono, entrambi con un sorriso, anche
se su quello di Sora c'era una leggera curvatura in basso che solo
un'amica come Hikari avrebbe notato.
La ragazzina corse fino al
campo da calcio, poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere
fiato. La squadra si stava ancora allenando e appena videro la bella
Hikari si fermarono a guardarla.
<< Hikari! >>.
<< Taichi c'è la
tua sorellina! >>.
<< Hai detto bene.
La mia sorellina! >>, disse con fare irritato,
poggiandosi un
asciugamano sulle spalle. << È successo qualcosa?
>>.
<< Sono stata un po'
con Meiko >>.
Taichi la guardò bene in
faccia. << Hai pianto? >>.
<< No >>.
<< Sei sicura? >>.
<< Sicura >>.
<< Facciamo una
pausa! >>, urlò ai compagni di squadra. Si allontanò con
la
sorella verso una panchina sotto un albero.
Hikari gli raccontò
brevemente quello che si era detta con Meiko, della sua reazione
spropositata e di aver detto che Meikumon era un Digimon cattivo,
nonostante Hikari non l'avesse nominata.
<< Sono entrambe
misteriose >>.
<< Devo scoprire
cosa significa la spirale, è la chiave del mistero >>.
<< C'è solo una
persona che può aiutarti, Koushiro. Dovrai confidarti con lui
>>.
<< Pensavo già di
farlo >>, si alzò. << Torni a casa?
>>.
<< Devo dare la
merenda ai Digimon, saranno morti di fame >>.
<< Devi dirmi altro?
>>.
Hikari pensò a Sora e
Yamato fuori dalla scuola. << No, è tutto
>>.
Quella sera un Yagami con
il cuore frantumato era sufficiente.
<< Ehi >>.
Tentomon zampettò verso Taichi.
<< Ciao Tentomon >>.
Buttò la borsa del calcio sul divanetto.
<< Taichi >>,
lo salutò l'amico. << Hai detto che dovevi parlarmi
>>.
Prese una sedia e si mise
affianco a lui. Gli raccontò per filo e per segno cosa pensava di
Meiko, del mistero che la avvolgeva, di come Meikumon fosse di
carattere mutevole, cosa che Tentomon confermò.
<< E infine la
spirale sul Digivice. Ognuno di noi ci ha il segno della Digipietra,
quindi la spirale dovrebbe esserlo >>.
<< La spirale... >>.
Koushiro cercò sul computer e materializzò un'immagine.
<<
Come questa? >>.
<< Esatto! >>,
indicò lo schermo. << Dove l'hai presa? >>.
<< Stavo studiando i
nostri simboli delle Digipietre e molti altri di Digiworld, sai che
hanno una loro lingua >>.
<< E cosa significa
la spirale? >>.
<< La fede. Essa è
infinita e da questa deriva la luce e la speranza, le fondamenta di
Digiworld >>.
<< Quindi la
Digipietra di Meiko è la fede >>.
<< Sarebbe
abbastanza assurdo >>.
<< Perché? >>.
<< La fede è la
forza più potente che possa possedere qualcuno. Ricordi la storia
del muro di fuoco? >>.
<< Quello da dove
nascono i Digimon malvagi >>.
<< Non è sempre
stato così. La leggenda narra che i Digimon erano tutti buoni e in
pace fra loro. Poi la fede sparì e le creature digitali cominciarono
a non andare più d'accordo, ci fu una lunga battaglia e furono
relegati molti oltre il muro di fuoco. Senza la speranza, la luce, la
fiducia >>.
<< Senza nessuna
delle qualità su cui si fonda il mondo digitale >>.
Koushiro annuì.
Taichi si abbandonò allo
schienale della sedia. << Che cosa significa questo?
>>.
<< Secondo la
leggenda la fede sparì in un momento preciso, sulla terra sarebbero
vent'anni fa >>, disse Tentomon.
<< Nel 1985, quando
Gennai ci raccontò del primo gruppo di ragazzi che fu chiamato a
salvare Digiworld >>.
Koushiro si mise a
riflettere. << Gennai mi disse che avevano circa la
nostra età,
a Digiworld la prima volta. Quindi... ora avrebbero tra i venticinque
e i trent'anni >>.
<< Non ti ha detto i
nomi? >>.
Scosse la testa. <<
No, forse ha voluto mantenere la loro identità segreta >>.
Tentomon guardò i due
ragazzi. << Magari quel vostro sensei lo sa, dopotutto
sapeva
tutti i vostri nomi >>.
La frase del Digimon fece
venire i brividi ai ragazzi, come un'intuizione improvvisa. Si
guardarono per qualche secondo con la bocca aperta.
<< Il sensei... >>.
<< Gennai ha
comunicato tutte le informazioni a una cellula segreta... L'ha fatto
perché all'interno c'era qualcuno che poteva capirlo >>,
Taichi si alzò tirando indietro la sedia.
<< Il sensei era uno
dei Digiprescelti di vent'anni fa >>.
Daigo Nishijima era nel
suo piccolo ufficio a leggere delle carte e mangiare una ciambella. I
dolci erano la sua droga, ogni occasione era buona per mangiare una
dose di zucchero, in particolare in quel periodo stressante.
Stava per mangiare la
seconda ciambella quando sentì bussare e non fece neanche in tempo a
dire di entrare che Koushiro e Taichi entrarono, trafelati.
<< Ragazzi >>,
rimise la ciambella nel piatto. << Cosa ci fate qui?
>>.
I due lo fissavano, gli
mancava la parola.
<< Allora? >>.
Si stava preoccupando che fosse successo qualcosa di grave.
<< Signor Nishijima
>>, disse Koushiro con un filo di voce. <<
Ci dica la
verità >>.
L'uomo continuò a
fissarli, confuso.
<< Lei è stato uno
dei Digiprescelti del 1985 >>.
Li guardò e sorrise. <<
È vero >>.
I due amici caddero sui
cuscini posti sul pavimento, aveva ammesso la verità senza neanche
tentare di dissimulare. La rivelazione e la scoperta li avevano
storditi.
L'agente si girò dalla
loro parte e gli dette il tempo di riprendersi.
<< Come l'avete
capito? >>.
<< Stavamo indagando
sul simbolo della fede >>, rispose Taichi.
L'agente si fece serio. <<
Che cosa sapete della fede? >>.
<< A parte il
simbolo... Niente >>, disse Koushiro.
Nishijima
prese il suo portafoglio, lo aprì e da una taschina prese una
vecchia foto ingiallita e la porse agli altri.
C'erano cinque ragazzi,
tre maschi e due femmine. Riconobbero subito l'agente, lo sguardo era
rimasto lo stesso. Lo sfondo era senza dubbio l'isola di File.
Assomigliava molto alla foto che avevano ognuno di loro, quella
felicità stampata in faccia potevano capirla.
<< Quanti anni
aveva? >>, domandò Taichi.
<< Dodici >>.
<< L'età di Joe la
prima volta >>.
<< Questi sono i
vostri Digimon >>, disse Koushiro, sfiorando la foto.
<<
Ehi... ma questo è Elecmon! >>.
Taichi si sporse a
guardare la foto. << È vero! >>.
<< Quando la
battaglia terminò e a Digiworld regnò la pace, noi tornammo nel
nostro mondo. All'epoca era impossibile ritornare in quel mondo
quando e come si voleva, l'avevamo lasciato per sempre. I nostri
Digimon avrebbero sofferto molto, così gli fu cancellata la memoria
>>.
<< Che cosa?! >>.
<< Gennai ci spiegò
che non avrebbero sofferto la nostra mancanza, alcuni so che si sono
Digievoluti a un livello superiore in modo permanente >>.
<< Elecmon della
città della Rinascita era il suo Digimon >>, mormorò
incredulo Taichi.
Nishijima sorrise. <<
Già >>.
<< Questo
PetiMeramon deve essere il Meramon che protegge la città dei
Pyocomon e il vulcano >>, disse Koushiro, indicando una
piccola
palla di fuoco accanto a un ragazzo di almeno dodici anni.
<< Era il mio
migliore amico, Eizo Saito. Ora vive negli Stati Uniti con la moglie
e due figli, non lo vedo dal college >>.
<< Questo
Pandamon... La Digievoluzione a livello campione è Yukidarumon...
>>. Il Digimon di livello intermedio simile a un panda
era in
braccio a una ragazza bionda, i capelli stretti in delle trecce e gli
occhi azzurri.
<< Lei è Hisa
Maeda, aveva dieci anni, era la più piccola del gruppo. Ora vive a
Osaka, è sposata e ha due graziose gemelline. Ci vediamo spesso
>>.
<< Yukidarumon fu
messo a proteggere le terre di ghiaccio dell'isola >>,
disse
Taichi, ricordando il primo incontro con il Digimon di ghiaccio. Li
aveva aiutati ed era molto gentile.
<< Questo Candmon...
Picklemon è la Digievoluzione a livello evoluto >>, disse
Koushiro.
<< Ecco perché
sapeva come allenare Digimon e Digiprescelti, sono reminiscenze di
quando era un partner Digimon >>.
<< Chi è il
ragazzo? >>.
<< Hideki Aoki,
aveva undici anni. So che vive all'estero anche lui, è un professore
di liceo >>. Sul volto di Nishijima per degli attimi
cadde la
maschera di sicurezza . << Elecmon... è felice?
>>.
<< Sì, lo è >>,
lo rassicurò Taichi.
I due pensarono alla
sofferenza che quei cinque ragazzi dovevano aver patito. Si misero
nei loro panni, immaginando come si sarebbero sentiti, al solo
pensiero si sentirono male, un dolore acuto nell'animo.
E Nishijima non vedeva il
suo Digimon da vent'anni e, anche se si fossero rivisti, lui non
l'avrebbe mai riconosciuto.
<< E questa ragazza?
Sembra la più grande >>, disse Koushiro.
<< Kumi... Kumi
Fukuda >>. Il suo sguardo si fece triste.
<< Aveva
quattordici anni, era un po' la mamma della situazione. Noi tre
maschietti eravamo giovani, Hisa era molto piccola e lei si prese
cura di noi insieme al suo Digimon, Terriermon. Tornati a casa, lei
si trasferì poco dopo e non ho più saputo nulla di lei >>.
<< Terriermon... Ha
due ceppi di Digievoluzione. Uno dei livelli evoluti è Monzaemon
>>,
disse Koushiro.
<< È quello che
protegge la città dei giocattoli! >>.
I due ragazzi guardarono
quella ragazzina, con il suo Digimon sulla spalla, ridevano. Aveva
lunghi capelli neri, la pelle chiara, magra.
<< Chi era il vostro
nemico? >>, chiese Koushiro.
<< Quando arrivammo
a Digiworld, ci sembrò un sogno. Eravamo in un mondo sconosciuto,
senza cibo, senza acqua, incapaci di vivere in mezzo alla natura.
Abbiamo sconfitto molti nemici, il nemico finale era Dagomon. Il suo
spirito malvagio fu relegato nel mare oscuro >>.
<< Nishijima dov'è
la fede? >>.
<< Per sconfiggere
Dagomon, non bastò la sola forza. Non bastava la nostra amicizia, ci
volle la forza più potente di Digiworld e ci riuscimmo. Ma poi
qualcosa è andato storto negli anni avvenire... Non ho saputo del
disastro se non poco tempo fa>>.
<< Meiko ha il segno
della fede sul Digivice >>, disse Taichi.
<< Come me lo
spiega? >>.
<< Coraggio,
purezza, fiducia, conoscenza, amicizia, amore, luce, speranza e bontà
sono le qualità su cui si fonda Digiworld e che possiede ognuno di
voi. Ma la fede... come qualità la trovo veramente difficile
>>,
disse Nishijima, cominciando a credere che forse Gennai non gli aveva
detto proprio tutto.
<< Ma Meikumon è
riuscita a Digievolvere al livello evoluto >>, lo informò
Koushiro. << Come me lo spiega? >>.
<< Meiko è la
ragazza nuova del gruppo, giusto? Quella timida con gli occhiali?
>>.
Annuirono.
<< Devo fare qualche
ricerca, quello che mi state dicendo mi sconvolge molto
>>. Si
alzò, prese il piatto delle ciambelle. << Domani ci
vediamo
qui, alla stessa ora. Porterò altre ciambelle! >>.
Sora stava tornando a
casa, camminava lentamente, come se i pensieri fossero macigni
pesantissimi sulle sue spalle. Aveva accettato di uscire con
Yamato... Perché? Gli piacevano entrambi e forse uscire con lui le
avrebbe schiarito le idee. Eppure non poteva non sentire quello
spillo nel cuore, nello stomaco e nella testa che gli dicevano che
non stava facendo la cosa giusta, per una moltitudine di motivi.
Come avrebbe reagito
Taichi alla notizia? Avrebbe litigato con Yamato?
Forse non
avrebbe dovuto accettare. Ma quel limbo non era forse peggio?
Doveva
dirlo lei a Taichi, non doveva saperlo da terzi, non era
corretto.
Decise che la mattina dopo sarebbe andata dritta da lui
all'intervallo, sperando che l'impulsivo Taichi tenesse a freno
azioni dettate dal suo difetto...
Angolo autrice!
Allora...
Fin dalla prima stagione
mi ero sempre chiesta chi fossero questi Digiprescelti che avevano
accennato! E ho pensato di sfruttarli un po' XD
Sora ha accettato
l'invito di Yamato ma... C'è un ma.
Meiko ha un bel carattere
e nasconde un segreto... E Hikari ci soffre, che poi povera Misae lei
che colpa ha XD?
Be', alla prossima!