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Autore: Recchan8    12/12/2015    1 recensioni
Era più di un amico; per me era come un fratello maggiore. Era l'unico che riusciva a capirmi e l'unico su cui ero certo di poter sempre contare. Fino all'ultimo ha fatto il possibile per aiutarmi...
Non potrò mai dimenticare ciò che ha fatto per me; non potrò mai dimenticarmi di lui.
Eppure c'è stato un periodo in cui lo feci, e me ne pento tutt'ora.
Perdonami, Zack.
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cloud Strife, Tifa Lockheart, Zack Fair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Il 7th Heaven era un bar del Settore 7. Qualche volta mi rintanavo laggiù e rimuginavo sui miei pensieri davanti a una tazzina di caffé. Raramente mi davo agli alcolici. La barista era anche carina, aveva un visino niente male. A guardarla meglio però aveva anche un che di familiare.

-"Ci conosciamo per caso?"- le domandai una volta.

Quella si girò e mi scrutò per qualche istante. Intravidi un bagliore nei suoi occhi, ma non ci feci caso.

-"E' un modo banale per attaccare bottone?"-.

Rimasi spiazzato dalla sua reazione e non risposi.

-"Sto scherzando. Mi chiamo Tifa, Tifa Lockhart"- rispose mettendosi a pulire un bicchiere di vetro dietro al bancone.

-"...Spiacente, mi sono sbagliato"- dissi dopo averci pensato su.

Tornai a fissare la mia tazzina di caffé; poco dopo sentii la barista appoggiare il bicchiere sul bancone e prenderne un altro.

-"Tu sei di Nibelheim, vero? Si sente l'accento"- esordì a un tratto.

-"Ah, sì..."- risposi distratto.

-"Anche io"-.

Alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi neri. Vidi nel suo sguardo una traccia di insolita determinazione. Determinazione?

-"Davvero strano allora non esserci conosciuti, non trovi?"- insistette -"Tu sei...?"-.

-"Cloud"- risposi dopo un attimo di esitazione.

Non riuscivo a capire dove volesse andare a parare, così avevo finito il caffé, avevo pagato ed ero uscito dal locale con in spalla la mia spada Buster Sword.

Un po' di tempo dopo, un giorno in cui ero parecchio demotivato, tornai al 7th Heaven e appena misi piede nel locale lo vidi: il ragazzo di SOLDIER. Si appoggiava al bancone con i gomiti, aveva le spalle ricurve e la testa china; forse stava pensando a qualcosa.

-"Il solito?"- mi domandò la barista.

Avanzai cauto e mi sedetti sullo sgabello più lontano dal ragazzo.

-"Il solito"- confermai.

-"Ti dispiace se ci metto un po' di cioccolata?"-.

-"...Fa' come vuoi"-.

Mi sorrise debolmente e si girò per prepararmi il caffé. Il ragazzo con fece una piega; come al solito. E Tifa non si accorse della sua presenza; come al solito.

Tutto era cominciato qualche settimana prima. Inizialmente mi capitava di incontrarlo in giro di rado, poi i nostri incontri si fecero più frequenti, e quando mi accorsi che nessuno era in grado di vederlo cominciai a pensare di essere sotto l'effetto di un'intossicazione da Mako; del resto capitava spesso ai membri di SOLDIER di manifestare qualche effetto collaterale. Eppure le sue sempre più frequenti apparizioni stavano cominciando a turbarmi seriamente.

-"Ecco qua"-.

-"Grazie..."- risposi perdendo la concentrazione.

-"Quella spada io l'ho già vista da qualche parte"- disse Tifa dopo un po', indicando con un cenno del capo la spada che portavo dietro la schiena.

-"Ah sì? Strano, è un pezzo unico"-.

-"Ne sono quasi certa. Sicuro sia tua?"-.

Alzai lo sguardo dal caffé e le scoccai un'occhiataccia. Odiavo la gente troppo invadente. Tifa sostenne il mio sguardo e la vidi scuotere impercettibilmente la testa. Che storia era quella? C'era forse una copia di Buster Sword in giro? Impossibile, era un'arma difficile da riprodurre. Forse la ragazza mi aveva visto in azione da qualche parte quando lavoravo ancora per la ShinRa.

Mi scolai la tazzina di caffé, pagai e mi avviai verso l'uscita.

-"Cloud"- mi chiamò improvvisamente.

Mi voltai. Il ragazzo era sparito.

-"Tu lavori per la ShinRa?"-.

-"Non più"-.

-"Quand'è che sei entrato a far parte di SOLDIER?"-.

Ma che vuole? Sospirai e ci pensai su. Stranamente non ne avevo la più pallida idea.

-"Un po' di tempo fa"- mentii, e uscii dal 7th Heaven.

 

Quella notte sognai. Sognai di trovarmi su un ghiacciaio. C'era vento e nevicava, la temperatura era di molto sotto lo zero, eppure di fronte a me c'era un ragazzo vestito solamente con la divisa di SOLDIER. Stava parlando con un tipo in giacca e cravatta, un Turk.

-"Be', almeno siamo tutti interi. Ce la caveremo"- disse rivolto anche a me e al mio compagno.

-"Fortunatamente abbiamo qualcuno abituato a questo tipo di terreno"- disse il Turk.

-"Sì sì, sono un ragazzo di campagna..."- rispose ironico.

-"Bene. Saremmo già arrivati a Modeoheim se non fosse stato per l'incidente. Quindi dovremo recuperare il tempo perso"- disse il Turk incamminandosi.

Il ragazzo di SOLDIER lo precedette e si impegnò a sgomberare la via dai mostri. Mi domandai perché nel sogno stessi indossando gli abiti di un normalissimo agente della ShinRa; avevo persino il casco.

-"Ehi!"- esclamò poi rivolto al Turk e al mio compagno -"Non rimanete troppo indietro!"-.

Si rivolse poi a me, che lo seguivo senza problemi.

-"Menomale che qualcuno tiene il passo!"-.

-"Be', anch'io sono un ragazzo di compagna"- gli risposi.

-"Di dove?"-.

-"Nibelheim"-.

Si fermò davanti a me, incrociò le braccia al petto e mi rivolse un sorriso. Poi scoppiò a ridere.

-"E tu?"- lo incalzai.

-"Io? Di Gongaga!"-.

Trattenni a stento una risata.

-"Ehi, che c'è da ridere? Conosci Gongaga?"-.

-"No, ma... E' un nome così provinciale..."- risposi.

-"Anche Nibelheim"- rispose offeso.

-"Come se ci fossi stato!"- dissi seguendolo.

-"Non ci sono mai stato, ma c'è un reattore là, giusto? Un reattore Mako fuori Midgar di solito significa..."-.

-"...Che non c'è nient'altro!"- concludemmo simultaneamente.

Ci guardammo e scoppiammo a ridere.

-"Buone notizie, Tseng!"- esclamò rivolto al Turk -"Io e..."-.

Mi levai il casco e gli sorrisi.

-"Cloud"- dissi.

-"Io e Cloud siamo entrambi campagnoli esperti! Evvai!"-.

Mi svegliai di soprassalto e mi passai il dorso della mano sulla fronte. Chi era quel ragazzo di SOLDIER? Perché non riuscivo a mettere a fuoco il suo viso? Decisi di non dare troppo peso a un banalissimo sogno e tornai a dormire.

   
 
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