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Autore: En Sev En    12/12/2015    2 recensioni
"Maledetta bastarda. Guardatela, si dà tanto delle arie con quel cannoncino che si porta di solito! Ma chi si crede di essere?! Ma ti prenderò per quei capelli prima o poi e ti sbatto per le paratie, una a una. Tanto già te lo fai fare da tutti, sgualdrina! Ah ma giuro: alla prossima missione ti lego ad una bomba atomica e ti faccio saltare per aria. Se mi sarà lasciata una scelta... si farò così su Virmire!"
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashley Williams, Comandante Shepard Donna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prefazione: seconda one-shot della "commedia degli equivoci" e spero sufficientemente divertente. Il linguaggio è un filo spinto ma si capirà alla fine perchè. Spero però non risulti troppo volgare.
Buona lettura.
 

Uhm, finalmente il nostro cuoco ha iniziato a capirci qualcosa. Questo primo ha l'aspetto di un primo e non di un pezzo di fango di Feros. Che sia l'inizio di una buona giornata dopo tanto tempo?

Sala mensa, ora di pranzo.

Viola aveva appena preso distrattamente i suoi piatti e disposti nella sua gavetta in maniera ordinata. Nonostante fosse il capitano e potesse ricevere i suoi pasti direttamente nell'alloggio personale, preferiva comunque fare la fila e mangiare insieme al suo equipaggio: era importante che tutti si sentissero parte alla pari in questa impresa e per lei era la prima missione al comando e la fiducia degli uomini rappresentava un punto molto importante.
 

Senti che profumino, si è tempo di assaggiare e... no ti prego non dirmi che c'è solo quel posto libero. Forse di là o... dannazione! Lo sapevo, sempre qualcosa che danneggia irreparabilmente la giornata. Eccola lì la stronza e indovina dove c'è l'unico posto libero?

Viola aveva cercato attentamente un posto per sedersi ma apparentemente l'unico libero era solo quello di fronte al capo artigliere Ashley Williams. Sempre vestita rigidamente nella sua corazza bianca anche a pranzo e con i suoi capelli raccolti nella usuale ma corta coda.

Possibile che nessuno si alzi a lasciare il posto visti i gradi? Cafoni!

“Salve capo, è libero quel posto? Oggi sembrano tutti occupati.”

Ashley le rivolse un sorriso contenuto ma con fare gentile:

“Certo signora, si accomodi.”

“No ti prego Ash, almeno qui durante il pranzo niente comandante o capitano o signora. Ho il mal di testa.”

“Come vuol...come vuoi Viola. Immagino che l'effetto della sonda ancora non sia svanito. Ma tornando al discorso in effetti è un po' problematico a volte chiamarti in maniera appropriata. Ma non temi che l'equipaggio possa perdere un po' di...ecco...di formalismo così?”

Maniera appropriata? La stronza! Questa è la maniera appropriata per te.

Viola sbuffò leggermente iniziando ad usare il cucchiaio per raffreddare un po' la sua minestra bollente.

“Siamo marines Ash, l'importante e che tutti seguano gli ordini e si comportino in maniera appropriata. Per il resto non sono una fanatica delle regole interne. E poi mi pare che così riusciate tutti a fraternizzare maggiormente o sbaglio? Credo sia importante che il nostro rapporto a bordo sia...stretto.”

“E' esatto sign... Shepard. Devo ammettere che abbiamo più frequentazioni di quanto mi aspettassi.”

Sgualdrina! Ti staccherei quella coda a mani nude se potessi farlo ora.

Le due si osservavano mentre degustavano lentamente le loro pietanze.

Ma che situazione del cavolo! E adesso? Resteremo in silenzio fino al caffè? Ma vaffanculo, giuro che alla prima possibilità la mollo! Oddio meglio in silenzio che la solita manfrina sulla famiglia e bla bla bla... quasi quasi l'anticipo io e...

“Allora Ash, hai ricevuto altre notizie da tua sorella?”

Il capo Williams con movimento lento e ponderato alzò la testa per guardarla negli occhi con sguardo fiero, non senza aver prima leggermente risputato parte del cibo a causa di colpo di tosse dovuto probabilmente ad un qualcosa andato storto nella sua gola:

“Cough, scusami Shepard. Abby, cough, mi ha chiamato lei lamentandosi di tutti i guai che sta combinando Sarah. E' una vera peste e … ma forse non è così interessante da sentire.” dopo aver colto un leggero sbadiglio sul volto del suo capitano.

“Invece lo è; almeno per me che non posso più avere queste piccole cose semplici della vita; io ho perso tutti su Mindoir, non sai cosa darei per avere un parente che mi scriva o che mi racconti cose del quotidiano normale come succede a te. Sai, ti invidio perchè a me non capiterà più. Mai più.”

Nel parlarle Shepard aveva automaticamente allungato la sua mano coprendo il dorso di quella di Ashley, salvo ritirarla velocemente.

Ma che diavolo...ha le rughe pure sulla mano, che schifo di donna!

“Già, immagino che sia complicato per te. Superare tutti i problemi che hai avuto avrà richiesto una forza d'animo notevole. Devo ammettere che sono ammirata e non riesco a capacitarmi di come tu ci sia riuscita a superarla. Io ancora non riesco ad accettare le perdite di Eden Prime ed erano solo miei commilitoni. Se capisci quello che intendo con quel solo.”

Shepard la guardò con aria triste e con tono ancora più amareggiato le disse:

“Già, la tua squadra e Jenkins per di più. La vita a volte è ingiusta.”

Già Jenkins, ma con tutti quelli che potevano crepare proprio tu ti sei salvata? La vita è davvero ingiusta. E crudele. Ma se c'è un Dio a questo mondo...

“Lo conoscevi da tanto? Intendo Jenkins.”

Viola abbassò leggermente lo sguardo concentrandolo sulla seconda portata.

“In verità no, avevo parlato con lui solo per poco; sembrava un bravo ragazzo. Un po' impulsivo forse ma molto idealista, sai mi faceva tenerezza in fondo. Tu lo conoscevi?”

“Si, abbiamo frequentato il secondo anno di corso in accademia insieme, credo che mi facesse il filo a quei tempi. Era carino in effetti.”

Shepard le sorrise dolcemente.

Lurida sgualdrina.

“Si, in effetti era carino. E a proposito di ragazzi che mi dici di te e Kaidan? Mi sembra che ci sia intesa o sbaglio?”

Questa volta aveva lo sguardo malizioso, mentre il cucchiaio compiva l'ennesimo passaggio per la sua bocca.

“Oh cavolo comandante non ti ci mettere pure tu adesso. Già Sarah sta ironizzando parecchio dopo aver visto la sua foto. E poi non mi pare che il tenente sia molto interessato a me. Anzi credo che le sue attenzioni siano rivolta ad un'altra.”

“Ti riferisci a Liara?”

Ashley questa volte rise sguaiatamente mentre dalle sue mani cadevano le posate a causa dell'incontrollabilità del suo gesto:

“Ma no Viola! Non ti sei accorta che in tua presenza diventa uno stoccaffisso? E direi che proprio non è il mio tipo in ogni caso.”

Viola si unì alla risata non potendo tuttavia fare a meno di pensare di chissà quanti pettegolezzi girassero sulla Normandy su di lei; perchè era sicura che non solo Ash pensava questo ed era sicura che Kaidan avesse sfogato la sua frustrazione con altri compagni al suo rifiuto conseguente all'inizio della sua relazione con la dottoressa T'soni.

“Sai benissimo Ash che l'ho allontanato da quel punto di vista. Ho messo dei paletti ben definiti mi pare. Niente sesso o rapporti sentimentali per me, categoricamente! Io sono il comandante su questa nave.”

“Paletti per Kaidan ma non per qualcun altro vero? Anzi qualcun'altra...”

Frigida, anzi frigida e puttana. Lo sai dove te li infilerei quei paletti? Ah se potessi, ma al comando non approverebbero dannazione.

“Impicciona! Ti sbatterò a lavare il ponte 3.”

Le due continuarono a ridere abbassando i propri sguardo sul contenuto dei loro piatti ma ben presto il sorriso svanì dal viso delle due.

Meno male, ha quasi finito. Spero che vada via prima che attacchi pure con i Geth. Anzi adesso...

“Allora che ne pensi dei Geth e della loro situazione al momento Williams?”

“Francamente non penso nulla, solo che starebbero bene tutti morti signora. E li ucciderò quei bastardi, ci puoi contare.”

“Tecnicamente non puoi, sono cose e non organici quindi non puoi ucciderli: solo disattivarli.”

Ogni tanto le piaceva sfottere il capo Williams, la vedeva sempre troppo seriosa e presa dai suoi obbiettivi. In effetti forse anche lei forniva la stessa immagine ma perlomeno lei era il capitano.

“Oh al diavolo Shepard. Sai bene cosa volevo dire. Al momento opportuna sarò pronta e ben armata e mi vendicherò di Eden Prime. E poi adesso ho capito che se vedo una cosa con un faro sopra la testa = Geth, senza vediamo...”

Stupida oca, pure le battutelle del cazzo; davvero non ti sopporto più. A te ti ammazzo prima dei Geth, anzi mentre combattiamo ti sparo alle spalle e poi ti rigiro: così penseranno che ti hanno ucciso mentre scappavi come una vigliacca! Si farò proprio così, altro che Eden Prime.

Viola decise che aveva passato anche fin troppo tempo ad oziare lì in sala mensa ed era ora di andare in sala tattica a pianificare bene la prossima mossa: il comando dell'alleanza ed il consiglio le avevano comunicato dove dovevano andare ad indagare anche se questa le sembrava una perdita di tempo rispetto a dare la caccia a Saren. E su Feros e su Noveria avevano potuto raccogliere ben poco per fermare il loro pericoloso nemico. E Virmire non prometteva nulla di buono.

“Bene Ash, è stato un piacere pranzare con te ma il dovere mi chiama. Ho una missione da pianificare io con Kaidan e Garrus nel mio alloggio, rilassati un po' tu che puoi.”

Ancora un sorriso tra le due ed un breve cenno d'intesa fino a quando il capo Williams vide sparire il suo comandante dalla porta della sala mensa. E nella sua mente i pensieri divennero sempre più caustici:

Con Kaidan e con Garrus. Pure con quel sacco alieno d'ossa ambulante. Che puttana, si è ripassata praticamente tutti ed è capitano. Forse non a caso è capitano, si sarà ripassata pure il consiglio. Ma giuro che dopo Virmire la faccio saltare in aria. La legherò ad una bomba atomica e poi la farò esplodere in mille pezzi, dovesse essere l'ultima cosa che faccio! Parola di Williams!

   
 
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