Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: garakame    05/03/2009    4 recensioni
Maya non riesce a diventae la Dea Scarlatta, perchè la sua mente e il suo cuore sono altrove. Riuscirà a mettere in scena il suo sogno? Personaggi: un po' tutti. Storia lunga.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atto IV scena II


La sera stessa al ricevimento gli invitati erano in fibrillazione, erano tutti incuriositi dall’esito della gara.
Le due compagnie rivali Ondine e Kurunoma erano arrivate, mancavano soltanto le attrici principali.
La Signora Tsukikage era comodamente seduta su una comoda poltrona in velluto rosso, stava parlando con Genzo, era serena, dopo tanti anni aveva finalmente realizzato il suo sogno.
Masumi Hayami in un angolo della sala guardava gli invitati, sulle spine aspettava che arrivasse la sua ragazzina, vide entrare la famiglia Himekawa.
Hayumi era accompagnata dal fotografo Hamil, un abito color rosso fuoco le fasciava il corpo snello, il corpino a cuore, aderiva perfettamente al busto, la gonna a sirena si allargava verso il fondo a campana; i capelli acconciati con una coda bassa, le ricadevano sulla spalla destra, era come sempre bellissima.
Un leggero rossore le invase le guance quando il fotografo le parlava.
Masumi notò che anche lei era diventata una bellissima donna.
L’uomo in smoking si staccò dall’angolo e andò a salutare la giovane attrice e il suo seguito.
Nel frattempo arrivarono anche Sakurakoji in smoking e Mai con un abito sottoveste di seta color pesca, lungo fino ai piedi.
La coppia fu accolta da Kuronuma, che stava facendo i complimenti all’attore per la sua patner.
Mai arrossì poiché non era abituata né ai complimenti né a sentirsi bella, ma da quando stava con Yu qualche cosa era cambiata in lei, l’amore la rendeva più affascinante.
Maya entrò nella stanza quasi di soppiatto, non si sentiva a proprio agio con l vestito e i tacchi alti.
Masumi che chiacchierava amabilmente con Ayumi sentì una presenza alle sue spalle e si voltò, spalancò gli occhi per lo stupore.
Maya era davvero uno spettacolo, il vestito di seta leggero, color ghiaccio era lungo e aderente al corpo, accollato davanti, lasciava le spalle e le braccia nude, il corpino era leggermente arricciato sul lato sinistro, dietro la schiena era completamente scoperta se non fosse stato per un intricato incrocio di nastri di seta di color scarlatto che finivano in un fiocco appena sopra il sedere.
I capelli erano raccolti in uno chignon basso, sul lato sinistro una rosa scarlatta adornava l’acconciatura.
Il tutto era completato da una stola di seta color scarlatto.
Masumi la guardò con sguardo sognante, non aveva mai visto niente di più bello in vita sua.
Hayumi vide Maya e subito corse da lei per complimentarsi, la ragazza arrossì, non era abituata a sentirsi bella.
Hayumi era contenta di aver avuto come rivale Maya, forse se non ci fosse stata lei non si sarebbe impegnata così tanto.
Aveva dato il meglio di sé, anche se non avesse vinto aveva trovato non più una rivale ma un’amica.
Sakurakoji e Mai si avvicinarono alle due attrici, anche loro volevano farle i complimenti. Masumi si avvicinò a loro, da lontano vide il padre osservarlo sulla sedia a rotelle.
“Signorina Kitajima, è davvero molto bella questa sera.”
“Grazie Signor Hayami, anche lei sta molto bene in smoking.”
Il messaggio di Masumi era stato chiaro, riservatezza, Maya capì perfettamente la situazione, anche se lui scorse nei suoi occhi una nota di tristezza.
Le sorrise, quella notte avrebbe stupito tutti, perfino lei.
Quando finalmente gli invitati furono arrivati, la Signora Tsukikage salì sul palco e fece l’annuncio tanto atteso.
Le due attrici erano l’una accanto all’altra sorridenti e serene, avevano dato il massimo, non avevano rimpianti, in qualsiasi modo sarebbe andata.
La voce della signora Tsukikage risuonò nella stanza, resa metallica dal microfono:
“Ho osservato queste due ragazze diventare giovani attrici e maturare molto negli anni, ormai è parecchio tempo che le osservo, che studio il loro modo di comportarsi sulla scena e al di fuori di essa.” L’anziana donna guardò le due giovani apparire un po’ tese.
“Ho imparato a riconoscere di entrambe le loro debolezze ed i loro punti di forza, a spronarle a dare il meglio di loro stesse quando necessario, a volte anche in maniera brutale.” Un brusio risalì tra i presenti.
“Nessuna delle due mi ha mai delusa. Entrambe hanno dato il meglio in ogni occasione. Anche in questo caso sono convinta che abbiano dato il massimo per la Dea Scarlatta. Tuttavia mi trovo costretta a fare una scelta.
Hayumi Himekawa mi ha stupito per la sua rappresentazione, ha messo in scena una Dea Scarlatta moderna, dolce, sincera, tecnicamente perfetta.”
Guardò Hayumi sorridendole:
“Solo dopo la seconda rappresentazione ho potuto rendermi conto e fare la mia scelta".
Guardò Maya, aggiungendo.
"Maya Kitajima ha saputo cogliere la vera essenza della Dea Scarlatta, ha trasmesso a me e a tutto il pubblico l’emozione di un amore forte, sincero e disperato, anche la sua Dea era perfetta nei movimenti e nella mimica, ma Maya ha superato Hayumi nella forza dei suoi sentimenti.
A lei, pertanto, vanno i diritti di rappresentazione ed alla sua compagnia il diritto di mettere in scena per i prossimi mesi e per gli anni a venire l’opera di Ichiren.”
Maya si portò le mani alle labbra, tremava visibilmente, Hayumi l’abbracciò:
“Amica mia sei stata davvero brava, tu sei riuscita a fare meglio di me, complimenti.”
Maya abbracciò Hayumi, era la prima volta che la considerava un’amica:
“Grazie Hayumi, di cuore, grazie amica mia, per me comunque, sei sempre tu la migliore.”
Il pubblico applaudì la scelta della Signora Tsukikage, solo il regista Onodera, buttò il cappello per terra ed uscì dalla sala stizzito e sconfitto.
Kuronuma scoccò un bacio sulla guancia della moglie, non era mai stato così contento in vita sua.
Masumi salì sul palco, con un mazzo di rose scarlatte ed un mazzo di rose rosse, diede un mazzo, il mazzo di rose rosse ad Hayumi e quello di rose scarlatte a Maya complimentandosi con entrambe.
Un inserviente gli pose un altro mazzo di rose rosse per la Signora Tsukikage che accettò ringraziando.
Il giovane Hayami si avvicinò al microfono.
“Scusate, Signori e Signore, avrei un annuncio da fare.”
Tutti si zittirono, sorpresi, guardando verso il palco.
“Anzi, gli annunci sono due.” Disse per nulla imbarazzato.
La Signorina Mitsuki dal fondo della sala osservava il suo capo, più sereno e tranquillo, avevano parlato a lungo dopo la rappresentazione e Masumi con lei era stato molto onesto, lei aveva preso la sua decisione.
“In primo luogo faccio i complimenti alle due bellissime giovani donne sul palco, senza nulla togliere alla Signora Tsukikage.”
Tutti risero, la donna in nero si stupì della battuta, non pensava che il giovane Hayami potesse essere anche spiritoso.
“Vi annuncio che da questa sera rinuncio formalmente ad ogni legame con la famiglia Hayami, pertanto non sono più il presidente della Daito Art Production, e non sono più figlio del Signor Eisuke Hayami. Riprendo il mio cognome di origine Fujimura.”
Il brusio insistente imperversava tra la folla.
Eisuke Hayami guardava pallido il giovane sul palco, non gli era rimasto più nulla.
Fece cenno ad uno dei suoi maggiordomi di riportarlo a casa. Maya strinse al petto le rose scarlatte.
“Perché Masumi, fai questo per me?” sussurrò.
Hayumi osservò l’amica e Masumi e sorrise, Maya innamorata di Masumi, non l’avrebbe mai immaginato.
Si sentì un fischio partire dal microfono, e la voce di Masumi continuare con una certa emozione:
“Ecco, vedete, siccome tra di voi ci sono molti amici, ho pensato che questa sarebbe stata una buona occasione per annunciare il mio fidanzamento con la Signorina Kitajima.”
Maya spalancò gli occhi, se non ci fosse stata Hayumi a reggerla sarebbe svenuta.
La signora Tsukikage sorrise divertita, aveva da sempre sospettato che ci fosse attrazione tra quei due.
Rei urlò un:
“Evviva, finalmente.”
Le sue amiche la guardarono arrabbiate, sapeva tutto e non aveva raccontato nulla.
La maggior parte delle persone rimasero scandalizzate, tutti gli amici veri di Maya e Masumi furono molto contenti.
“Dai Maya, vai da lui. Mi devi invitare al matrimonio e voglio prendere il bouquet.” le strizzò l’occhio Hayumi.
Maya arrossì, si avvicinò a Masumi che le prese le mani tra le sue e se le portò alle labbra, le sorrise, si inchinò davanti a lei e le chiese se voleva sposarlo.
Maya si mise a piangere per la gioia e gli disse di si, lui si alzò, l’attirò a se in un dolce abbraccio.
La Signora Tsukikage osservava i due innamorati contenta. Il suo sogno d’amore non si era mai potuto avverare, ma quello della sua prediletta si.
Si complimentò con i due giovani, non provava più alcun astio verso Masumi, poiché aveva troncato ogni rapporto con la famiglia Hayami.
Decise di tornare a casa, era stata una giornata stancante; di sicuro nei suoi sogni ci sarebbe stato Ichiren che la ringraziava per quello che aveva fatto.
I fotografi ed i giornalisti sembravano impazziti, tre scoop in meno di dieci minuti, i giornali di cronaca e gossip sarebbero stati pieni di notizie il giorno dopo.
La festa proseguì senza altri colpi di scena, Maya e Masumi rimasero insieme per tutta la serata, senza più nascondere il loro amore.
In quella fresca notte d’autunno, vissero quelle emozioni e sensazioni che fino ad allora si erano negati.

   
 
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